perchè affidare Pollione ad un tenore leggero?
mi spiace ma che c'entra La Scola coi tenori leggeri ?
secondo me su Pollione col tempo si è costruito un equivoco dovuto agli interpreti che hanno cantato il ruolo nel corso dei decenni
si dice Pollione=tenore drammatico, ma penso che siamo tutti d'accordo che ai tempi di Bellini il tenore drammatico come lo intendiamo oggi non esisteva
è una parte scritta per Domenico Donzelli, tenore baritonale di carriera prevalentemente rossiniana, e lo testimonia la tessitura del ruolo che è molto centrale
ora siccome Norma è uno dei pochissimi titoli del repertorio neo-classico o pre-romantico a non essere mai uscita dal repertorio, a poco a poco i cantanti nati col repertorio romantico e poi verista si sono appropriati dei ruoli protagonisti, quindi abbiamo avuto Norma e Pollione drammatici puri, Adalgisa mezzosoprano ecc...
dopo la Callas abbiamo ritrovato il soprano assoluto o drammatico d'agilità, ogni tanto si osa Adalgisa soprano, con Pollione è più difficile
quale potrebbe essere un interprete ideale: io penserei all'unico tenore baritonale che abbiamo avuto nei tempi recenti e cioè Chris Merritt, che ha affrontato il ruolo una volta a Verona, ma quando la sua brevissima stagione d'oro era già terminata, o al suo succedaneo Bruce Ford, anche lui purtroppo di integrità vocale molto limitata
tornando a LaScola, è chiaro che non è un tenore baritonale, nè un drammatico puro che oggi del resto non esiste, però è un cantante con un discreto impasto nei centri, buon legato, buona linea, non un fulmine di guerra, ma per me apprezzabile (l'ho ascoltato 2 volte in Norma, a Ravenna e a Ancona), fra l'altro il ruolo gli risparmia le incursioni in zona acuta che sono da sempre il suo tallone d'Achille