Milano - Teatro alla Scala

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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda mattioli » ven 18 apr 2014, 8:27

Non bisogna fidarsi di tutto quel che si legge in giro, specie sul web.
Pereira non è spacciato. In bilico, sì.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Maugham » ven 18 apr 2014, 9:38

Alberich ha scritto:Chi vivrà vedrà,certo che la difesa di ieri non sembrava a prova di bomba...


Hai ragione; certo che le motivazioni di Pereira date alla Stampa tengono poco.
Del resto Mattioli non è un Pubblico Ministero, ma un giornalista.
Fa bene il suo mestiere. Quello che volevamo sapere lo sappiamo.
Ovvero che Pereira ha pestato una merda.
Se poi c'è dolo, colpa o semplice dabbenaggine... non spetta noi appassionati stabilirlo. E nemmeno a Mattioli.
Mi sorprende però che un uomo della sua esperienza possa aver fatto una mossa così avventata.
Non ci sono motivazioni artistiche forti (gli allestimenti in gioco non sono particolarmente interessanti a detta di pubblico e critica e da me), non ci sono motivazioni economiche forti (nell'attuale crisi i teatri tendono a svuotare i magazzini non a riempirli di materiale ancorché pagato a prezzi di saldo), non ci sono motivazioni organizzative forti (la Scala per ora non è un teatro di repertorio e quindi meno roba ha meglio sta), non ci sono motivazioni di opportunità forti (in pratica si è autovenduto materiale che lui "possedeva").... in più ha fatto tutto questo senza essere ancora sovrintendente e soprattutto senza informare il C.d.A.
Mah.
Inoltre il paragone che Pereira fa con Lissner non tiene.
A meno che non mi sia sfuggito qualcosa mi pare che LIssner i quattro spettacoli salisburghesi li abbia solo ospitati e non comprati.
Sono assolutamente sicuro che un uomo dell'esperienza e delle capacità di Pereira abbia valutato tutti questi elementi (e anche altri) prima di fare mosse azzardate.
Una manovra del genere -se fatta in buona fede e a inizio di mandato- sarebbe inconcepibile anche da un ragazzotto di bottega. O meglio, di primo acchito sembra la classica mossa che nasconde altri interessi, mossa che solitamente attribuiamo ai furbetti italici e noi ai rigorosi mitteleuropei che guidano con decoro prestigiose istituzioni.
Resta quindi solo questa ipotesi.
Che Pereira non potesse fare altrimenti. E che "dovesse" -non so per quale ragione- comprare, e in fretta, quegli allestimenti che aveva prodotto quando era al timone di Salisburgo.
Le ragioni artistiche -per quando intenzionalmente buone- non tengono. Immagino che nessun direttore di teatro (per quanto stellare sia) metta a repentaglio un incarico così prestigioso come la direzione della Scala per portare a casa un muffito Don Carlo in cinque atti e un Falstaff ambientato in un gerontocomio.
No?

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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Alberich » ven 18 apr 2014, 10:48

Maugham ha scritto:
Alberich ha scritto:Chi vivrà vedrà,certo che la difesa di ieri non sembrava a prova di bomba...


Hai ragione; certo che le motivazioni di Pereira date alla Stampa tengono poco.
Del resto Mattioli non è un Pubblico Ministero, ma un giornalista.
Fa bene il suo mestiere. Quello che volevamo sapere lo sappiamo.
Ovvero che Pereira ha pestato una merda.
Se poi c'è dolo, colpa o semplice dabbenaggine... non spetta noi appassionati stabilirlo. E nemmeno a Mattioli.
Mi sorprende però che un uomo della sua esperienza possa aver fatto una mossa così avventata.
Non ci sono motivazioni artistiche forti (gli allestimenti in gioco non sono particolarmente interessanti a detta di pubblico e critica e da me), non ci sono motivazioni economiche forti (nell'attuale crisi i teatri tendono a svuotare i magazzini non a riempirli di materiale ancorché pagato a prezzi di saldo), non ci sono motivazioni organizzative forti (la Scala per ora non è un teatro di repertorio e quindi meno roba ha meglio sta), non ci sono motivazioni di opportunità forti (in pratica si è autovenduto materiale che lui "possedeva").... in più ha fatto tutto questo senza essere ancora sovrintendente e soprattutto senza informare il C.d.A.
Mah.
Inoltre il paragone che Pereira fa con Lissner non tiene.
A meno che non mi sia sfuggito qualcosa mi pare che LIssner i quattro spettacoli salisburghesi li abbia solo ospitati e non comprati.
Sono assolutamente sicuro che un uomo dell'esperienza e delle capacità di Pereira abbia valutato tutti questi elementi (e anche altri) prima di fare mosse azzardate.
Una manovra del genere -se fatta in buona fede e a inizio di mandato- sarebbe inconcepibile anche da un ragazzotto di bottega. O meglio, di primo acchito sembra la classica mossa che nasconde altri interessi, mossa che solitamente attribuiamo ai furbetti italici e noi ai rigorosi mitteleuropei che guidano con decoro prestigiose istituzioni.
Resta quindi solo questa ipotesi.
Che Pereira non potesse fare altrimenti. E che "dovesse" -non so per quale ragione- comprare, e in fretta, quegli allestimenti che aveva prodotto quando era al timone di Salisburgo.
Le ragioni artistiche -per quando intenzionalmente buone- non tengono. Immagino che nessun direttore di teatro (per quanto stellare sia) metta a repentaglio la sua carriera per portare a casa un muffito Don Carlo in cinque atti e un Falstaff ambientato in un gerontocomio.
No?

