Sembra che Rattle tra 5 anni lascerà il podio dei Berliner...
Qualche idea per il futuro?
Salonen? Jarvi?
sbizzarritevi
Moderatori: DottorMalatesta, Maugham
teo.emme ha scritto:Spero nessuno dei due...e lo spero per loro. Non amo le "grandi" orchestre e credo che i migliori direttori abbiano molte più possibilità di esprimersi liberamente con compagini meno blasonate. Ai Berliner (come ai Wiener) occorre più che altro un figurante che si sbracci sul podio mentre loro perpetuano il loro solito suono...
MatMarazzi ha scritto:Tornando a noi, io voterei Jurowski!
Salutoni,
Mat
vivelaboheme ha scritto:Anch'io non augurerei del tutto ad un Salonen (in definitiva il n° 1, oggi) di salire stabilmente sul podio dei Berliner, pur se la personalità del formidabile Esa-Pekka è indubbiamente forte. E anch'io (pur non augurandoglielo del tutto) vedo in Vladimir Jurovski un'altra logica scelta: direttore agguerritissimo, sempre stimolante ed originali nelle scelte di programma e nelle "letture". Chiunque vada dal 2018 ( e certo sarà un onore per il prescelto) dovrà tener presente il rischio (oltreché il vantaggio) di pilotare un "auto" di potenza devastante, tale da prender talora la mano anche all'autista più agguerrito.
teo.emme ha scritto:
Pps: a costo di giocare alla provocazione credo che un nome "idoneo" ai Berliner sia proprio Muti.
DottorMalatesta ha scritto:E ti pareva...
Ciao,
DM
teo.emme ha scritto:Lo dico perché tutto sommato Muti sarebbe perfettamente congeniale ai Berliner...non sarebbe "rischioso" e da lui non ci si attenderebbe chissà quale rivoluzione (rivoluzione che comunque i Berliner non consentirebbero). Muti già dirige l'equivalente americano dei Berliner (almeno secondo me) ossia la Chicago Symphony Orchestra...e con profitto.
Triboulet ha scritto:Evidentemente i Berliner avendo al contempo l'opportunità di rileggere il loro repertorio d'elezione in maniera sempre più moderna mi danno questa sensazione... ancora troppa roba tedesca, seppur riletta in maniera più moderna). Con Salonen spererei proprio in un ammodernamento del repertorio verso zone totalmente inedite, sfruttare il suono dei Berliner per portarli ancora più in là..ma mi rendo conto che non lo chiameranno mai. Così Jarvi, energico e meticoloso, e ha un repertorio sterminato (e le cose che ho sentito io sono tutte molto convincenti). Però non chiameranno mai neanche Muti, che rispetto a Rattle mi pare un passo indietro deciso (poi proprio Muti, così pedante nel repertorio tedesco). Mentre capisco a Chicago Muti come fosse la ripresa di una linea che si agganciava a Solti.
DottorMalatesta ha scritto:Un diavoletto cattivo mi suggerisce all'orecchio:
"e allora che dire del culto della personalità di Muti?"
VADE RETRO SATANA!!!!
Se interessa a qualcuno anch'io voto Jurovski.
Ciao,
DM
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