VGobbi ha scritto:Mamma mia quanto astio e prevenzione, sembra che abbiate paura di tradirvi ...
Ma no, Vit: nessuna prevenzione!
Solo che mi hai messo in bocca una parola che non ho mai detto: se io usassi la parola "declino" verso un'artista come la dessay che proprio in questi anni ha raggiunto il massimo della creatività e della ricerca espressiva mi darei dello stupido da solo!
Forse dovremmo intenderci sulla parola "declino".
Per alcuni ciò rappresenta solo il normale e inevitabile mutamento del corpo con l'avanzare degli anni. Chi parla di "declino" in questo senso confonde la freschezza fisica con l'arte. Noi non siamo così.
Per noi un grande attore non declina semplicemente perché a cinquant'anni non ha più la faccia pulita di un ventenne: anzi, spesso proprio a cinquant'anni il grande attore tira fuori il meglio della sua arte.
Il declino avviene quando un artista perde la forza del suo messaggio: quando comincia a ripetersi, quando perde il gusto di inventare o quello di reinventarsi attraverso i mutamenti del tempo e... di se stesso.
la dessay, in questa accezione, non è affatto in declino,.
Quanto al declino, non e' che gioisca neh ... non rientro in quella categoria, in cui si augura il male di un cantante, per confermare, avvalorare la propria tesi. A me la Dessay fa impazzire, per quelle volte in cui sono riuscito a vederla.
Anche se ti definisci ammiratore della dessay, questa frase tradisce un punto di vista nel quale non mi riconosco.
Tu affermi di "non gioire" del declino di qualcuno (sottintendendo che la dessay, non avendo più la voce di quindici anni fa, lo sarebbe); associ la parola "declino" alla parola "male".
Per me invece i cambiamenti dovuti all'età (se parliamo di un vero artista) non sono un "male", ma appunto un'occasione: l'occasione di ripensare il proprio canto e la propria espressività alla luce di nuovi personaggi.
Se la nostra Silja fosse rimasta per sempre la splendida ventenne, bionda a adolescente, col fisico da modella e la voce da Kostanze, come negli anni '60, noi avremmo perso, trent'anni dopo, le sue incredibili Kostelnicke! Tu la Kostelnicka della Silja la chiami declino?
Comunque, anche tu quanto a lettura, non sei attentissimo e dire che sei il gestore del sito. Marazzi parlava proprio di evidenti problemi vocali, citando nel "Giulio Cesare".
Per comodità, ti riporto il pezzo (ma anche tu potresti ogni tanto utilizzare il tasto "cerca") :
La Dessay (l'abbiamo scritto da subito) non ha la voce giusta per la parte.
Gli acuti (molti dei quali incautamente interpolati) suonano effettivamente aspri e faticosi; i centri sono poveri di nerbo e proiezione.
Persino l'agilità delle celebri arie virtuose (prima e ultima in particolare) lascia a desiderare. La Dessay di oggi ha talmente coltivato il "colorismo" da aver perso molto del suo smalto come virtuosa.
Tu in questa frase ci vedi il termine "declino"?
Non mi pare: solo la normale constatazione che in una carriera ormai ventennale (e che durerà per altri vent'anni) ci sono inevitabili cambiamenti.
Quanto all'amico che ne ha detto "male", be' potrebbe avere ragione... oppure no.
Per incredibile che sia ci sono tantissimi in giro che si sentono più "grandi" a dir male di colossi come la dessay, la Bartoli, Kauffman...
Anche ai tempi della Callas c'erano minus habentes che la censuravano! Che è rimasto di loro? Nulla.
In compenso, nei "live" della divina, sono rimasti solo le furiose ovazioni e le urla di gioia del pubblico "vero" di quegli anni.
Le stesse ovazioni che il Met ha riservato anche a questa "declinante" Lucia della dessay.
Salutoni,
Mat
PS: questo non toglie che in astratto, sei io fossi il Met, preferirei impegnare oggi come oggi la dessay in altre cose, che non Lucia e Manon.