Der Ring des Nibelungen (Wagner)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda VGobbi » gio 09 dic 2010, 21:24

Ma il cast dell' Otello e' dato sapere?

Certo che non sapevo che Lissner fosse di bocca buona ... Meier, entrata Stemme (e su questo sono d'accordo) ed ultimi 20 minuti dell'opera (sic) i momenti salienti della rappresentazione. Se basta davvero un Koljawow a rendere storica questa Walkiria, stiamo freschi!!!
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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda Maugham » sab 11 dic 2010, 10:36

Chuck ha scritto:Ciao a tutti. Mi sono iscritto al forum da poco anche se lo leggo da parecchio tempo e solitamente mi trovo d'accordo con la vostra linea editoriale e con le opinioni del direttore.
Non in questo caso: ho assistito allo spettacolo in tv, lo vedrò in teatro il 21 e mi è piaciuto molto. Ho trovato straordinaria la Stemme così come la Meier (anche se vocalmente ha avuto qualche difficoltà in più), buono Wotan, considerando che si tratta di un quasi esordiente, deludente O'Neill, ottima la Gubanova.


Ciao Chuk e benvenuto anche da parte mia.
Non ho visto dal vivo la Walkiria in questione. La vedrò più avanti e ne parleremo magari diffusamente.
Per ora dispongo solo di un file video in HD scaricato dalla rete dalla qualità audio e video mozzafiato. : WohoW :
Ne ho visto pezzetti e quindi il mio giudizio è tutt'altro che attendibile.
Devo però ammettere che, da quello che ho visto, sono rimasto piuttosto sorpreso. E positivamente. Soprattutto dopo lo sciapissimo Rheingold dello scorso maggio.
Quindi mi associo all'amico Alberich che sospende il giudizio.
per ora.
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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda beckmesser » sab 11 dic 2010, 17:16

Maugham ha scritto:Quindi mi associo all'amico Alberich che sospende il giudizio.


Da parte mia mi associo all'associazione. Andrò all'ultima recita ma, dalla prima vista in tv sono anch'io rimasto sorpreso positivamente (almeno rispetto al Rheingold), soprattutto da Barenboim e dalla Stemme. Poi magari in teatro cambierà tutto...

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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda VGobbi » sab 11 dic 2010, 23:03

Ieri ho chattato con Mat, e se la mia memoria non inganna, ha detto che Tomlinson e' stato il migliore della serata e non vede l'ora di sentirli dal vivo!!! :mrgreen:
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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda pbagnoli » lun 13 dic 2010, 0:39

Ho aggiunto qualche pensiero supplementare che vi ho postato qui.
E' un po' una lenzuolata - come dice il nostro Maugham - ma mi piacerebbe se gli deste un'occhiata lo stesso.
Le considerazioni di Maugham mi hanno ovviamente indotto a riflettere con attenzione: lui è sempre convincente e argomenta sempre benissimo le proprie idee.
E tuttavia...
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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda Enrico » lun 13 dic 2010, 1:19

Quello che doveva cantare nel Don Carlo era Filianoti, non Meli. O ricordo male?
Comunque la tua lenzuolata è molto interessante!

(Ma non ho capito l'ultima frase, forse manca qualche parola)
Ultima modifica di Enrico il lun 13 dic 2010, 1:23, modificato 1 volta in totale.
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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda MatMarazzi » lun 13 dic 2010, 1:23

pbagnoli ha scritto:Ho aggiunto qualche pensiero supplementare che vi ho postato qui.
E' un po' una lenzuolata - come dice il nostro Maugham - ma mi piacerebbe se gli deste un'occhiata lo stesso.
Le considerazioni di Maugham mi hanno ovviamente indotto a riflettere con attenzione: lui è sempre convincente e argomenta sempre benissimo le proprie idee.
E tuttavia...
Mah, non so : book :


Letto e trovato condivisibilissimo, sia nel tono, sia nei contenuti.
Noi non siamo (come qualche imbecille ha scritto sulla "Voce del Loggione") pregiudizialmente ostili alla Scala e a Lissner.
Siamo semplicemente delusi; siamo semplicemente sorpresi; siamo semplicemente preoccupati per tutto ciò che non va... che è tanto, tantissimo, troppo...

