pbagnoli ha scritto:E su questo autore cosa ci raccontiamo?
Magari con questo thread riesco a stanare il vecchio (si fa per dire) Marco Fornengo...
Ho appena sentito a Lucerna la nona.
Be' elogiare i Berliner è come portare vasi a Samo.
Però devo dire che l'ascolto ravvicinato di Wiener (Salisburgo) e Berliner (Lucerna) mi ha confermato senza possibilità di dubbio la superiorità - almeno attuale - dei secondi.
Sono secondo me l'orchestra più incredibile di oggi.
Io poi sono un grande ammiratore di Rattle, che mi pare abbia contribuito a rendere il suono dei berlinesi ancora più vellutato e distillato che nei tempi di Abbado.
La loro nona mi è piaciuta perché ha evitato il narcisismo piagnone (falsamente tragico) di molti interpreti, anche togatissimi.
C'era senso dell'umorismo e della narrazione; vi dominava, clangori ed esplosioni a parte, una poetica da piccole cose, un senso "crepuscolare" ma moderno, da 2000.
Mi è parso un Mahler che non si vergogna di essere borghese, anche nelle paure e nelle abissali disperazioni (e perché poi bisognerebbe vergognarsi?).
Che volete che vi dica... ammirazione (d'obbligo) a parte, nOn stravedo per Mahler, ma se c'è un modo per farmelo piacere è questo.
Anche i soci Wanderer sono rimasti estasiati dal concerto.
... anche se, a onor del vero, solo due su quaranta hanno mostrato perplessità sul direttore: troppo colorismo, poco senso della struttura, poca profondità...insomma un Elgar travestito da Mahler.
Bah.... varietà di prospettive.
Salutoni
Mat
PS: spero di non essere andato OT; anche un'esperienza di ascolto diretto può contribuire, credo, alle riflessioni su questo musicista.