Otello (Rossini)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham

Messaggioda PQYD » sab 25 ago 2007, 10:11

Ho assistito alla prima di questo Otello.
Concordo sostanzialmente su quanto già detto (sopranino cucù fuori parte, orchestra svogliata, direttore imbarazzante, regia molto debole) e aggiungo che Kunde è stato un Otello corto in basso e in alto, tanto approssimativo nelle agilità quanto scenicamente plausibile.

Per quanto riguarda Florez condivido in toto l'analisi acutissima di MatMarazzi, cui mi sento di aggiungere una postilla. I ruoli David, proprio perché "folli" e lunari, non andrebbero eseguiti scenicamente così come ha fatto in questa produzione Florez, il quale sembrava una querula signorina di buona famiglia che alla minima fioritura è percorsa da fremiti e smanie implacabili che starebbero assai meglio a una Fiorilla penitente che a un Rodrigo. Ma forse anche questo tratto dell'interpretazione florezida è colpa del regista. Per inciso, ho mostrato a un amico non melomane le foto di questo Otello: alla vista del Rodrigo mi ha chiesto quando avessi iniziato a frequentare gli spettacoli drag. :lol:

Altra cosa: dubito che Palumbo abbia chiesto al Divo della serata (vero motivo scatenante di questa produzione) di limitare al minimo indispensabile le variazioni (cosa che sarebbe fra l'altro in assoluto spregio della prassi esecutiva), ma mettiamo che sia andata così. Perché mai, dunque, non gli ha imposto di cassare dall'allegro dell'aria anche quella puntatura così lungamente preparata e così strozzatamente risolta? Misteri pesaresi.
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Messaggioda Maurizio Dania » sab 25 ago 2007, 10:53

Se volevi provocare una reazione...


CENSURATO DA MATTEO MARAZZI

Maurizio!
Mi pesa tantissimo moderarti, ma questo è proprio il tipo di messaggio che non posso lasciar passare.

PYQD ha espresso sue opinioni (condivisibili o meno) unicamente musicali e operistiche. E questo è lecito, quale che sia il tono che si decide di usare.
Ha deciso di usare l'arma dell'ironia (e questa è una sua scelta rispettabilissima) senza però scadere nella volgarità.

Voglio ricordare a tutti che in questo forum l'espressioni delle proprie idee (musicali e operistiche) è sacra.
Ciò che non è lecito è esprimere giudizi personali sull'autore di quelle opinioni e (meno ancora) ipotesi e illazioni sulle ragioni che lo hanno mosso.

Forza, Maurizio! :)
Difendi Florez dai rimbrotti di PYDQ e fallo da par tuo!
Sarà senza dubbio più interessante per tutti noi che la sequela di personalismi e aggressioni private che ho dovuto moderare.

Un salutone e (non c'è bisogno di dirlo) tanta amicizia.

Matteo
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Mi dispiace Matteo....

