Macbeth (regia di Martin Kusej) Monaco 2013

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Macbeth (regia di Martin Kusej) Monaco 2013

Messaggioda pbagnoli » gio 01 ago 2013, 22:17

VGobbi ha scritto:Egregio Dottor Malatesta ... quand'e' che torni da Monaco, ma sopra tutto ci recensisci gli spettacoli che hai visto, in particolare il Boris Godunov!!! : Love :

Eccovi in home page la recensione di Dottor Malatesta del Macbeth di Kusej.
Scusate ma per uno di quei bachi che - ogni tanto - infestano il nostro sito, non riesco a inserire le foto.
Spero di risolvere il tutto domani :(
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Rigoletto (Carsen) Aix 2013

Messaggioda VGobbi » gio 01 ago 2013, 23:50

Vedo, leggendo la bellissima recensione del Dottor Malatesta, che Kusej e' fissato con le scene da splatter-horror ... Mi sovviene il suo Olandese Volante ... che per inciso non l'ho trovato cosi' brutto come spettacolo.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Rigoletto (Carsen) Aix 2013

Messaggioda DottorMalatesta » ven 02 ago 2013, 9:08

VGobbi ha scritto:Vedo, leggendo la bellissima recensione del Dottor Malatesta, che Kusej e' fissato con le scene da splatter-horror ... Mi sovviene il suo Olandese Volante ... che per inciso non l'ho trovato cosi' brutto come spettacolo.


In effetti anche in quello spettacolo (che a differenza tua ho trovato mediocre, ma comunque infinitamente superiore al Macbeth monacense) abbondava lo splatter e.. l´intimo (questo vero marchio di fabbrica di Kusej). L´unica sua regia che mi ha convinto é la Lady Macbeth di Sostakovic. Il fatto é che non basta imbroccare un solo spettacolo per poi vivere di rendita con i successivi dieci...
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Re: Rigoletto (Carsen) Aix 2013

Messaggioda flipperinodoc » ven 02 ago 2013, 10:09

DottorMalatesta ha scritto: Il fatto é che non basta imbroccare un solo spettacolo per poi vivere di rendita con i successivi dieci... DM


quanta verità in questa frase, francesco!
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda DottorMalatesta » ven 02 ago 2013, 15:21

Se volete avere un´idea del Macbeth di Kusej...



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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Luca » ven 02 ago 2013, 16:19

Anche questo è stato uno spettacolo... sconcertante....
Saluti, Luca.
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Re: Macbeth (Kusej) Monaco 2013

