Tosca (Puccini)

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Re: Tosca actually

Messaggioda Enrico » lun 14 feb 2011, 22:58

E qui c'è Antonenko:
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A pensar male...

Messaggioda pbagnoli » mar 15 feb 2011, 17:23

MILANO 2011

A pensar male...si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca. Ita dixit un vecchio marpione della scena politica e della comunicazione, di nome Giulio (e il cognome lo lascio a voi).
La riflessione mi sorge spontanea avendo letto dei problemi di salute che attanagliano contemporaneamente Oksana Dyka - reduce fresca dai fischi che si è buscata in Nedda, e figuriamoci cosa la aspetta come Floria - Jonas Kaufmann e addirittura Marco Berti, tanto che sono dovuti andare a cercare Alexandrs Antonenko.
Oddìo, sì, c'è qualche virus in giro, ma questa è un'epidemia.

Ce lo diciamo in faccia?
Vogliamo nasconderci che per questa Tosca siano pronti i fischi, e non da ieri ma dal momento della sua programmazione?
A - Che voglia potrebbe avere la Dyka di immolarsi sull'altare dei siffleurs?
B - Uno come Kaufmann, adorato in tutti i teatri del mondo, considerato ovunque il più grande tenore vivente, secondo voi - assente la Dyka - ha voglia di immolare parte della propria reputazione in un fiasco programmato e pilotato alla Scala?
C - E il povero Marco Berti, viste le defezioni di A e B, non potrebbe aver pensato il classico "Ma a me chi me lo fa fare?..." e mandare a quel paese la prima e i siffleurs insieme?
I quali siffleurs, certo, avranno a disposizione anche le altre recite, ma dovranno comprarsi un altro biglietto, il che non è come dire.

Tralascio momentaneamente Dyka e Berti: la prima non è ancora una cantante da potersi permettere di saltare i grandi appuntamenti, può rischiare anche i fischi, anzi, va bene, basta che se ne parli; il secondo è uno che di treni ne ha persi anche troppi nella sua vita. Ma Kaufmann? Siamo onesti: secondo voi, uno come Kaufmann, idolatrato in tutto il mondo, strapagato, osannato, ha veramente bisogno della Scala e dei suoi quattro guitti squinternati sia in palcoscenico che in platea o loggione?
L'ipotesi al momento più probabile è che, dopo queste recite, anche il divino Jonas possa tranquillamente accodarsi al gruppo di quei cantanti famosi che con la Scala non vogliono avere nulla, ma proprio nulla a che spartire.
Non è più un teatro prestigioso, ma in compenso è ancora sufficientemente famoso da costituire una trappola in caso di insuccesso.
E' sede di alcuni fra gli spettacoli più pietosi che si possano trovare nel panorama internazionale.
Non ha una programmazione seria.
E' popolato sugli spalti da personaggi che sanno come pilotare un insuccesso (e, sia chiaro: non è un riferimento ai bloggers, del CdG o del Loggione che siano).
L'anno scorso Kaufmann fu l'unico a uscire indenne da una produzione disastrosa; non è detto che abbia voglia di mettersi in gioco ogni anno, no?...

Non so: mi rendo conto che le mie sono inferenze e supposizione ma, come diceva Giulio...
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Re: A pensar male...

Messaggioda MatMarazzi » gio 17 feb 2011, 14:27

Un amico mi ha fatto notare che anche l'unico spettacolo degno di interesse della stagione (la Morte a Venezia, non a caso importato) ha subito anch'esso la sua bella mutilazione causa virus.
Pare infatti che Bostridge, star dello spettacolo e attesissimo al suo debutto scaligero, abbia problemi alla gola... evidentemente preventivi, visto che le prove non sono nemmeno iniziate.
Tutto il rispetto per il grande Graham Hall che lo sostituirà, ma non c'è dubbio che la presenza di Bostridge avrebbe dato all'operazione tutto un diverso prestigio.

C'è un cast scaligero in cui i protagonisti non si ammalino?

Non so che dire...
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Re: A pensar male...