E la nostra preoccupazione, la nostra delusione (che alcuni considerano eccessive) sono invece semplicemente proporzionali a:
1) il livello delle speranze che riponevamo in questa gestione
2) il livello di denaro pubblico che essa spende (certo più alto di tutti i teatri italiani e quasi tutti i teatri europei)
3) il livello di arroganza autoreferenziale con cui anche le cose più modeste (ossia il 90 per cento) vengono promosse a piene sezioni, con baccani celebrativi e campagne di disinformazione che nulla hanno da invidiare al ventennio mutiano.

Tutto questo a prescindere dalla Walkiria, che è stata (certo) più interessante della Carmen e del Don Carlo, ma che non entrerà (mi creda Signor Lissner) non entrerà per niente nella Storia... lei è l'unico a pensare una cosa simile (e, anche pensandola, doveva essere l'unico a non dirla).
Questa Walkiria non entrerà nè nella Storia della Scala, nè nella storia di Wagner, nè nella sua storia personale di direttore di teatro.

Detto questo mi rivolgo a Pietro.
Lo scandalo del Don Carlo non era "Meli sì, Meli no" ma "Filianoti sì, Filianoti no!" :)

Salutoni,
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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda MatMarazzi » lun 13 dic 2010, 1:23

Enrico ha scritto:Quello che doveva cantare nel Don Carlo era Filianoti, non Meli. O ricordo male?
Comunque la tua lenzuolata è molto interessante!

(Ma non ho capito l'ultima frase, forse manca qualche parola)


Mi hai preceduto! :)
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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda pbagnoli » lun 13 dic 2010, 8:50

MatMarazzi ha scritto:
Enrico ha scritto:Quello che doveva cantare nel Don Carlo era Filianoti, non Meli. O ricordo male?
Comunque la tua lenzuolata è molto interessante!

(Ma non ho capito l'ultima frase, forse manca qualche parola)


Mi hai preceduto! :)

Ehm, scusate.
Avete ragione! Appena posso correggo! Non so perché, ma mi ero proprio fissato come una cozza su Meli!!!
Non sapevo che fossimo entrati nel mirino della voce del loggione... Devo dire che non hanno capito proprio nulla di noi!
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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda teo.emme » lun 13 dic 2010, 12:07

Per la Voce del Loggione, muovere una qualsiasi critica alla Scala, costituisce un reato gravissimo...peggio: un peccato mortale. Peraltro non si limitano alla sola "parola": capita spesso, infatti, nelle gallerie scaligere e nel loro foyer, mentre si discute dello spettacolo scambiando opinioni e critiche (spesso poco lusinghiere), di essere avvicinati da taluni che, in modo non sempre educato, ti invitano ad andartene, a non venire a teatro, accusandoti di "non amare la Scala"...

Tornando al merito della discussione, devo dire che davvero questa prima esemplifica tutti gli aspetti del "problema Scala" e della fallimentare gestione Lissner.