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Concordo in pieno, la vicenda è -per me- ancora abbastanza inspiegabile, e non penso stia a me accusare o fare ipotesi più o meno fantasiose. L'intervista di Mattioli è interessante proprio perchè fa le domande giuste ed ottiene risposte fuori 'target', un tipico atteggiamento di chi è sulla difensiva. Una tale scioltezza sulla questione di opportunità è quasi ammirevole.
Trovo che sia una vicenda, comunque, degna di essere seguita. Mi pare possa dirci molto su come la Scala è gestita e controllata.
Per il resto, chi vivrà vedrà, certo che è nato un gran casino, molto più di quanto nasce per i vari bancarottieri italici.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Maugham » ven 18 apr 2014, 11:19

Alberich ha scritto:Trovo che sia una vicenda, comunque, degna di essere seguita. Mi pare possa dirci molto su come la Scala è gestita e controllata.
Per il resto, chi vivrà vedrà, certo che è nato un gran casino, molto più di quanto nasce per i vari bancarottieri italici.


Certo che è un gran casino.
Sono del parere che però sia necessario rispondere prima a questa domanda con un si o con un no.
Magari qualcuno mi sa rispondere. Perché io non lo so.
Giuridicamente Pereira poteva fare quello che ha fatto?
Ovvero, essendo consulente senza potere di firma poteva comprare quello che voleva, dove voleva, al prezzo che voleva?
Se la risposta è sì (non conosco lo statuto della Scala) allora deve rimanere al suo posto.
Il pubblico giudicherà se quello che ha comprato è oro o ferraglia.
Se la risposta è no ne dovrà rispondere a chi gliene chiederà conto.
Tutto il polverone politico che si sta sollevando attorno alla figura di Pereira (immagino alimentato ad arte e con sapienza non solo milanese) non dovrebbe distogliere l'attenzione dalla risposta alla domanda di cui sopra.


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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Alberich » ven 18 apr 2014, 11:32

Assolutamente, oggi sul corriere Milano c'è un editoriale di Andrea Bosco che chiedeva esattamente questo: "Se Pereira poteva operare, la Scala lo sostenga. Se non poteva, la Scala ne tragga le conseguenze. Nel caso, scusandosi con la città."
Su questo punto, però, gli indizi portano a pensare che non potesse, altrimenti Pereira l'avrebbe detto con chiarezza, no? La sua linea difensiva è stata più sul 'non potevo fare altro', oppure 'ho fatto un affare, non guardiamo ai cavilli'. In ogni caso, vedremo, c'è la relazione al ministero che chiarirà (?) tutti (?) i dubbi.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Maugham » ven 18 apr 2014, 12:19

Alberich ha scritto: In ogni caso, vedremo, c'è la relazione al ministero che chiarirà (?) tutti (?) i dubbi.


Ma che meraviglia! Adesso salta fuori pure una storia riguardo alla nota spese di Pereira. Mi era sfuggita. :lol: :lol: :lol:
Tra un po' saremo a discutere sull'uso e abuso delle salviette nei bagni.
Da Repubblica di oggi apprendo inoltre che si stano muovendo anche i sindacati per tutelare l'immagine della Scala e dei suoi lavoratori. Lavoratori che sono pronti a intraprendere qualunque iniziativa di protesta.
Ma perchè? Cosa c'entrano i sindacati in questa vicenda? :shock:
Boh.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda teo.emme » ven 18 apr 2014, 12:27

Maugham ha scritto:Da Repubblica di oggi apprendo inoltre che si stano muovendo anche i sindacati per tutelare l'immagine della Scala e dei suoi lavoratori. Lavoratori che sono pronti a intraprendere qualunque iniziativa di protesta.
Ma perchè? Cosa c'entrano i sindacati in questa vicenda?

