ti dirò: non mi sembra di essere stato "possibilista". Al contrario, penso di essere stato piuttosto duro nei confronti della prossima stagione.
Tuttavia, a confronto dell'autentico obbrobrio della stagione attuale (in cui si salva SOLO il Lohengrin inaugurale, il Falstaff unicamente per Carsen e Terfel (il che certo non basta!), l'Olandese unicamente per Terfel (il che certo non basta!!), e forse -dico forse- il Ballo in maschera unicamente per la regia di Michieletto (il che comunque non basta!!!)), la prossima stagione non è certo meglio, ma neppure peggio. E perché non è peggio? Grazie ad alcune co-produzioni interessanti (Les Troyens, Così, Elektra, Sposa dello Zar) e ad un'UNICA (UNICA!!!) nuova produzione integralmente milanese, quella Traviata in cui (a dispetto della scelta criticabilissima del titolo!) concederei al geniaccio di Cherniakov il beneficio del dubbio... Capirai che gran cosa...
![Evil or Very Mad :evil:](./images/smilies/icon_evil.gif)
Il problema di Cherniakov è che non lo puoi buttare nella fossa dei leoni senza aver mai neppure tentato, nelle precedenti stagioni, di accostare il livello qualitativo del teatro milanese a quello dei teatri del mondo, ma se ti sei limitato a proporre autentiche schifezze come il 98% degli spettacoli visti... Non sono d'accordo che Milano non sia una piazza adatta per Cherniakov, né che sia un teatro "maturo": è un teatro d'opera importante, diamine
![Andry : Andry :](./images/smilies/angry.gif)
Perché non dovrebbe esistere un netto scarto di qualità, una cesura netta, tra quanto si vede (e si sente) alla Scala e quanto si vede a in un qualunque teatro d'opera parrocchiale?
Perché si deve continuare a dire che la Scala, che l' Italia non è pronta a scoprire le nuove tendenzew dell'opera, genere di teatro italiano per eccellenza??!!!
![CoolGun : CoolGun :](./images/smilies/coolgun.gif)
La realtà è che dalle parti di Milano continuiamo a rimanere a livelli infimi, indegni di quello che retoricamente continua ad essere definito "il più impprtante teatro d'Italia". Basta confrontare il programma scaligero con quello del ROH, Vienna, Monaco, dello stesso MET per rendersene conto.
Un caro saluto,
Francesco