Messaggioda Maurizio Dania » sab 25 ago 2007, 15:09

non sono d'accordo. PYQD non esprime opinioni. Se trovi che definire la voce di JDF "querula come quella di una signorina di buona famiglia", sia un'analisi tecnica dall'alto valore critico, non lo accettavo da Rodolfo Celletti, quando usava simili termini per Domingo o Di Stefano, figurati se li posso accettare da altri.
Parlare di variazioni per l'aria di Rodrigo, quando Florez esegue tutte le quartine scritte, cosa che faceva solo Blake, ma non Merrit, variando le seconde, è fuori luogo. (Recita del 17).
Io non difendo JDF a prescindere. Non vedo nessuna ironia nella parola "drag", ma una sottile inutile e pretestuosa cattiveria.
Quando poi si dubita di ciò che altri hanno scritto, mi appello alla deontologia dell'Ordine dei giornalisti e pubblicisti, i quali, se non vengono querelati o contraddetti dagli interessati, non rivelano mai la fonte e, per ciò che mi riguarda, scrivono ciò di cui sanno, da coloro che direttamente son coinvolti. Sui fatti non ci sono opinioni e non credere a ciò che vien scritto è un diritto, ma non può essere l'alba di dubbi che a quel punto coinvolgono la persona.
In ogni caso non mi offendo per essere stato censurato: la regola è quella del padrino:" Tienti stretti gli amici, ma i nemici ancora più stretti". (La mia è una metafora). E noi Matteo siamo amici. (Questa non è una metafora). Se vuoi comunque saperne di più, esiste sempre il telefono. (Su un certo episodio, immaginavo che lo conoscessi. Ma è anche possibile che ti sia sfuggito). A questo punto mi costringi a scrivere ciò che ho scritto a te.
............
Per finire scrivo due concetti sul tenore rossiniano serio. Rossini, specie per la parte di Rodrigo, introduce il tenore chiaro nell'opera seria. E' come se fosse una proiezione del tenore chiaro dell'opera comica, conferendogli un languore ed una tenerezza di stampo settecentesco. E' un tenore di grazia, più che di forza. Nell'Otello il contraltino è impiegato per la prima volta nel genere serio, ma come antagonista; l'aria "Ah come mai non sento" ha un lirismo elegiaco nella parte iniziale, poi prevale il canto d'agilità spettacolare per la tessitura altissima.
Otello e il Rinaldo dell'Armida sono le ultime parti di amoroso scritte da Rossini per tenore baritonale. Nella prima i passi virtuosistici presentano fiorettature da eseguire di slancio in tessiture molto basse. In Otello la parte di tenore di forza rossiniano è orientata verso toni quasi drammatici: rappresenta la massima espressione raggiunta da un tenore baritonale rossiniano. Dopo da Ricciardo e Zoraide alla Zelmira, in quasi tutte le opere del periodo napoletano, le parti di amoroso vengono affidate a un tenore contraltino, (Giovanni David), mentre il tenore di forza baritonale, (Nozzari), assume le parti di antagonista e di tiranno. Questa innovazione rappresenta quasi la nascita del tenore romantico dal timbro chiaro, brillante e dal registro acuto estesissimo.

Ecco perchè recentemente Merrit era un Otello ideale e Blake un Rodrigo storico; ecco perchè Florez potrà seguire il repertorio David, cantante acrobatico, capace di sovrapporre una propria coloratura a quella di Rossini essendo così virtuosistico il suo canto e belcantistico e non necessariamente romantico in senso espressivo; anche se qua e là emergono, come emergevano in David abbandoni e malinconie tipiche dei primissimi tenori romantici italiani che furono cantanti di grazia più che di forza.
.......Comunque, alla fine....a me interessa scrivere...per chi sai e se qualcuno si fosse preso il disturbo di seguire ciò che a volte mi è capitato di fare, in rare occasioni ho espresso qualche perplessità, su quel che aveva cantato JDF, seguendo comunque la regola aurea, almeno per me, dell'"antico" e compianto Franco Soprano, sconosciuto ai più, ma notissimo conduttore di programmi sull'opera a Rai radio 3 e critico musicale e vocale negli anni settanta che preferiva ricordare i "buoni momenti, piuttosto che chiosare sui cattivi quarti d'ora". (Che nel caso di JDF sono per ora, rarissimi). Sempre parlando e scrivendo di teatro, di musica, di vocalità, firmandosi, senza aggiungere considerazioni o far intendere dietrologie, sovente prive di alcun fondamento.
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Messaggioda PQYD » sab 25 ago 2007, 19:05

Non credo che Celletti abbia mai definito "signorine di buona famiglia" Domingo o Di Stefano (o Carreras). Semmai li tacciava di essere posteggiatori.

Anche l'aria della Contessa di Folleville ha un sacco di quartine, ciononostante mi risulta che la signora Lella Cuberli ne variasse copiosamente il da capo.

Se il Rodrigo dell'Otello è assimilabile al tenore da opera comica settecentesca, Florez potrebbe, seguendo la prassi dell'epoca, sostituire all'assolo del secondo atto una più acconcia aria di baule: Pria che spunti in ciel l'aurora.
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Messaggioda PQYD » sab 25 ago 2007, 19:06

Dimenticavo: quando mai Merritt ha cantato Rodrigo dell'Otello? :shock: :shock: :shock:
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Vedi Matteo...

Messaggioda Maurizio Dania » dom 26 ago 2007, 0:40

questa risposta diPQYD ..."Non credo che Celletti abbia mai definito "signorine di buona famiglia" Domingo o Di Stefano (o Carreras). Semmai li tacciava di essere posteggiatori.

Anche l'aria della Contessa di Folleville ha un sacco di quartine, ciononostante mi risulta che la signora Lella Cuberli ne variasse copiosamente il da capo.

