Lohengrin (Wagner)

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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Tucidide » ven 07 dic 2012, 21:48

pbagnoli ha scritto:Per adesso un gran bel primo atto.
Impressioni:
- ottimo Barenboim: è nel suo elemento, dirige benissimo
- splendido il coro
- brava la Dash, piombata nottetempo dopo che la Harteros e la sostituta si sono ammalate: incredibile come si sia calata subito in una regia così complessa
- grandioso Kaufmann
- ottimo Pape
- così così Lucic, troppo vociferante
- brutta impressione Tomasson
- incredibile lo spettacolo di Guth, assolutamente outstanding. Spero non mi deluda nel prosieguo...

Io sono un po' più tiepidino. Concordo su Baremboim, che mi ha favorevolmente colpito. La Dasch no, non è scandalosa come Tomasson ma mi pare piuttosto scarsina. Kaufmann bravo, sì, ma forse non grandioso come in altre prove. Sembra risentire anche qui dell'accorciamento della gamma in alto che Pietro evidenziava a proposito della Carmen EMI. Comunque, è sempre un cantante ed un artista di prim'ordine. Pape molto bravo, davvero, al contrario di Lucic, rozzissimo. La Herlitzius, per quel poco che ho sentito del II atto, è una grande Ortrud. La regia di Guth dovrei vederla nel complesso, ed essendomi perso quasi del tutto il II atto faccio fatica a dire qualcosa.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Tucidide » ven 07 dic 2012, 23:15

III atto di altissimo livello. Kaufmann, qui sì, davvero grande, sensibilissimo nel fraseggio, analitico in "In fernem Land" e commovente nel finale. La Dasch alla fine se l'è cavata.
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Alberich » sab 08 dic 2012, 1:40

Visto pochino e a parte un Tomasson malmesso (ma chissà, magari è la ripresa, non sarebbe la prima volta), mi è venuta tantissima voglia di andarlo a vedere.
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Luca » sab 08 dic 2012, 12:32

Visto da cima a fondo in TV. In sintesi: regia e scene cervellotiche e con idee francamente incomprensibili. Ci vogliamo render conto che c'è un libretto che afferma determinate cose e talvolta in scena si vede l'opposto? Mi sta bene una letteratura psicologico-psicanalitica, ma un'insistita sovrapposizione di piani a cosa giova? Quanto alla parte musicale: Barenboim lento, ma creatore di buone atmosfere. Molto bene il coro tra l'altro di espressione solenne e calda. Straordinario Kaufmann: non va perduto neppure un gesto o un'espressione facciale che mostri la complessità del personaggio. Vocalmente Lohengrin è un personaggio che JK conosce e sviscera dal dritto e dal rovescio. Il monologo finale (In fernem land) da antologia, ma segnalerei anche il finale II. La Dash, trattandosi di sostituta all'ultimo, brava, ma forse maggiore cura dei piani per una parte del genere è d'obbligo, tenendo conto di un simile partner. Demoniaca nell'espressione e di voce notevole la Herlitzius, anche se il triplice intervento alla fine dell'opera non l'ha vista esente da difficoltà (attendo la sua Turandot qui a Roma), eccezionale Pape che si inserisce nella linea dei Re Enrico più rappresentativi della storia interpretativa (Ridderbusch e Talvela docent). Avrei invertito le parti tra Lucic e Tomasson: il primo - pur sfoggiando un pò troppa tinta per l'Araldo - ha fatto bene, mentre Tomasson avrebbe fatto meno danni come Araldo. Tra l'altro in due momenti, la voce di quest'ultimo ha vacillato ... Non mi è parsa una scelta felice.

Saluti, Luca.
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda pbagnoli » sab 08 dic 2012, 12:59

Luca ha scritto:In sintesi: regia e scene cervellotiche e con idee francamente incomprensibili. Ci vogliamo render conto che c'è un libretto che afferma determinate cose e talvolta in scena si vede l'opposto? Mi sta bene una letteratura psicologico-psicanalitica, ma un'insistita sovrapposizione di piani a cosa giova?

