Gregory Kunde

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Re: Gregory Kunde

Messaggioda Ilaria » lun 23 apr 2012, 19:09

mattioli ha scritto:E io sono d'accordo! La sposerei subito!
Ma perché questa fine esegesi (e non sono ironico) è nel thread su zio Gregory?! : Andry :
Omaggio al Divino

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Del resto ci potremo pure prendere per il oluc tra di noi senza che per forza lo debbano sempre fare "gli altri" nei nostri confronti. E' un modo per affratellarsi anche questo : Chessygrin :

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Re: Gregory Kunde

Messaggioda Enrico » gio 14 giu 2012, 15:12

Andrò a vedere Kunde nell'ultima replica del Ballo (sperando che non si ammali e che non fugga).
Non l'ho mai visto dal vivo (Kunde, non il Ballo).
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Re: Gregory Kunde

Messaggioda MatMarazzi » gio 14 giu 2012, 16:15

Enrico ha scritto:Andrò a vedere Kunde nell'ultima replica del Ballo (sperando che non si ammali e che non fugga).
Non l'ho mai visto dal vivo (Kunde, non il Ballo).


Sappici dire come andrà! :)

Kunde avrebbe dovuto da tempo occuparsi dei ruoli Fraschini.
Se ci si fosse messo una decina di anni fa - al tempo dei suoi Berlioz con Gardiner - avrebbe potuto lasciarsi una bella testimonianza in Stiffelio e Battaglia di Legnano, e anche di Caterina Cornaro e Saffo.
Ora è un po' tardi per questi personaggi, ma non necessariamente per Riccardo del Ballo, che fu scritto per un Fraschini già maturo...
Anche drammaturgicamente, per di più, tutta l'umanità di Riccardo (devastata dall'abitudine di farne un personaggio giovane, bello, mattacchione e rubacuori) respira il profumo di tramonto che lo avvolge.
E' un personaggio che guarda la sera...

Salutoni e buon Ballo! :)
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Re: Gregory Kunde

Messaggioda Enrico » mar 19 giu 2012, 23:16

MatMarazzi ha scritto:
Enrico ha scritto:Andrò a vedere Kunde nell'ultima replica del Ballo (sperando che non si ammali e che non fugga).
Non l'ho mai visto dal vivo (Kunde, non il Ballo).


Ora è un po' tardi per questi personaggi, ma non necessariamente per Riccardo del Ballo, che fu scritto per un Fraschini già maturo...
Anche drammaturgicamente, per di più, tutta l'umanità di Riccardo (devastata dall'abitudine di farne un personaggio giovane, bello, mattacchione e rubacuori) respira il profumo di tramonto che lo avvolge.
E' un personaggio che guarda la sera...


Credevo che non ci fosse la diretta radiofonica, e invece c'era: ho sentito solo l'ultimo atto, preceduto da alcune interviste.

Kunde ha detto che Riccardo è "un ragazzo immaturo che fa casino, e per questo la famiglia l'ha mandato a Boston".
Il regista ha detto che è il tipico politico irresponsabile che però nel corso dell'opera matura e alla fine si prende le sue responsabilità. Renato invece è il "bravo ragazzo" ligio al dovere che si trasforma in un criminale violento: infatti nel terzo atto scaglia una bottiglia contro il ritratto di Riccardo e picchia la moglie, davanti a un letto rotto che è, chiaramente, il simbolo del matrimonio spezzato. La vicenda è spostata al 1930 ma la scena finale rimane un ballo settecentesco.

Non giudico da un solo atto sentito per radio, aspetto di vedere e sentire meglio dal vivo (altrimenti dovrei dire che la Dyka mi sembra esprimere poco, e Viviani mi ricorda i vecchi Compar Alfio nelle recite in piazza: Kunde solidissimo negli acuti, comincia ad avere la voce e certi vezzi del cantante anziano, ma è sempre, per me, l'unico vero motivo di interesse del cast; l'orchestra di Palumbo sembra rapida e, forse per effetto della ripresa radifonica, un po' sferragliante. Non ho sentito l'Ulrica, che credo sia la Cornetti: nel secondo cast c'è l'eterna Fiorillo).

Hanno detto che Kunde a novembre debutterà in Otello (di Verdi).
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Re: Gregory Kunde

Messaggioda Enrico » gio 21 giu 2012, 18:51

Un ballo in maschera dal Regio di Torino stasera in televisione su Rai5.

