(Cristiano) Rinaldo
Ovvero: provare a superare il temibile bbb
Sabato sera bazzicavo con parenti e amici la tanto cara Feltrinacci. Inevitabile visita al reparto "opera in cd e video"; dopo essermi accaparrato l'ultima copia dell'Adriana con Kaufmann (19 Euri, prezzo non male ) mi è caduto lo sguardo su una "novità" video: il DVD del Rinaldo (Glyndebourne 2011).
Ora, vedete, io sono affetto da una tremenda malattia, il blocco di branca barocca (bbb) . Tale insidiosa patologia colpisce in prevalenza coloro i quali si sono da poco accostati all'opera, incauti ed inesperti e con un baricentro di gusto iper-romantico; si manifesta con pomfi sulla cute esposta al contatto con cd e dvd di opere liriche antecedenti a Mozart (nei casi più lievi) ma, in alcuni casi, può progredire con reazioni avverse ben più gravi. Credo di essermi ammalato tre anni fa circa in seguito all'ascolto ripetuto dell'Incoronazione di Poppea diretto da J.E. Gardiner.
E'consigliabile quindi, per chi è affetto da tale patologia, bazzicare i negozi di musica solo con una buona scorta di cortisonici ed adrenalina. Per fortuna in quel momento avevo con me una buona scorta di deltacortene 25 con un amico anestesista presente e mi sono detto: proviamo con una terapia d'urto. Vediamo, i cantanti ecchiliconosce, il regista è Carsen... interessante; chissà come si è proposto di mettere in scena questo polpettone.
Sia come sia, l'ho preso.
E mi sono, in parte, ricreduto.
In primo luogo, Carsen ha fatto un ottimo lavoro. Una regia spumeggiante, divertente, comica persino: L'azione si svolge in un liceo in un titanico scontro tra maschi crociati un pò effemminati capeggiati da Goffredo e ragazzine infedeli, teppistelle ed un pò troiette, capeggiate da Armida (dominatrice vestita di latex nero, con frustino) e Argante. Rinaldo è un ragazzo del liceo che trasporta le avventure delle crociate nella sua scuola - in una specie di sogno dal quale si risveglierà alla fine dell'opera. Tutto è traslato nell'universo scolastico, pertanto al posto dei cavalli avremo biciclette (anche volanti), le battaglie sono risolte nel secondo atto con una sfida hockey-lacrosse, nel terzo atto con la finale di coppa campioni. Parlavo di comicità. Davvero c'è più di un momento che ha suscitato l'ilarità del pubblico - e mia: Rinaldo che vola sulla bicicletta pedalando come un forsennato, la scena del viaggio della barchetta di Rinaldo nel secondo atto, alcune uscite di Armida e di Almirena (promessa sposa di Rinaldo), i crociati che si vestono da ragazzine con le mazze da hockey e la stramba partita di calcio finale dove Rinaldo diventa per poco CR9 e con una fantastica serpentina (il doppio passo lascia un pò a desiderare) segna il gol decisivo. Quel che più mi importa è che il ritmo narrativo tiene benissimo con la regia di Carsen. A qualcuno potrebbe sembrare un pè troppo forzata la lettura in chiave comica, sinceramente a me è piaciuta molto; non so però come sono stati interpretate altre produzioni moderne del Rinaldo.
L'orchestra suona a mio avviso molto bene (sono gli Age of Enlightenment) ben diretta da Ottavio Dantone e la musica è davvero bella anche perchè sempre d Handel stiamo parlando.
Solo che a questo punto mi sorge qualche interrogativo.
Primo, la tensione drammatica dell'opera mi sembra in linea di massima (togliendo di mezzo la regia) un pò fragile, con alcune arie davvero troppo lunghe tipo la pur bellissima "cara sposa" (troppi da capo) che frammentano la continutà narrativa perlomeno rispetto all'opera romantica; ora, non so se nell'opera barocca questo sia lo standard, se così è, tuttavia, occorre davvero un grande regista per non rendere il tutto troppo noioso allo spettatore moderno (e questo spettacolo non è stato affatto noioso). Ma forse e solo questione di abitudine e la mia è l'impressione del primo impatto che peraltro, ripeto è stato più che positivo; con l'ascolto di altre opere probabilmente lo spettatore abituato all'opera romantica "aggiusta" la propria prospettiva senza fare paragoni che semplicemente non ci stanno.
Secondo, i cantanti: non ho nessuna esperienza di opera barocca (tranne la già citata Poppea) e mi ha lasciato piuttosto perplesso il fatto che il ruolo del protagonista sia stato affidato ad una donna - Sonia Prina - mentre il fidato amico Eustazio (personaggio ben più che marginale) sia affidato ad un controtenore o contraltista comecavolosidice - Tim Mead - che ha una voce a mio avviso più bella e canta meglio soprattutto le note gravi, e più adatta alla parte rispetto ad un contralto. Forse di controtenori ce ne sono pochi, boh? Ma ripeto non conosco le pratiche esecutive moderne, mi pare di ricordare che in altra epoca si usassero i contraltisi - castrati. Stesso problema mi è parso di riscontrare con il Goffredo di Varduhi Abrahamyan (donna).
Molto brave invece, anche come presenza scenica la Almirena di Anett Fritsch (splendida "Lascia ch'io pianga") fanciulla innocente con treccione ed occhialoni e l'Armida di Brenda Rae, davvero irresistibile. Così come molto bravo mi è sembrato Luca Pisaroni nella parte di Argante, bella voce ed ottima recitazione.
Piccolo difetto, non ci sono i sottotitoli in Italiano; per chi vede l'opera per la prima volta, non si capisce sempre molto bene quel che dicono i cantanti, soprattutto Rinaldo e Goffredo. Ottime resa audio e video.
Infine, visto che il tentativo di accostamento al barocco è andato a buon fine, senza effetti collaterali anche gravi, cosa mi consigliate? Ho paura di non essere ancora pronto per l'ascolto solo discografico - temo di poterlo trovare tedioso. Quale percorso mi conviene per proseguire, quali opere prediligere all'inizio, in quale edizione? Credo di perferire le interpretazioni con contraltisti.
A proposito, da Feltrinacci c'era anche il Giulio Cesare con la Dessay in DVD, me lo consigliate? Thanks.
Saluti
Aspro
E finalmente 5 giorni di vacanza.