Anna Bolena nel 2000

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Re: Anna Bolena nel 2000

Messaggioda pbagnoli » lun 04 apr 2011, 15:49

MatMarazzi ha scritto:
Purtroppo ci sono ascoltatori (ovviamente non sto parlando di te!) che davvero non hanno mai ascoltato Anna Bolena, come il solito vecchietto sdentato affermava da qualche parte!

Be', adesso basta Matteo! :D
E' da ieri che non fanno altro che leggerci e commentarci, salvo poi dire che non ci considerano interlocutori...
Se continuiamo con queste piccole ripicche, di questo passo non si costruisce un ragionamento serio.
Pensa che è da ieri che si stanno rimbalzando l'un l'altro i video Youtube della Jaho (sai che oltre Youtube non si riesce ad andare).
Su, dai: Anna Bolena l'hanno ascoltata. Io ne sono convinto! E con la partitura in mano!
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Anna Bolena nel 2000

Messaggioda Tucidide » lun 04 apr 2011, 19:02

Colpa mia, Pietro! Ho indebitamente citato voci telematiche sulla Bolena in questione, e da lì s'è scatenato il putiferio. :oops:
In verità ti dico, a me la lettura di certe esternazioni piace, la trovo divertente e fortifica talune mie convinzioni.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Anna Bolena nel 2000

Messaggioda MatMarazzi » mar 05 apr 2011, 10:20

Non scusarti, Tuc.
Pietro in realtà stava scherzando: anche ieri ci siamo fatti grasse risate su questa piccola e divertentissima comunità, che invece di impiegare il proprio tempo prezioso a riportare moralità nel mondo dell'opera, ad abbattere i potenti e i corrotti, a diffondere la buona novella come bravi Testimoni di Geova ecc..., spreca ben tre giorni solo a commentare quello che scriviamo noi! :)
...Arrivando persino a imporre, con dittatoriale fermezza, alle loro scarne ma tremebonde truppe di non mettere più il link a Operadisc, quando parlano di noi (ossia sempre)... io credo temendo soprattutto che il lettore occasionale si accorga che tutto quello che scrivono (ove non sia copiato da Celletti) è copiato dal nostro sito! :)

Eppure, sai che ti dico?
Mentre altri fora o blog operistici mi sono totalmente indefferenti (e infatti non li leggo mai e mai li citerei in questa sede), sono felicissimo che quelli esistano!
A parte che la loro ingenuità muove tenerezza e simpatia (sentimenti che altri siti non mi muovono affatto) ed è frutto di una grottesca, ok, patetica e non di meno lampante onestà (altra cosa che non mi sentirei di affermare per altri siti), il fatto che quelli esistano rappresenta per noi una sfida divertene!
Se non ci fossero i rimasugli dei tolemaici, che gusto ci sarebbe a dimostrare che il nostro pianeta è rotondo e il nostro sistema elicentrico?

Ma torniamo a noi...
Io ti ringrazio, Tuc, come sempre delle tue puntualizzazioni.
Ma ancora una volta ho la sensazione di non capire bene dove queste puntualizzazioni dovrebbero condurci (a parte il fatto che ovviamente non sei disposto nemmeno questa volta a concedere alla Netrebko di essere molto di più che una Mimì da rivista patinata).
Il problema è che mi pare i tuoi sillogismi, volti a smascherare contraddizioni in ciò che ho scritto, presentino qualche falla! :)
O forse sono io che non li capisco perfettamente! :)

Ad esempio, primo sillogismo


Tucidide ha scritto: mi pare di capire, che la lettura della Netrebko non sia sulla scia delle grandi interpreti dei ruoli Pasta, insomma, le solite due, la Greca e l'Australiana, magari in compagnia della Turca prima maniera. Il fatto che si sia tentata questa via è solo dovuto al fatto che, negli ultimi anni, siano state poche, pochissime, le grandi Bolene, oppure ciò potrebbe preludere ad una specie di rivoluzione copernicana su tutti i ruoli Pasta, compresa Norma?
Insomma, in soldoni, dopo questa Bolena, la Netrebko dovrebbe affrontare anche Norma, anche Beatrice e ritornare con più decisione a Sonnambula?


