Il Trovatore (Verdi)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda Maugham » dom 22 lug 2012, 12:39

teo.emme ha scritto:
DottorMalatesta ha scritto:in fin dei conti il motivo per cui si preferisce il Trovatore di Cerniakov alla paccottiglia di uno Zeffirelli (di un Pier'alli, di un Ronconi, o di un qualunque altro dei soliti noti italioti, eccezion fatta per Damiano Michieletto) è che solo il primo racconta una storia agli uomini di oggi con un linguaggio in grado di convincere/avvincere/commuovere/far pensare (il secondo, al massimo, illustra/decora/edulcora/annacqua...).

Che palle...non ti sfiora mai il sospetto di non avere la verità in tasca?



Questa è una risposta villana e denota una povertà disarmante di argomenti
Ti invito a scusarti con il Dott. Malatesta e con gli altri membri del gruppo.

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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda Ninci » dom 22 lug 2012, 18:02

Mah, penso che nel corso della storia possano esistere fenomeni creativi e interpretativi che ottengono un grandissimo successo per un certo lasso di tempo; quindi indubbiamente esprimono il tempo che è il loro ed è dovere di ognuno di noi interrogarci sul perché questo accada. Tuttavia è altrettanto frequente il caso di fenomeni come quelli sopra descritti che, dopo un iniziale successo, scompaiono senza lasciare traccia, ad onta di ogni zelo archeologico. Questo accade secondo me perché il tempo che era stato il loro non lo esprimevano pienamente e con rappresentatività assoluta; altrimenti sarebbero stati in grado di parlare al di là della loro epoca. E invece no. Rimangono morti e sepolti. Non hanno saputo coniugare l'espressione di sé e del linguaggio della loro epoca con l'andare oltre sé. Con questo volevo rispondere brevemente al cortese Mattioli.
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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda mattioli » dom 22 lug 2012, 20:15

Gentile Ninci, su questo non c'è dubbio. E per questo insisto sul fatto che prendere atto della realtà non significa affatto abdicare al ruolo della critica, anzi.
Tuttavia mi stupisce leggere di continuo sproloqui sulle regie "moderne" (chissà poi che vuol dire...) descritte come incomprensibili eccentricità di qualche stravagante, come se non fossero il frutto di un processo storico che non è iniziato certo ieri e non finirà domani. Tant'è: il problema, com'è ovvio, non sono le chiacchiere sul web, benché del livello degli argomenti e della semplice buona educazione nel (non) esporli tu possa trovare un ottimo esempio un paio di post a monte :shock: , ma il fatto che, almeno in Italia, una simile incapacità di ragionare sui fatti (insisto: sui fatti) e di leggerli in una semplice prospettiva storica è tipica di troppi che l'opera la fanno, la organizzano e la criticano. Con i disastrosi risultati che ognun vede, concesso e non dato che voglia farlo.
Cordialità, ossequi etc.

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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda Ebestignani » lun 23 lug 2012, 0:23

Ho potuto avere un CD solo ieri: visto che la realizzazione di Cerniakov sembra l'aspetto piu' discusso,mi dispiace di non potere dire la mia.
La mia vorrei dirla in punta di piedi sulla direzione. D'accordo per alcuni splendidi momenti (direi soprattutto l'accompagnamento ad Azucena e tutta la parte prima dell'"ah si' ben mio") ma bestemmio se dico che preferisco e di gran lunga Karajan Mehta e Schippers?
Sul canto non dico niente.Oppure sarebbe il caso di dire una cosa sola. Questo e' spettacolo che ha suscitato grande attesa e rappresentava probabilmente il clou dell'estate 2012.
Dice Willy,io mi sposto per Cerniakov,non per sentire cantare correttamente. Puo' essere una visione accettabile: ma cosa vogliamo cerniakovare con una compagnia del genere? Io non credo di avere cosi' grandi esigenze: ma mi e' parso proprio di sbattere la testa contro il muro. Un soprano e un tenore orripilanti,un basso da Carro di Tespi,ormai,e mi dispiace per lui: e tengo per ultimo quello che non aveva la mano destra sull'elsa della spada e la sinistra sul cuore(la frase non e' mia,e' di Eugenio Gara)
Ossia il signor Hendricks,altro fiore del mio giardino direbbe zio Rudi. A me e'toccato lui,e non so che pensare,se non che il peggio ( finora rappresentato nella sua corda da Bo Skhovus,tra tutti quelli sentiti) non e' morto mai. Canta il signor Hendricks? Giudicate voi.

