Peter Grimes (Britten)

[VGobbi]

Anch'io ci sarò il 31, e mi aspetto moltissimo. Sono felice poi che al posto di (mi pare) Ainsley ci sia Graham-Hall, un grande artista.

Saluti

Davvero? Come mai questa sostituzione, anche se alla Scala e' di norma il cambio cast dell'ultima ora!!!

[doncarlos]

Purtroppo le sostituzioni sembrano ormai la regola in molti teatri del mondo, e così pure le malattie improvvise, sepcialmente per la recita prima della diretta televisiva! Il mio record è con Kaufmann, che mi ha dato buca il 50% delle volte!

[pbagnoli]

Spettacolo interessante, ottimamente diretto da Ticciati - ricco di personalità, di buon senso esecutivo, molto a punta secca e grande dispensatore di sfumature - e splendidamente cantato da Purves (Balstrode).
Graham-Hall molto, molto ai limiti per un'operazione del genere; Gritton in difficoltà.
Regia.
Mah.
Splendida tecnica, splendida ambientazione. Tutto preciso, pulito, con un controfinale che non anticipo per non togliere la sorpresa a chi ancora non l'ha visto.
L'idea di base di Jones - per come la vedo io - è che Grimes sia una vittima delle "accidental circumstances" e, soprattutto, della malignità del Borgo. Questa impostazione non è di Jones, ma di Britten stesso: in ciò saranno contenti i tradizionalisti, ammesso che conoscano Britten.
Qualche simbolo non mi è chiaro.
Alla fine sono soddisfatto a metà. Sino ad ora - credo per miei limiti culturali - non sono ancora riuscito a stabilire un vero feeling con questo grande regista...
Attendo che lo veda il nostro Grande Esegeta di Jones: come il Don Raffaè dell'omonima canzone di De Andrè "...mi spiega che penso e bevimm'o caffè"

[VGobbi]

Intanto guardero' il live su Rai 5 e poi il 31 maggio andro' ad assistere allo spettacolo con due miei amici digiuni di opera. Sperem!!!

Grazie Pietro per la tua mini-recensione. Di Jones ho visto il suo Falstaff e la Lady Macbeth del distretto di Mtsenks, ebbene ... entrambi spettacoli favolosi ... Sul primo ridevo parecchio (complice un Purves strastoferico), nel secondo era uno spettacolo claustrofobico da far accapponare la pelle e con la presenza monumentale di Kotcherga.

[Enrico]

Intanto guardero' il live su Rai 5

L'antenna del mio condominio non prende Rai 5.

[torretower]

Come anticipato questa sera assisterò allo spettacolo e mi chiedevo.....avete mai occupato un posto non vostro? Mi spiego meglio. Io ho due biglietti molto belli (Palco centrale II ordine posti 2 e 4) ma preferirei assistere dalla platea e dato che ancora oggi molti biglietti sono invenduti mi aspetto di trovare dei posti liberi in platea. Cosa mi consigliate di fare? Chiedo cortesemente un favore ad una maschera? Faccio finta di niente e mi infilo in platea aspettando fino all'ultimo per vedere quali posti rimango vuoti? Tra l'altro dato che i miei biglietti costano tanto quanto quelli della platea non mi sembra neache malvagia come idea, no?

[Maugham]

Come anticipato questa sera assisterò allo spettacolo e mi chiedevo.....avete mai occupato un posto non vostro? Mi spiego meglio. Io ho due biglietti molto belli (Palco centrale II ordine posti 2 e 4) ma preferirei assistere dalla platea e dato che ancora oggi molti biglietti sono invenduti mi aspetto di trovare dei posti liberi in platea. Cosa mi consigliate di fare? Chiedo cortesemente un favore ad una maschera? Faccio finta di niente e mi infilo in platea aspettando fino all'ultimo per vedere quali posti rimango vuoti? Tra l'altro dato che i miei biglietti costano tanto quanto quelli della platea non mi sembra neache malvagia come idea, no?

Se hai i posti in palco e vuoi andare in platea non fanno nessun problema.
L'importante è che ti tenga un posto centrale.
La scenografia in alcuni punti e tale che -dai laterali- ne perdi sicuramente dei pezzi. Soprattutto al terzo atto.
Non ho mai capito perchè i registi -alcuni- non si pongano i problemi di quelli che sono nei palchi laterali ma costruiscono tutto solo per i fortunati che stanno nel mezzo.

WSM

[torretower]

Come anticipato questa sera assisterò allo spettacolo e mi chiedevo.....avete mai occupato un posto non vostro? Mi spiego meglio. Io ho due biglietti molto belli (Palco centrale II ordine posti 2 e 4) ma preferirei assistere dalla platea e dato che ancora oggi molti biglietti sono invenduti mi aspetto di trovare dei posti liberi in platea. Cosa mi consigliate di fare? Chiedo cortesemente un favore ad una maschera? Faccio finta di niente e mi infilo in platea aspettando fino all'ultimo per vedere quali posti rimango vuoti? Tra l'altro dato che i miei biglietti costano tanto quanto quelli della platea non mi sembra neache malvagia come idea, no?