Se il Rodrigo dell'Otello è assimilabile al tenore da opera comica settecentesca, Florez potrebbe, seguendo la prassi dell'epoca, sostituire all'assolo del secondo atto una più acconcia aria di baule: Pria che spunti in ciel l'aurora".... dimostra due cose: la prima che è difficile farsi capire, ma che, è molto più difficile capire.

Auguri a Operadisc. Rispettosi saluti a te e al Dott. Bagnoli. Per quel che mi riguarda non risponderò più al signor PQYD.

E alla fine non me ne importa nulla se si scrive la prima cosa che passa per la testa contro questo o quel cantante, anche se priva di alcun fondamento.
P.S.
Comunque non posso neppure pretendere che tutti coloro i quali si reccano a vedere una partita di calcio, conoscano i regolamenti, abbiano letto le cronache degli ultimi 1000 anni da Tuttosport e abbiano superato
gli esami ai corsi di Coverciano, sia per allenatori che per arbitri. Per cui si può anche affermare che Maradona non è stato un grandissimo calciatore, perchè non segnava goals con il piede destro.
Ultima modifica di Maurizio Dania il dom 26 ago 2007, 3:22, modificato 1 volta in totale.
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Re: Vedi Matteo... (ripresa, completamento e conclusione).

Messaggioda Maurizio Dania » dom 26 ago 2007, 3:18

Maurizio Dania ha scritto:questa risposta di PQYD..."Non credo che Celletti abbia mai definito "signorine di buona famiglia" Domingo o Di Stefano (o Carreras). Semmai li tacciava di essere posteggiatori.

Anche l'aria della Contessa di Folleville ha un sacco di quartine, ciononostante mi risulta che la signora Lella Cuberli ne variasse copiosamente il da capo.

Se il Rodrigo dell'Otello è assimilabile al tenore da opera comica settecentesca, Florez potrebbe, seguendo la prassi dell'epoca, sostituire all'assolo del secondo atto una più acconcia aria di baule: Pria che spunti in ciel l'aurora".... dimostra due cose: la prima che è difficile farsi capire, ma che, è molto più difficile capire.

Auguri a Operadisc. Rispettosi saluti a te e al Dott. Bagnoli. Per quel che mi riguarda non risponderò più al signor PQYD.

E alla fine non me ne importa nulla se si scrive la prima cosa che passa per la testa contro questo o quel cantante, anche se priva di alcun fondamento.
P.S.
Comunque non posso neppure pretendere che tutti coloro i quali si reccano a vedere una partita di calcio, conoscano i regolamenti, abbiano letto le cronache degli ultimi 1000 anni da Tuttosport e abbiano superato
gli esami ai corsi di Coverciano, sia per allenatori che per arbitri. Per cui si può anche affermare che Maradona non è stato un grandissimo calciatore, perchè non segnava goals con il piede destro.



Note di altri "sordi".....
Paolo Gallarati :"...L'arte del belcanto, ad esempio, è volta inaspettatamente in frenesia, con un senso di cupezza e fatalismo quasi disperati, che permette a Rossini di rendere l'aura della tragedia. E' quanto appare, ad esempio, dall'eccezionale prestazione del tenore Juan Diego Flórez, il trionfatore della serata nei panni di Rodrigo, che trasforma l'arabesco in violenza, mostrando quanta forza espressiva si può sprigionare dall'arte del più florido gorgheggio."

Del Campo, El Pais :"El tercer tenor, Juan Diego Flórez, resistió sin ningún tipo de vacilación".

Alicia Gomez :"Una vera e propria ovazione ha accolto il divo della serata, Juan Diego Florez, che si e' confermato autentico fuoriclasse, talora penalizzato dallo scarso equilibrio dei pezzi d'assieme".

ANSA :"El cantante peruano Juan Diego Flórez se confirmó como el mejor tenor rossiniano de la actualidad al imponerse sobre dos representantes de la vieja escuela norteamericana, Gregory Kunde y Chris Merritt, y obtener tres minutos de aplausos (furono 8 contati, manca una manciata di secondi nella recita del 17), tras su difícil aria del II acto de "Otello" y una ovación al finalizar esa ópera en la inauguración, anoche, del 28o. Rossini Opera Festival.

