Knyaz' Igor

opere, compositori, librettisti e il loro mondo

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Knyaz' Igor

Messaggioda reysfilip » sab 08 mar 2014, 1:55

Premetto che le seguenti riflessioni sono scaturite solo da un ascolto radiofonico che mi ha intensamente colpito.

Mentre sono iniziate le repliche scaligere della Tsarskaya Nevesta, a New York si stanno consumando le ultime repliche di un altro prodotto firmato Cerniakov, lo Knyaz' Igor del chimico compositore Alexander Borodin. Curiosa questa programmazione in contemporanea e la scelta del regista russo di lavorare su queste due opere praticamente una di seguito all'altra.
Quest'opera è praticamente il lavoro della vita di Borodin. La iniziò infatti nel 1869 su consiglio di Vladimir Stasov, critico russo influentissimo che creò il famoso Gruppo dei Cinque, affermazione del nazionalismo russo in musica. Tuttavia, prima di approdare a tale soggetto, Borodin aveva considerato a lungo di mettere in musica un dramma storico che Lev Mei aveva scritto nel 1849: questo era proprio Tsarskaya Nevesta, scelto da Rimsky-Korsakov subito dopo l'abbandono del progetto di Borodin ma messo in musica solo 30 anni dopo.
Il libretto, scritto dallo stesso Borodin, è basato su un poema anonimo in antico Slavo, il Canto della schiera di Igor, e parla della fallita campagna militare, avvenuta nel 1185, dello knyaz (un titolo nobiliare simile al nostro duca o principe) Igor Svyatoslavic, a quel tempo principe di Putivl e Novgorod, contro i Cumani o Polovesi, popolazione nomade di origine turca stabilitasi in una vasta area che va all'incirca dal Danubio al Volga lungo le coste del Mar Nero. Tale poema è vagamente assimilabile al Nibelungenlied e a El Cid.
Borodin ci lavorò fino alla morte nel 1887, lasciando l'opera incompiuta. A finirla ci pensarono Rimsky Korsakov, completatore d'eccellenza, e Glazunov. I due si divisero il lavoro. Glazunov praticamente ideò e compose il terzo atto dalle poche idee lasciate da Borodin e l'intera Ouverture (Glazunov sosteneva che Borodin l'avesse suonata al pianoforte in sua presenza), mentre Rimsky-Korsakov prese in consegna il resto completando quello che era da finire e orchestrando il resto, che era in maggior parte scritto solo per piano.
Quella che avuto la sua premiere a Pietroburgo nel 1890 era in sostanza un'opera a sei mani. Poi, a ogni allestimento, ognuno ha scelto cosa mettere e cosa no, facendo diventare quest'opera una sorta di Les contes d'Hoffmann russo per cui ogni volta è andata in scena con una versione diversa.
Al Met si è tentato di Noseda e Cerniakov, avvalendosi delle ultime teorie e scoperte musicologiche sull'opera, hanno eliminato le parti composte da Glazunov e Rimsky Korsakov (ovviamente non quelle orchestrate altrimenti rimaneva ben poco), integrato parti composte da Borodin e omesse dai due completatori e riarrangiato alcuni pezzi secondo gli appunti lasciati dal compositore alla sua morte.
Quella che è uscita fuori è una nuova versione dell'opera in un prologo e tre atti, contro prologo+4 atti soliti, della durata di circa 4 ore.
I macro-cambiamenti subito visibili sono un riordinamento degli atti: il primo e secondo atto sono stati invertiti; il primo atto, usualmente diviso in due scene, qui è stato diviso in tre, mettendo la prima a dividere in due parti distinte la seconda; il terzo atto è stato totalmente eliminato essendo in buona parte frutto di Glazunov.
