mio omaggio alla Stupenda...
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VGobbi ha scritto: Ma comunque la verità e' che la Sutherland, pur dotata di mezzi fuor dal comune, ha ridotto il tutto ad una pappa, poltiglia sonora semplicemente indigeribile. Questo esclusivamente nel repertorio italiano, completamente inadatto alle sue capacita' vocali (e non mi riferisco solo alla dizione, seppur sia un elemento frenante, almeno per me, nel valutare un cantante).
pbagnoli ha scritto: Be', Vittorio, si potrebbe concludere come il Principe Orlofsky della Fledermaus: Chacun a son gout, ma temo che stavolta faremmo un errore, tanto più se consideriamo che il famoso ipotetico lettore di passaggio di cui tanto abbiamo favoleggiato in passato, potrebbe essere indotto a credere che qui, su Operadisc, pensiamo che la Sutherland fosse - cito testualmente - totalmente inadatta al repertorio italiano.
Follia, Vittorio: né più né meno. E falso storico.
Questo, scusami, non lo accetto.
[...]Quello che scrivi è un'affermazione pesante perché tenterebbe di porsi come un concetto universale: il che, come puoi capire, è inaccettabile, tanto più se consideriamo che la de cuius è cantante storica, leggendaria, che ha messo ipoteche pesantissime per esempio in ruoli Pasta come Norma (visto che ne stiamo parlando in questo periodo) di cui - per dire - rappresenta l'epitome tanto quanto se non più di quella Callas che pure tanto amiamo. [...]
VGobbi ha scritto:Si sa che la linea editoriale di OD nei confronti della Sutherland e' sfacciatamente pro e ne prendo atto, ma lasciami esprimere tutte le mie perplessita' di come la cantante australiana sia un must nel ruolo di Norma, dove almeno meta' opera e' costituita da recitativi e monologhi d'intinseca bellezza oltre che di vitalissima importanza ... e dove e' palese il punto debole della Joan nel campo della dizione ed aggiungerei anche nella capacita' di accentare le parole. Mah ...
Enrico ha scritto: Queste tue affermazioni hanno "ispirato" le mie riflessioni su Norma (che proseguiranno, prima o poi): ma tu sei rimasto fermo al punto di partenza!
Se avessi più tempo e meno sonno, e meno discussioni lasciate a metà e da continuare, proverei anche a spiegare dettagliatamente perché, secondo me, la Sutherland è stata una grandissima interprete di molte opere italiane, compresi i recitativi e comprese Norma e Traviata e Lucia, indipendentemente dal parere negativo espresso più volte da Matteo sulla Lucia dell'australiana.
Credo di avere conosciuto questo sito a partire dall'articolo di Emanuele d'Angelo sulla Sutherland, che è ancora oggi salvato nella mia lista dei "preferiti" (http://www.operadisc.com/rec_cantanti.php?id2=5).
teo.emme ha scritto:Dopo innumerevoli riflessioni e ascolti, almeno in Norma sono d'accordo con Vittorio. Ebbene sì...
Luca ha scritto:Piaccia o non piaccia la Sutherland è stata per molti versi la cantante del secolo XX, non soltanto per le qualità vocali, ma anche per un modo diverso (potremmo dire anti-realista) di interpretare alcuni personaggi e ciò ha fatto di lei, nel suo tempo e in certi ruoli, una vera innovatrice: Norma e Turandot (sebbene quest'ultima solo in disco) si pongono come esempi paradigmatici, ma l'elenco potrebbe continuare.
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