OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

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OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda DottorMalatesta » sab 02 nov 2013, 14:57

Otello fu! (almeno mi sembra di capire vista la vivacitá della discussione sul thread dedicato alla vocalitá di Otello)

E´stato proposto di (ri)scoprire questo capolavoro della tarda etá di Verdi nella recentissima edizione diretta da Muti:

Otello di Giuseppe verdi
Direttore: Riccardo Muti
Chicago Symphony Orchestra & Chorus
Interpreti: Aleksandrs Antonenko, Krassimira Stoyanova, Carlo Guelfi, Juan Francisco Gatell, Barbara Di Castri
Edizione: CSO-Resound

Segnalo che è possibile ascoltare gratuitamente l´opera dopo aver scaricato gratuitamente il software Spotify. ODIO fare pubblicitá, ma non saprei altrimenti come segnalare la cosa a chi non voglia spendere 30 euro per acquistare l´incisione suddetta (che magari poi si scopre essere brutta!).

Spotify si puó scaricare gratuitamente qui

https://www.spotify.com/it/download/

Nel primo mese è possibile ascoltare di tutto e di piú gratuitamente e senza interruzioni pubblicitarie. Dal secondo mese resta la possibilitá di un utilizzo gratuito, ma si è assillati dalla pubblicitá audio che salta fuori ogni due-tre tracce. Ad ogni modo il sito è assolutamente sicuro.

Venendo ad Otello, una buona introduzione la si trova sul solito wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Otello_(Verdi)

Il libretto integrale commentato (davvero molto ben fatto) è disponibile sul sito del teatro La Fenice

http://www.teatrolafenice.it/media/libr ... Otello.pdf

Di Otello abbiamo discusso in lungo e in largo, con particolare riferimento ai primi interpreti dell´opera.
Trovate il thread qui:
viewtopic.php?f=3&t=5

Otello è, nel repertorio verdiano, un unicum, dal momento che disponiamo testimonianze sonore di due dei tre interpreti principali (per quanto ne so non esistono testimonianze audio della prima Desdemona, Romilda Pantaleoni, una specie di “Duse della Lirica”): il torinese Francesco Tamagno (Otello) e il marsigliese Victor Maurel.

Potete ascoltare entrambi in brani tratti proprio da Otello

Qui Tamagno




Per approfondire la figura di Tamagno (e la vocalitá primigenia di Otello) suggerirei caldamente la lettura del saggio scritto a suo tempo da Matteo Marazzi che trovate qui

http://www.operadisc.com/rec_cantanti.php?id2=3

E qui Maurel


Buon ascolto a tutti!
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Re: OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda VGobbi » sab 02 nov 2013, 14:59

Francesco forever!!! : Love :
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Re: OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda DottorMalatesta » sab 02 nov 2013, 16:39

Per accostarsi all´opera di Verdi si possono leggere anche queste poche pagine del musicologo Michele Girardi (a cui si deve un bel libro su Puccini)

http://www-5.unipv.it/girardi/Otel.PDF

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Re: OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda Luca » sab 02 nov 2013, 17:45

Dico subito la mia: purtroppo non sono voluto andare all'Otello fatto 2 anni orsono qui a Roma e diretto da Muti proprio con Antonenko protagonista. Non è un'opera che amo alla follia, però ne riconosco l'importanza. Quanto alla discografia invece ne posseggo diverse edizioni a partire dal vecchio vinile del 1931 con Fusati (avevo come compagno di scuola alle superiori il nipote e mi regalò quei 3 LP, oggi riversati in CD). Il mio gusto mi porta a prediligere:
- G. Solti (direttore) ne ha incise 2 edizioni
- J. Vickers (O.) idem + i 2 video con Karajan e poi con Levine; accanto al canadese porrei anche Cossutta tutto sommato.
- R. Scotto (D.)
- C. Mc Neil (J.) ma non ho mai udito Fischer-Dieskau (ed. Barbirolli)

Assolutamente pollice verso per Domingo, in parte per Del Monaco quali protagonisti, per Gobbi e Bacquier (Jago) e per la De Los Angeles e Ricciarelli (Desdemona).

Sinteticamente questa volta il mio scritto.....
Vi saluto...
Luca.
Ultima modifica di Luca il dom 12 gen 2014, 22:09, modificato 1 volta in totale.
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Re: OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda VGobbi » sab 02 nov 2013, 17:55

Grazie per il contributo Luca, di approvo molto la scelta di inserire anche Cossutta come validissimo Otello! E cosa ci dici in merito a questa edizione proposta da Bagnolo?
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Re: OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda pbagnoli » sab 02 nov 2013, 18:45

VGobbi ha scritto:E cosa ci dici in merito a questa edizione proposta da Bagnolo?