Premessa maggiore: La Netrebko è diversa dalle Pastiane classiche (Callas - Sutherland)
Premessa minore: La Netrebko è considerata da mat efficiente in un ruolo Pasta (Anna)
conclusione: La Netrebko è considerata da mat la nuova Pastiana (quindi, oltre a Anna, sarebbe una grande Norma, Sonnambula, ecc..., cosa evidentemente assurda)

:)

A me pare che Aristotele non sarebbe stato contento di questo sillogismo. Infatti la conclusione non deriva in modo logico dalle premesse.
Per una semplice ragione: essere brava in un ruolo Pasta non significa esserlo necessariamente in tutti i ruoli Pasta.

dire che Vickers è un Otello efficiente, non significa affermare che lo sarebbe in tutti i ruoli Tamagno...
dire che la Sutherland è una Turandot efficiente non autorizzerebbe affatto a piazzarla in tutti i ruoli pensati e scolpiti sulla Jeritza! (a meno che non vogliamo farle fare Elena Egizia, la Kaiserin e Marietta) :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:
dire che la dessay è comunque la migliore Amina di oggi non significa sognarla come Norma!

Possedere il "quid Pasta" o il "quid Tamagno" o il "quid Jeritza" (cosa che, come sai, è per me molto, molto importante) non è strettamente necessario per vincere la scommessa di esaltare un personaggio.
Lo dimostra il fatto che proprio le due maggiori Pastiane del '900 non sono riuscite a riverlarci la Bolena!

Ci sono infatti altri elementi che entrano in gioco (oltre al quid): nel caso della Callas... l'aver affrontato l'opera una volta sola, l'essere stata deviata nella costruzione del personaggio dall'impronta viscontiana, a cui interessava solo fare di Anna un monumento al divismo e alla regalità.
Nel caso della Sutherland l'essere arrivata all'appuntamento in ritardo di un quarto di secolo: avrebbe dovuto farla a cavallo tra gli anni 50 e 60, al tempo delle sue prime Lucie e Alcine. Quella mostruosità che ci ha dato, in avanzata terza età, non potrà mai essere riscattata da alcun "quid pasta".

C'è poi da dire che Anna Bolena è già di per sè un po' "particolare" rispetto alle altre eroine pastiane: è l'unico personaggio (insieme a Bianca dell'Ugo di Parigi) che le fu dedicato da donizetti.. e questo spiega perché, pur nella continuità del quid Pasta, essa presenta qualcosa di più intimamente "contorto", di più subliminalmente morboso, rispetto a Norma e Amina, e che magari è sfuggito alle pastiane "classiche".

Riassumendo, avere il "quid Pasta" non è obbligatoriamente garanzia di successo in tutti i ruoli creati da lei. Così come può succedere che non averlo non implichi necessariamente un fallimento interpretativo.
Ecco perché il tuo sillogismo non sta in piedi.

Facciamo un altro esempio.
Tu scrivi

Interessante il parallelo con la Freni. Effettivamente la Netrebko è spesso stata associata, per repertorio, calibro, persino per il colore vocale, alla Modenese. Consentimi di non concordare sulla prevalenza della prima sulla seconda nella capacità di sostenere i pianissimo, :) ma in effetti le somiglianze ci sono.
La Freni ha cantato, fra i ruoli Pasta, solo Beatrice, e se la cavò assai bene. Però il suo fu un episodio, che si tradusse in qualche recita, e nell'incisione del finale dell'opera in un disco. I tempi non erano maturi? E dire che, concedimelo, la Freni padroneggiava il belcanto in modo certo non ottimale, senz'altro perfettibile, ma superiore a quanto riesca alla Netrebko. E se moderna pare la Netrebko nel 2011, quanto doveva sembrarlo la Freni, in Beatrice, nel 1975? Eppure...


