Beethoven: sinfonie

[Enrico]

Delle sinfonie di Beethoven ho tante integrali, e le ho ascoltate tutte molte volte: le due di Toscanini con l'NBC (più le registrazioni sparse precedenti e successive), Mengelberg, due di Furtwaengler, cinque di Karajan (comprese i cicli in video), quelle di Konwitschny, Klemperer, Cluytens, Leibowitz, Bernstein (New York e Vienna), Leinsdorf, Kubelik, Masur, Böhm, Blomsted, Sawallisch, Solti, Muti (Philadelphia & Scala), Abbado (Wiener / Berliner a Roma), Immerseel...
Poi, oltre a registrazioni di sinfonie isolate eseguite da tutti questi direttori in studio o live, ne ho anche altre dirette da Kletzki, Scherchen, Rodzinski, Cantelli, Monteux, Kleiber, Maazel, Pretre, Giulini, Bruggen, Barenboim, Rattle, oltre a quelle sentite dal vivo o per radio (Harding, Inbal, Frubeck de Burgos, Sinopoli, Gatti, Noseda, e forse qualche altro che ora non mi viene in mente), ma...
Ma non ho mai ascoltato una sinfonia di Beethoven diretta da BRUNO WALTER.
È grave?

[DottorMalatesta]

Ieri mi sono visto il finale della nona diretto da Thielemann (lo davano alla TV): beh, davvero niente male!!!!

[teo.emme]

Io l'integrale di Thielemann l'ho trovata terribile: nona in particolare..

[Enrico]

Io devo ascoltare le integrali di Cluytens e di Walter (del quale mi sono procurato le prime registrazioni, mi mancano quelle stereofoniche della fine degli anni '50).

[Riccardo]

Che opinione avete del Beethoven di Jansons, se ne avete una?
Ho sentito 1 & 3 col Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e, specialmente la prima, mi sono sembrate molto belle. La sua lettura è moderna e limpida, forte ma non schiava del filologismo. Sentirò presto 2 & 6.
Voi che ne dite?

[Enrico]

Sono andato ad alcuni dei concerti dell'orchestra della Rai e della Filarmonica di Torino in piazza San Carlo in questa settimana: un "festival Beethoven" con l'esecuzione delle sinfonie, dei concerti per pianoforte e per violino, del triplo concerto. Si conclude stasera con la Sesta e la Quinta Sinfonia. Non si può pretendere nulla di eccezionale da un'esecuzione all'aperto e amplificata, ma la gente assiste con interesse e partecipazione; c'è chi riesce a sedersi e chi rimane in piedi, passeggia, si siede per terra o sui gradini, mentre altri chiacchierano ai tavolini dei locali, qualcuno telefona o fa trillare il campanello della bicicletta, i cani abbaiano e i lattanti ridono o piangono. Gradevole intrattenimento estivo con piacevole sottofondo musicale: anche se ad ogni palo ci sono in città stendardi che proclamano Torino "città della musica" (oh, sì, pare che negli ultimi otto anni circa questa è stata la capitale mondiale del libro e della cultura, del design, dello sport e non so di che altro, non mi impressiono più, anzi non me ne accorgo nemmeno )

[shaw]

Delle sinfonie di Beethoven ho tante integrali, e le ho ascoltate tutte molte volte: le due di Toscanini con l'NBC (più le registrazioni sparse precedenti e successive), Mengelberg, due di Furtwaengler, cinque di Karajan (comprese i cicli in video), quelle di Konwitschny, Klemperer, Cluytens, Leibowitz, Bernstein (New York e Vienna), Leinsdorf, Kubelik, Masur, Böhm, Blomsted, Sawallisch, Solti, Muti (Philadelphia & Scala), Abbado (Wiener / Berliner a Roma), Immerseel...
Poi, oltre a registrazioni di sinfonie isolate eseguite da tutti questi direttori in studio o live, ne ho anche altre dirette da Kletzki, Scherchen, Rodzinski, Cantelli, Monteux, Kleiber, Maazel, Pretre, Giulini, Bruggen, Barenboim, Rattle, oltre a quelle sentite dal vivo o per radio (Harding, Inbal, Frubeck de Burgos, Sinopoli, Gatti, Noseda, e forse qualche altro che ora non mi viene in mente), ma...
Ma non ho mai ascoltato una sinfonia di Beethoven diretta da BRUNO WALTER.
È grave?

Essendo io un medico, direi che la malattia è grave: la maggior parte delle INTEGRALI da te citate credo siano inutili e non aggiungono nulla alla bellezza di quelle di FURTWANGLER, KARAJAN, KLEMPERER, SCHERCHEN, CLUYTANS, TOSCANINI (anche se queste le trovo molto fredde : tutto ritmo e niente altro); tra le recenti ho apprezzato solo quelle di IMMERSEEL e ZINNMAN. Le due integrali di WALTER (Columbia S.O. e NEW YORK PHILARMONIC) sono senz'altro da ascoltare: purtroppo il suono dei CD con la NYPO non è particolarmente buono. Non sto ad entrare nei particolari ma le interpretazioni beethoveniane di Walter sono da ascoltare: classiche, signorili ma anche fervide e visionarie. Ascolta anche l'integrale di SCHMIDT-ISSERSTEDT, secondo me una delle migliori, potente.
Se posso dare un consiglio su alcune interpretazioni di SINGOLE sinfonie, abbastanza rare: nona di Paray, le due none di Abendroth, Terza, sesta e quinta di Markevich, terza di Kondrashin, sesta e quinta di Mravinsky, terza e nona di Tennstedt.
P.S. Kleiber junior sempre eccezionale . . . Thielemann una pizza . . . Chailly un bersagliere senz'anima

