Regina Resnik

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Regina Resnik

Messaggioda pbagnoli » dom 11 ago 2013, 12:39

Anche lei ieri ci ha lasciati :(
Cantante poliedrica, di notevole fantasia esecutiva, è stata sostanzialmente un mezzosoprano, anche se ha affrontato ruoli da soprano nei quali - comunque - non ha avuto la stessa resa.
Per quanto mi concerne, più che le sue caratterizzazioni da femme fatale (Carmen) o quelle da vampiressa (Klythaemnestra, nella celeberrima incisione di Solti) mi interessano le sue realizzazioni di un personaggio spesso afidato a voci angelicate: mi riferisco alla Siegliende di Bayreuth del 1953, affrontata in entrambi i cicli di quell'anno con due direttori diversi, e cioè Clemens Krauss e Joseph Keilberth.
In entrambi i casi la cantante fatica - ma non più che tanto, in realtà - con gli acuti; in compenso il fraseggio è vario e articolato; e il personaggio è interessantissimo tutto chiuso come è in un grumo di dolore che non lascia nessuno spazio alla speranza, in ciò fondendosi benissimo con le intenzioni di Ramon Vinay, anch'egli presente in entrambi i cicli. Sono due protagonisti che si amano con rabbia, disperazione e nessuna concessione a un sentimentalismo di maniera; solo, ogni tanto, affiora una nota di tenera malinconia come in contemplazione di tutto ciò che sarebbe potuto essere, in un mondo migliore.
E' una visione che personalmente trovo affascinante, molto innovativa per l'epoca e ancora attualissima, molto più che tante note angelicate di Maria Muller (tanto per citarne una): la Resnik, vocalmente a disagio, denota una comprensione quasi sovrumana del proprio personaggio. Le fa degno contorno un Vinay che dimostra - a sua volta - che Siegmund non sta raccontando le prodezze di un becero come fa Melchior con i suoi Waelse! tenuti per 45 minuti ciascuno, ma la storia di uno sconfitto.

Trovo complessivamente invece molto, molto invecchiati alcuni dei suoi personaggi tipici.
Carmen, per esempio: molto maudite, molto old style. Per carità: all'epoca aveva una sua ragion d'essere, ma oggi, dopo la Ewing o la Antonacci, proprio nun se po' più sentì...
Anche la sua Klythaemnestra suona vecchia, una sorta di strega cattiva che appare oggi superatissima in un periodo come quello contemporaneo in cui direttori e registi cercano - giustamente - di individuare i tratti di un'umanità che fino a poco tempo fa sembrava negata al personaggio: mi riferisco, per esempio (ma non è l'unico) alla recente Elektra di Salonen-Chèreau con l'immensa Herlitzius e Waltraud Meier

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Re: Regina Resnik

Messaggioda Luca » dom 11 ago 2013, 12:51

Era una cantante che non mi faceva esultare particolarmente, anche se ne riconosco certa grandezza e versatilità: ho due sue incisioni integrali: l'arcinoto Ballo in Maschera (Tebaldi-Pavarotti/Bartoletti in cui è un'Ulrica piuttosto enfatica) e un Falstaff 'live' del 49 al MET con Warren (Fal.)-Valdengo (Ford)-Elmo (Quick.)-Di Stefano (Fenton)-Albanese (Nan.) Lipton(Meg) dove la Resnik interpreta ovviamente Alice. Qui la trovo più persuasiva. Dirige Reiner. E' l'unica edizione che ho di quest'opera peraltro a me non molto gradita e simpatica....

Saluti, Luca.
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Re: Regina Resnik

Messaggioda flipperinodoc » dom 11 ago 2013, 14:05

un piccolo omaggio.....


flip
non respira! .... sarà all'ottavo piano!
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Re: Regina Resnik

Messaggioda VGobbi » dom 11 ago 2013, 17:19

Grandissima artista, personalita' debordante. Concordo con Pietro sulla Siegliende della Resnik (inutile la citazione di Melchior con il suo inimitabile Waelse). Possiedo inoltre la sua Contessa nella "Dama di Picche". Esagero se la definisco la mia preferita, insieme alla Modl?
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Re: Regina Resnik

Messaggioda pbagnoli » dom 11 ago 2013, 20:03

VGobbi ha scritto:(inutile la citazione di Melchior con il suo inimitabile Waelse).