A parte il fatto che non sono assolutamente d'accordo sulla superiorità tecnica della Freni (e meno che meno sulla sua superiorità in ambito belcantistico, il cielo ne scampi!), il tuo sillogismo afferma che:

premessa maggiore: tu, Mat, affermi la consanguineità di scuola fra Freni e Netrebko
premessa minore: la Freni non ha certo lasciato il segno in un ruolo Pasta (Beatrice)
conclusione: come può lasciarlo la Netrebko in Anna (altro ruolo Pasta)?

Anche in questo caso Aristotele avrebbe scosso mestamente il capo! :(
Infatti nel passaggio dalle premesse alla conclusione hai saltato ben 2 elementi vitali al processo logico!

1) Le caratteristiche del personaggio (Bolena non è Beatrice)
2) le diffenze di personalità e comunicativa fra le interpreti (la Freni non è la Netrebko)

Sono questi 2 elementi che spiegano perché la Freni non ha rappresentato nulla come Beatrice, mentre la Netrebko come Anna potrebbe rappresentare una rivoluzione, senza alcuna contraddizione logica! :)

Per Anna Bolena la mia aspirazione a un canto non tradizionale e addirittura ...a-specifico si fonda sulla constatazione che le belcantiste tradizionali non hanno cavato - per decenni - un ragno dal buco!
Per Beatrice non è affatto così: anche se meno rappresentato, quello è un personaggio fortunatissimo come vicenda interpretativa!

La Sutherland ha scritto la A e la Z in questo personaggio!
La Gencer ci ha lasciato, a parte qualche disagio vocale, un'interpretazione grandiosa!
La Anderson pure!
Persino la gasdia a Venezia e la devia alla Scala (lo dico piano!) sono apparsa coerenti e persuasive.

Beatrice (donna di mezz'età, vedova di eroi, duchessa sontuosa ed eccitatrice di popoli e vassalli, che però cede alle sue prurigini e si sposa il giovinastro "cazzuto" che ovviamente le mette le corna e la manda al patibolo) è un personaggio che abbisogna di fasto primadonnesco.
Ecco perchè le belcantiste e pastiana "specializzate" (le Norme e le Sonnambule) vi si sono trovate tanto bene!
La Freni era perfettamente inutile, perché - oltre a non avere la specificità stilistica (come la Netrebko) - non aveva nemmeno la possibilità di promuovere visioni alternative che - per altro - nessuno le richiedeva.
La Netrebko al contrario - che a sua volta è priva del quid Pasta, come già la Cuberli, la devinu e la Jaho - ha le caratteristiche giuste per farci scoprire di Anna quel che nessuna belcantista è riuscita a disvelare.


resto convinto che questa prova (l'anna della Netrebko) non sia nuova, essendo appunto stata battuta già come minimo dalla Freni, più di trent'anni fa.


A parte il fatto che non capisco perché un'interpretazione, per essere valida, debba essere nuova a tutti i costi, resta il fatto che io stesso avevo premesso che la Netrebko si sarebbe "inserita in un filone lirico" (che avevo anche individuato con nomi e cognomi); ciò che conta è che quel filone - relativamente a Anna - era rimasto minoritario per decenni, soverchiato dalle classiche divastre che ci hanno allontanato sempre più, anno dopo anno, dalle ragioni del personaggio.
La Netrebko, col peso di una personalità interpretativa e impatto sul pubblico fuori dal comune, ha però la forza di sdoganarlo questo filone.
Filone a cui, per inciso, non ascrivo proprio per niente la Freni, che con la sua Beatrice di Tenda ci ha lasciato solo un personaggio inutile e modesto.
Fatto sta che mentre la sua Beatrice è nata e morta a Bologna, che negli anni 70 era il più periferico dei teatri italiani, la Bolena della Netrebko è nata alla Staatsoper di Vienne fra assordanti squilli di trombe e sta per aprire la stagione al Metropolitan di New York...
Inoltre come ho già detto (ma lo ripeto) l'obbiettivo non era salvare tutti i ruoli Pasta (Beatrice non aveva alcun bisogno di essere salvata dalla Freni) ma solo Anna Bolena...

