“Storia segreta di Antonina”Incuriosito dalla trama dell’opera (e in particolare dalla figura di Antonina), ho pensato di vedere se possa corrispondere in parte a vicende storiche realmente accadute, dato che i personaggi principali (Belisario, Antonina, Giustiniano) sono veramente esistiti. Naturalmente ho ritenuto opportuno consultare un'opera storiografica che fosse anteriore alla stesura del libretto di Cammarano, anche se quest’ultimo, essendosi ispirato a precedenti opere teatrali, potrebbe tranquillamente aver lavorato senza sentire il bisogno di compiere ricerche storiche sui personaggi.
Edward Gibbon, nella sua
Storia della Decadenza e Caduta dell’Impero Romano (pubblicata a partire dal 1782), dedica ampio spazio alle imprese del generale Belisario, ma anche alle sue disgrazie familiari.
Nell’edizione italiana pubblicata da Einaudi (1967) le notizie che ci interessano si trovano nel secondo volume, capitoli 41 e 43. In internet sono consultabili in traduzione italiana alcuni volumi dell’opera pubblicati dal 1820 circa, ma non riesco a trovare i capitoli su Belisario. C’è però online l’edizione originale inglese: la storia di Antonina viene narrata a partire dalla pagina 79 del quarto volume:
http://books.google.it/books?id=GIt0HMh ... fe&f=false Trascrivo, per comodità, da una versione italiana dell’indice dei nomi, i titoli che sintetizzano le vicende raccontate da Gibbon con grande ricchezza di dettagli:
BELISARIO Suo carattere e scelta - Suoi servigi nella guerra persiana – A Dara prende al suo servizgio Procopio, suo fedel compagno e storico di quelle gesta. - Suoi preparativi per la guerra africana - Partenza della sua flotta - Sbarca sulla costa dell’Africa settentrionale - Sconfigge i Vandali nella prima battaglia - Prende Cartagine - Ultima disfatta di Calimero e de’ Vandali -Conquista I'Africa - Ritorno e trionfo di Belisario - Suo consolato - Sconfigge i Mori - Belisario minaccia gli Ostrogoti d’Italia - Invade e sottomette la Sicilia - Invade l’Italia e sottomette Napoli - Entra in Roma - Valore di Belisario nell’assedio di Roma fatto dai Goti - Sua difesa fatta di quella città - Respinge un generale assalto de Goti - Sua sortita - Libera Roma - Ricupera molte altre città d’ Italia - Gelosia de’generali romani - Fermezza ed autorità di BeIisario - Assedia Ravenna -Sottomette il regno Gotico d’ Italia - Fa prigione il re Vitige - Ritorno e gloria di Belisario - Storia segreta di Antonina sua moglie - Teodosio di lei amante - Risentimento di BeIisario e di Fozio figlio di Antonina - Persecuzioue del suo figlio - Disgrazia e sommissione di Belisario -Belisario difende Oriente - Belisario comanda per la seconda volta in Italia - Roma assediata dai Goti -Tentativo di Belisario - Roma presa dai Goti - Ripresa da Belisario - Belisario richiamato per l’ultima volta - Ultima vittoria di Belisario - Sua disgrazia e morte.Temperanza e fedeltà coniugale di Belisario. La famiglia di Antonina. L'amante.Poco prima di rivelare i “segreti” di Antonina, Gibbon descrive la popolarità di Belisario, la sua alta statura e il maestoso portamento, i suoi modi affabili e dolci, la sua generosità, etc.
“Nella licenza della vita militare, nessuno potè vantarsi di averlo mai veduto inebriato dal vino. Le più belle prigioniere gote e vandale furono offerte ai suoi amplessi, ma egli distoglieva lo sguardo dalle loro grazie e non cadde mai sul marito di Antonina il sospetto d’aver violato le leggi della fedeltà coniugale” (Gibbon, trad.G.Frizzi, vol.2 p.1568).