Vorrei poter raccontare la regia ma purtroppo ho solo ascoltato la diretta radio. Tuttavia già dal riassemblamento operato da direttore e regista si capisce che è tutto incentrato come se fosse nella testa di Igor. Specialmente nel primo atto diventa tutto un'apparizione, altrimenti lo squarcio della storia di Koncharovna e Vladimir non avrebbe senso dato che era risolta nel terzo atto espunto.
Spero ne esca un dvd anche solo per il primo atto che dalle foto appare qualcosa di meraviglioso:
Immagine
Al Met, il cast è composto da interpreti di origine slava ed è stato assemblato in maniera molto felice, ma mi vorrei soffermare su due scelte particolari: il personaggio del Principe e quello di Koncharovna, figlia del khan Polovese Konchak.
Il primo interprete del ruolo baritonale del Principe fu Ivan Melnikov. Baritono russo di formazione belcantista, con un repertorio che andava da Riccardo dei Puritani a Wolfram in Tannhauser, Melnikov è stato primo interprete del protagonista del Boris Godunov a Pietrogrado nel 1874, e ha cantato in tutte le opere di Caikovskij creando anche i ruoli del principe Vyazminsky in Oprichnik, del Diavolo in Cherevichki, del Principe Kurlyatev in Charodeyka (o La Maliarda) e di Tomsky nella Pikovaya Dama. Al Met il ruolo di Igor è stato affidato a Ildar Abdrazakov, anche lui russo e anche lui di matrice belcantista, e si è rivelato uno knyaz vocalmente eccellente, ma dai commenti dei conduttori della BBC sembrava che lo fosse anche attorialmente. Non so come si comporti solitamente, ma anche qui Carniakov deve essere riuscito a trarne tutto il carisma possibile per riuscirgli a far interpretare un personaggio di tale statura. Il ruolo infatti può tranquillamente essere considerato uno dei ruoli baritonali più completi dell'opera russa insieme a Boris Godunov e Eugene Onegin.
Il ruolo di Koncharovna è stato invece affidato ad Anita Rachvelishvili, famosa per la Carmen scaligere e ultimamente portata sugli scudi per la sua Ljubasa berlinese. Ebbene, la prima Koncharovna nel 1890 fu Mariya Slavina che nel 1901 cantò Ljubasa nella prima Pietrobrughese dell'opera di Rimsky. Con questi due ruoli bisogna dire che la Rachvelishvili forse ha trovato davvero personaggi nelle sue corde.
Le prescrizioni dei primi interpreti non sono un ordine, specialmente qui in cui il compositore neanche aveva pensato ai possibili interpreti (ma forse gli orchestratori completatori sì) ma visti i risultati direi che in questo caso è stata pensata bene.
Noseda ha approntato questa nuova versione con metodo e ha diretto in maniera molto buona, o almeno così sembrava per radio. A questo punto mi chiedo: perché a New York applica la filologia e a Torino poi si abbandona a Guglielmi Tell tagliati e in traduzione ritmica? Misteri.
Borodin ci ha lasciato una sorta di kolossal di fronte a cui è impossibile non farsi coinvolgere. Non è mastodontica e piena di retorica come si potrebbe pensare ma è vitale, energica, appassionata, con degli squarci lirici potentissimi e dei cori popolari russi dall'aria affascinante. Il primo atto di questa nuova versione specialmente rimane un piccolo capolavoro, con dei veri picchi nel duetto di Koncharovna e Vladimir Igorevic o nelle Danze Polovesiane, forse il pezzo più conosciuto dell'opera.