Inutile per te.
Per me, era funzionale a chiarire in cosa si distinguesse un vero Siegmund - e cioè Vinay - da un cantante che invece si ferma alla superficie delle note, e cioè Melchior.
Nella mia personalissima classifica di tenori wagneriani, Melchior è nelle parti bassissime, in compagnia di altri personaggi come Seider o Suthaus.
Credo di aver chiarito mille volte, soprattutto a te che lo idolatri, i motivi per cui lo considero a questo livello: medesima espressione per tutti i personaggi, voce intubata, acuti sfalsettanti.
A mio personalissimo parere, non c'è paragone fra il Siegmund introverso, maledetto e malinconico di Vinay, e quello di Melchior che canta tutto come se fosse Sou-Chong del "Paese dei sorrisi" di Lehar.
Non c'è una sola delle sue incisioni o delle sue registrazioni dal vivo che io consideri non dico fondamentale o illuminante, ma anche solo ben cantata.
Non nego che all'epoca potesse essere considerato interessante; ma trovo nel suo canto tutta la retorica bolsa che veniva molto amata nell'esecuzione di Wagner di quell'epoca prevalentemente Oltreoceano (non a caso, la piazza dove costruì il grosso della sua fama fu il Metropolitan).
Sempre a mio personalissimo parere, non c'è niente nel suo canto che possa essere considerato moderno; mentre invece c'è, eccome, in quello di Vinay. Ed è qualcosa che si fonde meravigliosamente con il canto della Resnik. Entrambi compongono una visione dei rispettivi personaggi che rimanda all'angoscia di vivere, all'abbruttimento, alla depressione intesa come patologia psichiatrica.
Sono due sconfitti dalla vita, Siegmund e Sieglinde. Il loro amore non li porterà a nulla di buono. Lui è un eroe che scappa, odiato da tutti; lei una desperate housewife oppressa da un marito violento.
Cosa c'è di eroico? Cosa c'è da gioire?
Nulla.
Non c'è una sola ragione di tenere una nota - nemmeno particolarmente acuta, per di più - per tre quarti d'ora. Poi, se ti piace, non discuto. Ma non è inimitabile!

VGobbi ha scritto:Possiedo inoltre la sua Contessa nella "Dama di Picche". Esagero se la definisco la mia preferita, insieme alla Modl?

Sarò sincero: non l'ho mai ascoltata in questo ruolo. Per cui, mi fido e ti prendo volentieri in parola!
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Re: Regina Resnik

Messaggioda Luca » dom 11 ago 2013, 20:27

..... un cantante che invece si ferma alla superficie delle note, e cioè Melchior (...) ... Melchior che canta tutto come se fosse Sou-Chong del "Paese dei sorrisi" di Lehar.
=====================================================================
Concordo, Pietro con te su Melchior: basterebbe riascoltare il suo Lohengrin (che può fare ottima compagnia all'altro sopravvalutato che è Konya), quando di quel personaggio esistevano già alcuni tenori contemporanei al citato Lauritz che volavano molto, ma molto più in alto di lui (es. Peter Anders o Franz Volker).
Restiamo però nell'ambito della Resnik: il suo "Pleurez mes yeux" è buono, ma non trascendentale (altre lo hanno reso meglio).
Saluti, Luca.
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Re: Regina Resnik

Messaggioda VGobbi » dom 11 ago 2013, 22:57

Scusami Luca, ma devo rispondere assolutamente a Pietro.

Non c'è un post in cui il sottoscritto idolatri Melchior. Non rientra tra i miei ascolti preferiti, piuttosto rimanevo meravigliato dalla non indifferente prodezza vocalistica del suo inimitabile "Waelse" e della sua, altrettanto inimitabile, "scena della forgiatura della spada" in Siegfried. Stop! Un po' poco per considerarlo il mio preferito in Wagner, non trovi?

Piuttosto idolatro e tantissimo Friedrich Schorr, ma siamo su un'altra corda vocale. Non conosco Seider che tu hai citato, mentre apprezzo moltissimo Suthaus.

Rimango basito dal tentativo di sminuire Konja (ed in Lohengrin poi!!!) ma è' meglio fermarci qui, perché siamo troppo OT.

Quanto alla Contessa della Resnik, credimi Pietro (una volta tanto), ha un senso della parola che non ha eguali. Basta una parola enunciata dalla Resnik per aprirci un mondo davanti!!! Altro che il "bla-bla" vitepurato e noioso di tante artiste ...
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Re: Regina Resnik

Messaggioda pbagnoli » lun 12 ago 2013, 7:22

VGobbi ha scritto:Non c'è un post in cui il sottoscritto idolatri Melchior. Non rientra tra i miei ascolti preferiti, piuttosto rimanevo meravigliato dalla non indifferente prodezza vocalistica del suo inimitabile "Waelse" e della sua, altrettanto inimitabile, "scena della forgiatura della spada" in Siegfried. Stop! Un po' poco per considerarlo il mio preferito in Wagner, non trovi?