Secondo me quel che si perde è comunque troppo rispetto a quel che si guadagna


Secondo me invece assolutamente no.
Si perde qualche agilità e si guadagna un personaggio a cui finalmente è possibile credere, cosa che non era praticamente mai successo dal 57 a oggi.

un po' come è accaduto per i ruoli Méric-Lalande negli esperimenti della Fleming, che nessuno, nemmeno un devoto ammiratore come me : Chessygrin : potrebbe in tutta onestà definire riusciti.


Be' e di questo sillogismo ne vogliamo parlare? :)
Il fatto che la Fleming sia stata terribile in Pirata e Lucrezia Borgia dovrebbe essere una buona ragione perché anche la Netrebko lo sia in Anna Bolena! :)

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Re: Anna Bolena nel 2000

Messaggioda Tucidide » mar 05 apr 2011, 13:05

MatMarazzi ha scritto:una grottesca, ok, patetica e non di meno lampante onestà (altra cosa che non mi sentirei di affermare per altri siti)

Onestà nel reiterare semper et undique che il pubblico non capisce niente, che chi ha altra idea del canto è incompetente, ignorante e bisognoso di una visita audiometrica e dell'installazione di un apparecchio acustico?
Capperi, se questi sono gli onesti, non voglio conoscere i disonesti! :D

Ma torniamo a noi...
Mat, mettiti un po' nei miei panni. : Blink : Torno a casa, accendo il PC e mi vedo accusato di aver scritto cose che non ho mai pensato. Addirittura sarei un maldestro discepolo dello Stagirita, impegnato ad applicare senza costrutto i contenuti dell'Organon alle TUE :shock: affermazioni, col solo scopo di confutarle ( :?: )
Bah... : Blink :
ovviamente non sei disposto nemmeno questa volta a concedere alla Netrebko di essere molto di più che una Mimì da rivista patinata.

Se mi trovi qualcosa di simile in quel che ho scritto, dal mio ingresso in OD ad oggi, la prossima volta che ci vediamo ti offro un pranzo (e offrire una cosa del genere ad una buona forchetta come te è rischioso, lo so bene :mrgreen: )

Il problema è che mi pare i tuoi sillogismi, volti a smascherare contraddizioni in ciò che ho scritto, presentino qualche falla! :)
O forse sono io che non li capisco perfettamente! :)

Ovviamente, il fatto che ci fosse il punto di domanda, che le mie fossero domande, che non ci fosse alcun intento provocatorio, ma solo una curiosità, non conta alcunché.
Io sono quello che cerca sempre di coglierti in contraddizione.
Certo. Lo sanno tutti. Come è vero che in un'isola del Pacifico ci sono Elvis Presley, Marilyn Monroe, Jim Morrison e John Lennon. : Sig :
Mi consola solo il fatto che, nel tuo furor destruens, almeno hai risposto alle mie domande.
C'era bisogno di farla tanto lunga?

un po' come è accaduto per i ruoli Méric-Lalande negli esperimenti della Fleming, che nessuno, nemmeno un devoto ammiratore come me : Chessygrin : potrebbe in tutta onestà definire riusciti.


Be' e di questo sillogismo ne vogliamo parlare? :)
Il fatto che la Fleming sia stata terribile in Pirata e Lucrezia Borgia dovrebbe essere una buona ragione perché anche la Netrebko lo sia in Anna Bolena! :)

Questa è stupenda.
Mi spieghi, di grazia, dov'è il sillogismo qui???
Era un paragone, non un sillogismo. Capperi, c'è anche il "COME". Più paragone di questo, si muore!
E' facile smontare un paragone, trattandolo come un sillogismo.
E' un po' come il falso sillogismo che racconta, ridacchiando, De Crescenzo: "Socrate fischia. La locomotiva fischia. Socrate è una locomotiva."
Ma almeno lui lo dice ridendo, senza il maramaldo intento di ribattere alle altrui teorie.
Il fatto è che tu queste cose LE SAI.

