Buonasera ancora ( presto spariro',ve lo prometto )
Ho da replicare ancora qualcosa a livello di gossip, essendosi il caro Mat un po' scandalizzato di quanto ho detto su Fischer Dieskau.Siccome la storia sembra ben trovata,ma invece e' vera,ne' mai io ho nascosto la mano dopo aver tirato la sassata,senza annoiarvi troppo oltre con queste piccolezze ,sappiate che non e' esatto che io non abbia lavorato mai con
lui.In teatro e in sala d'incisione,no. Ma in un recital -molto noioso,tra l'altro- a Monaco,si. E - sai che novita' - ho fatto con lui il duetto della Traviata. Neanche male,sapete? se pensate che era il 1966....Lui fu molto cortese e compito,mi invito' a sentirlo in Tosca la settimana successiva a Francoforte ( la cantava sotto forma di concerto,mica stupido l'amico vostro ) Dopo di che alla stampa specializzata tedesca ne disse di tutti i colori. Padrone,per carita',ma non certo dopo quello che aveva fatto sentire A ME,ossia la caricatura di un baritono che canta il repertorio italiano,con una voce minuscola e con nessuna qualita' tecnica,al di fuori di una generica intonazione. Macbeth? Rigoletto? Jago? Ma quale teatro che non avesse avuto voglia di farsi ridere dietro lo avrebbe scritturato in queste opere? In disco certo,quante ne volete,e anche tante prove di sensibilita' e capacita' analitiche,ma sempre sotto l' usbergo generoso dei tecnici della DG. Voi fortunatamente siete giovani,quindi potrete tranquillamente pensare che la Maria stia dando i numeri. Ma lasciamo perdere,perche' ancora mi ci arrabbio,e qui non m'e' concesso, e quando -spero tra cent'anni,mica sono cosi' meschina- lo rivedro' gli diro' il resto.
La questione della Elisabeth e' un po' diversa, e la nostra rottura non ha riguardato direttamente lei,ma una persona proprio a lei molto vicina,avrete capito tutti, ed e' successo,poi dice che non e' vero che porta male, dopo una esecuzione di Forza del Destino.
Ma di questo,davvero,non posso e non voglio parlare piu'.
Debbo una risposta anche all'amico dottore e a un grande romanziere inglese che ho conosciuto direttamente stamani,ma di cui ho letto golosamente tutti i bellissimi interventi.
Dottor Bagnoli,io,mi creda,conoscevo molto bene i miei difetti, e quello principale era qualcosa che non andava bene tra bassi e centri. La faccenda delle note ballerine e laceranti e' venuta dopo il 58: ero molto giovane ancora,anche per gli archetipi di allora,ma avevo debuttato gia' da vent'anni,e mi sembrava che ne fossero passati cento. Credo che tutti mi
darete atto di aver risolto tutte le mie analisi interpretative col canto e solo col canto: la mia gestualita' era limitata agli
arti superiori. E poi,detto tra noi, la teatralita' in un'opera come Lucia non so neppure quanto senso abbia: e se la vuole sapere proprio tutta penso che le pulzelle con trecce e candela in mano(la Toti,la Pagliughi,la Pons e chissa' quante ce n'erano) esprimevano una interpretazione della protagonista forse datata,ma rispettabile quanto quella che trasferisce il castello di Lammermoor in un manicomio criminale,con urla,stridor di denti,sangue ovunque e ballo delle possedute.
Io volevo solo dimostrare,all'epoca,che un sopranone col vocione,purche' estesa e bene educata,la poteva cantare bene e dire nel contempo qualcosa di nuovo. E quella,fu ,al tempo,la rivoluzione. Senza di me,mi lasci dire,la Sutherland ( caro Mat,e che ero matta,mi scusi il gioco di parole, a cantare vicino alla Sutherland del 62? Mica era la Netrebko,mi creda...)la sua meravigliosa Lucia non l'avrebbe fatta. Qualcuna nel futuro forse la fara' ancora meglio,ma non certo queste due signore.
Willy ( mi permette la confidenza?) io non volevo affatto demonizzare un modo di cantare.Mi sta bene tutto. Ho avuto la sensazione,in queste serate,di avere ascoltato,in quel della Scala, una voce decotta ( quella di Don Ottavio) una assai
pericolosamente usurata, una in balia delle onde e incamminata verso una brutta china. Della Lucia ascoltata ho gia' detto:
del tedesco,io non lo so che tecnica abbia,da quello che ho sentito.Lei lo sa? Una cosa le predico,e si ricordi della Maria:
avanti cosi' e tra un paio d'anni non sara' piu' neppure un buon Siegmund. Per uno che secondo qualcuno sarebbe gia' pietra di paragone per ogni futuro Don Jose' e Werther (ahoooo Corelli e Kraus li ho sentiti con le mie orecchie e me li ricordo,eh?),non c'e' male.
Ci e' rimasta male per Bocelli e Allevi? E perche'? Il successo popolare si spiega in tanti modi,no? Avrei potuto dire la Pausini,sarebbe stata la stessa cosa.Nella recensione di quell'ultimo Faust lei ha spiegato meravigliosamente certe dinamiche. Mica valgono solo per Grigolo.
Vi abbraccio tutti ( e non parlatemi sempre dei vostri denigratori!!! io quei siti non li leggo piu' da un pezzo,mi annoiano a morte)
Maria Kalogeropoulos, che torna al suo posto.Come diceva Ebe,"unde redire negant"