Carmen (Bizet)

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Re: Carmen Garanca

Messaggioda pbagnoli » dom 10 ott 2010, 16:36

Magari...
Anche perché la Garanca è costretta nelle pastoie della vecchia, improponibile edizione Choudens: pazzesco che nel 2010 ci sia ancora qualcuno che la ripropone in una nuova produzione!
Lei comunque sarà old style, ma è bravissima!
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Re: Carmen Garanca

Messaggioda Luca » dom 10 ott 2010, 16:43

Bravissima vocalmente e scenicamente aliena da vogarità pur rivelando grande passionalità....

Saluti, Luca.
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Re: Carmen Garanca

Messaggioda MatMarazzi » dom 10 ott 2010, 16:44

mattioli ha scritto:Della Carmen-Garanca fra le vecchie care polveri del Met magari riparleremo.
Ma volevo informare tutti i Messeri, Grassi e no, che è uscita quella Gardiner-Antonacci. E la storia interpretativa di Carmen riparte da qui.
Ossequi
AM


Possiamo fare i gra(da)ssi messeri? :)
Noi c'eravamo alla Sale Favart!!!
Ed eravamo alla prima!
E pochi giorni dopo eravamo ad Amsterdam per la Carmen di Carsen.
Se ti interessano le nostre vecchie impressioni a caldo, ecco il thread dove ne parlammo.

http://www.operadisc.com/forum/viewtopic.php?f=6&t=1079

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Re: Carmen Garanca

Messaggioda mattioli » dom 10 ott 2010, 16:51

Noi c'eravamo alla Sale Favart!!!
Ed eravamo alla prima!


Alla Salle Favart, modestamente, c'era anche l'umile sottoscritto. Ma, maledizione, non alla prima, a una delle ultime repliche, forse l'ultima, quando il don José titolare, che già non era granché di suo, si scassò cedendo la parte al più disastroso cover che abbia sentito e visto nella mia carriera. La povera Anna Caterina duettava con una specie di fantasma inascoltabile e inguardabile : Andry : ...
Mo' vado a leggermi il compte-rendu di quella Carmen.
Spero che almeno ti sia piaciuta...
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Re: Carmen Garanca

Messaggioda pbagnoli » dom 10 ott 2010, 17:38

Torno un attimo in topic.

Ho visto i primi due atti e confermo:
:arrow: produzione a dir poco didascalica; mi domando se nel quarto atto faranno vedere i tori
:arrow: Alagna decadente. Cerca di sfumare (probabilmente stimolato da concorrenze rilevanti in questo ruolo), ma la sua presenza è pietosa e il si bemolle in pianissimo è un fiatino (oggi mi sento dimolto cellettiano)
:arrow: l'a me sconosciuto direttore è bravissimo, ma meriterebbe duecento frustate alla schiena se è lui il responsabile della scelta della versione Choudens. Siamo nel 2010, questo NON E' ammissibile
:arrow: la Frittoli - per età e repertorio - non c'entra più nulla con Micaela, ma è brava davvero
:arrow: più passa il tempo, più mi rendo conto di quanto sia stata eccezionale e unica Maria Ewing in questa parte, ma la Garanca corre il rischio di essere la Carmen dei prossimi 10 anni

Vado avanti; approfitto che sono solo in casa :D ...
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Carmen Gardiner

Messaggioda pbagnoli » mar 26 ott 2010, 22:27

M'è arrivata oggi e stasera ho iniziato a vederla.
Prime impressioni:
:arrow: ottima comprensione del "problema" Carmen da parte di Antonacci, Gardiner e Noble
:arrow: buon lavoro di tutti gli altri (anche il baritono che dispiacque a Matteo mi sembra ampiamente all'altezza)
:arrow: ottimo lavoro sul testo e sulla musica
:arrow: la domanda è: c'è lo spirito autentico dell'Opéra Comique?
Maugham ha detto: la storia di Carmen ricomincia da qui, ma molte delle idee messe in campo da Gardiner le avevo già sentite da Solti, per esempio. Che però non disponeva di una Antonacci.
E quindi: Antonacci migliore Carmen possibile dei nostri tempi? Ma, quanto a questo, non vi sembra che la Ewing fosse andata più lontana?
Tenore: tutti sfigurano di fronte a Kaufmann, ma Richards in fondo non è malaccio e smorza bene il sib del Fiore. Cos'ha Kaufmann in più?
Comunque, splendida Carmen davvero

Buona serata a tutti
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Re: Carmen Gardiner

Messaggioda Riccardo » mar 26 ott 2010, 23:04

pbagnoli ha scritto:E quindi: Antonacci migliore Carmen possibile dei nostri tempi? Ma, quanto a questo, non vi sembra che la Ewing fosse andata più lontana?

La Antonacci mi sembra insuperabile nel video di Londra.
Forse l'unica, non solo dei nostri tempi, a restituire in modo incredibilmente vivo e bruciante tutto lo scandalo del personaggio.
Con la Antonacci tocchiamo con mano che cosa deve aver provato il pubblico dell'Opéra Comique quel marzo 1875.
La Ewing non mi pare sia arrivata a tanto.

