Roméo et Juliette (Gounod)

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Re: Roméo et Juliette (Gounod)

Messaggioda DottorMalatesta » dom 02 dic 2012, 15:16

Sono rimasto folgorato nello scoprire che la DECCA ha messo in commercio un'edizione dell'opera di Massent con BOCELLI :shock: :shock: :shock: quale protagonista!!!!
Indipendentemente da quel che si possa pensare di questo personaggio, mi domando a chi possa essere rivolto un disco come questo. L'opera non è di quelle più conosciute dal grande pubblico televisivo (che quindi immagino ci penserebbe su dieci volte prima di lanciarsi nell'acquisto: Romeo et Juliette non è una compilation di canzonette sanremesi) e, per converso, immagino che ben pochi melomani sarebbero ugualmente tentati dal comprare un'edizione come questa.... :mrgreen:
Ma che fanno alla DECCA???? :shock: :shock: :shock:

Mah....

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Re: Roméo et Juliette (Gounod)

Messaggioda Tucidide » dom 02 dic 2012, 15:56

Ho pensato la stessa cosa. Un'edizione completamente insensata.
Fra l'altro, sarebbe interessante spendere due parole sul "fenomeno Bocelli", se non altro per fare un po' di chiarezza.
Secondo alcuni, Bocelli rappresenta un sintomo del moderno decadimento del mondo dell'opera, prova dello strapotere delle major, delle multinazionali e delle sinarchie occulte che reggerebbero il mondo dell'opera (e non solo) plagiando il pubblico, ahimè incompetente ed inabile al suo ruolo. Spesso ho sentito geremiadi sulla disparità di trattamento fra un Bocelli che "canta opere in teatro e incide dischi" ed altre voci più meritevoli ma costrette alla gavetta e all'anonimato.
Ora, i numeri non danno ragione a questo allarmismo, strumentale e tendenzioso in modo persino lampante: Bocelli canta POCHISSIME opere in teatro (credo che nella sua carriera artistica abbia calcato le tavole del palcoscenico in non più di dieci / dodici produzioni operistiche) e la sua discografia conta molti più dischi pop che lirici.
Non serve nemmeno sottolineare, poi, che i melomani sono quasi opliticamente schierati "contro" Bocelli, non ritenendolo semplicemente un cantante d'opera. E difficilmente si potrebbe argomentare il contrario. Insomma, i rischi che alcuni paventano ("la gente crede che Bocelli sia un cantante lirico. Vergogna! Che ignoranza") sono più immaginari che reali. Non importa che la casalinga di Voghera creda che Bocelli sia un tenore d'opera. La casalinga di Voghera non ascolta l'opera, quindi può pensare quel che vuole. L'importante è che la differenza la sappiano cogliere coloro che condividono veramente la passione per l'opera.
Eppure, in queste lamentazioni "un po' di vero c'è". Può essere spiegabile, mettendo di mezzo il marketing e le necessità di fare cassetta, che un teatro come in Carlo Felice monti una produzione di Roméo et Juliette attorno a Bocelli: la dirigenza sa già che riempirà il teatro. Del pari spiegabile è la scelta del cantante di accettare una sfida di questo tipo, anche se per ragioni diverse: Bocelli si sente un tenore d'opera e quando gli propongono una scrittura corre (impegni pop microfonati permettendo). Davvero inspiegabile però è la scelta di una casa come la Decca di pubblicare un prodotto del genere, che verrà sbeffeggiato dai melomani e accolto con un disinteressato "toh! Bocelli ha fatto un nuovo disco!" da chi non ascolta l'opera.
Sembra quasi che la Decca sia caduta nell'inganno che, secondo alcuni, le major stesse tenderebbero agli incompetenti e grulli appassionati che si bevono ogni cosa perché-il-nostro-cervello-è-spappolato-dalla-pubblicità-marketing-anni-di-sottocultura-spazzatura-televisiva-non-c'è-più-cultura-un-tempo-c'erano-le-Kessler-ora-le-veline eccetera eccetera.
Insomma, sta' a vedere che, a forza di voler convincere la gente che Bocelli sia un tenore, alla fine hanno finito col crederci anche loro! :lol:
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Roméo et Juliette (Gounod)

Messaggioda DottorMalatesta » dom 02 dic 2012, 16:24

No comment.
Anzi due:
1. Mi viene in mente quando, in occasione di uno spettacolo simile con El Tenor quale festeggiato, una voce dal pubblico gridò "Domingo non è il varietà!" :mrgreen:
2. Ci mancava solo Il Romeo e Giulietta di Zeffirelli sul megaschermo!!! :mrgreen: :mrgreen:



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Re: Roméo et Juliette (Gounod)

Messaggioda MatMarazzi » dom 02 dic 2012, 19:08

Tucidide ha scritto:Sembra quasi che la Decca sia caduta nell'inganno che, secondo alcuni, le major stesse tenderebbero agli incompetenti e grulli appassionati che si bevono ogni cosa perché-il-nostro-cervello-è-spappolato-dalla-pubblicità-marketing-anni-di-sottocultura-spazzatura-televisiva-non-c'è-più-cultura-un-tempo-c'erano-le-Kessler-ora-le-veline eccetera eccetera.
Insomma, sta' a vedere che, a forza di voler convincere la gente che Bocelli sia un tenore, alla fine hanno finito col crederci anche loro! :lol:


Tutto giusto il tuo post, Tuc.
E giusta anche questa conclusione.
Però io credo che effettivamente un po' di capacità di agire sul melomane il marketing ce l'abbia.
Avendo un'associazione di girovaghi dell'opera, ti posso assicurare che - nel giro di un paio d'anni - i casi come quello di Kaufmann e di Villazon si sono sentiti.
Nel 2004 proposi una Traviata con Villazon a Berlino (e la Schaefer, Baremboim, Hampson). Vennero in pochi.
Pochi mesi dopo gli stessi soci facevano a pugni per aggiudicarsi Villazon in un'altra Traviata.
Oggi basta che faccia il nome di Kauffman e una trasferta si riempie.
Quando lo proposi (credo fosse sempre il 2004) per il Capriccio a Torino, vennero in cinque (anche se mi affannavo a dire che bravo tenore fosse).
La vicenda di Grigolo è ancora più sorprendente: me lo ricordo dieci anni fa a Bologna, nel totale disinteresse del pubblico (lo ammetto: anche mio). Ora invece una sua partecipazione scatena il putiferio ovunque nel mondo.

In tutti e tre questi casi tenorili, il prima e il dopo sono separati da una firma... con determinati agenti.
Detto questo avete assolutamente ragione: la DECCA è allo sbando.

Salutoni,
Mat
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