Appunto. Quindi, com'è ovvio, il ventennio mutiano non c'entra assolutamente nulla, come non c'entra nulla il ventennio abbadiano, come non c'entrano nulla gli anni di Barenboim e Lissner. E' il pubblico della Scala che è intrinsecamente reazionario. Quelli del famoso blog saranno anche quattro gatti, ma sono seguiti da moltissime persone, che si comportano di conseguenza. E' il pubblico che ha fischiato negli anni Cinquanta il Wozzeck quando ormai era stato accettato da tutti i pubblici del mondo. E' il pubblico che negli anni Sessanta ha scatenato un putiferio per un'opera tranquillissima come il Concerto per Orchestra di Bela Bartòk. E' il pubblico delle spedizioni punitive; ne ho vista una a Firenze, con lo scopo di punire la Scotto, rea di aver rilasciato alcune dichiarazioni imprudenti sulla Callas. Noi toscani abbiamo fama di rissosi, ma nessuno, fra il pubblico del Comunale, avrebbe mai fatto una cosa del genere. E' il pubblico di cui Fedele D'Amico diceva che è, senza confronti, il più villano del mondo. L'argomento della chiusura culturale imposta da Muti, chiusura che sarebbe all'origine dei fischi odierni, ammesso che tale chiusura ci sia stata, non ha nessuna logica, perché i fischi c'erano prima, c'erano durante, c'erano dopo. La stupidità, diffusa da sempre in maniera dilagante nel pubblico scaligero, è indifferente allo scorrere del tempo e, soprattutto, allo scorrere delle cose. Una curiosità; chi mai rivestirebbe la parte del Grande Inquisitore?
Cordialissimi saluti
Marco Ninci