Messaggioda beckmesser » gio 17 feb 2011, 15:35

In questo caso, onestamente, credo sia veramente solo una questione di sf...ortuna, anche perché il discorso potrebbe essere facilmente ribaltato: dato che Kauffmann ormai sa benissimo cosa significa cantare alla Scala e dato che non ha ormai bisogno di questa piazza per la sua carriera, perché accettare scritture e poi cancellarle , col risultato di deludere i suoi ammiratori che magari si muovono da mezza Italia per scoprire all'ultimo minuto la sostituzione (per la recita di stasera il sito della Scala ha annunciato solo poco fa che canterà Carlo Ventre :shock: )?

Oltretutto, io credo che con la storia della paura dei fischi ci marci Lissner e certo pubblico, non certi cantanti. L'anno scorso proprio Kauffmann l'ha dimostrato: tutti, anche qua, profetizzavamo contestazioni e invece niente. Una decina di franchi tiratori possono fare danni quando il resto del teatro è disinteressato o dubbioso: con applausi fiacchi o di circostanza, dieci fischi fanno rumore. Ma se il teatro scoppia in un'ovazione c'è poco da fare...

Credo che certi grandi cantanti non vengano alla Scala non perché hanno paura di contestazioni (che, sapendo come nascono, non interessano a nessuno tranne che a chi le mette in piedi e a certi giornali italiani che le commentano) ma perché non sono interessati ad essere associati a certe produzioni mediocri ed inutili. Nella biografia di Kauffmann ci sono appuntamenti per cui sarà ricordato ma fra questi, ahinoi, non credo ci sarà la Carmen scaligera né (ammesso che canti alle prossime recite) questa Tosca. Perché continuare ad associare il proprio nome a certa routine? Questa credo sarà la motivazione se non accetterà altre scritture scaligere, ma non credo che si finga malato per paura di quattro fischiatori...

Saluti,

Beck
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Re: A pensar male...

Messaggioda Enrico » gio 17 feb 2011, 17:47

Carlo Ventre? anche lui ritorna alla Scala??? complimenti... : Chessygrin :

Il comunicato è apparso stamattina, naturalmente, e solo in fondo alla locandina, non nella pagina di apertura del sito che continua a pubblicizzare la nuova Tosca passionale col ritorno di Kaufmann: nella notte, dopo le due, c'era ancora annunciato Kaufmann anche nella locandina. E poveretti quelli che hanno già pagato il biglietto. Ma, se capisco bene, oggi canta la Dyka. Kaufmann avrebbe confermato la sua partecipazione alle prossime repliche, così c'è scritto, proviamo a crederci?

In altri siti ci sono tanti "esperti autorevoli" che continuano a disprezzarlo, denigrarlo, insultarlo: sarà perfettamente comprensibile se deciderà di andar via dai nostri teatrini provinciali e spreconi scuotendo via la terra da sotto i piedi.

Io ho ascoltato in questi giorni la sua registrazione di "Die Schöne Müllerin" di Schubert, e mi è sembrato meravigliosamente espressivo dalla prima all'ultima nota, anche se non sono esperto di Lieder e se non conosco il tedesco. Ma non ha senso riprendere le polemiche o ripetere di nuovo cià che abbiamo detto e scritto tante volte. Noi per tanti buoni motivi consideriamo Kaufmann "il più grande tenore del mondo": altri sono liberi di giudicare diversamente e di ascoltare chi vogliono, in teatro o in disco, e non possiamo stare sempre a perdere tempo cercando di convincerli ad apprezzare Kaufmann. Poi fra cinquant'anni se la prenderanno con qualcun altro dicendo che non ci sono più le voci, e rimpiangeranno Antonenko, Ventre, Licitra e Marco Berti.
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Re: Tosca actually

Messaggioda Enrico » gio 17 feb 2011, 17:52

Per arricchire la nostra collezione di sostituti dell'ultima ora, ecco a voi Carlos Ventre nella Tosca (l'ho visto e sentito solo una volta a Messina nel 1997 in una Butterfly resa accettabile dalla corretta direzione di Givanninetti, ma almento il biglietto costava venti volte meno che alla Scala)

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Re: A pensar male...

Messaggioda teo.emme » gio 17 feb 2011, 20:00

Enrico ha scritto:In altri siti ci sono tanti "esperti autorevoli" che continuano a disprezzarlo, denigrarlo, insultarlo: sarà perfettamente comprensibile se deciderà di andar via dai nostri teatrini provinciali e spreconi scuotendo via la terra da sotto i piedi.