Los asiduos frecuentadores del ROF, compuesto en un 70 por ciento por amantes de la lírica llegados de todos los rincones de Europa y América, siente por Flórez una verdadera pasión que se confirma cada vez que el cantante vuelve al festival que lo consagró estrella mundial del Rossini Renaissance.
Esta vez Flórez no tenía rivales en escena, pues tanto Kunde como Otelo y Merritt como Jago se hallan en la curva menguante de sus carreras que los vieron como astros absolutos del firmamento rossiniano de los años 80, en Pesaro, y por doquier se resucitasen las hasta entonces olvidadas óperas de Rossini".

Clara Martinez - giornalista :"Solo quiero decir, que estoy muy orgullosa de ser peruana, y que doy gracias a Dios nuestro Señor, por habernos regalado un compatriota tan maravilloso como tu, escucharte cantar es un gran deleite, en mi familia siempre admiraron mucho la trayectoria artistica de tu padre. Gracias Juan Diego por ser tan maravilloso. No te olvides nunca de tu patria, que esta tan feliz contigo".

Diciamo...anonimo..:"Peccato che quello evidenziato sia né più né meno che un'invenzione bella e buona. Chiunque abbia orecchie, può accomodarsi ed ascoltare la registrazione della recita inaugurale, ed analizzare ad esempio il duetto Rodrigo-Jago del primo atto, dove ... si fanno le pulci a Florez per la vocalizzazione delle 4 quartine in "risorgere l'ardire" (magari non nettissime, certo, ma eseguite integralmente), e inventa di sana pianta le analoghe figure di Jago sulle parole "mi pinge il pensier", che il vecchio leone di Oklahoma City semplicemente NON esegue. O meglio, accenna, ma solo di sfuggita, le ornamentazioni su "mi pinge" ma salta bellamente quelle su "Il pensier ".

E adesso basta...io la mia l'ho detta. E con le ultime frasi qui sotto riportate chiudo davvero. Buona continuazione e buona notte a tutti.

Per la cronaca, ma anche per cercare di far conoscere il significato di parallelo rettorico, Celletti usava l'espressione "Acuti come quelli di un cappone sgozzato", inventò la geniale espressione "Scuola del muggito", che equivale a "Voce... da querula signorina di buona famiglia". Ora capisco che PQYD è noto ed autorevole quanto Celletti per cui ci concede questa annotazione di alto significato tecnico-stilistico, ma mai nessuno, neppure tra la plebaglia rozza e ignorante alla quale io appartengo, s'è mai sognato di applicare a nessuno ed ad alcun spettacolo del signor nessuno, la definizione di "spettacolo drag".
Vedere per credere l'acconciatura di Blake. (C'è un video).
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Messaggioda PQYD » dom 26 ago 2007, 8:31

Nella rassegna stampa manca solo il commento del Santo Padre. E naturalmente quelli dei numerosi eretici che non hanno visto, come Saulo sulla via di Damasco, la luce che immancabilmente si sprigiona da ogni epifania di Florez. Ad esempio, quell'eretico di Fabio Brisighelli che, sul Corriere Adriatico, ha osato ricordare l'insuperata commozione suscitata a suo tempo dall'indimenticato Rockwell Blake nei panni del figlio del Doge. O chi, la sera della prima, ha salutato il delirium di applausi post Che ascolto! con un condivisibile Viva Matteuzzi.

Ma forse anche questi dinosauri, tosto o tardi, sapranno farsi conquistare da quella nuova generazione di cantanti rossiniani così tratteggiata dal dottor Mariotti padre:

"il moderno cantante rossiniano di livello accompagna di solito al talento la civilità e l'intelligenza, ma soprattutto una nuova peculiare disponibilità, quella ad accettare i limiti imposti dal rigore musicologico; a rinunciare a un sopracuto o a una cadenza se giudicati incongrui o fuori stile; a cantare eseguendo movimenti impegnativi o scomodi, se ciò giova al risultato finale. Dunque non più genio e sregolatezza, ma il fascino discreto della normalità; un appeal più evoluto e attuale, fatto di professionalità e serietà".

Dal che si apprende che gente tipo Marilyn Horne, Lella Cuberli, Martine Dupuy (che peraltro il dottor Mariotti non cita fra i grandi rossiniani anni '80), Samuel Ramey, Rockwell Blake e Chris Merritt non erano né civili né intelligenti, né rigorosi né duttili, né seri né professionali. Permane un mistero come siano riusciti a fare la storia del canto!!!