Ah, a proposito, se proprio vogliamo dirla tutta, quando la Fleming è "stata terribile in Pirata e Lucrezia Borgia", almeno ha avuto l'onestà di cantarsele TUTTE, dalla prima all'ultima nota, almeno ai debutti. : Thumbup :
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Re: Anna Bolena nel 2000

Messaggioda MatMarazzi » mar 05 apr 2011, 13:56

Tucidide ha scritto:
MatMarazzi ha scritto:una grottesca, ok, patetica e non di meno lampante onestà (altra cosa che non mi sentirei di affermare per altri siti)

Onestà nel reiterare semper et undique che il pubblico non capisce niente, che chi ha altra idea del canto è incompetente, ignorante e bisognoso di una visita audiometrica e dell'installazione di un apparecchio acustico?
Capperi, se questi sono gli onesti, non voglio conoscere i disonesti! :D


Allora diciamo che sono anti-dialettici, dogmatici, ottusi...
Ma la disonestà io la ravviso quando si hanno interessi dietro alla proprie rivendicazioni o accuse!
Quando ad esempio io vedo sindacalisti e dirigenti teatrali che sfruttano i teatri per fare propaganda politica (ovviamente non pagata... perché già... in teoria si dovrebbe pagarla la pubblicità su un luogo pubblico: io se devo appendere un cartellone persino sul muro di casa mia devo pagare! Loro ricoprono le facciate del comunale di Bologna e lo fanno gratis? possibile che nessuno di questa scombiccherata maggioranza ci abbia mai pensato?) io ci trovo tanta disonestà: perché fingendo di difendere "ideali" - che non sanno nemmeno cosa siano, come non sanno cosa sia la Cultura - costoro difendono solo "interessi": I loro!
Quella è per me disonestà.
Ma in un tenero gruppetto di appassionati che si scambiano la dentiera rimpiangendo il passato che disonestà ci vedi?
difendono i loro ideali, scemi finché vuoi, ma non si fanno scudo di valori veri per coprire interessi.
Tutt'al più fanno si fanno scudo dei nomi di bellissime dive ottocentesche di cui, nei loro sogni meno confessabili, vorrebbero avere non tanto la voce, ma almeno - anche solo in minima parte - l'avvenenza!
:)

mi vedo accusato di aver scritto cose che non ho mai pensato. Addirittura sarei un maldestro discepolo dello Stagirita, impegnato ad applicare senza costrutto i contenuti dell'Organon alle TUE :shock: affermazioni, col solo scopo di confutarle ( :?: )


Immagine


ovviamente non sei disposto nemmeno questa volta a concedere alla Netrebko di essere molto di più che una Mimì da rivista patinata.

Se mi trovi qualcosa di simile in quel che ho scritto, dal mio ingresso in OD ad oggi, la prossima volta che ci vediamo ti offro un pranzo (e offrire una cosa del genere ad una buona forchetta come te è rischioso, lo so bene :mrgreen: )


Be' mi era parso che la tendenza fosse in generale di ridimensionarla un po' a prescindere...
Meglio così...
(per inciso: non c'è niente di male a ridimensionare chiunque ...sullo specifico; sono tantissimi i ruoli in cui la Netrebko non mi interessa).

C'era bisogno di farla tanto lunga?

Io tendo a farla sempre troppo lunga! :) Non te n'eri accorto? : WohoW :

Ah, a proposito, se proprio vogliamo dirla tutta, quando la Fleming è "stata terribile in Pirata e Lucrezia Borgia", almeno ha avuto l'onestà di cantarsele TUTTE, dalla prima all'ultima nota, almeno ai debutti. : Thumbup :

Ma la cosa peggiore era che - se parliamo di linguaggio tecnico - la Fleming era centratissima in questi ruoli... E anche come personalità.
Era ben più significativamente adatta delle Netrebko in Bolena.
Ci si apsettava tanto da lei in questi ruoli...
Ma qui entrano in ballo le questioni insondabili e imprevedibili di cui parlavamo!
...Chi avrebbe potuto prevedere che, in queste parti, la Fleming avrebbe dato di matto senza alcun motivo?
E' stato davvero un peccato, soprattuto per Lucrezia Borgia, altro ruolo che avrebbe bisogno di una bella spolverata...

