mattioli ha scritto:Molto interessante il discorso sul pubblico.
E' troppo facile, caro Mat, citare come funzionano i grandi nomi. E' ovvio che il pubblico fa a cazzotti per la Matilde di Shabran se la canta Florez, per i concerti di arie di PincoPallino della Bartoli. Perfino il Met ha riempito per Armida, ma perché c'era la Fleming (poi, peggio per Rossini). Ma quanti sono, gli artisti così? Fra direttori, registi, cantanti, diciamo venti? Trenta? Un poo' pochi per uno spettacolo globalizzato com'è l'opera oggi, dove è l'offerta che stenta a soddisfare la domanda, e non il contrario...
Su questo sono d'accordo: a me pare che Gelb, dovendo scegliere fra qualità e quantità, abbia optato per la prima che, come ricorda anche Mat, è da sempre una carta vincente del teatro di NY.
Poi, ad una prima occhiata, diciamola tutta: è vero, è banale, ci sono ottocentesime visioni, ritorni frusti e poco interessanti, distribuzioni sbagliate, sprechi colossali (la Opolais come Magda grida davvero vendetta!!!), tutto: però... intanto in una stagione uno ha la possibilità di ascoltare TUTTI i più grandi cantanti del momento, magari fuori parte, al centoduesimo approccio ad un personaggio, in allestimenti antidiluviani, tutto quel che volete, ma intanto al Met ci cantano tutti!
E il pubblico sarà pure d'élite, ma non tutti sono a tal punto compenetrati - per così dire - nel settore, dal palato così sopraffino da cassare a priori una Rondine con l'Opolais perché la brava cantante non è adatta ad un ruolo pensato per Gilda dalla Rizza. Figuriamoci! Chi vede la Kristine nel dvd della Rusalka e ne resta ammaliato, poi va a teatro, se la becca come Magda e dice: "ma che brava!"
Insomma, ci sono vari livelli di "élite", e secondo me la maggioranza di questa minoranza (perdonate il gioco di parole) è più "generalista" di quel che si pensi. Non è assolutamente detto che chi andrà ai Troiani di Londra lo faccia con uno spirito diverso e più positivo da quello con cui va ad un Faust con Alagna e la Gheorghiu. La maggioranza dirà "woooonderfuuuul" dell'uno come dell'altro.
E allora per Gelb e la sua stagione tutto filerà liscio, appunto. Poi, OK, avrebbe potuto fare di più. Ma finché andrà tutto bene, chi glielo fa fare di strologare debutti da urlo o azzardare regie in odore di "eurotrash"?
Ciao, statemi bene.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...