Ricordo ancora di quanto timore avevo nell'approcciarmi al Wagner. Avevo 22 anni e la prima opera che sentii fu la Walkiria, quella tanto famigerata dal Met con il lunghissimo ed eterno Walse di Melchior,

Nel suo Siegfried del '50 (live scaligero sotto la direzione di Furt) gia' mostra le corde, specie nella terribile "scena della forgiatura della spada". D'altronde in quel frangente, affondano tutti o quasi tutti, a patto di chiamarsi Lauritz Melchior.

... Melchior (ed il suo eterno "Walse"),

Melchior, tranne quando canta l'eterno "Walse" nella Walkiria e l'inarrivabile Siegfried, sopratutto nella "scena della forgiatura della spada"

Melchior con la pancera in effetti e' un po' ridicolo ... pero' c.a.z.z.a.r.o.l.a. a quando un "Walse" cosi' solido e duraturo? Dai, lo so che quelle note non fanno un Siegmund ... pero' che goduria, che estasi, sentire note cosi' lunghe, eterne e salde come le canta Melchior!!! Ogni tanto l'orecchio vuole la sua parte, no?

Birgit ricorda quello che ha rappresentato Melchior nella sua corda tenorile

Ecco qui.
Ho preso così, a caso, facendo una ricerca sul forum.
Forse non sarà idolatria, però...
Intendiamoci: i gusti sono gusti, ci mancherebbe!
Personalmente - e qui chiudo il discorso - dico che:
:arrow: il Waelse! chilometrico non è una prodezza vocalistica (concetto che riserverei - in ambito diverso e tanto per fare un esempio - a un cantante come Blake ne "L'occasione fa il ladro", o a Gedda negli "Huguenots" del 1970): è una gigionata su un paio di note comode. Ti piace? Per carità, va benissimo. A me interessa il personaggio, che non esce MAI fuori
:arrow: la scena della forgiatura della spada di Melchior a te piace, a me per niente. Mi bastano due note di Windgassen (che pure, per esempio, nel 1953 con Keilberth proprio in questa scena fa un DI-SA-STRO!) per ritrovare il personaggio di Siegfried.
Tutto qui: abbiamo gusti diversi.
Tu vai pazzo per Melchior, è il tuo tenore preferito :lol: :lol: :lol:
A me non piace per niente.

Quanto a Konya, anch'io lo trovo invecchiatissimo in Lohengrina; lo trovo già più interessante come Walther.

Ascolterò volentieri la Resnik nella Contessa!
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Re: Regina Resnik

Messaggioda VGobbi » lun 12 ago 2013, 17:26

Eppero' sei duro di comprendonio!!! Melchior mi piace nel suo Waelse e nella scena della forgiatura della spada. Stop! Infatti le frasi che hai quotato, sono tratte solo in merito a questi due momenti. Non è il mio Siegmund, ne' tanto meno il mio Siegfried preferito.

Sappimi dire della Contessa della Resnik, quando ne avrai occasione.
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Re: Regina Resnik

Messaggioda VGobbi » mar 13 ago 2013, 19:09

pbagnoli ha scritto: :arrow: il Waelse! chilometrico non è una prodezza vocalistica (concetto che riserverei - in ambito diverso e tanto per fare un esempio - a un cantante come Blake ne "L'occasione fa il ladro", o a Gedda negli "Huguenots" del 1970): è una gigionata su un paio di note comode.

E' una gigionata su un paio di note comode?

Sarà, ma tra le trentine di Walkirie in mio possesso, Melchior e' l'unico che lo fa però ... forse facile facile, non è come sembra.
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Re: Regina Resnik

Messaggioda DottorMalatesta » lun 19 ago 2013, 16:29

Mi spiace molto.
Anch´io non apprezzo la Carmen accanto al pessimo Del Monaco.
Invece mi piace molto nello storico Lohengrin diretto da André Cluytens e come Senta nell´Holländer diretto da Dorati.

DM

P.S.: mi taccio su Melchior, cantante che aborro.
Un solo punto di vista è la vista di un solo punto
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Re: Regina Resnik

Messaggioda Luca » gio 22 ago 2013, 15:42

Anch´io non apprezzo la Carmen accanto al pessimo Del Monaco.
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Quell'edizione - pur diretta da Schippers - è proprio bruttarella ed uno degli apici della bruttezza è l'aver pensato e assemblato la coppia Del Monaco-Sutherland!!!! Un José rozzo e una Micaela che ispira momenti di estasi più che di innamoramento. Vocalmente non fa una grinza ma è distante anni luce dalla contadinella che guarda più a Suzel che ad Adina o Amina.
Ma anche la Resnik guarda più al passato che ad un futuro alieno da rigurgiti veristi.

Saluti, Luca.
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