Anche qui la comoda scappatoia delle immaginarie colpe altrui: criticare un cantante è legittimo, così come non apprezzarlo. Sono le regole del gioco. Del resto mi sembra puerile credere che Kaufmann (che a me non piace per nulla: posso dirlo?) non canti per queste ragioni. Ovviamente nessuno si assume le responsabilità del caso e trova facile additare complotti e macchinazioni. Kaufmann non viene (e fa benissimo) per una gestione che non sa fare il suo mestiere in un teatro dove regna l'incertezza e il bizantinismo. Le altre sono storie: chi lo gestisce non si assume le proprie colpe e confida in una schiera di creduloni che lo salvino (come purtroppo sta succedendo) dalla giusta constatazione del fallimento totale di questa amministrazione. Neanche una Tosca da provincia sono stati in grado di racimolare: la parata dei Cavaradossi è grottesca...e stasera qualcuno ascolterà Ventre a 230 €... Ma va bene così: colpa di presunti fischiatori....
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Re: A pensar male...

Messaggioda pbagnoli » gio 17 feb 2011, 21:08

teo.emme ha scritto: Del resto mi sembra puerile credere che Kaufmann (che a me non piace per nulla: posso dirlo?) non canti per queste ragioni.

Certo, teo: ci mancherebbe. Non ti piace, hai tutto il diritto di dirlo.
Però, se stiamo ai dati di fatto:
:arrow: che questa Tosca fosse predestinata ai fischi sin dalla programmazione, è indiscutibile: non lo pensi anche tu? Lo dice anche GG sul Corriere, santa polenta!
:arrow: alla Scala non guadagni la popolarità, ma ti puoi far male se cadi
Se metti insieme questi due elementi, ce n'è abbastanza per togliere a diversi cantanti la voglia di cimentarsi in un'operazione che - se va bene - non darà nessuna gloria e se va male potrebbe portare un po' di negatività difficile (non impossibile) da smaltire.
E poi, sì, io credo che ci siano falangi di personaggi che vanno apposta alla Scala per fischiare. Lo hanno sempre fatto, sono sempre esistiti, sono - non so come dire - consustanziali alla struttura stessa del Piermarini. Lo hanno fatto indiscriminatamente con tutti, senza risparmiare nessuno, Callas e Freni, Karajan e Pavarotti, e chi più ne ha più ne metta. Lo hanno fatto da prima che esistesse il Corriere della Grisi, per cui io non credo che i siffleurs siano costituiti dai grisavoli; oddìo, non escludo che ce ne sia qualcuno in mezzo, ma come fenomeno incidentale, non come causa. E non lo dico perché ci sei tu, ma solo perché conosco la storia di questo strano teatro, essendo milanese ormai da molti, troppi anni,e avendo fatto anch'io a suo tempo (adesso sono troppo vecchio anche solo per pensarci) le mie belle file con il Gianni e i suoi cagnoni spelacchiati, che chiamava "Limoncini" i giapponesi e gestiva la fila in modo assolutamente dispotico... e in fondo, che nostalgia: ero più giovane e spensierato...
Ho letto le polemiche sul solito "Voce del loggione"; se può servire, io non mi associo a chi identifica nei grisavoli tutto il peggio del mondo; credo che i grisavoli rappresentino una fetta non banalissima del pubblico e che fra di loro ci siano alcuni occasionali fischiatori, così come me ne sono trovati accanto io nei lunghi anni di percorrenza del loggione: io ho iniziato alla fine degli Anni Settanta, proprio con Tosca, guarda un po'!
Ma il siffleur milanese prescinde dal Corriere della Grisi. Non diversamente dal siffleur parmense, è un personaggio che ritiene di saperne sempre una più del diavolo e se ne fotte allegramente delle indicazioni che gli arrivano dal resto del mondo conosciuto. Il siffleur milanese, insomma, la sa lunga: e credo sinceramente convinto che la sua essenza prescinda da qualunque bandiera, che sia quella della Grisi o quella della Voce del loggione.