Avevo anche un commento relativo a Cerniakov ma lo serbo dopo la visione della Sposa dello Zar alla Scala, così in caso ho tempo di ricredermi :mrgreen:
Voi che ne pensate di quest'opera? La conoscete? Se sì la apprezzate o pensate che stia svarionando? :D
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Re: Knyaz' Igor

Messaggioda dollarius@libero.it » sab 08 mar 2014, 9:12

Vista al cinema in diretta dal MET!
Non posso fare commenti molto profondi perche' non conoscevo affatto l'opera (l'ho ascoltata una volta sola il giorno prima).
Tcherniakov ci ha fatto davvero una bella figura ed e' stato molto applaudito. Bravissimo il protagonista che ho potuto gia' ascoltare parecchie volte, una volta anche dal vivo, e che mi ha sempre convinta. Bellissima la fotografia che ha postato Reysfilip (danze polovesiane).
La scena pero' a mio parere piu' toccante e' quella del finale. Il Principe Igor e' tornato ed e' affranto per come sono andate le cose. Si sente in colpa per lo sfacelo causato dalla sua decisione avventata di andare in guerra lasciando il suo regno (e sua moglie) abbandonati. Infatti al suo ritorno e' tutto distrutto, il tetto crollato, macerie dappertutto, il popolo vestito di stracci. Nonostante tutto, la popolazione lo accoglie e vuole portarlo in trionfo, ma lui li scansa, li tratta male e, sebbene visibilmente sofferente e con i piedi fasciati di pezze (probabilmente offesi dai geloni) si mette a lavorare sollevando pesanti assi e cercando di rimettere a posto, prima le porte e poi tutto il resto; a questo punto la gente lo segue e gli da una mano in un crescendo corale che mi ha commossa.
Ecco tutto.
Ciao
Irina
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Re: Knyaz' Igor

Messaggioda DottorMalatesta » sab 08 mar 2014, 10:05

Rezsfilip,
sono davvero senza parole: bravissimo!!!
: WohoW :

Ti posso dire che letta la tua recensione non sto nella pelle dalla voglia di scoprire quest'opera per me assolutamente sconosciuta (conosco solo le danze polovesiane).
Immagino che comunque uscirà un DVD (come di fatto avviene per (quasi) tutte le nuove produzioni del MET trasmesse al cinema). E comunque, fino ad allora... okkio al tubo! : Sailor :

Riporto qui un'intervista a Cerniakov...


...in attesa di leggere il tuo "pezzo" sul regista russo!

:wink:

Grazie mille anche ad Irina per la sua preziosa "testimonianza oculare"
: Thumbup :

Posso chiederti se si è trattata di una lettura "classica" della vicenda o se Cerniakov ha apportato grandi modifiche alla storia?

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Re: Knyaz' Igor

Messaggioda dollarius@libero.it » sab 08 mar 2014, 10:15

Francesco, lo stai chiedendo a me? No, perche' io ne sapevo davvero poco......credo abbia spostato l'azione in avanti di qualche secolo. La vicenda del Principe Igor, se non sbaglio, era tratta da un romanzo epico russo del 1200. Tcherniakov la sposta nel 1800, epoca del grande romanzo russo.
Non chiedermi di piu'. C'erano tante proiezioni, decisamente molto belle, e al MET nessuno si e' scandalizzato.
Ciao!
Irina
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Re: Knyaz' Igor

Messaggioda DottorMalatesta » sab 08 mar 2014, 18:08

dollarius@libero.it ha scritto:Francesco, lo stai chiedendo a me?


E perché no?
: Sig :

... C'erano tante proiezioni, decisamente molto belle, e al MET nessuno si e' scandalizzato.


Interessante perché, a mia memoria, non ricordo un solo spettacolo dato al MET potenzialmente "scandaloso". Al contrario, se dovessi individuare un elemento comune alle produzioni d'opera nate per questo teatro non avrei dubbi nell'indicare la "spettacolarità nella tradizione". E' come se da contratto, anche ad un regista comunque radicale e innovatore nel tipo di immagine, venisse esplicitamente richiesto di "non eccedere" in sperimentalismi. Immagino che il fatto che il teatro in buona parte tiri avanti grazie a finanziatori privati giochi un ruolo rilevante nelle scelte effettuate...

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Re: Knyaz' Igor

Messaggioda mattioli » sab 08 mar 2014, 18:39

Il problema delle nuove produzioni al Met è molto semplice. Da una parte, non si può continuare con i consueti zeffirellismi perché altrimenti la critica ti fa a pezzi (la critica operistica americana è, nel complesso, una cosa seria, non come quella italiana) e poi a teatro ci vanno anche degli under 40 e gli over 40 non hanno tutti l'anello al naso; dall'altra, non puoi nemmeno osare troppo perché protestano le signore del petrolio e i magnati dell'acciaio che tengono su il teatro e poi il pubblico dei cinema, che per il Met è sempre più importante, non capisce.
Il risultato sono di regola compromessi un po' al ribasso come la Lucia che si è avuto la sventura di vedere di recente anche alla Scala (ma della stessa Zimmermann La Sonnambula era molto più divertente) o la normalizzazione cui è stato sottoposto McVicar. Stupisce quindi a) che si sia chiamato Cerniakov; b) che Cerniakov sia passato senza problemi. MI dice peraltro chi ha visto lo spettacolo (io no, nemmeno al cinema) che lo spettacolo non era radicalissimo e anche che il Nostro è intervenuto pesantemente sul testo, spostando scene e così via. Cmq per i criteri del Met un passo avanti. Io vidi applaudire l'apertura di sipario sul secondo atto della Bohème di Zeffirelli (qualche anno fa, non quaranta, occorre precisare), cosa che non farebbero nemmeno le salme più care della Scala...
Ciao