Baci canadesi
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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda Maugham » lun 23 lug 2012, 21:47

Ebestignani ha scritto:Dice Willy,io mi sposto per Cerniakov,non per sentire cantare correttamente. Puo' essere una visione accettabile: ma cosa vogliamo cerniakovare con una compagnia del genere? Io non credo di avere cosi' grandi esigenze: ma mi e' parso proprio di sbattere la testa contro il muro. Un soprano e un tenore orripilanti,un basso da Carro di Tespi,ormai,e mi dispiace per lui: e tengo per ultimo quello che non aveva la mano destra sull'elsa della spada e la sinistra sul cuore(la frase non e' mia,e' di Eugenio Gara)


Pensavo che l'aspetto vocale di questo Trovatore fosse già stato da tutti ampiamente contestualizzato e -almeno da parte mia- sufficientemente criticato per non doverci tornare sopra.
Gara? Nato a Genova il 6 luglio del 1888. Ti sei risposta da sola. :D
Ciao
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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda DottorMalatesta » mar 24 lug 2012, 8:50

"Un tempo c'erano le voci", verrebbe da dire parafrasando Gloria Swanson dell'immortale "Viale del tramonto". E indubbiamente un tempo cantavano i Corelli, i Del Monaco, le Tebaldi, le Nilsson (ma oggi, comunque, cantano pur sempre una Waltraud Meier, una Nina Stemme, una Mariella Devia, un J.D. Florez...).
Esprimerò un pensiero assolutamente personale (onde evitare sentenze apodittiche che mi comportino accuse di fondamentalismo intollerante da chi peraltro sembra gettare il sasso e nascondere la mano ;-)): se oggi, novello Faust, mi comparisse davanti il Mefistofele tentatore, offrendomi di rivivere la grande stagione d'oro del canto (che poi, di grazia, qual è? gli anni di Gigli e della Caniglia? gli anni della Callas e della Tebaldi? gli anni della Freni e Pavarotti? gli anni della Pasta e della Malibran?), quale sarebbbe la mia risposta? Rinunciare alla traviata della Dessay per la tosca della Tebaldi? Rinunciare al trovatore mugghiato di Cerniakov per un trovatore con Lauri-Volpi? Penso che senza troppi rimpianti, e anche a costo di rinunciare a vedere in scena l'amata Callas, non accetterei il patto col diavolo. Questa non sarà la stagione d'oro del canto, ma andare a teatro in questo presente così "meschino" mi ha comunque regalato e continua a regalarmi grandi emozioni.
De gustibus non est disputandum! (o forse no?) ;-)

Ciao,
Francesco

Alcune frasi celebri tratte da Sunset Boulevard (Viale del tramonto di Billy Wilder) tutte da meditare:

Joe (William Holden) descrive la villa di Norma (Gloria Swanson)
Era quello un luogo strano, una di quelle costruzioni solenni che inorgoglivano un tempo i magnati del cinema. Una casa abbandonata fa sempre un effetto sinistro. Questa poi era un rudere: aveva l'aria di una di quelle vecchie gentildonne decadenti cariche di antichi veli sdruciti e di cianfrusaglie fuori moda, che vivono isolate dal mondo fra i fantasmi di un passato fastoso.