La madre di Antonina era una “prostituta di teatro"; il padre e il nonno avevano esercitato la vile ma lucrosa professione dell’auriga. Divenne “la compagna, la nemica, la serva e la favorita” dell’imperatrice Teodora (pare che Teodora, in gioventù, fosse stata un'attrice alquanto "traviata"; ma fu brava, da imperatrice, a nascondere il suo passato).
“Prima di sposare Belisario, Antonina ebbe un marito e parecchi amanti”. Dal primo marito aveva avuto il figlio Fozio.
“Nell’autunno della sua età e bellezza ella s’abbandonò a una scandalosa passione” per un giovane trace, Teodosio: eretico convertito, battezzato, e adottato dai “genitori spirituali” Belisario e Antonina. “Questa santa parentela degenerò in amore sensuale e Antonina presto passò i confini della modestia e della cautela, ma il generale romano era il solo che non sapesse il proprio disonore”.
Una volta li sorprese nudi, in una camera sotterranea, a Cartagine, ma Antonina seppe inventare scuse abili e fantasiose e “quel pio marito acconsentì a non credere alla testimonianza dei propri occhi”.
Tuttavia una serva di nome Macedonia, a Siracusa, con la testimonianza di due camerieri, gli rivelò l’infedeltà della moglie. Belisario diede l’ordine di uccidere Teodosio, che però riuscì a fuggire in Asia: Antonina tra pianti e lacrime di nuovo si dichiarò innocente, e dopo la partenza di Belisario si vendicò facendo tagliare la lingua a Macedonia e ai due servi, i cui corpi furono ridotti “in piccoli pezzi e gettati nel mare di Siracusa”.
Un ufficiale di Belisario, Costantino, aveva detto: “Io avrei punito l’adultera, non il suo amante”. Forse quando Costantino cadde in disgrazia “il sanguinario consiglio di Antonina fece decidere e affrettò la sua esecuzione”.
Il figlio di lei, Fozio (che si era distinto nell’assedio di Napoli), indignato per il comportamento della madre, fu esiliato, mentre Teodosio fu richiamato da Belisario, che gli affidò “la direzione assoluta della casa”, e incarichi importanti in pace e in guerra che permisero anche al giovane di accumulare un cospicuo patrimonio.
Fuga di Teodosio. Vendetta di Fozio e di Belisario. La liberazione di Antonina. Ma Teodosio, temendo “lo scandalo della capitale e l’imprudente amore della moglie di Belisario; fuggì dai suoi amplessi a Efeso, dove si rase il capo e si rifugiò in un convento […]. Ella pianse, si strappò i capelli, riempì il palazzo delle sue grida […]. Fu soltanto dopo la partenza del generale per la guerra persiana che Teodosio si lasciò indurre a tornare a Costantinopoli, e il breve intervallo fra la partenza di Belisario e quella di Antonina fu arditamente consacrato all’amore e al piacere”
Il figlio Fozio, ingiustamente esiliato e perseguitato, rivelò di nuovo a Belisario la “turpitudine” di Antonina, “ed essi confermarono davanti all’altare i loro santi voti di vendetta e di reciproca difesa”. Belisario fece imprigionare Antonina minacciandola di morte, Fozio arrestò Teodosio nella chiesa di San Giovanni Apostolo e nascose i prigionieri in una fortezza in Cilicia.
Ma Antonina per intervento dell’imperatrice fu liberata (ne aveva meritato recentemente i favori “disonorando un prefetto e facendo esiliare e uccidere un papa”), a Belisario fu ordinato di riabbracciarla, e alla sposa “perdonata” la stessa Teodora, “regina, benefattrice e salvatrice”, offrì in dono l’amante ritrovato.
“Nel palazzo il monaco di Efeso fu nutrito di lusso e d’ambizione; ma invece di assumere, come gli era stato promesso, il comando degli eserciti romani, Teodosio morì nelle prime fatiche di un convegno amoroso”.