Non credo, infine, che neppure i fan più sfegatati di Blake si siano mai sognati di indicare nel loro idolo un campione di virilità scenica, tuttavia mi sembra utile, per un raffronto, postare due immagini e lasciare che siano loro a parlare:

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Messaggioda PQYD » dom 26 ago 2007, 9:24

E gli applausi dopo l'aria del Divo, la sera della prima, durarono esattamente 1 minuto e 40 secondi. Non che voglia dire nulla: così, giusto per amor di precisione.
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Messaggioda MatMarazzi » dom 26 ago 2007, 15:50

PQYD ha scritto:E gli applausi dopo l'aria del Divo, la sera della prima, durarono esattamente 1 minuto e 40 secondi. Non che voglia dire nulla: così, giusto per amor di precisione.


:)

Be, caro PQYD,
E' capitato anche a me che - di fronte ad atteggiamenti molto (troppo?)favorevoli a qualcosa o qualcuno - mi venisse spontaneo assumere posizioni diametralmente opposte, speculari (e quindi equivalenti) rispetto a quelle che ritenevo sbagliate.

Nel post iniziale avevo espresso qualche perplessità sul Rodrigo di Florez, ho detto che in questo ruolo mi pareva che Blake fosse arrivato a livelli diversi e lo ribadisco.
Però mi sembra un po' esagerato mettersi a fare il confronto del tasso di testosterone fra i due tenori, avvicinare fotografie scelte con un po' troppa ....abilità (chi è più bello? chi è più maschio?) e cronometrare al secondo gli applausi.

L'obbiettività deve comunque imporci di riconoscere ciò che è alla luce del sole.

Se dobbiamo mettere in dubbio il registro acuto di Florez, va be'... possiamo farlo, ma dovremo anche seppellire il 99% dei cantanti d'opera di tutti i tempi, che avrebbero dato il braccio destro per avere gli acuti suoi... a partire dalla Horne, dalla Cuberli e dalla Dupuy (che tu citi).

Se dobbiamo alzare il sopracciglio sulle agilità di Florez, ok possiamo farlo, ma questo non toglie che il 99% dei cantani documentati da un secolo di disco vocalizzasse molto peggio di lui.
Ok... a parte Blake!

Possiamo anche mostrare una fotografia particolarmente infelice, ma questo non toglie che, in termini puramente fisici, i cantanti con la piacevolezza dell'aspetto di Florez si sono sempre contati sulle dita di una mano (e lo stesso Blake, a parte la felice scelta iconografica che hai fatto, non era altrettanto piacente).
Vuoi che parliamo di quanto fosse bella la Horne paludata da eroe guerriero? O quale splendida figura facesse Merritt vestito da Otello?

Insomma, quello che voglio dire è che va bene ridimensionare gli entusiasmi e affinare le valutazioni; ma se ci mettiamo a fare le pulci anche a ciò in cui Florez è obbiettivamente al di sopra di centinaia di tenori del '900 allora rischiamo di perdere in credibilità...

Come quando uno straordinario intellettuale come Pannain - a cui evidentemente stavano sulle palle gli isterismi di massa intorno al fenomeno Callas e lo si può capire - fece di tutto per dimostrare che la Medea della signora (Roma 1955) era tutta sbagliata, che non sapeva recitare, che non sapeva cantare, che non conosceva lo stile, e che Cherubini.... e che Euripide....

Sì, certo... erano critiche dotte, documentate, alcune anche fondate.
Molto piacevoli a leggersi...
E non di meno ci fanno un po' ridere! :D

E' un dato di fatto (credo) che Juan Diego Florez è uno dei maggiori cantanti non solo di oggi, ma da tantissimo tempo in qua.
Poi ....c'è chi lo ama di più, c'è chi lo ama di meno, ma penso che dovremmo essere tutti contenti che esista! :)

Non trovi?

Salutoni,
Matteo
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Messaggioda PQYD » dom 26 ago 2007, 16:43

Caro Matteo,
non credo che Florez possa considerarsi un cattivo cantante, ma non mi sembra neppure che sia un fuoriclasse, soprattutto nel repertorio che affronta abitualmente.