Messaggioda fiann » sab 03 ago 2013, 0:24

Sulla questione avrei da dire due cose: una riguarda la recensione di Francesco e l’altra riguarda la mia opinione su questa regia. Trovo che la prima parte della recensione, quella che si scatena contro le scelte di Kusej, sia ingiusta. Sarebbe giustificabile se la conclusione fosse “lo spettacolo non mi e’ piaciuto”, ma non puo’ reggere la conclusione che lo spettacolo fosse brutto, incoerente, privo di idee, effettistico, tecnicamente mediocre, stupido. Se si vuole concludere quello bisogna fare uno sforzo argomentativo maggiore. A me questa parte di recensione ha generato solamente una serie di effetti “E quindi?”. Buahahah la tenda, i teschi, le pulci, i pruriti, il sesso. E quindi? Qual e’ il punto? Perche’ io, leggendoti, dovrei essere persuasa che queste scelte fossero mediocri, stupide, etc? Buahahah i bambini biondi [riferimento al film “Village of the damned”, 1960], Banco a testa in giu', la testa mozzata...E quindi? Cosa c'e' che non va, a priori? Credo che si siano presi pezzi qui e la’ della regia e si siano ridicolizzati isolandoli dal loro contesto. Cosa che, diciamolo, specialmente in regie operistiche e’ operazione abbastanza facile. Si puo’ ridere facile, oppure si puo’ vedere se – per magia – la scena presa nel suo insieme funziona. Ora io mi immagino che per Francesco la cosa, nel suo insieme, non debba aver funzionato. Legittimo, per carita’. E legittimo dirlo, pero’, nel momento in cui la chiaccherata fra amici e’ finita e si sta scrivendo una recensione, forse si potrebbe fare uno sforzo in piu’ nel spiegare perche’ questo Macbeth proprio non s’ha da vedere.
(Per dire, ecco un'altra recensione negativa sullo stesso spettacolo per un'altra piattaforma: http://www.operaclick.com/recensioni/teatrale/monaco-bayerische-staatsoper-macbeth Recensione con cui non sono d'accordo, ma che riconosco piu' “fair” di quella in questione)
L’altra cosa di cui volevo parlare e’ la mia personale esperienza con questa produzione. Non pretendo di convincere nessuno, ma vorrei almeno dare testimonianza che a me (e non solo, ma parlo per me) questo spettacolo e' piaciuto tanto. Ma tanto, eh. L'ho visto cinque volte. Posso essere d'accordo che non sia frutto di chissa' quale sforzo intellettuale, ma trovo che abbia una grande potenza estetica. Per me un'atmosfera, ed un mondo, li ha creati e ad un livello tale da tenermi con gli occhi incollati sulla scena per tre ore quando, la prima volta, mi trovavo in cima alla Galerie della Staatsoper, in ultima fila, in piedi e ascoltando un'opera che musicalmente non conoscevo neanche bene. Se ho continuato ad andare all'opera e' anche grazie a questo Macbeth, perche' mi ha fatto rendere conto che il genere aveva qualcosa da offrire anche dal punto di vista visivo (se non vogliamo dire teatrale). Chiaro, mi sarebbe potuto succedere con un'altra opera, in un altro momento, ma a me e' successo con questa – motivo forse del mio particolare attaccamento e delle sofferenze strazianti che ho patito sentendovene parlare cosi' male! Via, scherzo. Debbo dire che aver visto quest'opera con la Michael nel ruolo di Lady ha sicuramente contribuito all'esperienza. Concordo pienamente con Francesco sulla notevole presenza scenica e intensita' intepretativa della soprano. Le altre che ho visto in quel medesimo ruolo non osavano la meta' di quello che era disposta a fare lei (in particolare nella scena dello chandelier, ma non solo). Per il resto, potrei stare qui a descrivere ogni singola scena e le emozioni che in me ha generato, ma forse basta dire che per me il tutto ha semplicemente funzionato. Una coerenza, in questo Macbeth, l'ho trovata, ed e' una coerenza visiva, estetica, che raggiunge il suo apice nella rappresentazione della Lady – splendida nella scena del “funerale” di Duncano, splendida quando pregusta il potere sospesa su uno chandelier, quando e' sbronza al banchetto, quando non riesce ad accendersi una sigaretta nella scena del sonnanbulismo. Che dire? Per me ha funzionato. Come ha funzionato la scena in “mutandoni” del “giudizio universale” (finale secondo atto – “Biechi arcani”). E' facile da ridicolizzare (della serie: guarda-questi-in-mutande-che-fanno-le-facce-a-Macbetto), ma a me ha offerto un climax teatrale che mi ha stesa. Non so come dire, ma in quell'atmosfera e con quella musica gli spettri-larve per me han funzionato e almeno loro – se non le apparizioni di Banco - 'sto Macbetto l'hanno sgomentato davvero. Beh, adesso la smetto, che tanto qui siamo sulle sensazioni personali e ognuno, giustamente, si terra' sempre strette le proprie. Ci tenevo solo a ribadire che a qualcuno, questo Macbeth, e' davvero piaciuto.
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Re: Macbeth (Kusej) Monaco 2013

