vivelaboheme ha scritto:Poi, scusate, ma (ancora una volta a mio parere) fra il fremente ma sensibile Antonini e l'asmatico signor Sutherland, tutto preso ad assecondare, scodinzolante quanto fondamentalmente inerte, le mirabilie vocali (indubbie) della consorte, davvero il paragone non si pone.
Il paragone si pone, invece, e ognuno è libero di giudicare e di motivare le sue preferenze (e alcuni epiteti come "asmatico" e "scodinzolante" li riterrei accettabili solo se usati in senso ironico). Io credo che il signor Sutherland, anzi Richard Bonynge (conviene chiamare tutti col loro nome e cognome, perché ci può essere anche qualche lettore-ascoltatore non informato su legami familiari e alberi genealogici, anche se, lo ammetto, anche io ho parlato della Norma della "Famiglia Bonynge") sia uno dei direttori d'opera più importanti della seconda metà del Novecento, e non solo per la "quantità" delle sue presenze accanto alla consorte; e che senza di lui non avremmo avuto né la Signora Sutherland così come l'abbiamo conosciuta, né tanti altri interpreti che seguendone l'esempio teatrale e discografico (non dico imitando!) hanno portato avanti, con modi e stili variamente aggiornati, l'interpretazione moderna del repertorio ottocentesco.
vivelaboheme ha scritto: Mi ha un po' stupito che un critico che apprezzo quale Landini sia stato severo (mi risulta, correggetemi se sbaglio, che reazioni anche sue allo spettacolo dal vivo fossero state differenti).
Oggi intervistato alla radio diceva che il suo cantante preferito è Beniamino Gigli: se il suo modello di riferimento è quello, dubito che possa apprezzare voci come quelle della Bartoli o di Osborne, ma potrei sbagliare, non avendo letto la sua recensione. Continuo a ritenere Osborne, pesante o leggero che sia, un "errore di distribuzione" in una Norma che si dichiara "filologica" e autenticamente "originale".
vivelaboheme ha scritto:c'è qualche segno di tempi di fabbricazione dilatati e di copia e incolla
In uno dei duetti tra Norma e Adalgisa mi era sembrato di notare qualche errore, dovuto forse proprio all'assemblaggio di sezioni registrate in momenti diversi: ma anche in questo caso posso sbagliare, perché non ho nessuna informazione effettiva su come i tecnici della registrazione abbiano lavorato e su come abbiano "montato" i vari pezzi, e non conosco l'edizione della partitura su cui cantanti e direttore hanno lavorato.