Se hai i posti in palco e vuoi andare in platea non fanno nessun problema.
L'importante è che ti tenga un posto centrale.
La scenografia in alcuni punti e tale che -dai laterali- ne perdi sicuramente dei pezzi. Soprattutto al terzo atto.
Non ho mai capito perchè i registi -alcuni- non si pongano i problemi di quelli che sono nei palchi laterali ma costruiscono tutto solo per i fortunati che stanno nel mezzo.

WSM

Qunidi mi consigli di chiedere subito all'ingresso ad una maschera se mi posso accomodare in platea?

[Maugham]

Come anticipato questa sera assisterò allo spettacolo e mi chiedevo.....avete mai occupato un posto non vostro? Mi spiego meglio. Io ho due biglietti molto belli (Palco centrale II ordine posti 2 e 4) ma preferirei assistere dalla platea e dato che ancora oggi molti biglietti sono invenduti mi aspetto di trovare dei posti liberi in platea. Cosa mi consigliate di fare? Chiedo cortesemente un favore ad una maschera? Faccio finta di niente e mi infilo in platea aspettando fino all'ultimo per vedere quali posti rimango vuoti? Tra l'altro dato che i miei biglietti costano tanto quanto quelli della platea non mi sembra neache malvagia come idea, no?

Se hai i posti in palco e vuoi andare in platea non fanno nessun problema.
L'importante è che ti tenga un posto centrale.
La scenografia in alcuni punti e tale che -dai laterali- ne perdi sicuramente dei pezzi. Soprattutto al terzo atto.
Non ho mai capito perchè i registi -alcuni- non si pongano i problemi di quelli che sono nei palchi laterali ma costruiscono tutto solo per i fortunati che stanno nel mezzo.

WSM

Qunidi mi consigli di chiedere subito all'ingresso ad una maschera se mi posso accomodare in platea?

Non è importante. Aspetti il terzo segnale, quando fanno mezzasala chiedi alla maschera se puoi sederti nel posto rimasto libero. Facile, no?
WSM

[torretower]

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Qunidi mi consigli di chiedere subito all'ingresso ad una maschera se mi posso accomodare in platea?[/quote]

Non è importante. Aspetti il terzo segnale, quando fanno mezzasala chiedi alla maschera se puoi sederti nel posto rimasto libero. Facile, no?

WSM[/quote]

Grazie. scusami per la domanda banale ma non voglio fare figuracce.

[torretower]

....c'è qualcosa che no mi torna. Oggi nel primo pomeriggio per lo spettacolo di questa sera erano ancora disponibili più di 100 posti (di cui 63 solo in platea) ora ricontrollo e vedono che restano solo 7 biglietti. La biglietteria della scala è un vero mistero. Prima o poi scriverò un libro su questo tema; potrebbe intitolarsi così: "Il fantasma dell'opera. Come i bliegietti alla Scala compaiono, spariscono e ricompaiano all'improvviso".

[vivelaboheme]