Io sto lavorando alla rece e mi trovo proprio su posizioni esattamente opposte alle tue... :oops:
Càpita!
Io trovo Lohengrin opera fortemente simbolica; è per questo che una regia di questo genere mi ha colpito particolarmente, contrariamente alla precedente di Lehnhoff - di cui esiste il video - che avevo visto qualche anno fa proprio alla Scala e che invece mi aveva lasciato piuttosto freddino
Le tue considerazioni sui cantanti mi trovano invece discretamente concorde, con l'eccezione di Tomasson che a me è sembrato un autentico disastro e - come tale - improponibile da qualunque angolazione; e della Dasch, che secondo me ha iniziato di conserva e poi ha preso quota progressivamente con l'avanzare dello spettacolo
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Enrico » sab 08 dic 2012, 14:35

Per me, non wagneriano, anzi inesperto e ignorante, è stata la prima opera di Wagner vista per intero in televisione senza quasi stancarmi (a parte un po' di fatica nel tenere gli occhi aperti durante le interminabili discussioni della prima parte del secondo atto tra Ortrud e consorte e tra Ortrud ed Elsa): di solito vedo i dvd un po' per volta, e a teatro, per Wagner, non vado, perché non resisto per troppe ore su una sedia.
La regia di Guth non la saprei spiegare (perché già dei normali simbolismi wagneriani capisco poco: potrei capirli con un po' di impegno, ma forse mi interessano poco, anzi mi annoiano) ma mi ha incuriosito e mi è sembrata molto bella da vedere, e ricca di dettagli estremamente curati (a partire dalla recitazione dei cantanti), comunque è una regia che racconta qualcosa, anche con molte citazioni di varia provenienza, credo, e riesce a creare atmosfere e stati d'animo. Anche le luci mi sono sembrate usate in maniera significativa. Non saprei giudicare la direzione, ma mi è sembrato che riuscisse a mantenere una continuità narrativa che altre volte non c'è stata: non ho avuto impressioni di lentezza, ma forse questo dipende dal fatto che trovo le poche altre opere di Wagner che conosco estremamente più lente nell'azione e nello svolgimento musicale. I cantanti hanno immedesimato perfettamente, secondo me, i personaggi che hanno creato insieme a Guth: non avrei voluto i due antagonisti così brutti e cattivi, anzi se dipendesse da me li farei giovani e belli come i personaggi "buoni", ma credo che anche Tomasson abbia funzionato perfettamente per il tipo di personaggio disgustoso che gli è stato assegnato, indipendentemente dagli evidenti difetti vocali. In alcuni momenti sembravano parlare, più che cantare, con la musica ridotta a colonna sonora da film: ma non ne faccio un problema se anche questo può contribuire alla definizione dei personaggi o far capire meglio, a un povero spettatore ignaro come me, ciò che sta succedendo. Anche per la Dasch non vado a cercare eventuali note imperfette se, come mi sembra, ha fatto perfettamente ciò che le veniva chiesto in questo allestimento e in perfetta sintonia con Kaufmann (il quale ha dichiarato, in una intervista radiofonica, che le prove di scena le avevano fatte poche ore prima!). Kaufmann? "praticamente perfetto sotto ogni punto di vista" (Mary Poppins). Singolare, ma suggestivo, nel primo saluto al cigno, sentirlo cantare con quel po' di falsetto alla Gigli e col vibratino alla De Lucia. Se non ci fosse stato lui forse non avrei resistito fino alla fine: ma sapevo che nel terzo atto dovevamo aspettarci meraviglie, e così è stato. Spero che stare con i piedi nell'acqua per quasi un'ora e con i vestiti bagnati non gli faccia male...
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Ebestignani » sab 08 dic 2012, 16:21