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Re: Knyaz' Igor

Messaggioda beckmesser » sab 08 mar 2014, 20:22

Io vedrò fra poco l'ultima recita. Nel frattempo posso dire che il nuovo Werther di Eyre visto ieri sera era all'insegna del più ridicolo bozzettismo, giusto attenuato da qualche effetto banalmente speciale. Se si aggiunge una pessima direzione, rimaneva solo Kaufmann, strepitoso come al solito ma, come sempre gli accade quando è lasciato a se stesso, il rischio di manierismi e ingenuità era dietro l'angolo...

Vediamo oggi questo Igor...

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Re: Knyaz' Igor

Messaggioda DottorMalatesta » sab 08 mar 2014, 20:32

beckmesser ha scritto:Io vedrò fra poco l'ultima recita. Nel frattempo posso dire che il nuovo Werther di Eyre visto ieri sera era all'insegna del più ridicolo bozzettismo, giusto attenuato da qualche effetto banalmente speciale. Se si aggiunge una pessima direzione, rimaneva solo Kaufmann, strepitoso come al solito ma, come sempre gli accade quando è lasciato a se stesso, il rischio di manierismi e ingenuità era dietro l'angolo...

Vediamo oggi questo Igor...

Beck


Un affettuosissimo saluto al nostro corrispondente da New York!

Aspettiamo con ansia un tuo resonconto!

: Thumbup :

Ciao,

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Re: Knyaz' Igor

Messaggioda DottorMalatesta » mar 11 mar 2014, 19:07

Sarebbe bello se, smaltito il jet lag, Beckmesser potesse commentare questo spettacolo...
:roll:

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Re: Knyaz' Igor

Messaggioda Maugham » mar 11 mar 2014, 19:39

DottorMalatesta ha scritto:Sarebbe bello se, smaltito il jet lag, Beckmesser potesse commentare questo spettacolo...
:roll:

DM


Lo farà, lo farà.
E io seguirò a ruota. Perchè l'ho visto solo in video e quindi rispetto le priorità. : King :
WSM
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Ivan: What do you mean?
Mae West: I'm intellectual and you are the opposite.
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Re: Knyaz' Igor

Messaggioda mattioli » mer 12 mar 2014, 2:01

Ah, ma allora WSM (sempre sia lodato) è ancora fra noi...
:twisted:
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Re: Knyaz' Igor

Messaggioda pbagnoli » mer 12 mar 2014, 11:08

mattioli ha scritto:Ah, ma allora WSM (sempre sia lodato) è ancora fra noi...
:twisted:

Solo tu potevi farlo tornare... :lol:
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Knyaz' Igor

Messaggioda beckmesser » gio 13 mar 2014, 17:58

Maugham ha scritto:Lo farà, lo farà.


Beh, se persino il Divino garantisce per me, non posso tirarmi indietro, anche se temo ne uscirà una terribile lenzuolata, dato che ci sono diversi aspetti da considerare.


In primo luogo, ovviamente, la versione, che è stata preparata su tre presupposti:
1) eseguire SOLO musica composta da Borodin: quindi, eliminazione del secondo atto polovesiano, dell’ouverture e di diversi altri pezzetti qua e là;
2) eseguire TUTTA la musica composta da Borodin: quindi necessità di inserire da qualche parte le pagine originali appartenenti all’atto omesso (tipo il terzetto Igor-Vladimir-Konchakovna, inserito a forza nell’ultimo atto come ulteriore allucinazione di Igor) o non incluse del tutto nella revisione Rimsky/Glazunov (tipo il secondo monologo di Igor, inserito prima del coro finale);
3) la personale visione drammaturgica di Cherniakov (tipo l’anomala successione delle varie scene di quello che, nella versione tradizionale, è il primo atto).

