buongiorno a tutti. anche io ho visto l''opera ieri sera. sono fondamentalmente d'accordo con l'amico e collega Malatesta e quasi quasi anche con l'entusiasmo di Vizzardelli. Darei il merito principale di questa regia a Gleb Filschtinsky, il cui lavoro sulle luci è davvero qualcosa di magnifico. la struttura dello studio televisivo permette giochi di luce in regia assolutamente sensazionali e su questo cernjakov ci gioca (e gigiona tantissimo). la cosa "strana" è che io ho trovato la regia in alcuni momenti estremamente divertente e giocosa, come se la "selezione" della sposa non fosse altro che un gioco preserale da tv commerciale. poi quando finisce il programma, tutti a casa come se niente fosse.....
musicalmente un gran bel suono pieno e gonfio (anche Barenboim gigiona alquanto) ma nel complesso ho apprezzato molto le "oasi" liriche che si aprivano improvvisamente nella concertazione del maestro. Bravissima Marfa, soprattutto nell'ultimo atto. Straordinaria invece Ljubasa, per il colore di voce meraviglioso e per l'aderenza al personaggio. Molto bravi i due tenori.
Delusione estrema per la Tomowa, il tempo passa, inesorabilmente. 72 anni sono tanti, troppi e forse è il caso che questa cantante da me tanto apprezzata si dedichi solo a piccoli camei. il ruolo di Domna Saburova è ormai ben al di là di qualunque possibilità vocale. Resta l'affetto, la stima, l'ammirazione.... ma ormai non basta più. Stesso discorso per Kotscherga, con l'aggravante di troppe stonature. L'interprete c'è, eccome, ma i suoni sono ormai talmente sgradevoli da diventare insopportabile...
Capitolo a parte per Johannes Martin Kränzle. Personalmente ho trovato la sua prestazione un semplice capolavoro, per la malizia, l'arguzia, la cattiveria, la sottile ironia e una capacità di "stare in scena" davvero unica. Straordinario Alberich nel Ring, si ripete anche in questa occasione. A lui si devono i momenti più drammatici e intensi di tutta l'opera.
Esco da Teatro contento e soddisfatto chiedendomi perchè alla Scala si passi dalle contestazioni furiose (incomprensibili) a ovazioni da stadio (altrettanto incomprensibili) rivolte allo stesso artista, a soli due giorni di distanza.
Misteri che forse neppure il nostro stimato neurologo potrà risolvere e curare..... Mah....
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