“L’azione non si svolge nel Settecento americano come previsto dal libretto – spiega il regista Lorenzo Mariani - ma è ambientata tra gli anni Venti e Trenta del Novecento[…]. Tutta l’opera si basa sul contrasto ombra e luce, le scenografie hanno un carattere altamente drammatico e simbolico, dove si percepisce la tensione del noir. C’è molto bianco e nero, c’è l’atmosfera thriller, ma anche i colpi di colore: il rosso del sangue, dell’amore, della passione”.
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Re: Gregory Kunde

Messaggioda Enrico » gio 21 giu 2012, 20:04

Altra opera con Kunde annunciata su Rai5:

Domenica 15 luglio
Dal Teatro Antico di Taormina
NORMA
Orchestra e coro del Bellini Opera Festival
Direttore d’Orchestra GIULIANO CARELLA
Regia teatrale ENRICO CASTIGLIONE
Interpreti
Norma DANIELA DESSÌ
Pollione GREGORY KUNDE
Adalgisa GERALDINE CHAUVET
Oroveso DARIO RUSSO
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Re: Gregory Kunde

Messaggioda Enrico » dom 15 lug 2012, 12:26

Ho visto in televisione il primo atto della Norma andata in scena a Taormina l'8 e il 10 luglio.
La Dessì è stata sostituita da Daniela Schillaci, inadeguata nell'interpretazione e nella recitazione (ma la regia, come spesso avviene, era una "non regia", e il direttore Carella doveva cercare soprattutto di tenere insieme l'inesperta Orchestra dei Conservatori d'Italia). Meglio l'Adalgisa della Chauvet.
Molto bravo, a mio parere, Kunde: come sempre dizione chiara, attenzione ai giusti accenti e al senso delle frasi, sicurezza nell'estensione anche quando certi acuti sono presi un po' di forza, intelligenza nelle variazioni di certe frasi o del "da capo" della cabaletta, e recitazione convincente.
Meco all'altar di Venere (Taormina, Teatro Romano, luglio 2012; Orchestra Nazionale dei Conservatori d'Italia; dir.G.Carella)


Non avevo detto niente del Ballo in maschera visto a Torino il 1°luglio: ma anche lì, come avevamo previsto, l'unico bravo e interessante era Kunde (più in forma dal vivo che nella ripresa televisiva), penalizzato solo dalla vociferante inerzia intrerpretava della Dyka e di Viviani, dalla direzione di Palumbo che pur trovando ogni tanto qualche dettaglio strumentale interessante appariva piuttosto slegata dal palcoscenico, e dalla regia pseudo-moderna che, al di là del cambio d'ambientazione appariva sostanzialmente povera di idee mentre i cantanti si limitavano alla solita gesticolazione stereotipata. La Cornetti era conciata come Fedora Barbieri nel Trovatore televisivo del '57. Simpatica la Gamberoni, ma era il solito Oscar visto e rivisto. In Kunde, dal vivo, ho apprezzato la capacità di far passare la voce anche al di sopra di certi momenti di eccessivo fracasso orchestrale con l'espediente di anticipare leggermente gli attacchi di alcune note o pronunciando in maniera un po' accentuata le consonanti iniziali di alcune parole: un po' come facevano Tucker o Kraus e, qualche volta, Pavarotti.





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Re: Gregory Kunde

Messaggioda Ebestignani » mer 21 nov 2012, 3:00

Io non lo so.Non vorrei guastare la festa,e' un cantante che a tempo suo mi ha dato emozioni.
In Verdi,parere personalissimo,non va bene.
Terza volta che lo sento: Vespri,Ballo,Otello.
In Verdi,detto tra noi,e' molto convenzionale. E ricorda sempre "qualcun altro".
I Vespri e il Ballo,sempre detto tra noi,erano cantati maluccio anche .Tutto un po' tirato via. Nei Vespri anche qualche problema di intonazione,che di solito non ha. Ma tutto tenuto in piedi con un po' di fatica. Nel Ballo mi sembra molto lontano dalla sensibilita' di Riccardo.
Come Otello, invece,non mi sembra di potergli rimproverare nulla da un punto di vista vocale. Ma il personaggio proprio
non lo "fa". Alla fine della fiera non ti rimane nulla,e tutto sommato e' un Otello assolutamente di routine.
Sufficienza stentata e risicatissima, anche se l'eterno diavolo tentatore mi dice per l'ennesima volta:
" e secondo te oggi chi puo' cantare Arrigo,Riccardo e Otello? Non ti accontenti della routine? Bischera che sei.Accontentati che e' meglio."
"Noi dobbiamo un gallo ad Esculapio: il debito e' stato pagato?"
" Si,maestro.Resta altro da fare?"
La domanda rimase senza risposta.
(Platone,Fedone). Caro Pietro Protochirurgo.ti ricordi dove sono queste parole? :mrgreen:
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Re: Gregory Kunde

Messaggioda Enrico » mer 21 nov 2012, 11:39

Ebestignani ha scritto: "e secondo te oggi chi puo' cantare Arrigo,Riccardo e Otello? Non ti accontenti della routine? Bischera che sei.Accontentati che e' meglio."


Cara zia, c'è un'altra discussione dedicata all'Otello, e sai bene che non ci accontentiamo: la voce ce l'ha: ma qui nessuno si accontenta della voce. Però secondo me è stato in tutte e tre le occasioni verdiane fortemente penalizzato dal contesto di "routine" in cui era inserito (colleghi mediocri, direzione, regie pseudomoderne). Hai letto i nostri lunghi e dettagliati commenti sui Vespri?
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