Concordo con Vittorio.
Diamo più o meno per presupposto che Otello lo conosciamo tutti in varie salse.
Mi interessava discutere su questa edizione mutiana.

Muti, secondo me, con questa registrazione cambia un po' il passo rispetto alla performance della Scala: i suoni sono molto più raccolti, le dinamiche non sono esagerate, c'è molta souplesse. In fin dei conti non c'è nulla di trionfale nella tragedia personale di un uomo. Non sono ancora arrivato al finale terzo, per cui non so se segue il suo solito spartito "filologico" che a me, personalmente, non piace nemmeno un po'.
Vocalmente... boh.
Antonenko è il solito Otello scuro, tenebroso, iper-affondato: siamo lontani anni luce da quello che io desidererei per questo ruolo.
La Stoyanova mi sembra brava (ma mi manca il quarto atto), anche se un po' troppo vociferante.
Guelfi è molto più raccolto e riflessivo, rispetto al solito; questo non arriva a fare di lui un interprete paradigmatico, però ripeto, non è affatto male
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Re: OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda pbagnoli » sab 02 nov 2013, 18:53

Tra l'altro, sentite i clarinetti nel secondo atto su "E qual certezza sognate voi? Avvinti vederli forse?". E' anche in queste cose che vedi il direttore di rango superiore. Non sono un fan di Muti, ma...
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Re: OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda Luca » sab 02 nov 2013, 18:57

Ma io non sono andato all'Opera a quell'Otello proprio per Muti. Non mi interessa un Otello diretto da lui. Credo sia un direttore che imbelletta un pò vecchi luoghi di tradizione, pur con il fasto che mostra. L'ho udito ultimamente in Macbeth e Nabucco e forse lo ascolterò in Ernani e Manon Lescaut, ma francamente mi piacerebbe altro. Vedo Otello molto vicino a certo Wagner e quindi un direttore mitteleuropeo potrebbe dire qualcosa di nuovo... ma non Muti, mi spiace...
Saluti, Luca.
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Re: OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda pbagnoli » sab 02 nov 2013, 18:58

Finale del secondo atto incandescente davvero.
Guelfi fa un "Sogno" di notevole suggestione, con chiusura tenebrosa su "Il rio destino impreco che al Moro ti donò" anziché in falsetto come si fa sempre: ribadisco, la voce potrà non piacere ma lui è davvero molto, molto bravo.
Antonenko non è il mio ideale e fa qualche singhiozzone di troppo, ma di voce ce ne ha.
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Re: OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda Revan » sab 02 nov 2013, 19:00

C'è molta differenza tra l'esecuzione qui proposta ed il DVD dell'Otello di Muti di Salisburgo?
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Re: OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda VGobbi » sab 02 nov 2013, 19:06

Luca ha scritto:Ma io non sono andato all'Opera a quell'Otello proprio per Muti. Non mi interessa un Otello diretto da lui. Credo sia un direttore che imbelletta un pò vecchi luoghi di tradizione, pur con il fasto che mostra. L'ho udito ultimamente in Macbeth e Nabucco e forse lo ascolterò in Ernani e Manon Lescaut, ma francamente mi piacerebbe altro. Vedo Otello molto vicino a certo Wagner e quindi un direttore mitteleuropeo potrebbe dire qualcosa di nuovo... ma non Muti, mi spiace...
Saluti, Luca.

Luca, ok che a Muti non ti piaccia, cosi' come non piace pure a me e chissa' a quanti altri ... ma in questo contesto, si cerca di commentare un'edizione che e' alla portata di tutti e dove tutti possono dire la loro, possibilmente senza inutile precoconcetti. Io per il momento me la sono scaricata. Ad ascolto ultimato diro' la mia.
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Re: OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda DottorMalatesta » sab 02 nov 2013, 19:18

Ottima l'idea di focalizzarsi su quest specifica incisione (che ascolterò appena possibile, prometto!).

Ma cogliamo anche l'occasione per approfondire altri aspetti...

