Riccardo ha scritto:Mat, ci espliciti il legame tra Einstein e Wagner?
Be' ho pochissimo tempo e butto lì qualche estrema sintesi, anche un po' scherzosa, sperando che possa suscitare un minimo di dibattito.
Il razionalismo, il relativismo e il materialismo - con la premessa dell'Umanesimo e la conseguenza della fisica galileiana e del metodo deduttivo - travolsero l'europa sei-settecentesca. La nostra civiltà ne trasse un impulso di vera e radicale trasformazione.
Chi non se ne diede per inteso fu il popolo tedesco!
I tedeschi non sono capaci di esistere senza astrazioni, senza postulati e dogmi: ne hanno bisogno, è più forte di loro.
Hanno bisogno di fondare metafisicamente le loro verità e di ricavarne pertanto leggi e valori morali.
Sono invincibili per questo!
E sono pericolosi per questo!
Dico "pericolosi" scherzosamente, per intendere che sono talmente sensazionali e indefettibili nel procedere analiticamente dalle loro verità, che non c'è nulla che li possa arrestare!
In questo senso sono fantastici!
Alla clamorosa rivoluzione del "secolo dei lumi" essi risposero (da Kant in poi) cercando in tutti i modi di reintrodurre in filosofia quella trascendenza (dal Noumeno in avanti) che tutto il resto dell'Europa aveva ridimensionato e combattuto.
E la loro riflessione filosofica (che poi fu la base del movimento romantico) è talmente geniale che si sono trascinati dietro un continente recalcitrante.
Il loro tentativo di portare il dibattito sempre e comunque in ambito metafisico si è esteso a tanti altri settori; per esempio alla sociologia e alla politica (non furono loro a inventare il socialismo?).
Dalla fine del '800 hanno assaltato persino la fisica: e anche in questo sono stati grandiosi.
Non è un caso che da loro siano arrivate le scoperte che hanno mandato a casa Galilei e spogliate di assolutezza le più solide certezze su cui il pensiero "scientifico" si fondava. Con l'introduzione dei quanti e di concetti come la relatività, hanno dimostrato che spazio e tempo, materia ed energia sono privi di assolutezza; grazie a loro la fisica teorica è oggi quanto di più vicino possa esistere all'antica metafisica. E così facendo hanno reso il nichilismo di Wagner molto più contemporaneo e attuale di quanto non sembri.
Ti chiedi cosa c'entri Wagner con Einstein?
Sono espressione di uno stesso humus, di una stessa insofferenza verso la dittatura della materia.
Il fatto che Wagner, ben prima di Einstein, abbia descritto spazio e tempo come concetti "relativi" la dice lunga...
Sarebbe bello continuare il discorso, magari con l'aiuto di qualche vero fisico o storico del pensiero scientifico!
Un salutone,
Mat