[DottorMalatesta]

[quote="shawThielemann una pizza . . . [/quote]

Ciao Shaw,
se ti va, ci racconti perchè trovi il Beethoven di Thielemann una "pizza"?
E, by the way, perchè trovi "inutile" l´integrale diretta da Abbado e quella diretta da Rattle?
Io di sinfonica non ne capisco granché, ma queste integrali non le butterei nel cestino...
Ciao!
DM

[teo.emme]

Ma neanche quelle del grandissimo Böhm...o quelle di Bernstein. Di integrali beethoveniane ne ho una marea e nessuna è inutile..neppure quelle che non mi piacciono (e tra queste metto proprio Karajan)

[pbagnoli]

Ma neanche quelle del grandissimo Böhm...o quelle di Bernstein. Di integrali beethoveniane ne ho una marea e nessuna è inutile..neppure quelle che non mi piacciono (e tra queste metto proprio Karajan)

Concordo pienamente con questa affermazione!
Io non ne ho una marea, diciamo un numero minimo sindacale (ne ho decisamente di più di Mahler), ma da ognuna ho imparato qualcosa...

[shaw]

[quote="shawThielemann una pizza . . .

Ciao Shaw,
se ti va, ci racconti perchè trovi il Beethoven di Thielemann una "pizza"?
E, by the way, perchè trovi "inutile" l´integrale diretta da Abbado e quella diretta da Rattle?
Io di sinfonica non ne capisco granché, ma queste integrali non le butterei nel cestino...
Ciao!
DM[/quote]

CIAO
io non parlo di tecnica, dico solo che, dopo aver ascoltato il Beethoven dei "vecchi" direttori che ho citato, loro mi danno emozioni particolari mentre quelle da Te citate, sono senz'altro belle ma io penso perchè è bello "Beethoven", loro non mi danno nessuna emozione. Avendo io decine di esecuzioni "storiche" delle sinfomnie di Beethoven, quando ascolto quelle da te citate, non provo niente. Chiaramente è solo una mia idea, lungi da me criticare le Tue scelte. Io se dovessi portarmi sull'isola deserta un'integrale di Beethoven non sceglierei assolutamente Thielemann o Abbado o Muti ecc. A me l'interpretazione deve dare delle emozioni particolari ma chiaramente le emozioni sono personali e diverse da ascoltatore ad ascoltatore. ARICIAO

[vivelaboheme]

Insisto: ascoltare le recenti Nove-Mariss Jansons con sublime Orchestra Radio Bavarese. Una pagina nuova di interoretazione beethoveniana. Con Abbado-Roma-Vienna e Jarvi-Brema (e Salisburgo, dove ascoltai l'integrale) forma il terzetto di quelle che in anni recenti, a mio avviso, hanno fatto testo (devo valutare, nel complesso, Salonen di cui ho ascoltato esiti fologoranti - la Settima - e altri più interlocutori - l'Eroica).

marco vizzardelli

[shaw]

CIAO A TUTTI
ogni tanto provo ad ascoltare il Beethoven dei direttori più recenti ma purtroppo rimango della mia idea: dopo Carlos Kleiber e Celibidache . . . il nulla o quasi.
Beethoven è sempre bellissimo, per cui tutti i dischi che le contengono sono belli ma . . . la compartecipazione e l'empatia del direttore con l'autore non esiste più.
Adesso poi che con le nuove incisioni (ascoltate i CD di stampa nipponica! ! !), anche le incisioni un po' datate sono godibilissime.
Da ultimo insisto: quello che uno sente, ascoltando la musica, è assolutamente SOGGETTIVO: il mondo è bello perchè è vario.

[VGobbi]

Da ultimo insisto: quello che uno sente, ascoltando la musica, è assolutamente SOGGETTIVO: il mondo è bello perchè è vario.

L'ho sempre pensatao anch'io, anche se comunque può sembrare una tesi, una posizione di comodo, ma secondo me non è così, altrimenti non si capisce perché discutiamo moltissimo su interpretazioni con pareri del tutto opposti e non c'è un'interpretazione in cui tutti, ma proprio tutti, siamo d'accordo.

Tu shaw hai appena citato Celibidache come uno dei massimi esponenti dei lavori del sommo Beethoven. Premetto che sono completamente ignorante in questo campo, visto che la mia passione volge tutta nel versante operistico, comunque il direttore rumeno, per quel poco che l'ho sentito, l'ho sempre quasi sempre trovato letargico, lutulento (penso al suo Bolero, ad esempio). Di lui salvo solo l'esecuzione della Sinfonia da Requiem di Britten che attende ancora oggi di essere eguagliata, ma per il resto ... insomma! Mi sa che dovrò rimettermi ad ascoltarlo in qualche altra sua registrazione.