Sull'affaire Pereira ho la mia opinione (lo trovo un comportamento sospetto ed inaccettabile in ottica di trasparenza, in una situazione ibrida come quella degli enti lirici italiani, che beneficiano di finanziamenti pubblici)...detto ciò come al solito al danno segue la beffa, o meglio la tendenza tutta italica a trasformare in "caciara" un problema serio di correttezza, non si smentisce mai. A parte la prassi da scaricabarile tra CDA, Sindaco, Ministro (e immagino che seguiranno commissioni parlamentari, indagini "serissime", Corte dei Conti etc...così da avere tra 5 anni una risposta più o meno definita), trovo ridicolo l'atteggiamento dei sindacati: per tutelare l'immagine della Scala, forse, si potrebbe fare altro...come non pretendere un intervallo in più nei Troyens...
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda mattioli » ven 18 apr 2014, 15:28

Scusate se non commento ulteriormente la questione Pereira. C'è qualcuno che mi passa uno stipendio appunto per farlo e non mi sembra corretto nei confronti del mio datore di lavoro scriverne anche sul web.
Detto questo, inviterei tutti alla prudenza, perché dell'affaire, in realtà, sappiamo solo quello che le parti interessate (che sono più di due) hanno creduto opportuno far sapere. Un quadro preciso e realistico si avrà solo quando disporremo di tutti i documenti sulla vicenda. Non occorrerà aspettare troppo, al massimo il 12 maggio. Questo non è far caciara ma, secondo me, comportarsi con serietà e responsabilità.
Al Divino obietterei solo, en passant, che la Scala non è un teatro di repertorio, ma nei progetti di Pereira dovrebbe diventarlo o quasi, con stagioni, a regime, di venti titoli, il doppio di oggi. Quindi un po' di allestimenti di pronto uso servono. Il fatto che ci piacciano o meno non è rilevante in ordine alla liceità o meno di acquistarli. Per quel che mi riguarda, i Maestri cantori mi sono piaciuti molto, il Don Carlo per niente, Falstaff e Lucio Silla non li ho visti.
Passo e, su questo argomento, chiudo.
Ma vi leggerò con l'attenzione di sempre.
Ciao ciao

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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda vivelaboheme » ven 18 apr 2014, 15:35

Già mi balenano davanti agli occhi le lingue sbavanti dei massoni milanoti pronti a fornire le loro autarchiche alternative a Pereira. Bobomaroni che annuncia "abbiamo già un candidato alternativo" mi sembra come minimo inquietante


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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Alberich » ven 18 apr 2014, 16:11

mattioli ha scritto:Detto questo, inviterei tutti alla prudenza, perché dell'affaire, in realtà, sappiamo solo quello che le parti interessate (che sono più di due) hanno creduto opportuno far sapere. Un quadro preciso e realistico si avrà solo quando disporremo di tutti i documenti sulla vicenda. Non occorrerà aspettare troppo, al massimo il 12 maggio. Questo non è far caciara ma, secondo me, comportarsi con serietà e responsabilità.


Caro Alberto, penso che su questo siamo tutti molto d'accordo, infatti abbiamo espresso le nostre opinioni con molte formule dubitative e ipotetiche. Per quanto mi riguarda, da studioso del 'settore pubblico', trovo questa vicenda particolarmente interessante come studio di caso.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda DottorMalatesta » ven 18 apr 2014, 17:19

mattioli ha scritto:la Scala non è un teatro di repertorio, ma nei progetti di Pereira dovrebbe diventarlo o quasi, con stagioni, a regime, di venti titoli, il doppio di oggi.


E sarebbe finalmente ora!

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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Maugham » ven 18 apr 2014, 17:35

mattioli ha scritto:Detto questo, inviterei tutti alla prudenza, perché dell'affaire, in realtà, sappiamo solo quello che le parti interessate (che sono più di due) hanno creduto opportuno far sapere. Un quadro preciso e realistico si avrà solo quando disporremo di tutti i documenti sulla vicenda. Non occorrerà aspettare troppo, al massimo il 12 maggio. Questo non è far caciara ma, secondo me, comportarsi con serietà e responsabilità.


