Scarpia ha scritto:la Anderson l'ho sempre trovata una cantante davvero, se mi è concesso dirlo, estremamente pallosa. E nella Donna del lago è stata sorprendente proprio xchè mi ha comunicato qualcosa...!
Certo che ti è concesso dire... ma anche a me è concesso ...sorprendermi del fatto che ti sei sorpreso!
Non capisco proprio, infatti, in cosa possa essere diversa la Anderson della Donna del Lago, rispetto alla Anderson di Armida, Semiramide, Otello, Maometto II, ossia gli altri ruoli Colbran che ha cantato.
Ma ancora di più mi sorprendo nel sentire definire "pallosa" una cantante come lei: istintivamente tragica, versatile, spettacolare vocalmente.
Capirei se ti fossi sorpreso a senirla nella Dafné di Strauss, muoversi per le volate supersoniche di quella musica come se fosse il suo ambiente naturale; o se l'avessi sentita nelle Bassaridi di Henze a Parigi, dar corpo a una delle più atroci eroine classiche di Euripide, la regina Agave, baccante dedita a orge e sacrifici umani, inconsapevole assassina del proprio figlio.
Non so quante Amine e Lucie possano tanto...
La mia sorpresa poi cresce a dismisura se poi sento definire "dignitosa" la Devia, cantante priva di qualsivoglia idea, con la presenza scenica e l'istinto tragico di un sedano, e a cui il pubblico italiano (per fortuna solo italiano) consente di trasformare in criceti personaggi immensi come quelli Colbran, Pasta, Ronzi in cambio qualche filatino e sopracutino da piazzare dove capita...
La sorpresa, ribadisco, è tutta mia!
Per la Von Stade: nn era quella della Cenerentola cn Abbado? Confermo l'effetto mozzarella (ke da oggi potrai dire di aver sentito qualcuno chiamarla in questo modo)
Ah ok! Quindi non era che qualcuno avesse detto una cosa del genere...
Era solo una tua personalissima opinione!
Be' me ne sento sollevato!
Liberissimo tu di vedere mozzarelle dove credi, ma io sono felice che nessun altro al mondo abbia definito così una delle più raffinate, suggestive, colte artiste degli ultimi decenni.
Scarpia ha scritto:Nn mi pare di aver citato la Caballè
E' vero, ho sbagliato.
Era stato Bergonzi.
Bergonzi ha scritto:Personalmente, mi piace - seppur con tagli e per nulla filologica- l'edizione RAI del 1970, diretta da Piero Bellugi, con una Caballè in stato di assoluta grazia, la Julia Hamari, un giovanissimo Bonissolli e il sempre bravo Pietro Bottazzo.
Piace anche a me quell'edizione. Anche l'Elisabetta del 70/71 con la Gencer mi piace o l'Armida con la Deutekom da Firenze.
La Caballé poi è talmente fantastica a livello vocale che verrebbe da considerarla (da questo punto di vista) la migliore in assoluta.
Io però sono affascinato da Elena, la misteriosa donna del lago, perché dietro di lei sento aleggiare l'atmosfera proto-romantica di Walter Scott.
Con la Von Stade (e in parte con la Anderson) questa atmosfera è evidentissima.
Con la Caballé ho la sensazione che il tutto si riduca alla solite belle note.
Sbaglio? Cosa ne pensi?
Salutoni,
Matteo