PQYD ha scritto:Ma dato che temo di averti(/vi) già annoiato abbastanza, la chiudo qua.
Parto dal fondo del post.
Non hai affatto annoiato, almeno non me.
IL tuo post è ricco di spunti e prospettive, e lo trovo estremamente interessante, anche se non tutto mi sentirei di condividere.
Su alcune cose ti devo dare ragione.
Il mondo del canto rossiniano non si circoscrive a Florez.
E' anche vero che nessuno l'aveva mai detto!
Ci siamo spinti ad affermare che, tra quelli in circolazione, è uno dei migliori... cosa su cui tu - mi pare di capire - concordi solo in parte.
Quanto ai Dmitry Korchak, Shalva Mukeria, Michele Angelini, Celso Albelo e John Osborn hai ragione: dovremmo parlarne molto di più.
In effetti collaboriamo anche noi all'abile marketing e ai toni messianici dei florezini, visto che - invece di parlare di questi astri rossiniani - continuiamo a rimbrottare lui, che in effetti non ci ha fatto nulla di male!
Conto molto sul fatto che, visto che sei così informato e segui il repertorio con tanta attenzione, ci terrai sempre informati sui cantanti che riterrai meritevoli!!
Spero solo che parlandoci di Korchak, Mukeira, Angelini, Albelo e Osborn, li giuidicherai con la stessa severità con cui giudichi Florez.
Il ché mi fa temere molto per loro!
Perché se Florez ha voce piccola, senza squillo, scarsa presenza scenica (e magari acuti allarmanti e quartine non sgranatissime), allora i poveretti dovranno essere dei nuovi Rubini!
A me basterebbe che fossero bravi quanto lui (non li ho ancora sentiti, ma ci sarò anch'io al Tell romano) e avrei già di che sollazzarmi.
Quanto alla voce piccola e senza squillo di Florez, forse non ricordi la Cuberli... sicuramente anche tu, come me, l'hai sentita a teatro.
La voce era talmente piccola e soprattutto sorda (completamente priva di qualsiasi vibrazione) da lasciarti per diversi minuti nel sospetto che fosse completamente afona.
La Dupuy poi era anche peggio (in termini strettamente vocali, si intende).
Né l'una, nè l'altra (le ho sentite anche insieme, nel Falliero a Pesaro) erano affatto fulmini di guerra a livello virtuosistico.
Visto che trovi che le agilità di Florez siano di grazia, evidentemente non ricordi come erano quelle della Cuberli: siamo onesti... erano graziosi pigolii, molto aggraziati e composti, ma sentirla nell'Elisabetta di Inghilterra è sinceramente - da questo punto di vista, sia chiaro - un po' deprimente.
Però piacevano. E francamente erano brave.
Io poi avevo per loro grande simpatia.
Erano raffinate, emotive, sobrie, eleganti.
Avevano forti personalità (in questo, è vero, molto più complesse e interessanti di Florez).
Ritengo che con Rossini non c'entrassero nulla (la sfortuna di incontrare Celletti sul loro cammino), ma andavo sempre con piacere ad ascoltarle.
Certo se è piccola la voce di Florez, la loro era minuscola.
E se Florez è senza squillo, dovremmo definire loro "afone e stimbrate".
Se sono "di grazia" certe bordate di Florez, non saprei come definire loro.
Non è che sto discutendo i tuoi giudizi, sto solo dicendo che se li applichiamo con tanto rigore a Florez dovremmo applicarli a tutti.
Mi resta invece la sensazione che tu giudichi Florez con criteri più severi di quelli che applichi agli altri cantanti.
Forse perché (e qui hai ragione) l'entusiasmo di cui è circondato è per alcuni versi un po' eccessivo, anche se - a mio parere - non ingiustificato.
Sarà che io sono un po' come Maurizio: preferisco godere del buono che un cantante ci può dare, prima di puntare il dito su quello che (inevitabilmente) può non essere eccelso.
Hai ragione quando evidenzi l'omogeneità attorale di Florez.
In effetti non ha ancora sviluppato una personalità dirompente, però fa quello che può e tutto sommato non recita male.
Dopo aver visto i "sommi" Merritt e Horne in scena, Florez sembra il più completo e raffinato degli attori.
A proposito della Horne... e del fatto che il suo Tancredi fosse soddisfacente quanto la sua Rosina... ti lascio tutta la responsabilità di una simile affermazione!
So di essere in minoranza (anzi, di meritarmi qualche fulmine), ma io non nutro troppo entusiasmo per la "somma" Horne: giusto il riconoscimento (che non è da poco) di aver aperto una pista e di aver figliato generazioni di rossiniani che del suo stile si sono nutriti.
PQYD ha scritto:quindi mi fa sorridere, permettimi, il parallelo con la Callas,
ehm... ehm...
Qui proprio mi hai frainteso.
Io non paragonavo Florez alla Callas!
... Paragonavo te a Pannain!
Un salutone e grazie del bel confronto.
...E già che ci sono saluto tutti perché domani, come ha detto Bagnolo, parto per Salisburgo e Lucerna.
Fate i bravi e ci sentiamo fra qualche giorno.
Mat