1) l'autoreferenzialità è ormai a livelli preoccupanti: neppure nell'era Muti ci si lasciava andare ad altrettante "sparate"...giacchè definire "storica" questa Walkure è davvero una "sparata". Per tacere dell'apparato della propaganda su giornali e TV (orrende per retorica e scarsezza di contenuti le annuali "prediche" di Barenboim da Fazio: il re del nulla).
2) l'approssimazione e il dilettantismo con cui si preparano gli spettacoli è divenuto ormai intollerabile: sembra che non vi sia nessuno dietro alle scelte di cast (nessuno che sappia svolgere il proprio mestiere). E così si moltiplicano errori di distribuzione, scelte sbandierate e poi non portate a compimento per ripensamenti o ostilità da parte dell'orchestra (assurdo che un sovrintendente sostituisca un direttore perchè l'orchestra non è d'accordo cone le scelte interpretative: il caso del Barbiere di Siviglia), figuracce "da cioccolataio" come l'affaire Filianoti (fino all'anteprima "splendido" Carlo e poi due giorni dopo accusato di "voler sabotare la prima"..parola del "divino" Gatti) o l'affaire Alagna, incapacità di garantire spettacoli o interpreti (di cui, sempre, non si conosce la data esatta dell'esibizione al momento dell'acquisto del biglietto: così da dover affidarsi a improbabili calcoli cabalistici per ascoltare Villazon invece di Demuro), gestione bizzarra dei cantanti (prendere Terfel e Kaufmann per Tosca, ma - GENIALE - farli cantare in cast differenti...).
3) la solita e italiota attribuzione di ogni colpa a "chi c'era prima"..ormai non ci dovrebbe credere più nessuno, eppure ancora oggi si dice che molti problemi derivano dalla gestione precedente: come se "l'ombra di Muti" impedisse ancora l'arrivo in Scala di grandi direttori e di grandi cantanti. In realtà il problema è l'incapacità di progettare e la scarsa volontà di rompere certi privilegi. Davvero bisognava cacciare Muti per avere sul podio Omer Meir Wellber o Roland Böer o Antonino Fogliani? Senza scomodare Rattle o Chailly (che dubito abbiano interesse a dirigere un'orchestra come quella scaligera), ci sono una schiera di altri direttori che potrebbero essere scritturati...penso sempre a Will Humburg per Verdi.
4) una stagione concertistica INDEGNA di un'orchestra che si rispetti, con una manciata di appuntamenti e una programmazione ai margini o quasi del grande sinfonismo internazionale: basta vedere lo sbandierato concerto natalizio diretto da Gatti (sulla cui presenza in Scala continuo a nutrire forti perplessità) dedicato NIENTEMENO che ad un'accozzaglia di sinfonie e cori verdiani...evidentemente Mahler e Schoenberg alla Scala bisogna solo sognarli (per fortuna che a Milano c'è l'auditorium: ho appena assistito ad uno strepitoso Porgy & Bess diretto dal grandissimo Wayne Marshall).
5) non parliamo poi di regie e allestimenti...riciclati da mezza Europa (e spacciati per nuovi) oppure inutili e costosissimi (ho letto le cifre relative ai costi della non-regia di Cassiers: semplicemente immorali)...e la maggior parte sono soldi pubblici (quelli che sono serviti per pagare, tra l'altro, l'ingaggio dello svogliato Barenboim...che si permette pure di fare pistolotti iniziali non graditi e non richiesti). Tra l'altro vi informo che il "solito" Giudici ha scritto che chi non ha apprezzato la regia di Cassiers è un povero ignorante...

La Scala, secondo me, sta vivendo la sua crisi più grave: il livello qualitativo dell'orchestra è ormai infimo, la gestione Lissner non ha raggiunto nessun traguardo concreto (pure Abbado si è lasciato scappare...e dopo che per lui ha cancellato i concerti di Pappano e Chailly dedicati a Mahler), le scelte artistiche di cantanti e titoli sono da barzelletta. E lo dimostrano i programmi futuri: l'ennesimo Don Giovanni (il terzo in pochi anni: tanto paga Pantalone) che sostituisce una molto più interessante Lucia di Lammermoor, un Moses un Aron più volte annunciato e mai neppure progettato, l'apertura tra due anni con Otello (ancora????) affidato alle cure registico scenografiche dell'archistar Foster...classico specchietto per le allodole, per far scrivere titoli sui giornali dedicati a Lissner "l'innovatore" (ma di che???), ma che con la musica non c'entrerà un tubo...non è certo chiamando celebri "firme" del design o dell'architettura che si fa una regia d'opera moderna e progredita...anche perchè per fare applicare lo stile architettonico di Foster ad una scenografia lirica bastava uno studentello del III anno di architettura, sicuramente sarebbe costato meno...
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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda MatMarazzi » lun 13 dic 2010, 12:50

teo.emme ha scritto:la Voce del Loggione, muovere una qualsiasi critica alla Scala, costituisce un reato gravissimo...peggio: un peccato mortale. Peraltro non si limitano alla sola "parola": capita spesso, infatti, nelle gallerie scaligere e nel loro foyer, mentre si discute dello spettacolo scambiando opinioni e critiche (spesso poco lusinghiere), di essere avvicinati da taluni che, in modo non sempre educato, ti invitano ad andartene, a non venire a teatro, accusandoti di "non amare la Scala"...