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Re: Anna Bolena nel 2000

Messaggioda Tucidide » mar 05 apr 2011, 22:02

MatMarazzi ha scritto:Be' mi era parso che la tendenza fosse in generale di ridimensionarla un po' a prescindere...
Meglio così...
(per inciso: non c'è niente di male a ridimensionare chiunque ...sullo specifico; sono tantissimi i ruoli in cui la Netrebko non mi interessa).

Allora... non nego che la Netrebko abbia faticato un po', diciamo, a entrare nelle mie grazie. Non sono riuscito subito a collocarla nel suo giusto ambito, e mi aspettavo da lei cose che non può dare, senza valutare le cose che invece sa e riesce a dare.
Sai quand'è che si è consumata la mia personale rivoluzione netrebkiana? Dopo la Last Night dei Proms del 2007, quando cantò il famoso "Meine Lippen, sie küssen so heiß" ballando, saltellando e lanciando fiori. Altri parlarono di esibizione buffonesca, io la trovai strepitosa e da allora ho revisionato i miei giudizi sulla base della maturata opinione nei suoi confronti. Non posso dire che tutto mi piaccia, anzi. Però mai mi sognerei di considerarla una sciacquetta da rivista. C'è del talento autentico in lei, eccome! Talento che, secondo la mia modesta opinione, non rifulge nella Bolena.

Ma la cosa peggiore era che - se parliamo di linguaggio tecnico - la Fleming era centratissima in questi ruoli... E anche come personalità.
Era ben più significativamente adatta delle Netrebko in Bolena.
Ci si apsettava tanto da lei in questi ruoli...
Ma qui entrano in ballo le questioni insondabili e imprevedibili di cui parlavamo!
...Chi avrebbe potuto prevedere che, in queste parti, la Fleming avrebbe dato di matto senza alcun motivo?
E' stato davvero un peccato, soprattuto per Lucrezia Borgia, altro ruolo che avrebbe bisogno di una bella spolverata...

Guarda... non penso che il problema della Fleming in Borgia e Imogene sia stato solo il fatto che abbia dato di matto. :) Se così fosse, si dovrebbe salvare tutto, tranne i finali. Invece c'è qualcosa di fondo che non funziona del tutto. Forse, le esagitazioni finali, tremende nel Pirata, appena meglio nella Borgia, sono state il tentativo (molto yankee :D ) di mascherare questo deficit. Se si fosse contenuta e non si fosse scatenata : WohoW : :shock: : Cowboy : nei finali d'opera, avremmo avuto comunque ottime prove (ché nel resto non è affatto male, anzi...) ma secondo me non rivoluzionarie.
Ho anche una teoria in proposito, ma magari ne riparliamo in un thread acconcio. :wink:
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Re: Anna Bolena nel 2000 (Met)

Messaggioda Maugham » sab 05 nov 2011, 10:19

Vienna batte New York.
Il tanto bistrattato (a ragione) allestimento viennese non è che venga surclassato di molto da quello (attesissimo) di Manhattan.
McVicar impagina una Bolena stile sceneggiato della BBC anni settanta: cura del dettaglio nei costumi, colori seppiati e spenti, tableaux scenici tali da far esclamare "che bello, sembra un quadro!", tudorismi da parco a tema. Insomma, eravamo dalle parti del già visto anche in suolo italico. Alcuni patrocinatori ad oltranza hanno invece parlato di regia costruita sul dettaglio, sulla recitazione, sul rifiuto dell'effetto. Mah, si vede che mi sto arrugginendo, io mi sono annoiato.
La Netrebko mi è parsa musicalmente più sicura rispetto a Vienna ma meno impavida e convincente come interprete. E' comunque una grande Bolena, ma certi squarci di lacerante mestizia, certe rivelazioni del personaggio che saltavano fuori sotto Santo Stefano, sull'Hudson cominciano ad odorare di cliché. Un po' come è successo al Kaufmann nel Lohengrin di Monaco se raffrontato con quello successivo di Bayreuth.
Vienna aveva la Garanca; qui la Gubanova. E si è trattato di una perdita secca. Personalità piccola, fraseggio convenzionale, attrice generica.
Un paragone tra d'Arcangelo e Abdrazakov (sotto il profilo vocale) nemmeno si pone. Scenicamente, siamo alle solite: a Vienna avevamo un Enrico macho da romanzo rosa, qui un minaccioso cattivo da fumettone storico.
Costello resto l'errore più grossolano nel cast. Perchè affidare a un tenore che è già in difficoltà sul la naturale un ruolo scritto per Rubini?
Grande successo di pubblico ma stampa prudente.
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Re: Anna Bolena nel 2000 (Met)

