La discografia del Bicentenario

problemi estetici, storici, tecnici sull'opera

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Re: La discografia del Bicentenario

Messaggioda beckmesser » mar 05 nov 2013, 23:35

DottorMalatesta ha scritto:Ad esempio, io ho sempre pensato che l'ouverture (senza arpa) del video da Bayreuth fosse quello della versione di Dresda (e, di conseguenza, quello di Parigi 1841).


Sorry, se ti riferisci al video di Nelsson/Kupfer, hai ragione: è che tendo ancora a non considerare i video... Mi riferivo ad alcune celebri edizioni discografiche, fra cui ad esempio quella di Klemperer che cita Teo, che in realtà (malgrado i proclami) non seguono affatto l'edizione di Dresda, tant'è che, per esempio, proprio la conclusione dell'ouverture in queste due edizioni, entrambe asseritamente di “Dresda”, sono in realtà diverse...

Premetto che la situazione delle varie versioni dell'Hollander è veramente un casino (tutti, ma proprio tutti i principali critici si contraddicono uno con l'altro), e che non sono sicuro al 100% di quello che sto per scrivere (diciamo che lo sono al 90%): l'unica risposta certa credo la darebbe il commentario completo dell'edizione critica, ma non ho ancora avuto il coraggio di investirci i quasi 300 euro di costo; ne ho un'edizione ridotta che non chiarisce tutti i punti.

Il problema credo nasca da quella che di solito si definisce “revisione tristaniana” di ouverture e finale, che spesso viene citata come se si trattasse di un'unica revisione (riferendola al 1860, come mi sembra faccia anche tu) mentre in realtà sono due: una prima parte fatta in occasione della ripresa di Zurigo del 1852, ed una seconda appunto nel 1860.

Andando per ordine: quanto ad ouverture e finale, Parigi 1841 e Dresda 1843 strutturalmente si equivalgono (tranne forse qualche dettaglio di orchestrazione), ed è la versione suonata da Minkowski e da Nelsson. Nella versione di quest'ultimo, la coda originale inizia a 10.05:



Nel 1852, in occasione di una ripresa a Zurigo diretta dall'autore stesso, Wagner riscrive una prima volta la coda dell'ouverture (a partire dalla salita di crome in tremolo di violini primi e secondi). E' in sostanza la versione poi divenuta tradizionale, ma senza le ultime 10 battute di ritenuto con il tema della redenzione. Questa è la versione che esegue Klemperer, e la nuova coda parte da 9,43:



Che a Zurigo il finale dell'ouverture fosse stato cambiato pesantemente, lo dice lo stesso Wagner in una lettera del marzo dello stesso 1852 (quella famosa in cui dice che avrebbe voluto riscrivere l'opera da cima a fondo, e quindi ben prima del 1860), in cui scrive: “solo dove erano assolutamente inutili ho soppresso un poco gli ottoni e qua e là ho sfumato qualcosa in modo più accettabile; soltanto nell'ouverture ho rifatto completamente la conclusione. Mi ricordo che proprio questa conclusione mi era sempre spiaciuta durante le rappresentazioni: adesso, penso, essa corrisponde esattamente alla mia intenzione originaria”.

Nel 1860, poi, riprende la versione di Zurigo e aggiunge a ouverture e finale le 10 battute con il tema della redenzione, cambiando di fatto il significato dell'opera, e questa è nella struttura la versione poi divenuta tradizionale.

Questa, ripeto, è l'unica ricostruzione che mi fa tornare tutti i conti, ma ovviamente qualcosa può essermi sfuggito.

Saluti,

Beck
beckmesser
 
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Re: La discografia del Bicentenario

Messaggioda DottorMalatesta » mer 06 nov 2013, 11:39

MA QUANTE NE SAI!!!!
:shock: :shock: :shock:

beckmesser ha scritto:Il problema credo nasca da quella che di solito si definisce “revisione tristaniana” di ouverture e finale, che spesso viene citata come se si trattasse di un'unica revisione (riferendola al 1860, come mi sembra faccia anche tu) mentre in realtà sono due: una prima parte fatta in occasione della ripresa di Zurigo del 1852, ed una seconda appunto nel 1860.

Nel 1852, in occasione di una ripresa a Zurigo diretta dall'autore stesso, Wagner riscrive una prima volta la coda dell'ouverture (a partire dalla salita di crome in tremolo di violini primi e secondi). E' in sostanza la versione poi divenuta tradizionale, ma senza le ultime 10 battute di ritenuto con il tema della redenzione. Questa è la versione che esegue Klemperer, e la nuova coda parte da 9,43:

Che a Zurigo il finale dell'ouverture fosse stato cambiato pesantemente, lo dice lo stesso Wagner in una lettera del marzo dello stesso 1852 (quella famosa in cui dice che avrebbe voluto riscrivere l'opera da cima a fondo, e quindi ben prima del 1860), in cui scrive: “solo dove erano assolutamente inutili ho soppresso un poco gli ottoni e qua e là ho sfumato qualcosa in modo più accettabile; soltanto nell'ouverture ho rifatto completamente la conclusione. Mi ricordo che proprio questa conclusione mi era sempre spiaciuta durante le rappresentazioni: adesso, penso, essa corrisponde esattamente alla mia intenzione originaria”.


Ignoravo completamente la modifica apportata per Zurigo.
Grazie infinite delle preziose informazioni!
Sei un mito!
8)

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