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Ad onta di una certa fissità negli acuti e di qualche difficoltà nel legato, mostra un buon centro e un buon controllo dell’intonazione. Certo la grande aria soffriva di un fraseggio un po’ anonimo, e una maggior saldezza nelle zone più alte della tessitura avrebbe aiutato, però, nel complesso, una prova abbastanza convincente: a parte la solita considerazione sul fatto che la scrittura di Leonore richiederebbe voci di tutt’altro genere (più vicine a Vitellia, a Donn’Anna o a Fiordiligi)
(sedicente Giuditta Pasta, in una delle tante valutazioni a prescindere delle stagioni operistiche; a prescindere vuol dire sulla carta, cioè senza aver ascoltato né visto)penosa Riccarda Merbeth quale Elsa
Ricarda Merbeth quale Primadonna-Ariadne ha cantato con voce incolore e di penosa emissione durante l’intera serata. … Senza entrare nei dettagli si può dire che Ricarda Merbeth è inudibile nel registro centrale e grave e che grida in quello acuto. Ogni nota esce dal suo corpo separatamente, come se ogni volta ci fosse bisogno di uno sforzo inumano, con ciò distruggendo l’infinita bellezza di ogni frase della principessa abbandonata. Inutile nel “Ein Schönes war” che richiede un legato ed un fiato di esemplare stabilità; indistinta all’inizio e spinta alla fine del “Es gibt ein Reich”. Nel duo finale con Bacchus, ogni volta che tentava di cantare piano, emetteva suoni simili al borbottio di acqua. Gli applausi che ha ricevuti alla fine erano comunque più che cordiali. Ed è Ricarda Merbeth a passare oggi per una delle più grandi “specialiste” del repertorio straussiano (Daphne, Imperatrice) e wagneriano (Senta, Eva, Elsa, Sieglinde). E’ una di quei soprani con voce grossa, timbro incolore, fraseggio senza capo né coda che affrontano e dominano il repertorio lirico-spinto di Wagner e Strauss. Si chiamano Manuela Uhl, Michaela Kaune, Anja Harteros, Ricarda Merbeth, Camilla Nylund etc.
Terribile l’Elisabeth di Ricarda Merbeth: “Dich teure halle” è fiacco e sporcato da un vibrato eccessivo, da una mancanza di legato e da una intonazione precaria; il duetto successivo sembra più un cordiale ed educato colloquio sulla temperatura del tè e sulla fragranza dei pasticcini; il disperato intervento per salvare Tannhäuser, tutto giocato in partitura su un cantabile, che insiste nella fascia centro-acuta, è privo di nerbo e manca di convincimento; la preghiera finale compitata tra squittii come un meccanico rosario scivola via con discrezione e quasi chiedendo scusa.
A peggiorare le cose un fraseggio da Barbarina che cerca invan la spilla ed un timbro aggraziato, ma lezioso e petulante
sempre da Bayreuth proviene Ricarda Merbeth, l’Elisabeth torinese che sostituisce la prevista Emily Magee.
Ed è un peccato, poiché la voce della Merbeth sarebbe sufficiente per Freia e Gutrune o al massimo Eva, ma non per Elisabeth di cui le manca totalmente la drammaticità, il senso di sacrificio, la patina volitiva, tutta protesa al contrario, verso un fraseggio che vorrebbe evocare quello di un giovinetta e invece si trasforma in una statuina di porcellana fragile e zuccherosa, con l’aggravante di un timbro troppo linfatico, troppo vuoto in basso, privo di appoggio in alto e senza corposità
Riccardo ha scritto:Il Regio fa complessivamente degli sforzi apprezzabili per garantire un determinato livello minimo nell'ambito della situazione italiana ed i risultati si vedono in un paese in cui la maggior parte dei teatri a forza di scioperare sta chiudendo (Genova), ha stagioni ridotte a sì e no due titoli (Firenze) o procede con roba di recupero (vedi Fenice).
Quel che semmai dà fastidio è la spocchia di chi strombazza questo galleggiamento come si trattasse di incredibili successi di richiamo internazionale e di storico profilo qualitativo etc etc... Tutta questa retorica ridicolizza in mezzo secondo i pur lodevoli sforzi.
vivelaboheme ha scritto:la presenza d'un regista discusso e discutibile ma affascinante quale Stefano Poda per la Thais (era a mio avviso uno spettacolo impressionante!)
capriccio ha scritto:Scusami un momento,ho capito bene? Stai dicendo che questo forum ha delle linee di pensiero "ben precise" e "rigide" fissate da qualcuno? E tutti gli altri si adeguano? Quindi Matteo e WSM dettano la linea e tutti gli altri ad applaudire? Tu Riccardo non sai argomentare perchè tal Poda è trash e quindi chiedi aiuto ai succitati?E se uno è in disaccordo totale o parziale, che deve fare? Impiccarsi? Mio Dio, non pensavo di essere finito in un sito Bulgaro!
Cordialmente.
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