“Il dolore di Antonina potè essere alleviato soltanto dai patimenti del figlio”: Fozio, giovane valoroso ma di debole costituzione, fu punito senza processo come uno schiavo; perseguitato e torturato, sopportò le verghe e la ruota; “mentre sua madre si divertiva con l’imperatrice, fu sepolto nelle prigioni sotterranee di questa”; due volte fuggì rifugiandosi nelle chiese di Santa Sofia e della Vergine, e due volte fu trascinato di nuovo in prigione: la terza volta la fuga riuscì, e Fozio si fece monaco a Gerusalemme; “e l’abate Fozio, dopo la morte di Giustiniano, fu impiegato a riconciliare e dirigere le chiese d’Egitto”.
Belisario ai piedi di Antonina. Ultima campagna in Italia. Al ritorno dalle guerre in Oriente Belisario cadde in disgrazia per una non meglio precisata offesa a Teodora e forse anche all’imperatore: accolto freddamente si ritirò nel suo palazzo: una “indisposizione” aveva confinato Antonina nei suoi appartamenti: “ella passeggiava in sdegnoso silenzio nel vicino portico”.
La sera un messo consegnò a Belisario una lettera dell’imperatrice:
<<Tu non puoi ignorare quanto hai meritato il mio dispiacere; ma io non sono insensibile ai servizi di Antonina. Per i suoi meriti e la sua intercessione, ti concedo la vita e ti permetto di trattenere una parte delle tue ricchezze, che si potrebbero giustamente confiscare. La tua gratitudine si manifesti a chi è dovuta, non già a parole ma col contegno avvenire>>.
Belisario si prostrò davanti alla moglie, le baciò i piedi, le promise servile ubbidienza.
Successivamente Belisario fu inviato al comando della guerra in Italia (544-548): i suoi amici credevano che si sarebbe vendicato dei torti subiti, ma le loro speranze furono deluse.
Dopo le ultime campagne militari in Italia, Belisario fu definitivamente richiamato dall’imperatore, e tornò a vivere come “umile schiavo della moglie, ma la schiavitù dell’abitudine e dell’amore divenne meno vergognosa dopo che la morte di Teodora ebbe eliminato l’abietto influsso del timore”.
Giovannina. L'ultima vittoria di Belisario. La condanna. L'eredità. La pia vedovaC’era, dice Gibbon, anche una figlia, Giovannina, unica erede del patrimonio, fidanzata con Anastasio, nipote di Teodora, “la cui gentile intercessione aveva promosso le gioie dei loro gentili amori” (Teodora sperava che le ricchezze di Belisario potessero un giorno essere ereditate dai suoi discendenti: per questo pare che avesse obbligato alla convivenza Giovannina e Anastasio, che pare fossero sinceramente innamorati). Ma morta Teodora e tornati i genitori di Giovannina, “l’onore, e forse la felicità di lei, furono sacrificati alla vendetta di una madre insensibile, che sciolse le imperfette nozze prima che venissero ratificate dai riti religiosi”.
L’ultima impresa vittoriosa del vecchio Belisario fu la difesa di Costantinopoli dall’invasione dei barbari Bulgari nel 559: ma non ottenne dall’imperatore né onori né gratitudine. La condanna da parte di Giustiniano e del consiglio alla presenza del patriarca (dicembre 563) pare che sia stata provocata dalla falsa testimonianza di alcuni personaggi coinvolti in una congiura contro Giustiniano, alla quale si ritiene che Belisario fosse del tutto estraneo. Si sequestrarono tutti i suoi beni e fu condannato agli arresti domiciliari nel suo palazzo. Solo il 19 luglio 564 fu riconosciuta la sua innocenza e fu liberato, ma morì otto mesi dopo (13 marzo 565).
