I quiz audio di Operadisc

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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda Enrico » dom 16 gen 2011, 14:05

Pensavo che intendessi una partecipazione da anziana a una registrazione moderna...
La Kiri c'è anche nel Rigoletto Sutherland-Pavarotti!
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda VGobbi » lun 17 gen 2011, 0:41

A quando il prossimo quiz audio, dove bisogna indovinare l'interprete? Pero', mi raccomando, sempre scrivere di che brano o duetto si tratti e da quale opera. Grazias! :mrgreen:
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda MatMarazzi » mar 17 mag 2011, 10:36

Allora, la storia è questa.

Siamo ai giorni nostri in una città qualsiasi: una baracca in periferia.
La baracca è "occupata" da una di quelle strane comunità di benefattrici idealiste (ex figlie dei fiori e senza un soldo), che si prendono cura di altre donne, sole, disturbate, diseredate, pazze.
Una specie di casa-amiglia (per rifiuti sociali) in cui le sbandate sono raccattate, in cui ci si divide i compiti, si coltiva la terra, ecc...
C'è un problema: sulla baracca (e quindi sulla comunità) grava una sentenza di sfratto: le donne devono andarsene.
In incognito, fra loro, c'è anche un'assistente sociale che le segue, evidentemente disapprovando il fatto che queste persone stiano lì invece che in strutture pubbliche e attrezzate.

Un bel giorno alla loro porta si presenta una ragazza all'apparenza perfettamente normale: vestita bene, di buona famiglia, buona educazione, a posto con la testa. Cosa è venuta a fare?
In realtà la ragazza ha sulla coscienza un'orribile colpa: da anni vive un rapporto incestuoso col fratello.
Per liberarsi dalla vergogna e dall'orrore di questo rapporto, vuole dedicarsi a opere di carità: si offre di unirsi alla comunità e di affiancare l'assistente sociale.
Quest'ultima, in realtà, non pare molto soddisfatta della ragazza: troppo perbenino, acqua e sapone, rigida e schifata da tutto. E non ha tutti i torti: per la ragazza integrarsi in quel miserabile asilo di alienate non è facile: stringe i denti ma solo per non tornare alla vita di prima.

Nel frattempo l'ordine di sfratto fa il suo corso: le donne ricevono una visita di poliziotti (che solo l'assistente sociale, pur senza farsi smascherare dalle altre, riesce a tener buoni).
In tutti i casi non c'è alternativa: le donne devono svuotare la loro baracca e andarsene.
Non trovando altra soluzione, l'assistente sociale usa una sorta di logica inversa: convince le poverette ad andarsene spiegando loro che questo sacrificio è proprio il tipo di riscatto che Dio si aspetta.
E così tutte lasciano la loro baracca e, tremanti, entrano nel mondo.

Nella confusione, anche la ragazza se ne va; non può più sostenre quella realtà di orrore, anche se non ha il coraggio di tornare nella propria casa. L'assistente sociale però la rintraccia, tenta di farla ragionare, la mette di fronte alle sue responsabilità: è proprio questo il momento in cui quelle poverette hanno più bisogno di assistenza: finiranno per forza in strutture attrezzate o diventeranno barbone. Ma la ragazza si tappa le orecchie.

Nel contempo si consuma un colpo di scena: di nascosto le donne sono tornate alla loro baracca e lì contano di suicidarsi tutte insieme. Così chiudono per benino porte e finestre e aprono il gas.
Nel quartiere si diffonde il panico: si raduna una folla; i pompieri, temendo che la baracca salti per aria, le chiudono una barriera intorno: si attende l'inevitabile.
Ma ecco che all'improvviso arriva la ragazza, animata da una determinazione nuova, grandiosa.
Sfonda la barriera dei pompieri, si avventa sulla casa, cerca di aprire le finestre, si cava le scarpre, strappa un'asse di legno e si avventa sulla porta, la sfonda, entra nella baracca e comincia a trascinarne fuori, una alla volta, tutte le povere donne agonizzanti.
Di fronte agli occhi esterefatti della folla e dei pompieri, le salva tutte... ma proprio all'ultimo momento la baracca, piena di gas, esplode e la ragazza vi muore dentro.

