Parma - Teatro Regio, Festival Verdi

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Parma - Teatro Regio, Festival Verdi

Messaggioda Maugham » sab 30 ott 2010, 8:14

Picconate pertusiane

Mi ci sono imbattuto giorvagando per la rete. :shock:
WSM


«Prendo spunto dalle polemiche scaturite in questi giorni in occasione del Trovatore che ha aperto il Festival Verdi per dire la mia come contribuente (sono residente a Parma) e come musicista che non sopporta di essere preso in giro. Si va dicendo, nelle conferenze stampa ufficiali di presentazione del Festival Verdi, che a Parma si esegue Verdi allo stato dell'arte. Questa è una sciocchezza inaccettabile. Cos'è lo stato dell'arte? Forse presentare un Trovatore con i tagli che si operano per tradizione in tutti i teatri? Eseguire le cadenze delle arie non scritte da Verdi? Abbassare la tonalità della «Pira» per facilitare l'acuto finale omettendo intere frasi scritte da Verdi, che a conti fatti sono più interessanti di una nota lunga? Lo stato dell'arte è presentare in un Festival Verdi I Vespri siciliani in Italiano, anche se la traduzione è palesemente mal riuscita, o accettare anche in questo caso tagli su tagli?

Questo stato dell'arte su quali basi si poggia? Possiamo chiamare Festival Verdi una rassegna del genere, senza un progetto musicologico serio che dia la via a scelte interpretative nuove, ossia basate sulla conoscenza che oggi abbiamo acquisito su tanti argomenti che non menzionerò per non dare spunti? Cosa si va cercando? Il consenso? Di chi? Verdi ha bisogno del consenso o ha bisogno di una rivisitazione critica seria su cui si potranno stendere !e basi per l'interpretazione verdiana ne! prossimo futuro? Verdi ha bisogno della cultura del tortello d'erbetta davanti al quale auto-incensarsi fra commensali plaudenti o forse piuttosto sul coinvolgimento di personalità del mondo musicale che facciano conoscere il fenomeno Verdi nella sua totalità?

Al critico letterario Marchetti dico che è molto facile accusare il pubblico di maleducazione e usare termini offensivi per commentare la reazione che c'è stata alla prima del Trovatore. Il pubblico di Parma non ha i mezzi accademici per contestare Temirkanov? Allora non li ha nemmeno per applaudirlo. Vogliamo la cultura dell'applauso alla «volemose bbene»? lo non ci sto. Il pubblico paga due volte, con i biglietti e con le tasse, e la contestazione è l'unico modo che ha per far sentire la propria voce. Non nascondiamo magagne dando colpe a chi colpe non ha: facciamo un esame di coscienza e prendiamoci le nostre responsabilità senza "se" e senza "ma".

Io credo che il pubblico di Parma sia stato anche troppo buono, non ho tempo per scendere nel particolare tecnico, ma se il pubblico non ha i mezzi per giudicare nello specifico, sa però distinguere il bello dal brutto e quello che si è sentito l'altra sera bello non era di certo.

I critici che hanno scritto bene non meritano commenti: l'equazione esatta che, siccome Temirkanov dirige bene Caikovskij «deve» dirigere bene anche Verdi, non solo è ridicolmente antistorica, ma puzza enormemente di tendenziosità. E' questo un modo per nascondersi dietro alla parola cultura che nel caso in questione, però, ci riempie la bocca e ci disturba le orecchie!

Siamo sicuri che un Festival Verdi così presentato e gestito faccia bene alla città? Quante Tac si possono comprare con i soldi spesi per un Festival del genere?

Il sovrintendente del Regio è lautamente pagato per assumersi le responsabilità del teatro e del festival; non è sempre colpa degli altri quando ci sono dei problemi e merito suo quando le cose funzionano.

II sindaco, poi, confido che valuti con molta attenzione ciò che sta accadendo e che intervenga con fermezza sulla gestione della Fondazione Regio e del Festival Verdi: credo che Parma gliene sarà per sempre grata.

Dove si vuole arrivare con il Festival Verdi? Perché così com'è non si va da nessuna parte. Verdi va servito, non ci si può servire di Verdi per far vedere che si è più bravi e più belli. Verdi ha bisogno di verità esecutiva, Verdi è una tematica seria, non è circo. Viva Verdi - Viva il pubblico di Parma!

Michele Pertusi

Fonte: Gazzetta di Parma del 10/10/2010 pag. 60
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Re: Esternazioni pertusiane

Messaggioda VGobbi » sab 30 ott 2010, 14:09

Urca!!! :shock:

E' la prima volta che sento una critica così spietata, ma altrettanto serena e pacata da parte di un "addetto ai lavori" ... E mi sembra che ci siano incontestabili verità'!

Confesso, un intervento così palese mi ha del tutto spiazzato ...
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Esternazioni pertusiane

Messaggioda beckmesser » sab 30 ott 2010, 17:47

VGobbi ha scritto:E' la prima volta che sento una critica così spietata, ma altrettanto serena e pacata da parte di un "addetto ai lavori" ... E mi sembra che ci siano incontestabili verità'!