Messaggioda DottorMalatesta » sab 03 ago 2013, 12:38

Apperò, meno male che avevo appena dato il mio benvenuto agli angeli femminili! : Hurted :
Scherzi a parte, ti ringrazio di cuore per l’attenzione e il tempo che hai dedicato al mio scritto, nobilitandolo addirittura del titolo di “recensione”! Sono convinto che, più che gli apprezzamenti generici (“sei un mito, scrivi come un dio, bravo, continua così” etc.), una critica come la tua possa essere vera occasione di confronto e crescita. Per cui grazie. : Thumbup :
Sono contento che il Macbeth di Kusej ti sia piaciuto. Probabilmente è piaciuto anche ad altre decine di persone. Ma non è questo il punto. L’esperienza e la ricezione estetica ed emotiva di ogni forma d’arte è qualcosa di individuale, risente di moltissimi fattori, e richiede il massimo rispetto. Sempre.
Ma, lo ripeto, non è questo il punto. Se ci fermiamo al “mi piace/non mi piace” molto avanti non si va. Lo scrivi tu stessa e concordo perfettamente.
Non si può recensire senza recepire. E non si può recepire senza cercare (non dico riuscire, ma almeno cercare) di decodificare uno spettacolo, valutando il contenuto dell’oper a e la forma tramite cui quello specifico contenuto viene tradotto in un’esperienza sensibile che parla ai sensi, ma –in realtà- al cervello (e quindi non è una semplice esperienza sensoriale, ma diventa estetica). L’arte, in fondo, è questo. E la critica d’arte questo dovrebbe essere.
Permettimi una difesa, se non altro per il metodo da me adottato (non certo per la qualità del risultato: non lo faccio per professione, il mio italiano è mediocre, e mi considero un semplice “appassionato” d’opera).
Penso infatti che, sotto il velo dell’ironia, il mio scritto fosse incentrato sul contenuto dello spettacolo e sulla forma con cui tale contenuto è stato tradotto in immagini.
Penso di essermi sforzato di comprendere il contenuto, il Konzept sotteso alla regia, decodificandone la simbologia. Simbologia a volte più immediata (la landa desolata ricoperta di teschi, miserello simbolo di morte), a volte più complessa: la tenda da campo come inconscio della coppia; il sesso come sterile, insensata coazione a ripetere un atto meccanico, generatore di mostri e atrocità (“il sonno della ragione genera mostri” di Goya) ; il male come qualcosa che ti si attacca senza potersene andare mai più (le streghe come fastidiose “pulci”, la testa mozzata di Banco che torna e ritorna più volte); il male che si nasconde dietro una facciata di innocenza e perbenismo (le streghe-bambini); il male che permea il quotidiano (mi sembrava che almeno questo aspetto fosse chiaro, ironia a parte, nella mia battuta sulla testa di Banco nascosta nel sacchetto della spesa).
E, dal punto di vista formale, pensavo anche di aver cercato di identificare alcuni riferimenti “extrateatrali” (giudizio universale di Michelangelo, film splatter, Joker, il cane Rex, Rosemary’s Baby). A questo proposito, permettimi di dire che il tuo riferimento a “Village of the damned” è interessante :roll: . Magari sei un’appassionata del genere, ci sei arrivata da sola, e allora tanto di cappello 8) . Però il riferimento a questo film per spiegare i bambini-streghe di Kusej viene riportato esplicitamente da Elvio Giudici nel suo ultimo libro sulla regia verdiana (e probabilmente è presente su svariati siti online). Ho come il sospetto che, non essendoti ben chiaro dove volesse andare a parare Kusej con questa sua soluzione visiva, tu abbia voluto cercare ulteriori chiarimenti…
Potevo poi infierire molto di più sulla modestia tecnica di questo spettacolo. Penso ad esempio al coro dei sicari, in cui l’alternanza tra perbenismo di facciata e malvagità (quel togliersi e mettersi i passamontagna, e quell’accendersi e spegnersi di luci) non aveva la minima attinenza con quanto si ascoltava. E questo, bada bene, non perché quello che si vede in scena non debba essere in antitesi con quanto si ascolta. Ma perché quello che si vede dovrebbe nascere e porsi in relazione (anche in contrapposizione, anche in negazione) con musica e testo. Questa, in definitiva, mi sembra essere la peculiarità della regia d’opera. E, mi spiace, ma in questa scena Kusej si è dimostrato un vero analfabeta delle specificità linguistiche del teatro d’opera.
Un’ultima annotazione. Mi fa piacere leggere quello che altri scrivono a proposito di questo spettacolo. E non metto in dubbio che il mondo sia pieno di gente che le regie d’opera le sappia decodificare e recensire meglio di me. Però non mi sembra proprio di aver letto, nella recensione che hai indicato, nulla che si accosti ad un’analisi del contenuto e della tecnica di questa regia.
Qui ad OD ci si sforza da anni di fare una riflessione sulla regia operistica che vada oltre il “rispetta o no le indicazioni sceniche previste nel libretto”. Se lo fa qualche altro sito, bene. Mozartianamente mi sento di dire “faccia, dica quel che vuole!”). Sicuramente mi perdo qualcosa ad essere membro della sola Operadisc. Ma, cocciuto e pigro come sono, sto bene dove sto. :mrgreen:

Ciao e ancora grazie per le stimolanti considerazioni,
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Re: Macbeth (Kusej) Monaco 2013

Messaggioda flipperinodoc » sab 03 ago 2013, 13:53

DottorMalatesta ha scritto:Apperò, meno male che avevo appena dato il mio benvenuto agli angeli femminili! : Hurted : DM

badabam!! prima mazzata sui denti francesco! :P
mi incuriosisce una cosa. vedendo il breve filmato (quindi necessariamente limitato) ho sentito un suono
orchestrale vetrosissimo e aguzzo!!! lo hai sentito anche dal vivo? alla fine dirigeva luisotti o zanetti? è una scelta sua (loro)? di solito la bayerischer SO ha un suono molto più omogeneo.
ciao ciaooo
marco

ps. qualcuno è a Bayreuth per il ring dal 14 al 19 agosto?=
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Re: Macbeth (Kusej) Monaco 2013