Penso però, Teo, che sia il caso di riflettere su questa essenza.
Io rispetto le tue idee, lo ribadisco: se non ti piace Kaufmann, non ho nessuna intenzione di fartelo piacere! :D
Ma ti domando, sinceramente: fossi tu un cantante osannato in tutto il mondo ove ritengono che tu sia un asso, chi te lo fa fare di venire a farti fischiare nell'unico posto al mondo dove ritengono che tu sia un coglione che non sa cantare? Se fiutassi un'aria nemica e pregiudizialmente ostile, non ti porresti la classica domanda: "Ma a me me l'ha ordinato il dottore?..."
Per cui sì, io credo possibile che Kaufmann si sia quanto meno trastullato con questo pensiero; che poi lo abbia messo in atto, be', questo è un altro paio di maniche.
Magari, queste mie sono tutte seghe mentali e gli è venuto davvero il raffreddore :mrgreen:
Buona serata!
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Re: A pensar male...

Messaggioda Enrico » gio 17 feb 2011, 21:17

teo.emme ha scritto: criticare un cantante è legittimo, così come non apprezzarlo. [...]
Kaufmann non viene (e fa benissimo) per una gestione che non sa fare il suo mestiere in un teatro dove regna l'incertezza e il bizantinismo [...] e stasera qualcuno ascolterà Ventre a 230 €


Hai ragione e forse mi sono espresso male. I fischiatori hanno tutto il diritto di contestare un cattivo allestimento, alla fine, dopo aver visto e sentito, com'è avvenuto per Cavalleria e Pagliacci. Io biasimo non coloro che criticano Kaufmann, ma coloro che lo insultano, scrivendo pubblicamente in internet o sui giornali, ancor prima che canti: c'è differenza. E le opinioni di Pietro mi sembrano abbastanza convincenti.
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Re: A pensar male...

Messaggioda Riccardo » gio 17 feb 2011, 21:44

Ma perché sempre così tante chiacchiere su questo teatro?

Meriterebbe soltanto l'oblio, fintanto che la musica non cambia.
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Re: A pensar male...

Messaggioda Enrico » gio 17 feb 2011, 22:04

Perché a molti di noi piacerebbe avere la possibilità di assistere, in Italia, e non solo a Milano, a spettacoli ben fatti in teatri facilmente accessibili e a prezzi onesti.
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Re: A pensar male...

Messaggioda dollarius@libero.it » ven 18 feb 2011, 9:03

Io non riesco proprio a pensar male.......non e' possibile che il Signor Kaufmann, con tre figli in eta' scolare e considerando il fatto che stringe migliaia di mani alla settimana si sia ammalato per davvero? Comunque Vi posso solo dire che io la settimana scorsa ero a Monaco, dove egli ha cantato in Carmen in una maniera davvero impeccabile. In una maniera che ci godi a pagare il biglietto, in una maniera che gli ha fruttato 15 minuti di applausi ininterrotti alla fine e numerose interruzioni durante l'opera (sempre in maniera molto educata, molto "tedesca").
Che volete che Vi dica? Loro ce l'hanno e loro ben volentieri se lo tengono. Io ho gia' in tasca il biglietto per domenica e spero che la moderna medicina faccia il resto. Se no, vorra' dire che varchero' le alpi piu' spesso. Capisco che il suo timbro possa non piacere a tutti, tanto e' particolare.......ma io ho le idee molto chiare in merito. In quanto a Don Jose', Lohengrin, Werther, Pinkerton, Fidelio, al momento e' insuperabile. Spero di poter dire la mia domenica su Cavaradossi.
Grazie
Irina
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Re: A pensar male...

Messaggioda pbagnoli » ven 18 feb 2011, 10:33

dollarius@libero.it ha scritto:Io non riesco proprio a pensar male.......
Grazie
Irina

Grazie a te, cara Irina, del contributo.
E benvenuta in questo gruppo!
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Re: A pensar male...

Messaggioda Riccardo » ven 18 feb 2011, 11:06

Enrico ha scritto:Perché a molti di noi piacerebbe avere la possibilità di assistere, in Italia, e non solo a Milano, a spettacoli ben fatti in teatri facilmente accessibili e a prezzi onesti.

