Cosa significa la frase dell'Inquisitore nel duetto con Filippo
"Perchè evocare allor, l'ombra di Samuel?"
Grazie
WSM
Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham
Tucidide ha scritto:A te e a tutti consiglio il libro di Piero Mioli
Maugham ha scritto:Di solito mi tengo alla larga da Mioli (e forse sbaglio) dopo che acquistai un orrendo papocchio sui libretti wagneriani
Riccardo ha scritto:Maugham ha scritto:Di solito mi tengo alla larga da Mioli (e forse sbaglio) dopo che acquistai un orrendo papocchio sui libretti wagneriani
E io da quando ho sfogliato quelli rossiniani...
Tucidide ha scritto:Riccardo ha scritto:Maugham ha scritto:Di solito mi tengo alla larga da Mioli (e forse sbaglio) dopo che acquistai un orrendo papocchio sui libretti wagneriani
E io da quando ho sfogliato quelli rossiniani...
Ma no, poverino! Quelli di Rossini non sono male, dài!
Maugham ha scritto:Cosa significa la frase dell'Inquisitore nel duetto con Filippo
"Perchè evocare allor, l'ombra di Samuel?"
Grazie
WSM
teo.emme ha scritto:Signori...in realtà il riferimento verdiano a Samuele è molto più semplice e immediato. Non serve nessuna esegesi biblica né operazioni speculative per individuare certi sottesi significati filosofico-religiosi. In ossequio al principio cardine della logica: quel rasoio di Occam per cui "a parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire", !
Rodrigo ha scritto:
Il libretto fa riferimento ad un episodio molto preciso
teo.emme ha scritto:Signori...in realtà il riferimento verdiano a Samuele è molto più semplice e immediato. Non serve nessuna esegesi biblica né operazioni speculative per individuare certi sottesi significati filosofico-religiosi. In ossequio al principio cardine della logica: quel rasoio di Occam per cui "a parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire", la citazione del libretto è riconducibile alla storia ebraica raccontata nel secondo libro di Samuele: in esso si narra come Samuele, anziano profeta e giudice di Israele, all'indomani della guerra condotta da Saul, Re di Giuda, contro gli Amalechiti - laddove il Re non obbedisce al profeta che gli ingiunge di distruggere "uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini" (è sempre un piacere constatare l'estrema tolleranza e umanità delle supposte radici "cristiano-giudaiche" che qualcuno pretende di attribuire alla nostra civiltà)- rimuove l'unzione e quindi il titolo di Re a Saul, in quanto disobbediente ai voleri di Dio. Ora è chiaro come l'Inquisitore minacci Filippo II di riservargli il medesimo trattamento: l'ombra di Samuel non è altro che l'ipotesi di una deposizione qualora il Re di Spagna non compia il volere di Dio, ossia l'interesse della Chiesa Cattolica rappresentata dall'Inquisizione: nello specifico l'assassinio del Marchese di Posa, pericoloso "novatore", ossia progressista e tollerante. ...eh sì, visti i recenti sproloqui su Nobel e affini, constato che certi vizi della chiesa cattolica non cambiano mai!
FRITZ KOBUS ha scritto:teo.emme ha scritto:Signori...in realtà il riferimento verdiano a Samuele è molto più semplice e immediato. Non serve nessuna esegesi biblica né operazioni speculative per individuare certi sottesi significati filosofico-religiosi. In ossequio al principio cardine della logica: quel rasoio di Occam per cui "a parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire", la citazione del libretto è riconducibile alla storia ebraica raccontata nel secondo libro di Samuele: in esso si narra come Samuele, anziano profeta e giudice di Israele, all'indomani della guerra condotta da Saul, Re di Giuda, contro gli Amalechiti - laddove il Re non obbedisce al profeta che gli ingiunge di distruggere "uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini" (è sempre un piacere constatare l'estrema tolleranza e umanità delle supposte radici "cristiano-giudaiche" che qualcuno pretende di attribuire alla nostra civiltà)- rimuove l'unzione e quindi il titolo di Re a Saul, in quanto disobbediente ai voleri di Dio. Ora è chiaro come l'Inquisitore minacci Filippo II di riservargli il medesimo trattamento: l'ombra di Samuel non è altro che l'ipotesi di una deposizione qualora il Re di Spagna non compia il volere di Dio, ossia l'interesse della Chiesa Cattolica rappresentata dall'Inquisizione: nello specifico l'assassinio del Marchese di Posa, pericoloso "novatore", ossia progressista e tollerante. ...eh sì, visti i recenti sproloqui su Nobel e affini, constato che certi vizi della chiesa cattolica non cambiano mai!
Visto che Teo-emme ha sentito il bisogno di ironizzare sulla chiesa mi permetto di esprimere il mio dissenso verso le sue dichiarazioni anticattoliche, non per il contenuto, quanto per quel vecchissimo, insopportabile, muffosissimo sarcasmo da 4 soldi che mediamente atei e affini utilizzano quando si riferiscono al cattolicesimo. Il tentativo costante di liquidare a battute le complesse questioni che riguardano il cattolicesimo e la fede e utilizzare il solito mezzuccio di schiacciare la storia della chiesa in una immediata attualità, facendo d'ogni erba un fascio (p. es. spacciando le idee di Torquemada per quelle di Madre Teresa di Calcutta) mi trova del tutto dissenziente. Giusto per sfogarmi dopo la nota gratuità dell'ironia messa in campo da teo.emme. FRITZ KOBUS
teo.emme ha scritto:Ma io non sono un biblista...solo mi faceva sorridere l'arzigogolata spiegazionje di Mioli (quella di Riccardo l'ho letta distrattamente, lo ammetto)... Leggerò meglio nel dramma di Schiller...
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