Sarà pur vero che non aveva un ottimo senso musicale e l'esempio del sestetto riferito alla Lucia è sicuramente quella incisa con Scotto e Capuccilli dove effettivamente il povero Luciano è sempre in affanno, anzi, palesemente in affanno, ma non mi si venga a dire che queste cose solo il "grande" critico ne fosse al corrente...gli addetti ai lavori credo ne fossero ben al corrente!! eppure Isotta lo vuolo sottolineare, quando? ma guarda caso proprio in questi giorni (che tristezza) dove la stampa mondiale lo ricorda quale personaggio popolarissimo e amatissimo ovunque. Ma allora dico io, perchè criticarlo così aspramente e acidamente...si perchè a parte le verità celate che Isotta vuole far intendere (che poi celate non lo sono mai state), il tono è inqualificabile e ingiustificabile, se non per una semplice ragione: lo scalpore giornalistico, già anche la morte può diventare per taluni pretesto per apparire...povero sig. Isotta, che tristezza.
Basti citare alcuni passaggi del tutto gratuiti come questi:
Da qui alle adunate oceaniche nei continenti, cantando egli con amplificazione, alle manifestazioni miste con artisti leggeri, magari più musicali di lui, alle canzoni napoletane detestabilmente eseguite, al suo abbigliamento carnevalesco, ai prodigi di cattivo gusto, è stato tutto un descensus Averni: ogni passo ti tira il successivo. E pensare che aveva cantato col maestro Karajan.
Si può discutere sui contenuti, ma il tono e le modalità di esposizione dei concetti del sig. Isotta, sono davvero di una bassezza incredibile...
A parte ciò ritengo che Pavarotti sia sicuramente personaggio storico.
Scusate ma storico è solamente colui che fa le rivoluzioni? ma una bellissima voce che emoziona che fa spellare le mani in tutti i teatri più importanti del mondo e che viene accolto come immagine belcantistica della più viva e raffinata scuola italiana non è un fatto storico?
Chiedete ai loggionisti della scala cosa furono quelle due serate vissute nel 1979 con Elisir d'amore e Bohème...
Certo non mancarono anche le contestazioni, forse non era un grande interprete, non era il massimo dal punto di vista musicale (falso invece la mancanza totale di senso ritmico), ma non credo fosse l'unico (santo cielo se penso quanti e pure illustri...), ma allora la storica sig.ra Sutherland e la sua "splendida dizione belcantista" dove la mettiamo? a ma lei fù rivoluzionaria, quindi il lato storico non si tocca...e no, scusate ma a me pare un tantito di parte e molto riduttivo nel pesare e giudicare un cantante dal punto di vista "storico".
Pavarotti che lo si voglia o no, è e rimarrà un cantante "storico" e questo credo sia un dato di fatto incontrovertibile (e certo non perchè sono io a dirlo...).
Poi ognuno a i suoi gusti, ognuno può o meno considerare importante un cantante, ognuno potrà tirare le proprie conclusioni, ma negare l'evidenza, mi pare una pratica inutile.
Per me rimane con Caruso, "la voce del tenore".
Salutissimi.
Teo