Requiem verdiano

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Requiem verdiano

Messaggioda pbagnoli » sab 28 set 2013, 16:30

Ascoltando in questi giorni su Spotify il Requiem vediano Decca diretto da Baren-buuum! mi sono posto il problema di riflettere su quali potrebbero essere i parametri di riferimento discografico per questo lavoro.
Ci piace più tellurico? Allora forse Solti.
Ci piace più morbido e riflessivo? Allora forse il secondo Karajan.
Ci piace più italiano? Allora meglio Serafin.
Ci piace filologico (con il cimbasso)? Allora Gardiner.

Si potrebbe continuare a lungo - anzi, mi piacerebbe che ognuno tirasse fuori i propri pensieri sul tema - ma credo che difficilmente troveremmo un posto elitario per quest'ultima incisione di Barenboim, che fa un compitino decoroso, che si iscrive nella categoria dei "viuuulenti", che ha un coro ottimo e 4 solisti un po'... mah...

Per cui vi chiederei cosa scegliereste come riferimento per questo lavoro verdiano e, se ce l'avete, un'opinione sulla registrazione di Barenboim
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Requiem verdiano

Messaggioda flipperinodoc » dom 29 set 2013, 13:45

ciao pietro
ascoltavo quel requiem proprio ieri

personalmente trovo che barenboim porti avanti la sua visione del requiem - magari un po' opinabile - con una coerenza esemplare, grazie a una ottima prestazione di orchestra e coro e tutto sommato dei due solisti "scuri". purtroppo la grande delusione arriva da soprano (me lo aspettavo un po') e da tenore (me lo aspettavo un po meno.....)

i miei requiem di verdi sono karajan I,II, III, IV e V.....
trovo straordinariamente poetico quello di barbirolli, secondo me un po' troppo maltrattato da certa critica italiana snob (un po' come per il suo otello.....)

filp
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Re: Requiem verdiano

Messaggioda Enrico » dom 29 set 2013, 15:38

Per comodità di chi legge potreste citare anche i nomi dei cantanti.
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Re: Requiem verdiano

Messaggioda flipperinodoc » dom 29 set 2013, 21:46

Enrico ha scritto:Per comodità di chi legge potreste citare anche i nomi dei cantanti.


subito capo!!!

Barenboim - Orchestra e Coro Teatro alla Scala - Harteros, Garanca, Kaufmann, Pape
Solti - Wiener Philharmoniker/Staatsopernchor - Sutherland, Horne, Pavarotti, Talvela (credo Pietro intenda questa)
Serafin - Coro e Orchestra Opera di Roma - Caniglia, Stignani, Gigli, Pinza
Gardiner - Monteverdi Choir/Orch. Rev. Romant. - Orgonasova, von Otter, Canonici, Miles
Barbirolli - New Philharmonia - Caballè, Cossotto, Vickers, Raimondi

per quanto riguarda Karajan, la numerazione è un po' più complessa. io le numero così
1. Wiener Philh - Rysanek, Ludwig, Zampieri, Siepi
2. Scala - Price, Cossotto, Pavarotti, Ghiaurov
3. Wiener Philh - Janowitz, Ludwig, Bergonzi, Raimondi
4. Berliner - Freni, Ludwig, Cossutta, Ghiaurov
5. Wiener - Tomowa-Sintow, Baltsa, Carreras, van Dam

evviva il nostro moderatore è salito sulla nave!!!!!!
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Re: Requiem verdiano

Messaggioda teo.emme » dom 29 set 2013, 23:01

Sono d'accordo con te, Pietro, sul Requiem di Barenboim: questo inciso è decoroso (nulla di più), ma quello dal vivo (in Scala tempo fa), mi lasciò assai perplesso...è un direttore che non apprezzo, o meglio che apprezzo sempre meno. Sicuramente Verdi non è il suo autore, così come non lo è Bizet o Beethoven: anche il suo Wagner, oggi, ha perso ogni interesse. Ma torniamo a Verdi e al suo Requiem. Le mie incisioni preferite sono queste quattro (mantengo il numero):
- Reiner (L. Price/Elias/Bjorling/Tozzi) - il più riflessivo e spirituale
- Karajan (L. Price/Cossotto/Pavarotti/GHiaurov) - il miglior Requiem di Karajan con un cast perfetto
- Muti (Frittoli/Borodina/Zeffiri/Abdrazakov) - la miglior direzione verdiana di Muti
- De Sabata (Schwarzkopf/Dominguez/Di Stefano/Siepi) - un Requiem "italiano" diverso

Ps: Solti è troppo "troppo"; Sinopoli è chiassoso; Celibidache l'ho trovato deludente (soprattutto per il cast); Gardiner è davvero mal cantato; Karajan (almeno gli ultimi) è troppo commerciale...

Pps: apprezzo invece Harnoncourt e mi piace Giulini (il primo) anche se un po' freddo...
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Re: Requiem verdiano

Messaggioda Enrico » dom 29 set 2013, 23:48

flipperinodoc ha scritto:evviva il nostro moderatore è salito sulla nave!!!!!!

No. Vi sorveglio dalla riva.
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Re: Requiem verdiano

Messaggioda VGobbi » lun 30 set 2013, 19:11

Enrico ha scritto:
flipperinodoc ha scritto:evviva il nostro moderatore è salito sulla nave!!!!!!