Joe (William Holden) e Norma (Gloria Swanson)
Siete Norma Desmond, la famosa attrice del muto. Eravate grande.
Io sono sempre grande. È il cinema che è diventato piccolo.
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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda Maugham » mar 24 lug 2012, 10:26

DottorMalatesta ha scritto:"Un tempo c'erano le voci", verrebbe da dire parafrasando Gloria Swanson dell'immortale "Viale del tramonto". E indubbiamente un tempo cantavano i Corelli, i Del Monaco, le Tebaldi, le Nilsson (ma oggi, comunque, cantano pur sempre una Waltraud Meier, una Nina Stemme, una Mariella Devia, un J.D. Florez...).


Corelli, Del Monaco, Di Stefano, Tebaldi, Callas, Bastianini, Rossi-Lemeni etc. tra l'altro, alla loro epoca, bersaglio di critiche micidiali. Di Stefano e Del Monaco anche dopo. Celletti (illustre discepolo di Gara :roll: ) si lasciò andare alla più "passatista" delle affermazioni. Su Musica Viva -quando ormai era solo il recensore spinoso che molti ricordano e quello per cui purtroppo viene ricordato e copiato- recensì un'Aida live con Del Monaco. Dopo aver passato decenni e scritto pagine sul canto disastroso di Marione, sull'incapacità di alleggerire e modulare, sull'imperizia della sua tecnica brada e muscolare... ebbene, dopo anni di anatemi, scrisse: "rispetto a Domingo quello di Del Monaco è un Radamés da monumento in piazza."
Penso che lodare il passato sia nella natura delle cose.
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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda Ebestignani » mar 24 lug 2012, 13:27

Willy,non e' per "lavarti la faccia",ma il tuo commento mi era parso non pertinente ma pertinentissimo.E,devo dire,come al solito bellissimo anche da leggere. L'ho fatto leggere a mezza Montreal,dove ci sono parecchi cerniakowskiani.Amici miei,voi scrivete divinamente,mica e' acqua da occhi discutere con voi.
Io non approvo - mica per quello che hai scritto tu,per carita'- il "glisser" su certe controperformances.
Vero che a tutti sono toccate le critiche. Il Manrico di Corelli non era inappuntabile. Su Leonora scivolo',e di brutto,perfino l'ormai peraltro "passata" Dame Joan. Sul Conte di Bastianini,non solo Celletti aveva qualcosa da ridire.
Non vorrei che queste mie parole sembrassero il frutto perverso di una ossessione antimoderna. Ma se a un marziano sbarcato sulla terra,con nozioni di musica d'opera quanto basta,facessimo sentire prima questi appena citati e poi quella roba di Bruxelles,mettendo poi a fianco i relativi compensi, come pensate che reagirebbe?
Non mi dite che ci sarebbe molto di meglio per fare un Trovatore all'altezza della direzione e della regia (ammesso e non concesso) perche' comincio a non crederci piu'.
Quanto a Gara, citato solo come fonte di una definizione che mi sembrava graziosa, posso essere d'accordo sulla sua anagrafe.
Certo,lui non lo cambio mica tanto facilmente con Isotta Giudici o altro.Abbiate pazienza :wink:

Riciao

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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda mattioli » mar 24 lug 2012, 13:59