Io stavolta non ho trovato affatto stimolante la regia di Guth. A parte la sensazione (magari non motivata) di "Dejà vu" a
me non piacciono per niente un Lohengrin amletizzato e un'Elsa al limite del mal caduco. In piu' ho il sospetto che almeno
ieri la regia rovinasse totalmente il canto dei protagonisti,vedi il primo atto di Kaufmann la cui voce almeno a casa mia
sembrava miniaturizzata ( e poi abbiamo visto che non era cosi') e in qualche caso anche di incerta intonazione.
Buona e onesta direzione: in Wagner l'israeliano non mi ha mai deluso.
Per quel che riguarda il cast,mi sembra ovvio che la palma del migliore spetti a JK,con qualcosina da eccepire pero'.
A parte la resa alquanto rivedibile del primo atto,che puo' cantare e ha cantato molto meglio,trovo che sia diventato
ancora piu' bravo nell'analisi e nello svisceramento del personaggio.Inoltre ha evitato quasi in toto quei brutti suoni
ingolati che gli era capitato di emettere ultimamente,mi riferisco soprattutto al CD del Fidelio e della Carmen.
Non mi piace invece l'uso del falsetto spacciato per mezza voce,ma questa e' una storia vecchia. E pur nell'ambito di
una esecuzione eccellente non mi sta bene la scelta di fare a pieni polmoni il finale del secondo atto e di cantare piano
quasi tutto l'In fernem land. Ma siccome avevo il dubbio di un'organizzazione vocale in grave deterioramento, sono
contenta di averlo sentito,in molte cose,abbastanza vicino al suo primo splendido Lohengrin.
Ho trovato anche decente l' Elsa della sostituta dell'ultim'ora, voce piccoletta ma intonata.
Ho trovato invece indecenti Ortruda e Telramund, i due peggiori forse mai sentiti.
E appena sufficienti Pape e Lucic,un po' meglio dello spaventoso Macbeth con cui l'avevo lasciato in Austria,con l'augurio
di non ascoltarlo piu'.
Pero',quanto e' bello il Lohengrin.

MC
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Enrico » sab 08 dic 2012, 16:49

Ebestignani ha scritto: Kaufmann la cui voce almeno a casa mia sembrava miniaturizzata

Io ho capito che per queste trasmissioni televisive bisogna o collegare al televisore dei buoni altoparlanti, o, se è possibile farlo, nei televisori moderni, regolare la qualità dell'audio in modo da avere la massima naturalezza del suono: il Don Giovanni l'avevo visto su un pessimo televisore che non permetteva queste regolazioni e il suono era risultato molto penalizzato; ieri la qualità di ciò che ascoltavo era molto buona.
Un tizio intervistato alla radio ha detto che il saluto al cigno, cantato in "falsetto" e in quella posizione scomoda (per terra e rivolto verso il fondo) in sala si sentiva benissimo (e, da me, anche in televisione).

Non mi piace invece l'uso del falsetto spacciato per mezza voce

Gigli poteva e Kaufmann no? non credo che Kaufmann voglia spacciare le sue sonorità per qualcosa che non sono. Lui produce i suoi suoni consapevolmente e li utilizza per interpretare al massimo livello i suoi personaggi.

non mi sta bene la scelta di fare a pieni polmoni il finale del secondo atto e di cantare piano quasi tutto l'In fernem land
.
Sul finale secondo non so; nel secondo caso invece la scelta mi sembra geniale.

Ho trovato anche decente l' Elsa della sostituta dell'ultim'ora, voce piccoletta ma intonata.

Qualcuno dice che era stonata. Mettevi d'accordo e spiegateci questi vostri giudizi.

