Come detto più volte, ho trovato questo spettacolo assolutamente splendido. Tuttavia vorrei per un attimo solo provare a fare il testimone del diavolo. Non per mero esercizio dialettico né tantomeno per porre domande di cui presumo in partenza di sapere la risposta, ma perché trattasi di questione che mi sta realmente a cuore (non ultimo per il fatto che essendo padre di una splendida bimba di 2 anni e mezzo
, non vorrei che la piccola crescesse, andasse all'opera, ne restasse traumatizzata, e decidesse che i CD e i DVD di papi potrebbero essere meglio valorizzati se venduti
, onde ricavarne un po' di gruzzoletto per sballare in disco con amichette ed... amichetti
).
Immaginiamo quindi il caso di un adolescente di 14 anni che, nonostante i timori per gli sfottò degli amici ("ti piace l'opera? quella è roba da matusa!!"), si stia faticosamente avvicinando al mondo dell'opera. Ora, il nostro protagonista è pronto per andare a teatro a vedere la prima opera della sua vita. E' il Trovatore di Verdi, regia di Cerniakov (chi è? Mah, forse un russo...). Il ragazzo è ben consapevole che l'opera non è mero intrattenimento né musica di sottofondo, ma è un tipo di spettacolo al quale è meglio andare preparati. E allora, da personcina furba qual è, si compra un CD con la musica, si studia bene il libretto. E un, due tre, pronti e via! A teatro!!
Ora, fermiamoci un attimo e domandiamoci, quale sarebbe la sua reazione di fronte a questo Trovatore?
Come molti di voi, io ne sono rimasto assolutamente conquistato, ma mi rendo conto che questo è l'ultimo di una lunga serie di trovatori che mi è capitato di vedere dal vivo o in video. Si tratta di un'opera che conosco a memoria, nella musica, nella vicenda, nella gestazione, nelle interpretazioni discografiche. Ma che dire del nostro ragazzotto alle prime armi? Siamo davvero sicuri che una regia come quella di Cerniakov sia la più adatta ad un pubblico di neofiti che per primi si accostino all'opera? Uno spettacolo più tradizionale potrebbe forse costituire un viatico migliore? Ma uno spettacolo che illustrasse il Trovatore a mo' di cartolina Liebig forse potrebbe indurre il nostro complessato adolescente a pensare: "ecco, i miei amici avevano ragione: l'opera è proprio una cosa ammuffita!
", e magari potrebbe decidere di non mettere mai più piede in un teatro d'opera (negandosi così per sempre l'incontro con la cosa più bella del mondo
). Ma potrebbe anche succedere il contrario: il ragazzo potrebbe essere spinto a riflettere su quello che ha visto (magari domandandosi se valeva proprio la pena complicare ulteriormente una storia già di suo abbastanza arzigogolata
), procurarsi il video di qualche altro allestimento, confrontarsi con qualcuno che all'opera ci va già da un po' di tempo, leggersi e rileggersi per bene "Anche stasera" di Mattioli
, approfondire l'argomento su internet, diventare un operoinomane incallito e, chissà, magari finire ad iscriversi al forum di operadisc...
P.S.: fatemi sapere che ne pensate: quando si arriverà al momento fatidico del "papà, mi porti a teatro?" devo sapere come comportarmi!!!!!