Messaggioda DottorMalatesta » sab 03 ago 2013, 14:08

Dirigeva Zanetti. Direzione non certo pessima, ma piuttosto anonima, in un'opera tra le più "potenti" dell'intero corpus operistico verdiano. In particolare, momenti "toscaninianamente" tesi (sempre lì si torna quando si ha poco da dire) si alternavano a momenti in cui prevaleva la rotonda morbidezza del suono.
Sia ben chiaro, l'orchestra è un prodigio, per cui si esce da teatro con le orecchie soddisfatte :mrgreen: ... Però un certo qual senso di anonimato nella direzione resta (e certo non giovavano certe schizofrenie sia nel peso orchestrale, sia nei tempi, sia nelle sonorità ora più puntute ora più omogenee).

flipperinodoc ha scritto:ps. qualcuno è a Bayreuth per il ring dal 14 al 19 agosto?=


NO.
: Andry :

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Re: Macbeth (regia di Martin Kusej) Monaco 2013

Messaggioda fiann » sab 03 ago 2013, 18:23

Grazie, DottorMalatesta, per la tua risposta. Mi dispiace essere decaduta dal ruolo di “angelo”, ma me ne faro' una ragione :)

Intuisco che dire piaciuto/non-piaciuto e fare una critica siano due cose diverse. Anche per questo ho separato il mio commento di sopra in due parti: quella in cui critico la critica e quella in cui semplicemente provo a condividere la mia esperienza (con il rischio che mi manchino le parole, perche' poi in fondo come fai a spiegarle certe cose?). Poi in realta' ci penso e mi chiedo se la critica, quindi, sia sempre un'esercizio razionale e se l'emozione, l'esperienza personale, vi giochi mai un ruolo. Per dire: e' possibile che uno abbia una critica positiva per uno spettacolo che non gli e' piaciuto o viceversa? Oh, tra parentesi, scusate se sono naive e questi problemi voi ve li siete gia' risolti in testa da un pezzo. Portate pazienza.

Comunque, senza divagare, ci tenevo a commentare qualche punto. Forse non mi sono spiegata bene nell'introdurre il confronto con l'altra recensione. Non volevo dire che fosse migliore, ma solo meno “ingiusta” della tua. Trovo che essa spieghi in maniera piu' intelligibile a terzi il perche' questa regia si ritenga mal fatta. Poi se il lettore dice “me ne sbatto delle indicazioni del libretto, degli inseguimenti, della percezione simultanea di non so cosa” magari alla fine decide che forse 'sto Macbeth se lo va a vedere. Uno invece legge la tua e non ha spazio per farsi un'idea. Magari dietro c'era tutta l'analisi del mondo, ma era troppo criptata dal sarcasmo e – almeno a me – non accessibile.

Un'altra piccola precisazione riguarda il mio riferimento a “Village of the damned”. Non intendevo fare l'intelligente o suggerire che visto che la storia dei bambini e' un riferimento ad un film di nicchia degli anni 60 allora va bene a priori. Non lo conoscevo, ne' l'ho scoperto setacciando il web alla ricerca di chiarimenti sulla regia. Semplicemente, l'ultima volta che ho visto il Macbeth, a maggio, un mio amico ed accompagnatore ha notato la cosa e se ne e' parlato un po'. Riportando la cosa nel mio post precedente ho probabilmente peccato di ingenuita' pensando di condividere un dettaglio che evidentemente a te era gia' noto.

Ultima cosa e poi giuro che la smetto. La scena del coro dei sicari. Non esattamente fra le mie preferite, pero' non trovo che sia completamente scollegata dalla parte musicale. Scollegata al libretto – ok – ma secondo me legata al contrasto fra musica e libretto. Intanto secondo me la musica si presta ad una reiterata alternanza, almeno fino alla fine del coro di sicari. In seguito (a partire da “Sparve il sol”) secondo me un contrasto evidente fra la musica (semplificando: allegra) e libretto (semplificando: cupo) c'e'. Ora non che la resa scenica di quel momento sia memorabile e magari mi dirai anche che e' banale etc etc, pero' che non abbia alcuna attinenza con musica, libretto e il rapporto fra quest'ultimi a me non sembra.