Bene: questa non è la storia di un'opera, ma l'elaborazione che un regista ne ha tratto.
Sapreste indovinare di che opera si tratta? :)

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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda mattioli » mar 17 mag 2011, 10:52

La butto lì: i Dialoghi delle carmelitane?
E adesso fatemi pure a pezzi...
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda pbagnoli » mar 17 mag 2011, 11:37

MatMarazzi ha scritto:Allora, la storia è questa.

Siamo ai giorni nostri in una città qualsiasi: una baracca in periferia.

Io la so.
Vediamo gli altri come se la cavano... :D
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda MatMarazzi » mar 17 mag 2011, 12:11

mattioli ha scritto:La butto lì: i Dialoghi delle carmelitane?


Già indovinato! :)

Eccovi il trailer dei Dialogues di Monaco: guardatelo tutto perché è sconvolgente.
E, se posso permettermi un consiglio per gli acquisti, prendetelo.
Qui c'è un regista di genio (Cerniakov), un direttore che ama quest'opera follemente (Nagano) e un cast fantastico, dove per una sola "divina vera" (la Isokoski), ci sono tante cantanti normali che diventano divine a loro volta sotto l'effetto della magia dallo spettacolo.

Salutoni,
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda mattioli » mar 17 mag 2011, 12:43

Cosa ho vinto?
Una volta (adesso non ho tempo, colpa di DSK) parliamo di Cerniakov...
Saluti a tutti
AM
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda VGobbi » dom 18 set 2011, 23:14

Ma non esiste un archivio degli ascolti audio da voi proposti? Non mi riferisco solo ai quiz-

Grazie!
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda pbagnoli » lun 19 set 2011, 13:49

VGobbi ha scritto:Ma non esiste un archivio degli ascolti audio da voi proposti? Non mi riferisco solo ai quiz-

Grazie!

No, Vittorio: ci costringerebbe ad avere un database spropositato e lentissimo, almeno usando la piattaforma mysql.
Esistono evidentemente altri database più performanti, ma costano molto di più e non hanno senso per un sito amatoriale.
Vorrà dire che se ti interessa qualcosa ce lo dirai e te lo faremo avere in qualche modo.
Pietro

PS Scusa, hai lanciato un thread piuttosto interessante su varie interpretazioni di "Giulietta, sono io" cui ho risposto. Che ne dici di continuare nella discussione, magari spiegandoci tu cosa preferisci e perché?...
Un salutone!
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda VGobbi » lun 19 set 2011, 21:21

pbagnoli ha scritto:PS Scusa, hai lanciato un thread piuttosto interessante su varie interpretazioni di "Giulietta, sono io" cui ho risposto. Che ne dici di continuare nella discussione, magari spiegandoci tu cosa preferisci e perché?...
Un salutone!

Hai ragione, ma preferivo aspettare che intervenisse qualcun altro ... invece hai risposto solo tu ... :cry:
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda MatMarazzi » lun 07 nov 2011, 23:11

Più che un quiz è uno scherzo! :)

C'è un'opera che ha per protagonista una giovane aristocratica del Brabante.
A lei è contrapposta una donna terribile, una sorta di sacerdotessa pagana che trama nell'ombra.
Sullo sfondo dell'Opera c'è una guerra di dimensioni continentali, contro un grande nemico "esterno".
L'opera è stata scritta intorno al generale sconquasso del 1848.

Di che opera stiamo parlando?

:)

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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda Alberich » mar 08 nov 2011, 1:39

Io so che tu non hai pensato al Lohengrin. : Thumbup :
:mrgreen:
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda MatMarazzi » gio 10 nov 2011, 9:04

Alberich ha scritto:Io so che tu non hai pensato al Lohengrin. : Thumbup :
:mrgreen:


Esatto! :)
Bravo Alberich. In effetti sono in tanti a considerare quest'opera una sorta di anti-Lohengrin.
Ora però nessuno ha un titolo da ipotizzare?
Guardate che si tratta di un'opera molto importante... ok, non famosa, nel senso che ben pochi di noi la conoscono, ma - almeno come titolo - è nota a tutti.
Inoltre è stata incisa e non mancano esecuzioni importanti.

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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda VGobbi » gio 10 nov 2011, 11:54

I voglio i quiz audio!!! : RedFace :
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda Tucidide » gio 10 nov 2011, 13:35

Genoveva di Schumann :?:
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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