Caro Malatesta,
quando dico 'non ideologico' intendo da un punto di vista politico (in senso lato). Sai meglio di me quanta ideologia (anche razzistica) c'è dietro il Ring, specie dietro ad alcuni personaggi, e quanto questo abbia contribuito a fare di Wagner un precursore del nazismo... lo so, sono polemiche vecchie e stravecchie, ma tant'è secondo me è inutile nasconderlo, è proprio questo apparato di 'tesi' da dimostrare che appesantisce la gran macchina dell'Anello. Nel Tristano non c'è la minima ombra di questo. Semmai può essere additato come la sua opera manifesto da un punto di vista del linguaggio musicale, vista l'oltranza della violenza sul linguaggio tonale che raggiunge l'isteria e lo squasso fisiologico, quasi
Seguendo il tuo ragionamento (tolta la scena) i, Parsifal dovrebbe essere infinitamente più palloso
Ma io mi soffermo sulla pura musica e il Tristano è un capolavoro puramente musicale senza pari, non esiste un solo tempo morto musicalmente parlando, tutto è così forte, avvincente sotto il profilo sinfonico e vocale... tre ore (abbondanti) di puro godimento. Non posso dire lo stesso del Ring dove i momenti morti abbondano e 'il vecchio incantatore di serpenti' se la risolve spesso con i vecchi recitativi accompagnati... Ma le oasi di perfezione per nostra fortuna abbondano anche nel 'cetaceo' Ring. Infatti la mia opera preferita del ciclo rimane il Crepuscolo dove lo sbilanciamento è compensato da uno sfarzo orchestrale irripetibile.
Tra l'altro convengo con te che anche l'armamentario filosofico d'accatto appesantisca inutilmente la sua musica, e anche Schopenhauer era d'accordo, visto che pare fosse un fan di Rossini e a tutto pensasse tranne che alla morte di Isotta per mano della sua sublime e deprimente musica...
Spero di essere stato un pochino più chiaro
Ciao,
LucioKulsho