“I suoi tesori furono immediatamente confiscati dall’imperatore. Una congrua parte tuttavia fu lasciata alla vedova; e poiché Antonina aveva molto di che pentirsi, consacrò gli ultimi avanzi della sua vita e delle sue sostanze alla fondazione di un monastero”.
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La leggenda di Belisario cieco e ridotto a mendicare sarebbe nata in seguito, senza fondamento storico; se ne trova traccia, secondo Gibbon, nell’opera miscellanea “Le Chiliadi” del monaco Giovanni Tzeze, del XII secolo.
Anche Giustiniano è morto nel 565. Cammarano, non so perché, dice che "l'epoca rimonta all'anno 580 dell'era cristiana".
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Il prefetto del pretorio "disonorato" da Antonina era Giovanni di Cappadocia, convinto a ordire una congiura contro l'imperatore dalla stessa Antonina che con tale pretesto lo denunciò.
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Il papa esilitato e poi costretto ad abdicare (con la complicità, non gratuita, di Belisario, di Fozio, e del nuovo papa Vigilio, a cui Teodora aveva promesso il pontificato e oro in cambio dell'annullamento del Concilio di Calcedonia: che storie!) è ricordato dalla chiesa cattolica come
San Silverio Martire (morto in esilio nell'Isola di Ponza: di fame secondo alcune fonti, o ucciso da un servo di Antonina, secondo Procopio). Aveva accolto Belisario in Roma durante la guerra contro i Goti, ma poi per volontà di Teodora era stato accusato di tradimento e di complicità con i Goti per mezzo di lettere falsificate. Inutilmente si tentò di dimostrare la sua innocenza. Tra i motivi della sua eliminazione si considera anche il pericolo "politico" costituito dalla presenza di due uomini viventi che portavano il titolo di "vescovo di Roma": altri tempi! Qualche giorno fa con la visita di Sua Santità Tawadros II d'Alessandria abbiamo avuto in Vaticano ben tre papi (solo due dei quali, però, vescovi di Roma). Una dettagliata biografia di Papa Silverio la trovate nel sito della Treccani:
http://www.treccani.it/enciclopedia/sil ... a_dei_Papi)/
Gli "Aneddoti" di ProcopioLa fonte principale citata da Gibbon nella presentazione della figura di Antonina è costituita dagli
Aneddoti di
Procopio di Cesarea(segretario di Belisario e autore di varie opere storiche, tra cui quella
De Bello Gothico) secondo il quale Antonina avrebbe avuto sessant’anni nell’anno 543: qualcuno pensa che avesse invece sessant’anni nell’anno 559, quando Procopio scriveva. Queste "storie segrete" di Procopio rimasero inedite fino al XVII secolo, tanto che quando furono pubblicate si dubitò della loro autenticità, anche perché le notizie infamanti sugli intrighi e sulla condotta di Giustianiano, di Teodora, di Antonina & C. sembrano contrastare con gli elogi contenuti nelle opere "ufficiali" di Procopio, ma oggi se ne afferma una sostanziale veridicità, pur ammettendo che nel racconto possano esserci alcune esagerazioni. Le notizie più interessanti si troverebbero nei primi quattro capitoli degli Aneddoti.
“Di questi straordinari aneddoti, una parte può esser vera, perché probabile, l’altra perché improbabile. Procopio deve aver
saputo la prima, e difficilmente poté
inventare la seconda” (Gibbon, p.1559, nota 2).
Le foto di famigliaÈ possibile che Belisario sia il personaggio raffigurato accanto all'imperatore (a sinistra di chi guarda), il giovane accanto a lui potrebbe essere Anastasio, oppure Narsete (altro comandante dell'esercito imperiale).
Nel corteo dell'imperatrice ci sarebbero secondo alcuni anche Antonina e Giovannina (che dovrebbero essere le due donne accanto all'imperatrice, alla nostra destra). E i due a sinistra? nessuno sa chi sono... forse Fozio e Teodosio?