Ho letto l'editoriale di Bagnoli e sostanzialmente condivido. Il "punto" della questione, a mio avviso, è questo: la Fenice di Venezia è uno stupendo teatro, fra l'altro fra i meglio funzionanti in questa delicata "fase" economica. Si sta coprendo di meriti e di gloria per vitalità di programmazione (vedi la recente operazione Tristano-Otello nelle mani di Chung, vedi la programmazione 2014 già resa nota) e ha chiaramente il diritto di montare un suo concerto di Capodanno (c'è a Berlino, c'è in molti altri posti): è senz'altro bello per Venezia, per i veneziani e per i turisti che l'inizio dell'anno venga celebrato in musica. Ma si dà il caso che "il" Concerto di Capodanno, il solo che abbia saputo diventare un "valore" in qualche modo universale, sia quello del Musikverein di Vienna. Allora, la "spina" da staccare, è quella della diretta Rai da Venezia "sovrapposta" a Vienna. Il vero sopruso (che ha sollevato sacrosante proteste degli utenti) è che al pubblico italiano sia precluso l'ascolto in diretta del Concerto di Vienna a favore di una proposta magnifica per "location", ma praticamente nulla nel significato (l'assemblamento di dubbio gusto di brani d'opera italiana, la scopiazzatura del balletto) anche quando a sostenerla siano direttori (Harding, Pretre, Gardiner negli anni, ma fu bravo anche Matheuz lo scorso anno) certamente più stimolanti di quanto sia il ragionier Welser-Moest. Il fatto è che il Concerto di Capodanno di Vienna vive di sé, come un "valore" europeo se non universale, anche al di là dei singoli direttori chiamati di volta in volta dai Wiener Philarmoniker. Quello di Venezia, no. Lo si faccia pure, ci mancherebbe, ma è inaccettabile che la Rai lo "imponga" sottraendo (almeno in parte) il Concerto di Vienna al pubblico italiano. Spero che il neodirettore Rai Giancarlo Leone (succeduto, per fortuna, a Fabrizio Del Noce che sostenne l'orrida scelta) mantenga ciò che le sue prime dichiarazioni sembrano prefigurare: il ritorno sugli schermi Rai, a pieno titolo e in versione integrale, della diretta del solo Concerto di Capodanno universalmente riconosciuto e amato come tale: quello dei Wiener Philarmoniker al Musikverein di Vienna.
marco vizzardelli