Britten alla Scala ha ottime fortune. Dopo il Death in Venice della Warner, ecco uno splendido Grimes.
Il mare non si vede ma c’è, è ovunque, in questo straordinario spettacolo di Richard Jones. C’è nei bagliori di luce continuamente cangianti, c’è nella taverna di Auntie che oscilla (straordinario il dondolio delle lampade) c’è nella sovraeccitazione della popolazione. C’è nella tempesta del cuore di Peter Grimes, nelle nostalgie di Ellen. Il mare siamo noi cui tutto il palcoscenico guarda. E un mare – anzi “il mare” – di colori di ritmi, di arabeschi, di dinamiche d’eccezionale “apertura”, è l’orchestra nella formidabile concertazione di Robin Ticciati. Che , alla seconda rappresentazione, riceve un meritatissimo trionfo personale, con orchestra tutta in piedi, e l’intero cast più il pubblico uniti nell’applauso. Oltre a concertare divinamente, Ticciati ha un impressionante senso del ritmo: le parti più “danzanti”, dal tono popolare fino ai cenni di jazz (ce ne sono) trovano un’evidenza straordinaria. C’è, è vero, qualche rumore di scena di troppo in coincidenza degli ultimi interludi: ma è peccato veniale in una messa in scena collettiva (musica e teatro) di altissimo livello. E, in particolare, l’esecuzione del secondo interludio è da brivido. O nel primo, il suono “bianco” – eccezionale! – dei violini!
Uno degli aspetti più eccezionali del lavoro congiunto di Jones e Ticciati (e di Gabbiani: strepitoso il coro, per forza, misura e “presenza”) è proprio quello acustico. Esempio preclaro, il coro con organo nella (straordinaria) chiesetta chiusa che fa da controcanto alla melodia di Ellen. Jones e Ticciati, insieme, sono riusciti a fare del “difficilissimo” palcoscenico della Scala ciò che quasi a nessuno è riuscito, da che il palcoscenico stesso è stato rinnovato: un luogo di straordinarie risonanze, di inaudite dinamiche sonore (vedasi, ancora, il tamburo di Hobson, che “gira”, sullo sfondo, alla morte del ragazzo). La profondità, il “senso prospettico” del suono è uno degli aspetti più stuopefacenti, in questo allestimento del Grimes. Sul piano scenico-musicale, concordo sull’eccezionalità della realizzazione di “Old Joe has gone fishing”, ed è letteralmente agghiacciante (in senso positivo, naturalmente!) il passaggio dalla danza all’eccitazione collettiva che porterà al grido ” Peter Grimes”: momento capitale della direzione di Ticciati e della prova del coro quel grido ripetuto fra pause che paiono infinite: grande Britten, ma grandi anche glli interpreti, alla Scala.
Fra gli interpreti, straordinaria resa scenica e vocale della Auntie da parte della gloriosa Felicity Palmer (e che freschezza in acuto, complimenti!) avvolta nel suo bellissimo golfone marinaro. Spettacolosa la realizzazione scenica delle nipotine danzanti. In Susan Gritton, Ellen in maglione arancione, a mio avviso, la nota petualante, nella foggia (il gonnellone da maestrina) nei modi (i gesti da “mammina”) e in tutto il modo di porsi, è voluta, da Jones: e il vibratino della voce della Gritton è perfettamente funzionale a questa concezione del personaggio. Graham-Hall è uno straordinario attore: delinea un Peter aspro, esacerbato, poi delirante con una dolcezza di fondo che non riesce ad esprimersi. Non mi ero esaltato sullo strumento vocale in occasione di Death in Venice, non mi esalto oggi: il timbro è uniforme, può ingenerare monotonia, pur se questa stessa voce “ingrata” risulta, anche in questo caso, funzionale a delineare il personaggio.

E’ – nel suo complesso – uno spettacolo d’una forza spaventosa. Se ne esce sconvolti (e ce lo siamo detti in tanti, alla sortita dalla seconda replica).

E con la voglia di tornare, per rivedere, riascoltare, cogliere l’infinità di particolari “disseminati” da Ticciati e Jones in un lavoro collettivo (orchestra, solisti, coro meraviglioso) che fa di questo Grimes, sicuramente, uno dei momenti massimi (probabilmente “il” massimo) dell’attuale gestione scaligera. E’ nel novero ristretto degli spettacoli che uno si porta dentro per la vita, come punti di riferimento.

marco vizzardelli

[vivelaboheme]

Nello spettacolo di Jones, alcuni gabbiani stanno posati in cima alla chiesetta e ad altri edifici del "villaggio". Forse è per questo che, nel resoconto sono incorso in una gaffe, trasformando Bruno Casoni, maestro del coro, nel suo collega Gabbiani. Chiedo venia.
In ogni caso, il coro della Scala, in questo Grimes, vola altissimo!


marco vizzardelli

[Maugham]

Nello spettacolo di Jones, alcuni gabbiani stanno posati in cima alla chiesetta e ad altri edifici del "villaggio". Forse è per questo che, nel resoconto sono incorso in una gaffe, trasformando Bruno Casoni, maestro del coro, nel suo collega Gabbiani. Chiedo venia.
In ogni caso, il coro della Scala, in questo Grimes, vola altissimo!


marco vizzardelli

Io ho visto lo spettacolo sabato, alla prima.
Mi riservo di vederlo un'altra volta. Dovrebbe essere martedì prossimo.
Dico solo che gli scossoni che ho preso da Jones in altre occasioni (penso a Pagliacci, Trittico, Lohengrin, Billy Budd ) in questo caso... non ci sono stati. Al di là di una mostruosa, strabiliante bravura tecnica ho trovato un consueto Peter Grimes solo attualizzato con grande intelligenza.
Forse mi è sfuggito qualcosa. Ne parleremo.
WSM

[VGobbi]

Finito primo atto.

A me Jones mi fa letteralmente impazzire. Come sa muovere le masse lui, e' qualcosa d'indescrivibile. Muoverle in sintonia della musica!!!

Purves autentico mito, il migliore! L'avevo gia' apprezzato come grande Falstaff, sempre sotto la regia di Richard Jones.

Palmer emana fascino, di chi al teatro lirico ha dato tanto. Sono personalita' di cui il teatro d'opera non puo' farne a meno.

Ellen cosi' cosi' ... canta senza convizione, il personaggio non ne esce sbalzato.

Graham-Hall recita bene ma il suo canto e' un poco monotono e variegato.

Coro ai massimi livelli ed orchestra splendidamente guidata da Ticciati (direttore che per inciso mai l'avevo sentito nominare).