Confesso, un intervento così palese mi ha del tutto spiazzato ...


Certo è anomalo, ma quest'anno a Parma sono veramente successe cose oscene. Che il Festival Verdi della gestione Meli non abbia mai volato molto alto è evidente, ma una così totale dimostrazione di incompetenza artistica, gestionale, organizzativa e comunicazionale grida veramente vendetta. Se l'Italia fosse un paese normale ed il mondo teatrale italiano fosse un settore normale, Meli sarebbe accompagnato alla porta senza aspettare la fine delle rappresentazioni: invece, ovviamente, chi lo ha nominato lo difende per principio, dato che altrimenti dovrebbe anche spiegare perché lo ha nominato...

Di quanto scritto da Pertusi, avrei evitato il patetico riferimento alle tac che si sarebbero comprate con i soldi del Festival e il giudizio che Temirkanov deve dedicarsi a Cajkovski e lasciar perdere Verdi (tre anni fa diresse una memorabile Traviata: se quest'anno il suo Trovatore è stato imbarazzante è solo perché, com'era evidente, non avevano provato; e per questo Temirkanov ha meritato le contestazioni: se sei il direttore musicale del teatro e del Festival e dirigi un'opera all'anno non puoi permetterti approssimazioni del genere), ma il resto è sacrosanto...

Saluti depressi,

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Re: Esternazioni pertusiane

Messaggioda Maugham » dom 31 ott 2010, 21:52

beckmesser ha scritto:
Di quanto scritto da Pertusi, avrei evitato il patetico riferimento alle tac che si sarebbero comprate con i soldi del Festival


Mi dispiace Beck, ma non sono d'accordo.
Tu forse sei più "buono" o semplicemente più diplomatico di me.
Ma trovo la dichiarazione di Pertusi(quante tac si potevano comprare con i soldi del festival?) qualcosa che travalica il semplice concetto di "patetico"; la trovo una.... stronzata ciclopica e planetaria.
Mi scuso per la brutalità del termine e mi aspetto di essere moderato.
La considero una stronzata ciclopica quando la sento dal politico di turno e lo sarebbe anche se detta dall'ultimo blogghettaro del web.
In bocca a un artista (seppure detta, credo, con le migliori intenzioni di fronte a uno sfacelo come quello parmense) la trovo poi oltrechè sciocca, anche imprudente .
Potremmo chiedere infatti a Pertusi quante rette di un asilo nido si potevano pagare con il suo Maometto pesarese oppure quanti letti in un gerontocomio si potevano comprare con il suo Falstaff di Bologna. Ne dico due a caso.
E da lì potremmo partire -come fanno in molti- nella solita discussione tra "pane" e "cultura" che non mi scandalizza assolutamente ma che, converrai con me, non serve a nulla per risolvere i problemi gestionali paurosi del settore.
Secondo me gli artisti devono stare zitti su queste faccende. Anche se, come nel caso di Pertusi, possono dire cose sensate. Ma è meglio le facciano dire ad altri.
Soprattutto se sono artisti che, scritturati da teatri nostrani, sono stati pagati -aggiungo, giustamente- anche con danaro che appartiene a tutti noi e che poteva servire per altri scopi non dico più importanti, ma magari soltanto più urgenti.
Questo ovviamente non sposta di una virgola il fatto che, da quello che ho letto, il Festival Verdi sia stato gestito vergognosamente.

Saluti arrabbiati (poi mi passa)
WSM
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Re: Esternazioni pertusiane

Messaggioda beckmesser » dom 31 ott 2010, 23:44

Maugham ha scritto:Ma trovo la dichiarazione di Pertusi(quante tac si potevano comprare con i soldi del festival?) qualcosa che travalica il semplice concetto di "patetico"; la trovo una.... stronzata ciclopica e planetaria.


Si, "patetico" era evidentemente un eufemismo: è una considerazione assurda e priva di senso, che oltretutto rischia appunto di squalificare tutto il discorso, che non verteva su quello...

Maugham ha scritto:Secondo me gli artisti devono stare zitti su queste faccende. Anche se, come nel caso di Pertusi, possono dire cose sensate. Ma è meglio le facciano dire ad altri.


In linea teorica e generale sono perfettamente d'accordo, tuttavia credo ci sia da considerare anche il contesto in quell'intervento è stato fatto. Quella lettera è stata pubblicata sul quotidiano locale al serie di una tragicomica serie di interventi. Sarebbe certo stato meglio che quelle cose le avesse dette qualcun altro, il problema è che non le diceva nessuno... Anzi, su giornali e tv locali impazzava Meli che che cercava di ridurre tutto al solito discorso: si, va bene, qualche problema c'è stato, ma è solo perché qui c'è il pubblico più esigente del mondo :shock: :shock: a cui non va mai bene niente...

Personalmente, per quanto l'intervento sia stato discutibile, gli sono grato di aver detto quello che andava detto...

Maugham ha scritto:Saluti arrabbiati (poi mi passa)



Figurati, a me non è ancora passata, e il Festival è già finito...

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