Ovviamente rispetto il tuo punto di vista.
Volevo solo specificare che la mia critica non era rivolta genericamente alla "Voce del Loggione". Ci tengo a dirlo non solo per la lunga, importante e bellissima amicizia che mi lega alla persona che lo gestisce, ma anche perchè effettivamente è un gran bel luogo di dibattito, che leggo sempre con interesse.
E' pur vero che alcuni dei participanti sono esattamente come tu li descrivi (ma questa non è colpa del "medium" che giustamente offre loro uno spazio libero di dibattito); è colpa solo del manicheismo sciocco con cui molti italiani (sciocchi) preferiscono schierarsi piuttosto che usare il cervello.
Quando leggo per esempio che il nostro Bagnoli sarebbe inattendibile perché ama solo "la Germania" e i cantantacci che colà albergano... non posso che pensare non dico alla cattiva fede, ma all'auto-castrazione mentale che le persone si procurano pur di sposare una causa (in questo caso la difesa uterina della Scala e di Lissner).
Di che nazionalità è la Meier? Tedesca...
Dove hanno ottenuto i loro trionfi la Stemme e Tomlinson: a Bayreuth!
In quale teatro è direttore stabile Baremboim: la SUL di Berlino.

Questa Walkiria è stata un perfetto omaggio al "tedeschese" (purtroppo assai mal realizzato), pertanto accusare noi - proprio per aver criticato tale Walkiria - di schiavitù culturale nei confronti della Germania non prova solo che la firmataria di siffatta accusa non ha capito nulla di quel che scriviamo su Operadisc (poco male!), ma - quel che è peggio - di non aver capito nulla nemmeno della Walkiria che è appena stata data alla Scala.

Ma delle idiozie che qualche utente scrive, ripeto, La voce del Loggione non ha alcuna colpa.

Sulle altre considerazioni che hai postato sono invece d'accordo pienamente.

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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda Maugham » mar 14 dic 2010, 18:36

pbagnoli ha scritto:Ho aggiunto qualche pensiero supplementare che vi ho postato qui.
E' un po' una lenzuolata - come dice il nostro Maugham - ma mi piacerebbe se gli deste un'occhiata lo stesso.
Le considerazioni di Maugham mi hanno ovviamente indotto a riflettere con attenzione: lui è sempre convincente e argomenta sempre benissimo le proprie idee.
E tuttavia...
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Caro Pietro,
ho letto la tua lenzuolata. E come sempre l'ho trovata convincente e argomentata.
Le mie perplessità, almeno in prima battuta, prescindevano però da una valutazione dettagliata.
Operadisc è sempre stata piuttosto critica nei confronti della gestione Lissner. Giustamente ne ha sottolineato le mancavolezze e i provincialismi e soprattutto ha sempre cercato di smontare tutte le costruzioni mediatiche e promozionali messe in piedi per difendere produzioni a volte scadenti a volte semplicemente già viste da altre parti e spacciate per novità assolute.
Però Operadisc sa anche riconoscere quando le cose girano diversamente. Di poco, ma girano.
Senza dubbio questa Walkiria non sarà di quelle da mandare a mente e nella storia dell'Opera magari guadagnerà soltanto l'onore di una nota a piè di pagina. Però, a differenza di altre inaugurazioni, non è stato di certo uno spettacolo privinciale, terzomondista, da quattro soldi.
Siamo davvero molto lontani dalla Carmen dell'anno scorso (che doveva essere un evento epocale) e invece è stata solo la Carmen di Kaufmann tra l'altro sottotono rispetto sia a Londra che a Zurigo.
Questa è stata una Walkiria di livello medio ma che, a differenza di altre produzioni scaligere, poteva benissimo non sfigurare in un cartellone d'opera di qualsiasi grande piazza internazionale.
Certo, la regia. Un buco nero di dilettantismo sia a livello tecnico che contenutistico, zeppa di simbolini da scuola serale, fuorviante nella drammaturgia (non vi dico le controscene della Stemme durante Als junger liebe), statica nella gestione dei cantanti, sfilacciata persino nell'effetto.
Musicalmente (è già separare le cose mi innervosisce in Wagner) eravamo su un altro livello.
A cominciare dalla Stemme, che è stata semplicemente una grande -a volte grandissima- Brunnhilde. Tu Pietro la definisci fuori parte e, ti sono sincero, anch'io prima di sentirla lo pensavo. Ma mi è bastato l'attacco dell'Annuncio di Morte per sorvolare su qualsiasi remora. Distacca le attuali colleghe senza mezze misure; appassionata, magnetica, vocalmente sicura sia in alto che in basso, capace di un finale che, saranno anche impressioni personali, me la fanno mettere di poco al di sotto della mia amatissima Varnay. Al suo confronto la Nilsson era un surgelato. E che la Scala ci abbia dato un artista del genere, onestamente, mi sembra giusto riconoscerlo. Non è però un debutto, è vero.
Vorrei ricordarti che a Vienna c'era la Johannson alternata alla Bullock, a Mannheim Caroline Whisnant, ad Hannover nel nuovo allestimento di Barrie Kosky c'era Brigitte Hahn a Los Angeles e Bayreuth la Watson a Parigi la Daylaman, a Berlino nello stesso allestimento della Scala ci sarà la Theorin (e non la Stemme), al Met la Voigt :D ... insomma, sono queste le wagneriane su piazza e, tolta l'Herlitzius di Dresda -che io ho sentito nel ruolo un sacco di anni fa e non so come sia messa- non trovo qualcuna che possa solleticare il mio interesse quanto la signora scaligera.
La Meier. Ok, l'abbiamo sentita in tutte le salse e io stesso -da Meieriano convinto- ero rimasto un po' perplesso dalla sua Isolde. Qui, lo ammetto, in alcuni punti sono davvero trasecolato. Certo, è una grandissima e riesce per virtù propria a tirare fuoria sangue da quella rapa di regista che è Cassiers, ma ti assicuro che mi sembrava di sentirla per la prima volta. Riascolta cosa riesce a tirare fuori, nel terz'atto da "Nicht sehre dich Sorge" in avanti. Basterebbe solo quel pezzo per metterla sullo scaffale dei wagneriani doc. Quel pezzo è esattamente l'esplicazione di quello che io, ma penso anche tu e Mat, intendiamo per declamato.
Certo, lo sapevamo già da un pezzo che la Meier è una grande Sieglinde. E' vero.
Vitalij Kowaljow. Certo, un Wotan immaturo e noiosino. Però, per i vocalisti wagneriani -un ossimoro, non c'è che dire- sicuro negli acuti, musicale e morbidissimo. Comunque vorrei ricordarti il Titus di Bayreuth (ne dico uno a caso e potrei aggiungere che non è che con il Dohmen di quest'anno fossimo messi molto meglio) prima di definire "provinciale" questa prova. A te il cosiddetto Wagner internazionale -e che io chiamo d'esportazione- non piace. Kowaljow è su questa strada. E tra pco lo sentiremo in tutte la salse. Tipo Uusitalo.
Il tenore? Taccio.
Barenboim mi è sembrato meno sbrodoloso del solito, scatenato nel guazzabiglio delle Walkirie al terz'atto, hollywoodiano nell'Addio di Wotan, e l'orchestra ha suonato benissimo.
Voglio dire... ho visto e sentito molto di peggio sia in Italia che all'estero.
Che poi questo non sposti di una virgola tutto quello che tu, Mat e Teo sostenete sulla gestione Scala è ovvio.
Ma questa volta la Scala non ha inaugurato in ciabatte.
Almeno, io la penso così.
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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda VGobbi » mar 14 dic 2010, 18:52