Gentile Ebe/Maria,

mi scusi se in luogo del SD (Sempre Divino) Maugham Le risponde la mia pochezza, ma spero che il DOM (Divino Ottimo Massimo) segua a ruota. Nessuno che io abbia letto, e men che meno il sottoscritto che ha anche modestamente scritto, ha sostenuto che la compagnia di questo Trovatore fosse buona o anche solo accettabile. Poi è questione di gradi di giudizio: si va dal "tutti raccapriccianti" (tranne Furlanetto junior) mio a giudizi più possibilisti ma comunque negativi.
Il punto non è questo e nemmeno riandare alla storia interpretativa del Trovatore, remota, meno remota e recente. Il punto è che, mi creda o no, io sono andato a Bruxelles (niente di eroico: un'ora e 22 minuti di treno, piacevolissimi) sapendo che non ci andavo per ascoltare cinque grandi voci. Però, mi creda o no (e qui, mi rendo conto, forse chiedo troppo alla Sua fiducia) ho vissuto (noti: non dico né visto, né ascoltato: vissuto) qualcosa che, secondo me, era Il trovatore. Oh, se lo era: e infatti, dopo aver avuto la tentazione di uscire dopo il primo quadro del primo atto, alla fine sono uscito (per davvero) con una bella pelle d'oca che mi torna, anche adesso, ripensandoci. Laddove con altre direzioni/regie e con cantanti che vanno per la maggiore (e poi dove? Chi?), mi sono mancate le voci che Lei ricorda ma non erano sostituite, nella mia emozione, da nient'altro.
Lei (ma forse Gliel'ho già detto) scrive benissimo e vorrei solo rimproverLa di farlo troppo poco. Anzi, un altro, non dico rimprovero, ma puntualizzazione me la consenta:

mettendo poi a fianco i relativi compensi


No. Intanto perché i compensi di questi signori, che io non conosco e non m'interessa conoscere, sono affari loro e di chi li paga. E poi perché gli artisti non vanno giudicati da quel che guadagnano, anche perché non lo stabiliamo né Lei né io e nemmeno la Monnaie, ma un signore molto più potente che si chiama Mercato. E infine perché uno canta bene, benissimo, male e peggio indipendentemente da quanti soldi gli diano per farlo.
Scusi il Lei, ma con Lei (appunto) mi viene spontaneo.
Cordialità

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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda VGobbi » mar 24 lug 2012, 22:46

Visto a spizziconi, sopra tutto i fatti salienti dell'opera ... anche perche' mi e' letteralmente scomodo vedere l'opera su uno schermo del pc (ma mi sto attrezzando per vedere l'opera in tv, tramite pc).

Che dire? Sulla regia non posso esprimermi perche' lo spettacolo andrebbe visto per intero.

Sul cast ... insomma velo pietoso per il Manrico, poi Leonora ed in parte Conte di Luna. La migliore senza ombra di dubbio Azucena.

Superstar la direzione bellissima di Minkowski. Ho avuto la stessa sensazione di quando ascoltai dal vivo Ono in Macbeth, ovverossia sentire l'opera come se fosse nuova e svelatrice di nuovi suoni, di nuovi timbri ... Stupendo!
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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda DottorMalatesta » mar 24 lug 2012, 22:49