Messaggioda MatMarazzi » sab 05 nov 2011, 10:30

Grazie infinite a Maugham, dalle sintesi - come al solito - fulminanti.
Certo... tra i registi che "patrociniamo", McVicar è quello che più di frequente ci lascia con la nostra fame.
Non ho capito come mai egli tenda così di frequente alla superficialità e all'accademismo.
Forse semplicemente non è adatto alle opere complesse e non immediatamente assimilabili al linguaggio contemporaneo.
Ma allora com'è che il suo Crepuscolo degli Dei è stato salutato come una rivelazione persiono dell'Intellighentsjia tedesca?
E' un bel mistero...

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Re: Anna Bolena nel 2000

Messaggioda Riccardo » sab 05 nov 2011, 13:12

Maugham ha scritto:Vienna batte New York.

Purtroppo non ho visto tutta la Bolena del Met, ma soltanto alcuni momenti che ho confrontato con quelli di Vienna.

Ma devo dire che la mia impressione è stata opposta a quella di Maugham!
Non sono tra i più entusiasti di McVicar, ma mi sembra abbastanza evidente che in questo caso rispetto all'indegno spettacolo viennese sia stato fatto un passo avanti almeno sul lavoro della recitazione, specialmente della Netrebko.
Pure Abdrazakov secondo me distrugge il povero D'Arcangelo che era inadeguato sotto quasi tutti i fronti. Abdrazakov possiede le carte in regola per una parte del tardo Galli e ne offre pure la statura del regnante.
Su Costello siamo d'accordo che non andasse bene, ma dobbiamo ricordare che a Vienna c'era Meli :shock:

Unica vera perdita la Garanca, e concordo che non è poco.
Per il resto, anche sul fronte testuale, l'edizione americana mi pare più coerente sul fronte dei tagli.

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Re: Anna Bolena nel 2000

Messaggioda Maugham » sab 05 nov 2011, 13:50

Riccardo ha scritto:
Maugham ha scritto:Vienna batte New York.

Purtroppo non ho visto tutta la Bolena del Met, ma soltanto alcuni momenti che ho confrontato con quelli di Vienna.

Ma devo dire che la mia impressione è stata opposta a quella di Maugham!
Non sono tra i più entusiasti di McVicar, ma mi sembra abbastanza evidente che in questo caso rispetto all'indegno spettacolo viennese sia stato fatto un passo avanti almeno sul lavoro della recitazione, specialmente della Netrebko.


Io invece la Bolena l'ho vista tutta ( anche quella di Vienna) e devo dire che hai postato proprio un punto dove il nostro McVicar affonda. La corsetta verso la porta con la giravolta e lo svenimento con un'altra giravolta (roba da Francesca Bertini) non mi sembrano certo esempi di un lavoro sulla recitazione ma schemini da trattato ottecentesco d'arte scenica. :lol:

Pure Abdrazakov secondo me distrugge il povero D'Arcangelo che era inadeguato sotto quasi tutti i fronti.


Anche a me D'Arcangelo non esalta. Ma almeno i suoi gravi sono "veri" (sempre nel confronto che hai postato) rispetto a quelli di A. che mi sembrano pieni d'aria. L'interprete, poi, è monocorde e prevedibile. Per me, ripeto per me, è stato un Enrico da teli dipinti.