Sono d'accordissimo. Ma vedo talvolta anche nei nostri discorsi una specie di presunzione di superiorità di questo teatro rispetto agli altri che è poi la sostanza stessa dell'accusa che gli muoviamo.

A volte a parlare male con eccessivo accanimento si finisce per fare un favore a chi si vuole criticare. Situazioni simili in altri campi non mancano.
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Re: A pensar male...

Messaggioda MatMarazzi » ven 18 feb 2011, 11:25

dollarius@libero.it ha scritto:Io non riesco proprio a pensar male.......non e' possibile che il Signor Kaufmann, con tre figli in eta' scolare e considerando il fatto che stringe migliaia di mani alla settimana si sia ammalato per davvero? Comunque Vi posso solo dire che io la settimana scorsa ero a Monaco, dove egli ha cantato in Carmen in una maniera davvero impeccabile. In una maniera che ci godi a pagare il biglietto, in una maniera che gli ha fruttato 15 minuti di applausi ininterrotti alla fine e numerose interruzioni durante l'opera (sempre in maniera molto educata, molto "tedesca").
Che volete che Vi dica? Loro ce l'hanno e loro ben volentieri se lo tengono. Io ho gia' in tasca il biglietto per domenica e spero che la moderna medicina faccia il resto. Se no, vorra' dire che varchero' le alpi piu' spesso. Capisco che il suo timbro possa non piacere a tutti, tanto e' particolare.......ma io ho le idee molto chiare in merito. In quanto a Don Jose', Lohengrin, Werther, Pinkerton, Fidelio, al momento e' insuperabile. Spero di poter dire la mia domenica su Cavaradossi.
Grazie
Irina


Buongiorno Irina e benvenuta!
Sulle grandi capacità tecniche, vocali ed espressive di Kauffman sono perfettamente d'accordo con te. E' uno dei maggiori cantanti d'opera non solo del presente, ma della storia.
Peraltro, puoi credermi (ahimé), anche al pubblico della sua Monaco egli è solito tirare scherzi birboni.
A me (che non vivo a Monaco e che al massimo ci vado una o due volte l'anno) è già capitato ben due volte di scontrarmi con cancellazioni di Kauffman: è successo per il Lohengrin e per il Fidelio. Tanto che ora non credo andrò più a vedere in quel teatro produzioni con lui protagonista.
Al contrario non mi è mai successo che Kauffman cancellasse a Parigi, Zurigo, Londra, ecc... Fortuna? Caso? Possibile, ma temo che anche per il nostro Jonas ci siano i teatri in cui la cancellazione è più disinvolta.
Fra l'altro ho ancora ben stampato nella memoria lo scandalo del suo mancato Romeo veneziano. Sì, un vero e proprio scandalo che forse avrebbe meritato approfondimenti giudiziari, dato che quella cancellazione per tutte le recite era prevista e prevedibile fin da quando la stagione è stata annunciata.
Io stesso, che avevo acquistato 40 costosissimi biglietti per il club di cui faccio parte, mi ero accorto che nel sito di Kauffman del Romeo in Italia neanche si faceva menzione. Ho fatto notare la cosa alla direzione del teatro e (guarda caso) il giorno dopo sul sito del tenore è apparso l'appuntamento.
Poi, a un mese dalla prima, la notizia che il tenore non avrebbe cantato per ragioni di salute (un mese prima? pur mantenendo tutti gli altri impegni nel mondo?).
La Fenice si è comportata bene, a quel punto, risarcendo i biglietti a chi non fosse più interessato allo spettacolo.
Ma anche questo risarcimento suona sospetto: un teatro non sarebbe tenuto a farlo, in caso di vere questioni di salute... è forza maggiore.

Spero che, con la grande fama recentemente (e tardivamente) acquisita, non sia entrato anche lui nella spirale degli inevitabili "muoio e risorgo" dell'ultim'ora, col pubblico sempre col fiato sospeso, perché se così fosse sarebbe una debolezza molto antipatica. ...E che alla lunga stanca il pubblico e i teatri, come ben ricorderanno i fans della Caballé.

Resta poi il fatto che, nel caso della presente stagione della Scala, le defezioni di Kauffman non sono un caso isolato, ma semplici capitoli di una serie ininterrotta e sconcertante.

Salutoni e benvenuta.
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