Set Svanholm

[MatMarazzi]

Per ricordare questo fantastico declamatore nordico, primo Peter Grimes "eroico".
E magari ricordarlo un po' di più.



E sentite questo Siegmund incredibile.


Ecco l'arte del declamato...
Un salutone,
Mat

[Tamerlano]

Straordinario! Soprattutto la Walkure.
Mi sono emozionato.
Di Svanholm ho solo una Goetterdaemmerung da New York diretta da Stiedry e non mi ero mai accorto che fosse così bravo.

[MatMarazzi]

Di Svanholm ho solo una Goetterdaemmerung da New York diretta da Stiedry e non mi ero mai accorto che fosse così bravo.

Se non sbaglio quell'edizione è dei primi anni 50.
Questo significa che Svanholm era già sui cinquantanni (era del 1904).
Vocalmente le sue cose migliori sono degli anni 40, ma in realtà esistono sue incisioni persino degli anni '30.
Mi fa davvero piacere che ti sia piaciuto!
Era un Heldentenor con la H maiuscola! Lo era di testa prima che di voce.

Un salutone,
Mat

[VGobbi]

Grazie mille Mat per avercelo fatto ricordare. A me Svanholm mi ha sempre fatto letteralmente impazzire.

Ho il suo Tristan (live del '46) di una modernita' strabiliante ... accento, scolpitezza nella dizione, fraseggio mobilissimo.

Nel suo Siegfried del '50 (live scaligero sotto la direzione di Furt) gia' mostra le corde, specie nella terribile "scena della forgiatura della spada". D'altronde in quel frangente, affondano tutti o quasi tutti, a patto di chiamarsi Lauritz Melchior. Ma sentite cosa sono i suoi monologhi ... ed allora sembra che vi si apra un nuovo mondo!!!

Sentito anche come splendido caratterista (Erode nella Salome' sensualissima, ma vocalmente disastrata della Welitsch) nel '52, anche questo si tratta di un live.

Ho pure il suo Parsifal del '54 dal Met. Live dal suono nebulosissimo. Dovrei riprendere l'ascolto, ma ricordo che mi aveva lasciato deluso per l'impossibilita' di poter giudicare la perfomance dei cantanti. L'audio era davvero pessimo.

Inoltre ho naturalmente il Loge soltiano.

Ho pure l'Otello cantato in lingua originale, sotto la direzione mobilissima e straordinaria di Sixten Ehrling. Non ricordo l'anno d'incisione, ma ricordo il suo Otello che sembra anticipare i temi di un Vickers. Un Otello meno eroe e piu' umano!

E mi manca il suo Siegmund!!!

[DottorMalatesta]

Ho pure l'Otello cantato in lingua originale, sotto la direzione mobilissima e straordinaria di Sixten Ehrling. Non ricordo l'anno d'incisione, ma ricordo il suo Otello che sembra anticipare i temi di un Vickers. Un Otello meno eroe e piu' umano!

Concordo perfettamente con quanto detto (tra l'altro il suo Loge inciso con Solti è grandioso!!!), e soprattutto con la similitudine con Vickers: sia Svanholm che il grandissimo tenore canadese avevano entrambi non solo una dizione ma proprio una prosodia, un "senso della parola" fuori dal comune.

Sentite Vickers in questo live da Salisburgo (1967, dirige il sommo Ka):



Mi sembra che la somiglianza sia impressionante!!! Che dite?

Grazie degli splendidi ascolti. Un Siegmund come Set Svanholm (e come Vickers) non lo si ascolta tutti i giorni!!!

Ciao,
Francesco

[MatMarazzi]

Complimenti Vit!
Sei uno Svanholmiano di ferro!
Hai praticamente tutte le sue grandi interpretazioni, persino il rarissimo Parsifal (anche se come dici non si sente nulla).
Persino il suo Erode.