Ho trovato invece indecenti Ortruda e Telramund, i due peggiori forse mai sentiti.
E appena sufficienti Pape e Lucic

Sto leggendo giudizi molto positivi su Pape e sulla Ortruda: non me ne intendo (ho simpatia per il primo), spiegatemi meglio.
Enrico B.
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda pbagnoli » sab 08 dic 2012, 20:50

Contrariamente al previsto, siamo riusciti a risolvere i problemi del sito e a mettere online la nostra recensione ufficiale.
Enjoy!
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Rodrigo » dom 09 dic 2012, 19:24

Ho potuto seguire la diretta RAI e condivido con voi le mie impressioni.
Baremboin mi è piaciuto, meno pesante di altre prove e seguito da un'orchestra complessivamente attenta e in buona forma. Bellissimi i colori nel secondo atto e certi interventi precisi e pieni di poesia dei clarinietti. Un po' meno raffinate le fanfare ma, globalmente, una bella prova.
Kauffmann secondo me ha cantato con molta classe. Un fraseggio sempre ottimamente indirizzato, un canto morbidissimo sostenuto da un controllo che gli permette di fare quello che vuole con le dinamiche. Ottimo anche come attore secondo me.
Annette Dasch, tenuto conto delle circostanze, è stata autrice di una prova di grande spessore. Spigliata in scena, vocalmente più che a fuoco, ha avuto il coraggio di non limitarsi a "solfeggiare la parte" (che data la situazione sarebbe stato anche legittimo) ma di creare il personaggio. Un'Elsa trepida, umanissima, mi ha ricordato un po' Pamina.
La Herlitzius per me è stata un gradino sotto: per carità sicurissima, cattiva comme il faut, ma io ho trovato il suo canto un po' duro e qualche acuto non era molto bello da sentire.
Gli altri mi sono parsi tra il discreto e il sufficiente a parte Pape che delle voci gravi è stato il migliore.
Lo spettacolo era bello a vedersi e molto curato, alcune scene avevano un'indubbia suggestione come ad es. l'inizio del III atto. Mi perdonerete, però, se talvolta la musica così cangiante di Wagner mi ha fatto rimpiangere la mancanza di una regia più "magica", il che non significa affatto finto medioevale o disneyana. Si poteva evocare il clima da favola del cavaliere del cigno anche lasciando l'ambientazione ottocentesca.
Infine il fondale "case di ringhiera" alla lunga mi ha un po' annoiato.
Saluti
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda VGobbi » lun 10 dic 2012, 0:37

I miei più sinceri complimenti a Pietro per la splendida recensione.

Purtroppo lo spettacolo non l'ho ancora visto, ma l'ho registrato. Ne frattempo, mi son visto gli spezzoni più interessanti ... Kaufmann da antologia (mi ha lasciato letteralmente basito la sua recitazione, di quel poco che ho visto), pessimo davvero Tomasson (sentito nel monologo del secondo atto ... mi ricordava per certi versi l'orrido Wlaschiha), Herliztius da paura (sentita nel suo terrificante "Fahr heim"), pollice negativo per l'ordinario Pape (davvero evocare Karl Ridderbusch mi sembra del tutto fuori luogo, anche solo per l'utilizzo dei fiati, oltre che attorialmente di una banalità esasperante).
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Triboulet » lun 10 dic 2012, 0:50

Faccio anche io i complimenti a Pietro nonostante lo spettacolo non so neanche se lo guarderò (colpa della mia vergognosa idiosincrasia verso Wagner :oops: )... però è sempre un gran leggere! Complimenti soprattutto per la tempestività, ormai Operadisc è un riferimento obbligato per qualsiasi melomane... e sono anche contento per questa Scala che, mi pare di capire, ha portato in scena uno spettacolo finalmente degno del nome che porta, con interpreti di grido, un grande regista e un direttore finalmente a suo agio nel suo repertorio. Era ora insomma.
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda Enrico » lun 10 dic 2012, 2:02

Triboulet ha scritto:non so neanche se lo guarderò (colpa della mia vergognosa idiosincrasia verso Wagner :oops: )...