La voce è piccola, lo squillo scarso, il timbro molto gradevole; la coloratura è buona, ma sono agilità di grazia, non di forza come quelle previste da Rossini. In più, mi sembra che ultimamente stiano venendo fuori non pochi problemi in acuto (testimoniati dalle lunghe pause necessarie a preparare una puntatura).

L'interprete, poi, lo trovo raggelante, sempre uguale a se stesso qualunque cosa canti, quindi mi fa sorridere, permettimi, il parallelo con la Callas, che poteva essere tutto, ma noiosa non era... Ed è vero che Horne, Dupuy e Cuberli non erano sfolgoranti in acuto, ma proprio con il fraseggio - oltre che con la coloratura - risolvevano in maniera ugualmente soddisfacente personaggi tanto differenti come Tancredi e Rosina, Falliero e Clarice, Fiorilla ed Elena.

Quanto alla presenza scenica, hai ragione, non è una condicio sine qua non (quanti cantanti d'opera potrebbero sopravvivere al vaglio della verosimiglianza?), ma un cantante che non riesce a non agitarsi (tipo taranta, per intenderci) ogni volta che c'è da eseguire un passaggio fiorito (è un po' quello che succede anche a Patrizia Ciofi - vedi il suo Don Pasquale ginevrino) non è esattamente una piacevole visione, anche perché indica irrisolti problemi tecnici.

Florez, per farla breve, non mi sembra un tenore da Rossini serio, ma da Mozart, Paisiello, Cimarosa, insomma da opera buffa settecentesca, adatto al limite per il Rossini buffo dei suoi esordi (non dimentichiamoci che, l'anno dopo il clamoroso esordio nella Matilde di Shabran, Pesaro lo rivolle... ma come Florville, non certo come Aménophis). So che sta preparando il debutto nel Così fan tutte: sarà senz'altro più interessante di questo maldestro Rodrigo.

Con questo, ripeto, non mi sembra che ci troviamo davanti a un bluff, ma solo a un caso di buon cantante ampiamente sopravvalutato, frutto un po' dell'abile marketing di una grande casa discografica, un po' dello zelo di ammiratori amanti dei toni messianici.

Un'altra cosa: non mi sembra che, come sostengono molti, Florez canti nel vuoto e non ci sia nessuno in grado di stargli a paro. Quest'anno a Pesaro, nella Gazza ladra, ho sentito per la prima volta un giovane tenore russo, Dmitry Korchak: qualche problema in acuto, coloratura più che corretta, voce piccola ma ben proiettata, un rispetto dei segni di espressione che non trovavo da un bel po', in teatro. Un tenore contraltino puro, insomma, perfetto come Giannetto e che non avrebbe sfigurato nemmeno nel Turco in Italia. Ma ce ne sono altri, ad esempio Shalva Mukeria (bellissimi i suoi Puritani a Bruxelles con Sumi Jo), Michele Angelini (che nel 2009 a Chicago farà Mosè in Egitto), Celso Albelo. Fra qualche mese spero di sentire, nel Tell, John Osborn, su cui ho letto recensioni entusiastiche. E pare che per la prossima edizione del ROF (che prevede due opere napoletane "belle pesanti" per i tenori - e per tutti gli altri ruoli -) ci siano grosse sorprese in arrivo... Ma dato che temo di averti(/vi) già annoiato abbastanza, la chiudo qua.

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Messaggioda MatMarazzi » lun 27 ago 2007, 9:59

PQYD ha scritto:Ma dato che temo di averti(/vi) già annoiato abbastanza, la chiudo qua.



Parto dal fondo del post.
Non hai affatto annoiato, almeno non me.
IL tuo post è ricco di spunti e prospettive, e lo trovo estremamente interessante, anche se non tutto mi sentirei di condividere.

Su alcune cose ti devo dare ragione.
Il mondo del canto rossiniano non si circoscrive a Florez.
E' anche vero che nessuno l'aveva mai detto!
Ci siamo spinti ad affermare che, tra quelli in circolazione, è uno dei migliori... cosa su cui tu - mi pare di capire - concordi solo in parte.