Io credo che la storiografia vocale dovrebbe riconoscere più spazio a questa personalità fuori dal comune, che sapeva essere eroico senza nessuna enfasi, scendendo al nocciolo della parola, con modernità e lucidità spiazzanti.

Il suo terzo atto del Tristano è tellurico per una forza ...interiore e non per le smargiassate e le sgomitate che molti tenori si inventano per sembrare imitazioni d eroi.
Intelligente, colto, in certi ruoli particolarmente sensuale (aspetto raro tra i wagneriani dell'epoca del magniloquio), sapeva fondere classe e virilità.
E' questa la ragione per cui, alla fine, a me piace persino in Aida, anche se la tecnica declamatoria non è ideale per questa musica (meglio comunque lui di altri declamatori-Radames com Vinay e Del Monaco).

Eccolo appunto in Radames al Met (qui aveva 42 anni) a fianco dell'unica che all'epoca osasse sfidare a New York la supremazia della Milanov: Stella Roman.
Svanholm accenta con un vigore eroico a cui non si resiste; il suo italiano è perfetto e si sforza persino di smorzare il si bemolle ("il cielo dei nostri amori"). Benché totalmente declamatoria, mi pare una prova notevolissima.



E ancora meglio qui, con l'appassionata Amneris della Thebon.


Per me, una delle migliori esecuzioni di questa scena di tutta la discografia.


Una curiosità.
Come gli altri due massimi tenori scandinavi del periodo, anche Svanholm prese lezioni da John Forsell, già insegnante di Jussy Bjoerling e Aksel Schiøtz (e di Hjördis Schymberg, Torsten Ralf, ecc...).
Strano, se si considera quanto diversi sono i tre tenori: Bjoerling aulico e dardeggiante come un Duprez, Schiøtz vellutato e interiorizzante liederista, Svanholm virile e moderno wagneriano.

Idea!
Sentiamoli a confronto!








Salutoni,
Mat

[Tamerlano]

Non avevo mai sentito l'aria della Belle Hélène cantata da Jussy Bjorling.
E' fenomenale!
Belli anche tutti gli altri video. Grazie. Carlo

[VGobbi]

Complimenti Vit!
Sei uno Svanholmiano di ferro!
Hai praticamente tutte le sue grandi interpretazioni, persino il rarissimo Parsifal (anche se come dici non si sente nulla).
Persino il suo Erode.

Grazie Mat, ma non esageriamo ... a me pare che ci sia davvero poco di Svanholm e che non abbia poi lasciato molte testimonianze discografiche, purtroppo aggiungo io!

[pbagnoli]

Ho pure l'Otello cantato in lingua originale, sotto la direzione mobilissima e straordinaria di Sixten Ehrling. Non ricordo l'anno d'incisione, ma ricordo il suo Otello che sembra anticipare i temi di un Vickers. Un Otello meno eroe e piu' umano!

Tutto vero.
Anch'io ce l'ho; mi è arrivato oggi.
Lo sto ascoltando al termine di una giornata pesantissima e, anche se è del 54 (quindi lui aveva già 50 anni), è un Otello semplicemente favoloso, per nulla cavernoso o trucibaldo. Esiterei ad accostarlo a Vickers, il cui canto - pure meraviglioso - mi sembra un po' più costruito; Svanholm ha quella proprietà di alcuni grandi di cantare con una naturalezza che sembra quella dello spoken language, come dicono gli inglesi.
Straordinaria pure la Nordmo-Lovberg, fra le 3-4 migliori Desdemone del disco.
Berglund mi lascia un po' più freddino.
Direzione meravigliosa; anche in questo sono d'accordo con te

[VGobbi]

Pietro, ti senti bene?

A parte gli scherzi, questa è una delle rarissime registrazioni discografiche che ha superato la mia fortissima ritrosia verso le edizioni non cantate in lingua originale. Comunque tenore e direttore sugli scudi. Grandissimi davvero!

[Alberich]

Fantastico, un cantante decisamente sottovalutato. Grazie degli ascolti