Non è davvero necessario ribadire una cosa evidente: il cast di questo Trovatore era costituito da cantanti di qualità variabile dal male al pessimo. :-)
Però vorrei proporvi qualche riflessione. Il melodramma, l’opera lirica è essenzialmente teatro, teatro in musica. Di conseguenza a mio modo di vedere la valutazione delle qualità “estetiche” di una voce (ossia se una voce possa essere considerata “bella” o “brutta”) dovrebbe necessariamente tenere conto delle sue capacità espressive. Nell’opera forse non esiste la voce “bella” o “brutta” in senso assoluto, ma solo in relazione alla resa espressiva di un determinato personaggio (ben lo sapeva quella vecchia volpe di Verdi che tanto insisteva sull'importanza della “parola scenica”). L’espressività di un cantante deve poi essere valutata nelle due componenti: fisicità (intesa sia come physique du role che come gestualità) e vocalità.
Qualunque valutazione estetica di una voce non può non tenere conto della capacità di resa teatrale insita in essa. Basti pensare al genio assoluto di Maria Callas e a quello che questa donna riusciva ad esprimere con una voce tanto brutta (ebbene sì, l'ho detto!!). La voce della Callas è di una bellezza inarrivabile proprio a causa della sua intrinseca teatralità : Love : .
Anche senza scomodare il fantasma della Divina, sembra evidente come qualità estetiche di una voce (bellezza/bruttezza), capacità tecnica e resa espressiva possano non coesistere. E, a differenza di quanto parrebbe a prima vista, non necessariamente una buona tecnica è condizione necessaria per una convincente resa espressiva di un ruolo vocale (sebbene la Katia sia dimostrazione lampante del fatto che se non si sa cantare, nulla si può esprimere... :mrgreen: ). Vi sono voci dalla tecnica alquanto eterodossa (per usare un eufemismo), ma dotate di una splendida capacità espressiva (penso a Carreras, Di Stefano, e al giovane Kaufmann). Voci intrinsecamente “brutte”, ma straordinariamente espressive (Gobbi, Callas). Voci di madreperlacea bellezza, ma talora algide nell’espressione (e penso alla Caballé e a Kraus; sia ben chiaro, solo in alcuni ruoli!).
Pensiamo per parallelo al cinema. Bette Davies era forse una bella donna? Assolutamente no! Anche la voce era gracchiante e sgradevole. Eppure, ancora oggi i suoi occhi bucano lo schermo, ogni suo sguardo è in grado di trasmettere autentiche emozioni teatrali.
Per cui, ritornando al Trovatore di Bruxelles, siamo tutti d’accordo: vocalità brutta, talora bruttissima, talora orrida. Ma a mio modo di vedere una voce va valutata sempre nella viva realtà teatrale, tenendo conto della resa espressiva, intesa sia sul piano della gestualità che della vocalità. E se la vocalità di nessuno è in grado di raggiungere neppure la sufficienza (tuttavia, tenore a parte, una certa intenzionalità espressiva negli altri io l'ho sentita), sul piano dell’interpretazione fisica, dell’immedesimazione nei personaggi, del grado di introspezione, penso che questi possano essere considerati dei grandissimi cantanti. Merito della regia? Indubbiamente! E di chi sennò? Con buona pace dei tanti detrattori del “teatro d’avanguardia” e dei custodi del tempio della lirica...
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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda Ebestignani » mer 25 lug 2012, 1:09

Caro Mattioli,posto che io arrossisco di fronte a ogni apprezzamento di chi ha scritto un libro cosi' bello come il suo ultimo,che mi ha fatto compagnia per tante nottate,volevo precisarLe che purtroppo a me,come a molti altri,manca l'aspetto visivo della rappresentazione di questo Trovatore: dovevo accontentarmi di un cd neppure troppo ben confezionato.
Non metto assolutamente in dubbio la legittimita' della sua "pelle d'oca".E' capitato a tempo suo anche a me,ed e' bellissimo,me ne rendo conto,sentire quel brivido a mente fredda,ripensandoci cioe' dopo magari "vegliando le notti serene".E' una sensazione che credo sia concessa,a questi livelli,solo dal nostro glorioso e dannato teatro d'opera.
Ma cosi' en passant: non sarebbe auspicabile che queste emozioni venissero anche corroborate dal ricordo della esecuzione vocale?
Lei dice: i compensi della compagnia di Bruxelles non mi interessano. A me,modicamente,interessano. Si dice Monnaie e mercato,ma mercato non e' una parola magica: dovrebbe avere un aspetto pratico non equivocabile. E sono da biasimare se mi chiedo oggi quale mercato possa giustificare la presenza a questi livelli di una compagnia di canto siffatta?
Veramente sono frutto del mercato i compensi,che immagino di un certo "peso",di un tenore,di un baritono,di un soprano e di un basso del genere???
Forse sarebbe piu' giusto dire - e cosi' rispondo anche al carissimo Dottor Malatesta - che oggi come oggi una esecuzione di certe opere verdiane,fatti salvi exploit isolati, diventa sempre piu' un problema: che ci dobbiamo contentare di un Dydyk,di una Poplu-come si chiama, di un ex basso e dell'atrocissimo signor Hendricks perche' trovare di meglio non e' facile.
Il nostro caro Matteo dice che trattasi di fanfaluche,che mai come in questi anni c'e' stato un profluvio di splendide voci.
Poi pero',quando si viene al dunque, ossia quando si va a teatro a sentire Verdi,ma se permettete anche altro,i risultati sono quelli che le registrazioni mostrano impietosamente. Che poi tutti o quasi,in generale,possano essere bravissimi
attori,non mi consola affatto,anzi mi fa ancora piu' rabbia.