Per il resto taccio, perché non conosco l'edizione Gardiner.

Questo lo sguardo della Galli-Marié in posa per Nadar...

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Re: Carmen Gardiner

Messaggioda Tucidide » mar 26 ott 2010, 23:29

Riccardo ha scritto:La Antonacci mi sembra insuperabile nel video di Londra.
Forse l'unica, non solo dei nostri tempi, a restituire in modo incredibilmente vivo e bruciante tutto lo scandalo del personaggio.
Con la Antonacci tocchiamo con mano che cosa deve aver provato il pubblico dell'Opéra Comique quel marzo 1875.
La Ewing non mi pare sia arrivata a tanto.

L'Antonacci in Carmen mi piace un sacco, anche quando canta le arie in concerto. Però, se parliamo di scandalo, per me la Ewing è stratosferica, e se le lascia indietro tutte.
In fondo, per brava che sia - e lo è davvero tanto! - l'Antonacci di Londra è una Carmen abbastanza inserita nella tradizione. Cosa che, intendiamoci, non è necessariamente un male. :wink:
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Re: Carmen Gardiner

Messaggioda Riccardo » mar 26 ott 2010, 23:58

Tucidide ha scritto:se parliamo di scandalo, per me la Ewing è stratosferica, e se le lascia indietro tutte.
[...]
l'Antonacci di Londra è una Carmen abbastanza inserita nella tradizione.


Ma trovi davvero? A me la distanza sembra abissale.
E ti dico che la Ewing sembrava brava pure a me...



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Re: Carmen Gardiner

Messaggioda pbagnoli » mer 27 ott 2010, 6:18

Io sto con Tucidide.
Credo che siamo di fronte alle due più grandi interpreti di Carmen dei nostri tempi. Di più, credo che l'Antonacci sia talmente stratosferica da avere una compenetrazione quasi totale col suo personaggio.
Ma la mia sensazione è che la Ewing fosse andata oltre: fatalismo, ironia, leggera indifferenza, sorriso quasi materno. La Ewing è zingara, la Antonacci fa la zingara. Non so, c'è qualcosa che non riesco a spiegare.
Vi metto il video di Glyndebourne, forse vi chiarirà meglio il mio pensiero

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Re: Carmen Gardiner

Messaggioda Riccardo » mer 27 ott 2010, 11:13

pbagnoli ha scritto:Io sto con Tucidide.
Credo che siamo di fronte alle due più grandi interpreti di Carmen dei nostri tempi. Di più, credo che l'Antonacci sia talmente stratosferica da avere una compenetrazione quasi totale col suo personaggio.
Ma la mia sensazione è che la Ewing fosse andata oltre: fatalismo, ironia, leggera indifferenza, sorriso quasi materno. La Ewing è zingara, la Antonacci fa la zingara. Non so, c'è qualcosa che non riesco a spiegare.
Vi metto il video di Glyndebourne, forse vi chiarirà meglio il mio pensiero


Forse dipende dalle diverse nostre aspettative rispetto a questa partitura.

La Ewing è estremamente raffinata, intellettuale, ironica.
La Antonacci è volgare, insolente ed insinuante. Ma senza essere circense, anzi con quello strano contegno che è un po' la sigla di ogni suo ritratto.
Sta qui secondo me il segreto della sua grandezza.

Lo so che dobbiamo riscattarci da una lunga tradizione di zingare baraccone che hanno devastato la genuinità di questo personaggio.
Ma ciò secondo me non significa accontentarci di una visione "perbene" di questo diavolo in musica.
Dopo l'Antonacci a me la Ewing sembra solo la versione meglio riuscita della Berganza.

Io per Carmen voglio lo scandalo, voglio che lo spettatore si senta imbarazzato.
Voglio che quei cromatismi discendenti vengano snocciolati valorizzandoli uno ad uno in tutta la loro potenza eversiva (Saint-Saens scriveva Dalila in questo stesso periodo!).
Voglio che la vecchietta della terza fila rimanga paralizzata tra lo sgomento e l'indignazione ancor prima di iniziare a scartare la famigerata caramella.
Voglio che il pubblico xenofobo veda in questa zingara un fantasma delle proprie perversioni.
Voglio che tremino i polsi al pubblico buonista. Voglio che senta in questa zingara la terribile verità di quel binomio eros-thanatos.

Tutta questa roba secondo me nell'Antonacci c'è.
Nella Ewing abbiamo invece un rifinitissimo e raffinatissimo ritratto intellettuale: stupendo, fatto meravigliosamente, ma poco vero, poco urtante. Molto "operistico".
Almeno secondo me...

Salutoni,
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Re: Carmen Gardiner

Messaggioda mattioli » mer 27 ott 2010, 11:53

Voglio che la vecchietta della terza fila rimanga paralizzata tra lo sgomento e l'indignazione ancor prima di iniziare a scartare la famigerata caramella.