Da tutto ciò esce l’auspicata (dal programma di sala del Met) maggiore coerenza dell’insieme? A mio parere decisamente no, e per diverse ragioni. In primo luogo (e questo già lo si capiva da alcune registrazioni del passato) senza il secondo atto polovesiano, Igor non ha abbastanza sostanza musicale, Vladimir e Konchakova diventano personaggi secondari, Konchak ha in pratica solo la sua aria, e tutta l’opera si sbilancia troppo su Yaroslavna, che ne diventa in pratica la protagonista. In secondo luogo, l’ultimo atto sa troppo di patchwork: già nella versione tradizionale l’ottimistico coro finale suona un filo incongruo, ma piazzarlo dopo il secondo monologo di Igor ha un effetto del tutto eccentrico, specie se come chiusa gli si piazza pure Il fiume Don. In sostanza, pur con la sua struttura rapsodica, la versione arrangiata da Rimsky e Glazunov mi sembra più coerente, e meglio ancora quella approntata da Gergev nella sua incisione.

Anche perché, dato che Cherniakov si è arrangiato il testo come gli serviva, non ha poi avuto bisogno di spremersi troppo le meningi, e ne è uscita la sua regia in assoluto più tradizionale. Bella, sia chiaro, ma tradizionalissima: niente konzept, nessuna revisione drammaturgica. Le immagini raccontavano esattamente ciò che il testo diceva: anche l’atto polovesiano impostato come una serie di allucinazioni di Igor ferito in battaglia non richiedeva nessun intervento del regista. Restano all’attivo di Cherniakov l’abilità nei movimenti di massa, splendide luci ed un impianto scenico impressionante (nessun video, temo, potrà mai rendere il senso di ampiezza della sala del prologo, che ricompare squarciata nell’ultimo atto, o l’immensità del cielo sopra il campo di papaveri nell’atto polovesiano).

Il cast era efficiente ma un filo carente di grandi personalità. Abdrazakov è come al solito: canta bene ma non benissimo; è interprete convincente ma non dirompente; accenta con intelligenza più che con fantasia. Insomma funziona, ma per un personaggio del genere serve qualcosa in più. La Yeroslavna della Dyka, invece, si esprime con voce bella ma fantasia limitata, e l’aria dell’ultimo atto, se l’interprete non ha molte frecce di fraseggio al proprio arco, è parecchio lunga a passare… Il Principe Galitsky di Mikhail Petrenko e, scenicamente, caricatissimo nel fare un cattivone da fumetti e, vocalmente, semplicemente non lo si sente molto… La Raschvelisvili e Semishkur funzionano, ma quel che rimane delle loro parti è un po’ poco per emergere più di tanto.
Noseda mi è abbastanza incomprensibile: in certe opere è sopra le righe al limite del circense, altre volte (come in questo caso) prende la via della nobile liricizzazione ad ogni costo. Alcuni momenti sono molto belli, ma altri risultano decisamente troppo smorti e poco incisivi, con una uniformità di colori e dinamiche che, in un’opera di quattro ore, non aiuta a tenere destissima l’attenzione…

In definitiva, uno spettacolo messo in piedi con molti mezzi, molti nomi e grandi ambizioni, che ha l’indubbio merito di riaccendere l’attenzione su un’opera non molto approfondita finora, ma che non mantiene tutte le promesse. A volte, nemmeno i soldi possono tutto…

Saluti,

Beck
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Re: Knyaz' Igor

Messaggioda DottorMalatesta » gio 13 mar 2014, 19:25

Grazie a "Beckmesser-keiner besser" per il consueto informatissimo resoconto!!!
: Thumbup :
A quanto sembra di capire anche Cerniakov si è... Mettizzato :|
Ti risulta ne ricaveranno un DVD?

DM

P.S.: ne avessimo più spesso di lenzuolate come le tue!!!
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Re: Knyaz' Igor

Messaggioda mattioli » ven 14 mar 2014, 10:01

Beck is back! : Yahooo :
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