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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda DottorMalatesta » mer 25 lug 2012, 21:17

Come detto più volte, ho trovato questo spettacolo assolutamente splendido. Tuttavia vorrei per un attimo solo provare a fare il testimone del diavolo. Non per mero esercizio dialettico né tantomeno per porre domande di cui presumo in partenza di sapere la risposta, ma perché trattasi di questione che mi sta realmente a cuore (non ultimo per il fatto che essendo padre di una splendida bimba di 2 anni e mezzo : Love : , non vorrei che la piccola crescesse, andasse all'opera, ne restasse traumatizzata, e decidesse che i CD e i DVD di papi potrebbero essere meglio valorizzati se venduti :x , onde ricavarne un po' di gruzzoletto per sballare in disco con amichette ed... amichetti :evil: ).
Immaginiamo quindi il caso di un adolescente di 14 anni che, nonostante i timori per gli sfottò degli amici ("ti piace l'opera? quella è roba da matusa!!"), si stia faticosamente avvicinando al mondo dell'opera. Ora, il nostro protagonista è pronto per andare a teatro a vedere la prima opera della sua vita. E' il Trovatore di Verdi, regia di Cerniakov (chi è? Mah, forse un russo...). Il ragazzo è ben consapevole che l'opera non è mero intrattenimento né musica di sottofondo, ma è un tipo di spettacolo al quale è meglio andare preparati. E allora, da personcina furba qual è, si compra un CD con la musica, si studia bene il libretto. E un, due tre, pronti e via! A teatro!!
Ora, fermiamoci un attimo e domandiamoci, quale sarebbe la sua reazione di fronte a questo Trovatore?
Come molti di voi, io ne sono rimasto assolutamente conquistato, ma mi rendo conto che questo è l'ultimo di una lunga serie di trovatori che mi è capitato di vedere dal vivo o in video. Si tratta di un'opera che conosco a memoria, nella musica, nella vicenda, nella gestazione, nelle interpretazioni discografiche. Ma che dire del nostro ragazzotto alle prime armi? Siamo davvero sicuri che una regia come quella di Cerniakov sia la più adatta ad un pubblico di neofiti che per primi si accostino all'opera? Uno spettacolo più tradizionale potrebbe forse costituire un viatico migliore? Ma uno spettacolo che illustrasse il Trovatore a mo' di cartolina Liebig forse potrebbe indurre il nostro complessato adolescente a pensare: "ecco, i miei amici avevano ragione: l'opera è proprio una cosa ammuffita! : Hurted : ", e magari potrebbe decidere di non mettere mai più piede in un teatro d'opera (negandosi così per sempre l'incontro con la cosa più bella del mondo : Love : ). Ma potrebbe anche succedere il contrario: il ragazzo potrebbe essere spinto a riflettere su quello che ha visto (magari domandandosi se valeva proprio la pena complicare ulteriormente una storia già di suo abbastanza arzigogolata :? ), procurarsi il video di qualche altro allestimento, confrontarsi con qualcuno che all'opera ci va già da un po' di tempo, leggersi e rileggersi per bene "Anche stasera" di Mattioli : Love : , approfondire l'argomento su internet, diventare un operoinomane incallito e, chissà, magari finire ad iscriversi al forum di operadisc... :)

P.S.: fatemi sapere che ne pensate: quando si arriverà al momento fatidico del "papà, mi porti a teatro?" devo sapere come comportarmi!!!!! ;-)
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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda VGobbi » gio 26 lug 2012, 11:14

Alla fine me lo sono visto con calma questo Trovatore. Non so ... mi sa che a furia di leggere questo splendido forum ... sto rivalutando molto delle mie certificate posizioni, dei miei punti fermi (a parte la Sutherland che proprio non riesco a digerirla nel repertorio italiano :mrgreen: ).