Quanto ai Dmitry Korchak, Shalva Mukeria, Michele Angelini, Celso Albelo e John Osborn hai ragione: dovremmo parlarne molto di più.
In effetti collaboriamo anche noi all'abile marketing e ai toni messianici dei florezini, visto che - invece di parlare di questi astri rossiniani - continuiamo a rimbrottare lui, che in effetti non ci ha fatto nulla di male!
:)

Conto molto sul fatto che, visto che sei così informato e segui il repertorio con tanta attenzione, ci terrai sempre informati sui cantanti che riterrai meritevoli!!
Spero solo che parlandoci di Korchak, Mukeira, Angelini, Albelo e Osborn, li giuidicherai con la stessa severità con cui giudichi Florez.
:)

Il ché mi fa temere molto per loro! :)
Perché se Florez ha voce piccola, senza squillo, scarsa presenza scenica (e magari acuti allarmanti e quartine non sgranatissime), allora i poveretti dovranno essere dei nuovi Rubini! :)

A me basterebbe che fossero bravi quanto lui (non li ho ancora sentiti, ma ci sarò anch'io al Tell romano) e avrei già di che sollazzarmi.

Quanto alla voce piccola e senza squillo di Florez, forse non ricordi la Cuberli... sicuramente anche tu, come me, l'hai sentita a teatro.
La voce era talmente piccola e soprattutto sorda (completamente priva di qualsiasi vibrazione) da lasciarti per diversi minuti nel sospetto che fosse completamente afona.
La Dupuy poi era anche peggio (in termini strettamente vocali, si intende).
Né l'una, nè l'altra (le ho sentite anche insieme, nel Falliero a Pesaro) erano affatto fulmini di guerra a livello virtuosistico.
Visto che trovi che le agilità di Florez siano di grazia, evidentemente non ricordi come erano quelle della Cuberli: siamo onesti... erano graziosi pigolii, molto aggraziati e composti, ma sentirla nell'Elisabetta di Inghilterra è sinceramente - da questo punto di vista, sia chiaro - un po' deprimente.

Però piacevano. E francamente erano brave.
Io poi avevo per loro grande simpatia.
Erano raffinate, emotive, sobrie, eleganti.
Avevano forti personalità (in questo, è vero, molto più complesse e interessanti di Florez).
Ritengo che con Rossini non c'entrassero nulla (la sfortuna di incontrare Celletti sul loro cammino), ma andavo sempre con piacere ad ascoltarle.

Certo se è piccola la voce di Florez, la loro era minuscola.
E se Florez è senza squillo, dovremmo definire loro "afone e stimbrate".
Se sono "di grazia" certe bordate di Florez, non saprei come definire loro.


Non è che sto discutendo i tuoi giudizi, sto solo dicendo che se li applichiamo con tanto rigore a Florez dovremmo applicarli a tutti.
Mi resta invece la sensazione che tu giudichi Florez con criteri più severi di quelli che applichi agli altri cantanti.

Forse perché (e qui hai ragione) l'entusiasmo di cui è circondato è per alcuni versi un po' eccessivo, anche se - a mio parere - non ingiustificato.
Sarà che io sono un po' come Maurizio: preferisco godere del buono che un cantante ci può dare, prima di puntare il dito su quello che (inevitabilmente) può non essere eccelso.

Hai ragione quando evidenzi l'omogeneità attorale di Florez.
In effetti non ha ancora sviluppato una personalità dirompente, però fa quello che può e tutto sommato non recita male.
Dopo aver visto i "sommi" Merritt e Horne in scena, Florez sembra il più completo e raffinato degli attori.

A proposito della Horne... e del fatto che il suo Tancredi fosse soddisfacente quanto la sua Rosina... ti lascio tutta la responsabilità di una simile affermazione! :)
So di essere in minoranza (anzi, di meritarmi qualche fulmine), ma io non nutro troppo entusiasmo per la "somma" Horne: giusto il riconoscimento (che non è da poco) di aver aperto una pista e di aver figliato generazioni di rossiniani che del suo stile si sono nutriti.


PQYD ha scritto:quindi mi fa sorridere, permettimi, il parallelo con la Callas,


ehm... ehm...
Qui proprio mi hai frainteso.
Io non paragonavo Florez alla Callas!
... Paragonavo te a Pannain! ;)

Un salutone e grazie del bel confronto.

...E già che ci sono saluto tutti perché domani, come ha detto Bagnolo, parto per Salisburgo e Lucerna.
Fate i bravi e ci sentiamo fra qualche giorno.