Provaci, dai, io questa volta ce l'ho fatta! Almeno l'ultimo atto...
Enrico B.
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda stecca » mer 12 dic 2012, 2:09

Jonas Kaufman è un Lohengrin semplicemente memorabile
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Re: Lohengrin (Wagner)

Messaggioda stecca » mer 12 dic 2012, 10:39

Forse talvolta occorre, come diceva qualcuno più importante di me, tornare bambini per recuperare la magia del Teatro, io bambino non sono certo più ma non ho mai bazzicato Wagner e non avevo mai, lo ammetto e mi sottopongo al crucifige dei benpensanti, ascoltato interamente Lohengrin, quindi ero un pò come un bambino che debutta e ascolta e vede senza pre-condizionamenti da sapienza vera o presunta. All'ultimo momento una cara amica mi ha proposto di accompagnarla nel suo palco e mi sono cimentato convinto di faticare a reggere le previste 4 ore e 50 di albaradan.

Ebbene: erano anni che non uscivo così elettrizzato ed emozionato non solo dalla Scala, sede abituale della mia meglio gioventù, ma in generale da uno spettacolo e tento di dire col senno e non col sonno del giorno dopo perchè.

Voci spettacolari di quelle che ci fanno venire la pelle d'oca e di cui sovente, io per primo, tra melomani discettiamo ? Direi proprio di no, anzi, volendo fare i consueti vocializzi a proposito del quintetto base, le due voci gravi, una soprattutto, erano assai scadenti, e le due donzellette poco più che mediocri, se non peggio. Regia sensazionale e innovativa, ricca di idee e pathos ? Qui forse peggio ancora, e quanto ai costumi definirli vetusti quando non francamente brutti appare quasi doveroso. Direzione storica capace da sola di mettere una pietra tombale sul prima e sul dopo ? Neppure, il direttore capo accompagna con sapienza e giusta sonorità il canto di cui dispone, ma, eccettuato il preludio davvero magico, il resto è ottimo mestiere ma nulla più. A questo punto l'esito memorabile (ma non solo per me ci tengo a precisare, ho incontrato amici entusiasti ai vari intervalli, e uno che mi ha confessato che sono anni che si rompe le palle ad accompagnare la moglie alla scala tranne stasera...) come si spiega ? Presto detto perchè le ragioni sono due. La prima si spiega con Wagner giacchè, cospargedomi dunque il capo di cenere per il mio passato operistico, Lohengrin è di una bellezza stratosferica dalla prima nota all'ultima, la storia semplicemente insuperabile, e le due cose insieme paiono miracol mostrare ad ogni piè. Non lo sapevo colpa mia, qualche tempo fa andai a vedere un GIulietta e Romeo di Gounod che pure non conoscevo e lo trovai tremendo, quindi non sempre i debutti conducono ad ugual sospiro. La seconda si spiega per il protagonista. Non sto neppure a valutare come canti (potremmo anche dire in sintesi maluccio) o la sua voce in se (bruttarella e neppure troppo sonora), ma gli è che chissenefrega. Nessuna interpretazione lirica cui fino ad oggi avevo assistito io mi ha rilvelato una tale identità piena, totale ed assoluta con il personaggio di scena. Ieri sera alla Scala non c'era un tenore, più o meno bravo, che interpretava Lohengrin, c'era l'eroe del gral in persona arrivato con il cigno che neppure si vedeva e che con quell'invisibile cigno si è alla fine dissolto nel suo finale singulto. Prima di ieri avevo sentito live Jonas Kaufmann in uno scarserrimo Requiem e quanto avevo solo ascoltato o visto sul tubazzo nel repertorio italico e financo francese mi aveva lasciato assai freddo. Ieri sera, non so se sia sempre così nel suo wagner, ho ritrovato il piacere di incontrare uno di quegli Artisti che da soli rendono ragione del fatto che un discreto numero di persone si imbelletti per essere puntuale alle 19 di un feriale giorno milanese modificando il ritmo dela propria giornata e indipendentemete da tutto e da tutti. Chi può non perderselo ci vada a tutti i costi, anche in piedi e scomodi passerà una serata memorabile, come memorabile e non trovo altro aggettivo, è stato ieri sera il sig. Kaufmann/Lohengrin
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