Giusto! E poi, naturalmente, l'ictus fatale che lascia la caramella inscartata... : PirateCap :
Per il resto, d'accordo su tutto.
Ossequi
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Re: Carmen Gardiner

Messaggioda Teo » mer 27 ott 2010, 11:59

Premesso che non ho il DVD di cui parla Pietro, quindi mi riferisco unicamente alle proposte inserite da yuotube.
Innanzitutto penso che l'Antonacci pecchi vistosamente di una pronuncia davvero discutibile, il suo francese è davvero poco naturale, poco fluente.
Fermo restando che si tratta di due interpreti interessanti, trovo invece che entrambe le artiste siano davvero poco gitane.
Chi è stato in Andalusia, ed in particolare a las cuevas del Sacromonte di Granada, ha visto dove vive questa gente, come suona, balla, canta e sopratutto gli occhi con cui ti guarda; bene, credo proprio che in fondo non possa identificare una Carmen gitana con queste due interpreti (anche se riconosco che sono entrambe interessanti).
Le gitane non sono né artefatte caricature di donne uscite dalla penna di baudelaire (impressione che mi desta il clip della Antonacci), ne sinuose e sensuali femme fatal di qualche locanda de le port de Marseille (questo ci vedo nel clip della Ewing).
Questo ovviamente il mio pensiero.

Salutissimi.

Teo
l'idea è creatrice di vocalità...
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Re: Carmen Gardiner

Messaggioda Tucidide » mer 27 ott 2010, 12:26

Riccardo ha scritto:Tutta questa roba secondo me nell'Antonacci c'è.

Questione di punti di vista. Secondo me, l'Antonacci è la "solita" Carmen puttanona con la sottanona svolazzante, sudaticcia, un po' sporca ed olente, ripulita dalle volgarità più becere, benissimo cantata, ma inserita in quel filone. Il che, per altro, nello spettacolo della Zambello ci sta bene. Anche lo stesso Kaufmann vi è un po' il "solito" José macho, anch'esso benissimo cantato e ripulito dagli idiotismi tenorili più vieti. Un José simile a quello cantato alla Scala. Diverso, mi dice Maugham, da quello zurighese; cosa che non mi stupisce, vista la sua grande intelligenza interpretativa.
La Ewing (che in stretti termini vociologici canta peggio) dà l'impressione di essere un po artefatta, ma solo perché ogni gesto, ogni inflessione e ogni mossa è sono calcolati in maniera talmente precisa che il risultato è fin troppo perfetto per essere vero. La parentela con la Berganza, ad essere sinceri, non la vedo granché, visto che a me la Teresita dà l'impressione di cercare in primis un'esecuzione vocalmente impeccabile, cosa che la Ewing non fa assolutamente. Poi, certo, anche la Berganza è il trionfo della finezza, come la Ewing, ma da una prospettiva totalmente diversa.
Un saluto,
Tuc
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Re: Carmen Gardiner

Messaggioda Riccardo » mer 27 ott 2010, 12:46

Teo ha scritto:Chi è stato in Andalusia, ed in particolare a las cuevas del Sacromonte di Granada, ha visto dove vive questa gente, come suona, balla, canta e sopratutto gli occhi con cui ti guarda;

Il punto Teo è che infatti Bizet in vita sua non è mai stato in Andalusia, né ha proprio mai messo piede in Spagna.
Addirittura quando gli venne proposto rispose che sarebbe stata una fatica inutile.

Quello che fece Bizet fu un lavoro di ricreazione della Spagna per come poteva essere intesa dalla Parigi dell'epoca e nello specifico dal pubblico dell'Opéra Comique, dunque con tutte le caricature, le esagerazioni e gli esotismi del caso.
Ci riagganciamo al thread sulla Cavalleria...con quel "realismo" che non significa realtà!

In realtà la Spagna era un modo per mettere in scena tutta una sfera di questioni che riguardavano la più intima vita parigina del tempo e che addiritturano sfiorano le radici della natura umana. Per questo fece scandalo.

Teo ha scritto:Le gitane non sono né artefatte caricature di donne uscite dalla penna di baudelaire (impressione che mi desta il clip della Antonacci), ne sinuose e sensuali femme fatal di qualche locanda de le port de Marseille (questo ci vedo nel clip della Ewing). Questo ovviamente il mio pensiero.

E il tuo pensiero mi conferma quello che penso! Baudelaire morì qualche anno prima dell'arrivo di Carmen ed era proprio un frutto della Parigi dell'epoca, nella quale il tema della prostituzione praticamente toccava tutte le forme d'arte.

La celeberrima colazione sull'erba di Manet è del 1863.
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L'origine du monde di Courbet del 1866...

Altro che Andalusia, è un'opera parigina Carmen! Come parigina fu pure la sua creatrice Célestine Galli-Marié.
Esattamente come l'Italiana in Algeri è venezianissima e non africana.

Ovviamente per come la vedo io...

Salutoni,
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