Padre Guardiano : Icop : ci richiama all'ordine. Noi scomposti melitoni...
Capito confratelli!!! Prudenza! : CoolGun :
Scherzi a parte, ovviamente la prudenza è di dovere. Anche se il Suo richiamo alla prudenza (ma forse il Priore si riferiva all'intervento un po' colorato di Teo Emme) è un filo troppo severo. Come dice Alberich siamo abbastanza... "prudenti" per usare il condizionale.
Siamo però anche un forum di appassionati d'Opera.
E Pereira un personaggio pubblico chiamato a dirigere il principale Teatro d'Opera italiano.
Se non parliamo di questo di cosa dovremmo parlare?

Per non saper nè leggere nè scrivere (anche se non ho peccato) ho già indossato il cilicio e domani per penitenza mi riguarderò il Falstaff della casa di riposo. :D

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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda VGobbi » sab 19 apr 2014, 19:30

Se salta Pereira, salta anche Chailly? :twisted:
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda teo.emme » sab 19 apr 2014, 21:06

Maugham ha scritto:Scherzi a parte, ovviamente la prudenza è di dovere. Anche se il Suo richiamo alla prudenza (ma forse il Priore si riferiva all'intervento un po' colorato di Teo Emme) è un filo troppo severo.

Perché "colorato"? Un conto se si scherza sull'opera o se ci si prende per i fondelli sui rispettivi gusti musicali, ma questa vicenda è diversa. Pur con tutte le cautele del caso, mi sembra che la questione sia abbastanza chiara e non sia stata smentita dai diretti interessati: in particolare Pereira non ha smentito nulla, ma ha semplicemente detto che per la Scala si è trattato di un affare. La questione però non è che sia stato o meno un affare, che gli spettacoli siano più o meno belli o che il costo è inferiore a quello di mercato. la questione si chiama conflitto di interessi che è regolamentato proprio per evitare situazioni del genere: ed è regolamentato astrattamente senza considerare il singolo caso, proprio per evitare ogni sospetto (è come la storia di Berlusconi: il problema non è stabilire se lui ha usato la carica per sistemare problemi suoi, ma evitare che potenzialmente chiunque possa farlo). In questo caso l'uscente sovrintendente di Salisburgo ha venduto (o firmato lettere di intenti, più o meno vincolanti) al prossimo sovrintendente della Scala una serie di spettacoli per un certo prezzo. Il problema è che venditore e acquirente sono la stessa persona, i denari milanesi coprono il deficit salisburghese, la scelta dei titoli pare fatta a prescindere da valutazioni di politica culturale (ancora non si sa nulla delle prossime stagioni, non c'è una direzione artistica eppure si vincola il teatro con sette o quattro titoli. Le domande sono molte: il prezzo è giusto? i titoli chi li ha scelti? ce n'era bisogno? chi ha pagato (visto che i soldi sono stati già messi a bilancio a Salisburgo)? Sono domande lecite credo. Il comportamento di Pereira, comunque lo si voglia interpretare, è quantomeno inopportuno (non dico illecito o immorale per mera prudenza). Si tratta pur sempre di denari pubblici in parte e ci dovrebbe essere una responsabilità maggiore. La caciara di cui ho parlato è la tendenza italica allo scaricabarile: pare che nessuno si voglia assumere le sue responsabilità. Francamente ho trovato inopportuno il commento di Vizzardelli che getta solo fumo negli occhi, spostando il problema su altre questioni: che c'entra la massoneria o Maroni? Nel resto d'Europa, a fronte di sospetti del genere, si fanno passi indietro: qualcuno deve assumersi una sua responsabilità...temo che lo spauracchio dell'expo e la politicizzazione della questione, dilateranno i tempi... In perfetto stile italico. Poi ovviamente c'è chi cavalca lo scandalo per fini ancora più disdicevoli o per visibilità politica e sindacale, ma la questione rimane. Ed è grave.
Ps: ribadisco ancora che se i sindacati volessero davvero tutelare l'immagine della Scala dovrebbero cominciare a farsi un esame di coscienza...ripensare agli scioperi pretestuosi, alle clausole contrattuali assurde, agli intervalli supplementari pretesi (Troyens, Olanbdese etc...). E ancora non dimentico quando fecero saltare la Sinfonia di Salmi diretta da Boulez perché il coro non volle cantare per inspiegabili ragioni sindacali.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Alberich » lun 28 apr 2014, 13:26

Oggi si sonderanno gli umori...vedremo se ci diranno qualcosa di ufficiale
http://milano.corriere.it/notizie/crona ... 79b9.shtml
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