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Messaggioda PQYD » lun 27 ago 2007, 13:13

Brevemente, perché so quanto tempo serve per fare i bagagli 8)

Mai detto che Mukeria e compagni siano perfetti. Di Korchak ho già elencato i difetti, Angelini ad esempio ha una voce piccola piccola... che passa perfettamente, ma piccola resta, e la prima volta che l'ho sentito dal vivo (un anno fa a Pesaro) aveva in acuto diversi problemi, problemi che ho riscontrato sostanzialmente risolti qualche mese dopo. Quindi - passami l'espressione un po' forte :wink: - nessuno "sconto di pena" da parte mia. (Nel Tell romano ci saranno sia Albelo sia Osborn: una bella occasione per beccarne due in un colpo solo :D )

La natura non è stata generosa con le voci della Dupuy e della Cuberli, giustissimo anche questo. Fortunatamente la loro arte era tale da sopperire ai limiti della voce. E con Rossini, mi spiace, ma c'entravano parecchio. Il che non mi sembra si possa dire di Florez. Se poi le "vibrazioni" sono quelle della voce del tenore peruviano (e dei suoi imitatori, Mironov in primis)... preferisco l'afonia. I meriti recitativi di Florez mi permangono altresì oscuri, come le ragioni che lo spingono a piazzarsi in prossimità del proscenio ogni volta che deve affrontare un assolo.

Se non nutri entusiasmo per la Horne... pazienza! io non ne nutro per Florez, direi che pari siamo :twisted:

Ciao e buone vacanze 8)
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Caro Matteo...

Messaggioda Maurizio Dania » mar 28 ago 2007, 0:40

Possibile che non si sappia leggere?
E gli applausi dopo l'aria del Divo, la sera della prima, durarono esattamente 1 minuto e 40 secondi. Non che voglia dire nulla: così, giusto per amor di precisione.


Intanto erano due, alla prima. (1 e 40 non cambia però, dipende da quando li fai partire, come dipende da cosa uno ascolta. Io sono sordo ma un urlo, una qualsiasi espressione di evviva per Matteuzzi, non l'ho sentita?. Minutaggio, Io mi riferivo e l'ho ben scritto, alla recita del 17. In ogni caso, dato che il mio cronometro era perfettamente in sintonia con quello di un altro giornalista presente, di una violinista di seconda fila dell'orchestra, e del gentilissimo marito suo, pur non volendo ciò dire quasi nulla, riformulo la storia degli otto minuti, ulteriormente, per amore della precisione.
(Però, cavolo bastava leggere).
P.S.
I Divi non sono quelli che cantano, ve ne sono molti di più tra coloro che cantavano e che mietevano vittime, causando l'effetto "vedovanza". Lo strano fenomeno suscita un'epidemia che impedisce di andare oltre ad una certa epoca e sospinge o invita a leggere ciò che si vuole leggere, ad ascoltare ed a giudicare come si vuole, anche pagine che usano termini diversi da quelli che, tra l'altro, si interpretano a seconda delle tendenze.
Sic transit gloria mundi. Come sono passeggere le cose del mondo!
Ovviamente mentre intorno a noi tutto crolla. "Dum Romae consoli tur....".

Ma come farà a cantare ancora JDF con tutti i problemi tecnici che gli vengono attribuiti...con quella vooce piccolina.... :shock:
Come avrà fatto a cantare Domingo che era assolutamente perfetto... :D
e Di Stefano?
Meli, si che canterà ancora, ed anche Mironov. Peccato per JDF, così giovane e già finito... :shock: :shock: :shock:
Che scemi ed incompetenti i responsabili dei teatri del mondo che lo hanno prenotato. scritturato, bloccato, fino al 2012! :oops:
Matteo, mi vergogno.
Libertà va cercando ch'è si cara come sa chi per lei vita rifiuta
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Re: Caro Matteo...

Messaggioda PQYD » mar 28 ago 2007, 21:29

Maurizio Dania ha scritto:Peccato per JDF, così giovane e già finito... :shock: :shock: :shock:
Che scemi ed incompetenti i responsabili dei teatri del mondo che lo hanno prenotato. scritturato, bloccato, fino al 2012! :oops:


Ma come? Il signor Palacio (che pure quelle scritture le avrà viste, sia pur di sfuggita) non aveva in altra sede annunciato impegni (alcuni dei quali in grado di fiaccare ugole ben più robuste) fino al 2014? Si prospettano forse due anni di interregno? :roll:
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