E di Tomlinson, che ne pensi? Merita un capitolo a parte, anche per quello che ha rappresentato nella storia del canto wagneriano.

Grazie!
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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda Maugham » mar 14 dic 2010, 20:08

VGobbi ha scritto:E di Tomlinson, che ne pensi? Merita un capitolo a parte, anche per quello che ha rappresentato nella storia del canto wagneriano.

Grazie!


Che vuoi che ti dica. Io Tomlinson lo difenderei anche se cantasse Ti sento dei Matia Bazar.
Certo che qui era messo davvero a mal partito.
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Re: Walkure 7 dicembre 2010 Scala Milano

Messaggioda VGobbi » mar 14 dic 2010, 20:26

Maugham ha scritto:
VGobbi ha scritto:E di Tomlinson, che ne pensi? Merita un capitolo a parte, anche per quello che ha rappresentato nella storia del canto wagneriano.

Grazie!


Che vuoi che ti dica. Io Tomlinson lo difenderei anche se cantasse Ti sento dei Matia Bazar.
Certo che qui era messo davvero a mal partito.
WSM

Uhhhhhhhhh ... ma vedo che c'e' un altro fans accanito di Tomlinson!!! : Love :

Comunque e' vero, come canto era messo a mal partito, pero' io notavo la sua particolarita' di dare "colore" a quel che cantava, in un ruolo meno monolitico di quel che sembrava. Infatti, se avete notato, il suo ruolo non lo canta mai sempre sul forte.

Certe allusioni, certe smorzature timbriche, almeno per me, non mi hanno lasciato indifferente!!!
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