Ho testè ascoltato il discusso ''Casta Diva'' cantato dalla Bartoli:
non ho nulla contro di lei che trovo una cantante dalla indubbia professionalità, ma in questa struggente, lunare e sensualissima aria Cecilia è una ''Normetta'' piccina picciò.
Ok, si dirà del bel timbro, del flauto, che è tutto (più o meno) filologico, che ha rispettato tutti i segni e bla bla...ma...e quindi???
insomma...CHE NOIA RAGAZZI...è una suorina di clausura timorosa che canta la ninnananna più che una sacerdotessa druidica innamorata, fragile e terribile al tempo stesso.
Ripeto; il timbro è pregevole (gli attacchi per iniziare le frasi sono però bruttini), l'accompagnamento anche...eppure non c'è una goccia di emozione, non c'è palpito, non c'è passione, non c'è il sacro, non c'è la Luna...è tutto fatto a modino, tutto carino, stirato e piegato...e quel finale bhò...a teatro non scatterebbe un applauso commosso, ma un clap clap dimesso di 3 secondi.
Davvero questa ''Norma''
ha conosciuto i fremiti dei sensi?
Intervento ironico
:
Non me ne vogliano DD e GG, ma la Torresella (effettivamente naiv ed interessantissima) sembra per timbro la versione coloratura della Deborah Voigt
(non traetemi al ceppo please
)