Maugham affermava, che dopo tanto girovagare per il mondo nell'ascoltare l'opera ... crede che si arrivi ad un certo punto, in cui accontentarsi delle "note belline e pulitine" non basti piu'. Mi sa che vale anche per me ... dopo aver visto in sequenza spettacoli di Guth, Jones e Tcherniakov ... il modo di approcciarsi all'opera e' totalmente cambiato o per lo meno diverso.

In effetti, la resa vocale e' al limite dell'inascoltabile in questo Trovatore belga, ad eccezione dell'ottima Brunet (Azucena) e della direzione di Minkowski semplicemente sublimale. Certo, con una direzione cosi' ci voleva tutt'altro cast ... E' penalizzante ritrovarsi un Trovatore crepuscolare ed allo stesso tempo energico ... un Trovatore regale ed allo stesso tempo sanguigno con la voce di un Dydik (sicuramente il peggiore in campo e con una voce che con Verdi, almeno con Manrico centra una mazza). Sembra davvero uno spreco di tempo ed energie, non trovate?

Ma alla fine non si sono fatti i conti con l'oste, ovverossia con la regia di Tcherniakov, capace di reiventare una storia gia' di per se' astrusa e complicata come quella ingegnata da Cammarano.

E da li' ... mi si e' aperto un altro mondo ... d'altro canto il mio udito non e' cosi' eccellente e sano ... e posso sopportare di sentire cantanti non proprio all'altezza, se di fronte mi trovo ad uno spettacolo convincente e coinvolgente come quello andato in scena a Bruxelles. Solo un neo, per inciso neanche indifferente ... sarebbe stato assai preferibile se lo spettacolo lo si capisse, senza l'aiuto delle didascalie.

Ultima cosa ... se il canto, ripeto, si lascia desiderare (noto la defezione di Leonora, come ha giustamente fatto presente Marazzi, a fine spettacolo per gli applausi), dal punto di vista attoriale e' qualcosa di miracoloso ... e per di piu' in un teatro d'opera, su tutti il trio delle meraviglie Hendricks (Conte di Luna vociante come pochi, ma alla fine altrettanto convincente), Brunet (non solo brava vocalmente) e lo scassato Furlanetto (restare credibile, anche cantando poco e sempre in scena, fino alla tragica quanto imprevista morte, e' da 10 e lode).

Inoltre, ultimissima cosa (me ne stavo dimenticando), spiazza tantissimo il sostituire il coro ed i comprimari facendoli cantare (davvero male) ai protagonisti .. anche questo e' del tutto spiazzante, ma del tutto consono alla trama inscenata dal geniale regista russo.

A questo punto, aspetto altre occasioni per poter vedere altre opere interessanti, consigliatemi da voi ... magari seduto comodamente in tv (come ho fatto con questo Trovatore).

Ve ne sarei ampiamente grato (ed in questo caso, se mi permettete un piccolo consiglio, sarebbe graditissimo aprire una sezione solo per segnalare le novita', gli allestimenti e le incisioni - anche cd - che meritano di essere menzionate, visionate ed ascoltate). Io ci conto! :wink:

Grazie mille!
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Re: Il Trovatore (Verdi)

Messaggioda VGobbi » gio 26 lug 2012, 11:15

Al DottorMalatesta ed alle sue interessanti questioni che pone, prometto di rispondergli piu' avanti.
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