Ad esempio:

1. Per la première all' Théatre de L'Opéra di Parigi (1894), Verdi aggiunse i ballabili al III atto e fece alcune modifiche significative al concertato finale di quell'atto. Queste revisioni non sono state incorporate nella versione italiana. Mi sapete dire se esistono incisioni che riportino questa musica?
2. Nel New Grove, Roger Parker, un'autorità in ambito verdiano scrive, a proposito dello stile di canto in Otello:

"I personaggi principali dell'opera incarnano le richieste violentemente conflittuali tra aspetti lirici e declamatori, il vecchio e il nuovo stile. iago, l'uomo moderno, è costantemente in stile declamato -quando canta soavemente è solo per ingannare; e Desdemona è il simbolo del tempo perduto quando il belcanto era il centro della comunicazione teatrale. Otello, come Verdi stesso, è combattuto tra il nuovo e il vecchio."
Ora... siamo davvero sicuri che sia così? E' quanto previsto nella partitura o non è piuttosto il frutto di un secolo di interpretazioni che in parte hanno travisato la vocalità di Otello e Jago?

3. Come sapete dopo Un Ballo in maschera (1859), Verdi si rivolge ad altri palcoscenici europei ed extraeuropei (Parigi, San Pietropurgo, Egitto). In Italia si sente ormai un vecchio dinosauro, costantemente attaccato dagli scapigliati (che osarono scrivere, con riferimento al "grande vecchio": "sovra l'altare rizzerà l'arte verecondo e puro. Su quell'altar bruttato come un muro di lupanare" :mrgreen: ) e da chi sottolinea la "novità" di Wagner.
Ora, a me sembra che Otello sia un'opera in cui l'abbandono della "solita forma" (tempo d'attacco, cantabile, tempo di mezzo, cabaletta) sia finalizzato all'atmosfera drammatica e che questo processo sia iniziato decenni primi (se vogliamo già con il finale dell'atto II di Nabucco, con la stretta che manca ed è sostituita dalla scena di follia di Nabucco). Insomma, dove richiesto dal "teatro", Verdi è disposto a sacrificare la "bella forma", per sottolineare la sostanza.
In Verdi questo processo dura anni, ed è un culmine. Il suo "rivale" Wagner invece parte proprio da questa sottomissione della forma (verrebbe da dire "deformazione") al contenuto drammatico. Voi come vedere questo rapporto Verdi-Wagner in Otello?

Ciao!
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Re: OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda pbagnoli » sab 02 nov 2013, 19:57

Tralascio momentaneamente il quesito posto da Francesco e ritorno sulla registrazione.
Duetto di inizio del terzo atto tirato via da Antonenko e Stoyanova: urlacchiano entrambi.
Sinora la Stoyanova mi ha abbastanza deluso: c'è chi vede in lei la miglior soluzione possibile ai ruoli "lirici" verdiani, io una volta condividevo questa affermazione ma adesso non più.
Antonenko fa troppo la voce grossa, ma il suo "Dio mi potevi scagliar" è ricco di ottime intenzioni e ben fraseggiato, con qualche sentore di Vickers. "L'anima acqueto" falsetteggia un po', ma non in modo indecoroso. Su "Spento è quel sol, quel sorriso, quel raggio" fa un po' le corse, forse per evitare prese di fiato supplementari
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Re: OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda Luca » sab 02 nov 2013, 19:58

Stamani ascoltavo il duetto finale II tra Otello e Jago "Si pel ciel marmoreo giuro" (ed. video Vickers-Mc Neil/Levine) e trovo la colonna sonora assai vicina alla famosa Cavalcata delle Walkirie, ma alcuni frammenti del duetto finale I ci riportano ad analoghi passaggi di duetti tenore-soprano in Wagner. Si sente che è un altro Verdi non più legato a schemi tripartiti sui quali aveva dato da fare a cantanti di ogni registro. Però è chiaro che il Bussetano aveva la sua età e la stessa presenza di un Boito autore-istrione (e aggiungerei anche un pò prevaricante: non meraviglia ! Era un esoterico, cf. testo di Marazzi in La riforma di Otello) ha influito parecchio.

Saluti, Luca.
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Re: OPERA DEL MESE 11.2013: OTELLO DI VERDI

Messaggioda pbagnoli » sab 02 nov 2013, 21:17

Ecco il concertato del III Atto: è proprio quello brutto vero, che Muti ormai fa da tutte le parti. Mi sembra nettamente più pasticciato e confusionario, provvisorio; insomma, non mi piace nemmeno un po'.
Però questo concertato come lo faceva Kleiber, nessun altro prima né poi
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