Ah, no, scusa, dimenticavo! Non ci crediamo davvero che il cane fosse un riferimento a Rex – VERO?!? Dai! (Fra l'altro un'amica che e' stata alla recita del 29 luglio scorso mi ha detto che questa volta la belva si e' confusa e si e' messa a gironzolare invece di uscire immediatamente come previsto. E si sara' anche stufata di fare quella scena, dopo 5 anni!)

In chiusura vorrei ringraziarti di nuovo per questo scambio, che a me sicuramente ha fatto pensare e fara' pensare. Continuero' a leggere te e gli altri, da cui sicuramente ho molto da imparare. Alla prossima!

francesca
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Re: Macbeth (regia di Martin Kusej) Monaco 2013

Messaggioda DottorMalatesta » sab 03 ago 2013, 18:42

Cara Francesca,
non ho apprezzato la recensione che hai proposto perché, di fatto, si ferma a: "questo Macbeth non va perché non rispetta le indicazioni del libretto". Capirai che gran cosa... : CoolGun :
Con questo non voglio dire che il mio scritto fosse... una recensione comme il faut. Forse sono stato troppo criptico, o forse troppo sarcastico, o forse ho richiesto un eccessivo sforzo al lettore nel "leggere tra le righe". Però ti assicuro che, quel (poco) che di questo spettacolo c'era da capire, penso di averlo capito. Ti pregherei solo di concedermi una seconda chance, magari dando una letta al prossimo commento sul Parsifal.
1. "Village of the damned” e bambini-streghe. Non frequento il genere film horror. Mi spiace. Io ho letto solo ieri sera quanto aveva scritto Giudici.
2. Circa il coro dei sicari. Certamente, la musica è basata su una reiterata alternanza. Solo che Kusej l'avrà anche capito, non metto in dubbio, ma (da quel dilettante-analfabeta dello specifico linguaggio operistico che si dimostra, almeno qui) ha impostato la scena sbagliando completamente i tempi!!!! E questo per un regista d'opera strapagato e celeberrimo non è propriamente un peccatuccio.
3. Il cane Rex. Ma come, scusa!!! Questo è uno spettacolo 1. del 2008; 2. nato in Germania; 3. nato in Baviera; 4. si vede un cane pastore tedesco (che, notoriamente NON è cane da riporto). E secondo te questo non è un riferimento più che chiaro al commissario Rex? :mrgreen:
4. Infine, permettimi un consiglio: recupera e vedi, se non lo conosci, il Macbeth con la regia di Tcherniakov. Capirai cosa intendo per vera regia, e per vero regista.
Un caro saluto e grazie di cuore a te per la stimolante discussione! Continua così!!!
Francesco (DM)

P.S.: e secondo te basta qualche critica per decadere da angelo a demone? ;-)
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Re: Macbeth (regia di Martin Kusej) Monaco 2013

Messaggioda flipperinodoc » sab 03 ago 2013, 19:46

fiann ha scritto:Mi dispiace essere decaduta dal ruolo di “angelo”, ma me ne faro' una ragione :)francesca

ma no francesca continua pure a massacrare il tuo omonimo, ci piace :oops:
non vorrei sembrare antipatico ma..... il commissario rex lavorava a vienna :mrgreen:

by the way, concordo sul consiglio sul macbeth di tcherniakov. a me non dispiace nemmeno quello di pountney, peccato per la direzione di Welser-Noia e il macbeth insopportabile (lo so qualcuno di voi mi ucciderà) di mr. hampson..... : CoolGun :
sto ascoltando in questo momento un vecchio live da vienna con bohm, milnes, ludwig..... varrebbe la pena di riparlarne, magari nel posto giusto!

buon sabato a tutti
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Re: Macbeth (regia di Martin Kusej) Monaco 2013

Messaggioda DottorMalatesta » sab 03 ago 2013, 21:11

flipperinodoc ha scritto:non vorrei sembrare antipatico ma..... il commissario rex lavorava a vienna :mrgreen:


Sei un'autentica carogna :evil: e per giunta privo di senso dell'umorismo : CoolGun : e per giunta non ti piace il Macbeth di Hampson : Andry : e soprattutto tu te ne vai a Bayreuth : Andry : : Andry : : Andry :
Insomma... penso che ti toglierò definitivamente il saluto.
: PirateCap :

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Re: Macbeth (regia di Martin Kusej) Monaco 2013

Messaggioda mattioli » sab 03 ago 2013, 22:44

Anch'io vado a Bayreuth, trallallero trallalà : Nar :
Ma al Ring successivo...
: Bond :

AM
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