Ciao
WSM



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Re: Anna Bolena nel 2000

Messaggioda Riccardo » sab 05 nov 2011, 16:08

Io non sto dicendo che McVicar abbia fatto un grande spettacolo. Sto dicendo che mi sembra comunque superiore alla modestia di quello di Genovese che, in teatro, lasciava molto a desiderare.

Per me è eclatante il confronto di quel che succede nell'una e altra versione nel 'Giudici? ad Anna?'.
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Re: Anna Bolena nel 2000

Messaggioda mattioli » dom 06 nov 2011, 23:01

Io la Bolena del Met l'ho vista al cinema (esperienza interessante, per inciso, sulla quale bisognerebbe riflettere).

Poiché l'ho già fatto in altra sede, non entro nel merito dell'esecuzione. Però, da superfan di McVicar (caro Mat, quella Gotterdammerung era davvero sensazionale, anche se mi stupisce che sia piaciuta ai tedeschi, perché distruggeva gli ultimi trent'anni del loro Wagner...) dico che bisogna salvarlo da se stesso e dal Met. Prova d'appello: i Troyens di Londra. Pappano ne è entusiasta...

Reverenza
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Re: Anna Bolena nel 2000

Messaggioda mattioli » mar 08 nov 2011, 19:15

A proposito, Marazzi: bel porcaio che ha fatto nella Bolena il TUO protetto Costello... :shock:

E se inizi a menarmela con il fatto che Costello deve cantare solo i ruoli Rubini ma solo fino al 1829 e quelli Guasco ma solo dopo il 1844 torno cellettiano all'istante! :twisted:

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Re: Anna Bolena nel 2000

Messaggioda MatMarazzi » gio 10 nov 2011, 10:04

mattioli ha scritto:A proposito, Marazzi: bel porcaio che ha fatto nella Bolena il TUO protetto Costello... :shock:

E se inizi a menarmela con il fatto che Costello deve cantare solo i ruoli Rubini ma solo fino al 1829 e quelli Guasco ma solo dopo il 1844 torno cellettiano all'istante! :twisted:

AM


In realtà, caro Mattioli, io avevo già previsto il porcaio di Costello in Percy diversi mesi fa e l'avevo anche scritto su questo forum (forse ti è sfuggito)! ;)
Lo stesso identico porcaio che avrebbe commesso la Nilsson in Zerbinetta.
"Ma come" (direbbe Gelb in un'intervista a Mattioli) "ma la Nilsson non era soprano? E Zerbinetta non è per soprano?"
Sì, ma tra la Nilsson e Zerbinetta passa circa la stessa distanza che tra una voce come quella di Costello e un ruolo scritto per Rubini.
Poi... è chiaro... ci saranno sempre quelli che, ascoltando la Nilsson in Zerbinetta, concluderanno che non sa cantare! :)
E poi risentendola l'anno dopo in Elektra diranno che ..."è incredibilmente maturata". :)
Ma questo è un altro problema...

Salutoni,
Mat

PS: a proposito, come è andato il Tanne aux aires di Carsen a Parigi? E la Stemme?
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Re: Anna Bolena nel 2000

Messaggioda mattioli » gio 10 nov 2011, 10:17

Su Costello sono indeciso: peggio Percy o Roméo? Mah... :oops:

Gelb è meno sprovveduto di quel che lo fai tu... :P

Tannhauser: la regia sempre geniale (e rimontata da lui), direttore bolso, Ventris male i primi due atti, molto meglio il terzo (e grazie, dirai: però non è solo questione di tessitura - più bassa - ma anche di resistenza), Nina divina. Sai che io in realtà sono un loggionista becero e quando lei ti arriva in platea mangiandosi "Dich, teure Halle" con questa facilità e riempiendo pure l'aula sorda e grigia della Bastille, beh, godo : Yahooo : (giusta penitenza, l'opera innominabile di Verdi che debutta lunedì con Alvarez...)

Saluti
AM
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