No. Vi sorveglio dalla riva.

Dai Enrico, devi farti pregare in ginocchio? Ci mancano le tue osservazioni, i tuoi commenti ...
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Requiem verdiano

Messaggioda Luca » lun 30 set 2013, 19:37

Ne ho tantissimi, ma anche io mi fermo ad alcuni che reputo molto interessanti:
- il classico ed intramontabile Karajan/Freni;
- il secondo Solti (meno tellurico) con un cast molto interessante: Price, Luchetti, Baker e van Dam
- il video in b/n diretto da Abbado e registrato nella Chiesa di S. Maria sopra Minerva con Scotto, Horne, Pavarotti e Ghiaurov: un tuffo nell'arte gotica sebbene in b/n.

Il primo di Solti è vero che è "troppo" però c'era da sfruttare le magie della DECCA. Inoltre la voce di Talvela super-nera, faceva da contrasto con l'argento del giovane Lucianone. A mio avviso l'anello debole è proprio la Sutherland (vi pare strano, eppure sì...) se l'italiano faceva poco per lei, in latino gli si poteva dare 4. Degli altri, meno attraente mi paiono De Sabata e meno che meno Giulini (direttore che non amo); anche io trovo lento quello di Barbirolli con la Caballé, anche se Vickers ha una grande espressione nel suo Ingemisco e in altri interventi. Veramente brutto e volgare trovo invece quello di Serafin con la premiata ditta Gigli-Caniglia-Stignani-Pinza. Del resto il Verdi veristizzato era quello che... passava il convento, però sentire Gigli cantare michi invece che mihi con tutte le sue movenze dolciastre è l'anti-sobrietà. Verrebbe da dire chi era il tenore? La Caniglia o la Stignani?

Di Sinopoli a quale vi riferite?

Saluti, Luca.
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Re: Requiem verdiano

Messaggioda teo.emme » lun 30 set 2013, 20:17

Luca ha scritto:Di Sinopoli a quale vi riferite?

A un brutto live di Dresda del 2001, con Botha (pessimo), Scandiuzzi, la Dessì e la Fiorillo.
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Re: Requiem verdiano

Messaggioda flipperinodoc » lun 30 set 2013, 23:29

teo.emme ha scritto: Karajan (almeno gli ultimi) è troppo commerciale...


una curiosità, teo. cosa vuol dire che un requiem, seppure di karajan, è troppo commerciale :?: :?:
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Re: Requiem verdiano

Messaggioda teo.emme » mar 01 ott 2013, 13:55

flipperinodoc ha scritto:una curiosità, teo. cosa vuol dire che un requiem, seppure di karajan, è troppo commerciale :?: :?:

Nel senso che lo trovo un prodotto artificiale, finto, assemblato da tecnici del suono e remixato...senza alcun orizzonte artistico e che, a conti fatti, non comunica nulla, salvo qualche decibel in più dalle casse dello stereo. L'espressione non ha alcuna pretesa di completezza (come certamente non l'hanno le definizioni "tellurico", "filologico", "italiano", "morbido" di Pietro)
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Re: Requiem verdiano

Messaggioda Luca » mar 01 ott 2013, 21:10

Di Sinopoli ho un altro Requiem live in una vecchia cassetta con Chiara, Luchetti, Fassbaender, Raimondi. Ma il grande e prematuramente scomparso direttore ne ha diretti molti.
Piuttosto che pensate di quello di Toscanini ritenuto da certa critica quale paradigmatico? Mi pare che non sia stato nominato...


Saluti, Luca.
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Re: Requiem verdiano

Messaggioda flipperinodoc » mar 01 ott 2013, 22:52

quale dei tanti luca? io credo che, comunque, l'ascolto del requiem di toscanini sia assolutamente necessario per comprendere l'evoluzione e l'interpretazione di tanti altri direttori che sono venuti dopo....

mi pare indubbio che la messa verdiana goda nel complesso di una delle discografie in assoluto più soddisfacenti della storia
tutti, o quasi tutti, a modo loro hanno lasciato qualche segno nell'interpretazione di questo capolavoro
che ne pensate?
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Re: Requiem verdiano

Messaggioda Luca » mer 02 ott 2013, 15:45

Senz'altro, flip: credo che il Requiem verdiano - pur con una religiosità tutta sua - mantiene un suo equilibrio di fondo e soprattutto non presenta mai momenti di stanca. Ciò ne ha costituito la sua fortuna (discografica e non) e la sua fama esecutiva. Diversi anni fa su un numero di Musica è apparsa una discografia commentata di questo capolavoro misicale. Però a rileggere quelle righe (non ricordo l'autore) paiono piuttosto invecchiate oltreché superate sul piano cronologico.

Saluti.
Luca.
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Re: Requiem verdiano

Messaggioda DottorMalatesta » ven 04 ott 2013, 15:53

Vi dirò: di edizioni del Requiem ne ho parecchie, ma confesso che è da moooolto tempo che non ascolto il capolavoro di Verdi.
Comunque mi avete fatto venir voglia di riascoltarmelo, e proprio oggi mi sono comprato l'edizione diretta da Solti con Baker, Luchetti, Van Dam e Price.
A scatola chiusa quello di Barenboim non me lo prendo (magari me lo ascolto su Spotify)!
Ciao!
DM
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