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Manrico ha scritto:
Ho letto questo 3D ed ho visto che nessuno ha citato un "Cast stellare" per il Rigoletto verdiano, eccolo, un Duca di stampo Carusiano che hai giovani sicuramente è sfuggito:
Rodrigo ha scritto:Manrico ha scritto:
Ho letto questo 3D ed ho visto che nessuno ha citato un "Cast stellare" per il Rigoletto verdiano, eccolo, un Duca di stampo Carusiano che hai giovani sicuramente è sfuggito:
Questa edizione a me convince poco francamente.
La direzione è corretta, ma "more solito" in Erede, non si prende nessuna responsabilità. Il direttore si limita ad accompagnare con un certo ordine i cantanti e stop. Sotto questo aspetto, ritengo, Erede è molto al di sotto di altri direttori italiani a lui contemporanei come Votto (il migliore a mio avviso) e Serafin (verso il quale ho qualche riserva in più ma che resta un grande).
Del Monaco-Duca è un mistero; se avesse voluto il tenore fiorentino avrebbe potuto essere un buon Duca: accento scandito, acuti insolenti, timbro magnifico. Però tutti questi presupposti sono "sciupati" da un fraseggio che brilla per mancanza di fantasia e di sfumature. Io non sono contrario ai Duchi laidi, goderecci, "padani", ma senza un fraseggio seducente (e seduttivo) ne esce uno stereotipo volgarotto e noioso. Molto meglio centrata - nell'opzione che ho tentato di descrivere - la declinazione della parte di Pavarotti (non certo un intellettuale). Chissà forse si è strattato di pigrizia mentale da parte di Del Monaco o forse (mi pare più probabile)il personaggio era lontano dalla sua sensibilità e aveva pensato di cavarsela con il solo splendore vocale e relative smargiassate...
Protti aveva una voce splendida e conosceva la parte alla perfezione; anche il fraseggio è consapevole e vario nel passare dall'ira al calore paterno. Poi questo ottimo artista si porta dietro quello che secondo me è il suo limite congenito che affiora anche nello Jago inciso con von Karajan: il baritono cremonese raramente riesce a dire qualche cosa di diverso... da quello che esattamente ci si aspetterebbe da lui. Così voce timbratissima, qualche accettabilissimo vezzo veristeggiante (meno che in Gobbi secondo me), ma sorprese poche... Un po' come avviene per Zancanaro per intenderci.
Saluti.
Manrico ha scritto:Mario Del Monaco era molto più preparato ed intelligente di quello che Lei possa minimamente immaginare e chiudo qui, ogni altro commento sarebbe superfluo.
mattioli ha scritto:Polgar? Ma non era un basso? Poverino...
Ah, Marazzi, Marazzi...
AM
fascino di big Luciano come Rigoletto, che trovo sia il suo personaggio verdiano più riuscito
al di là del luogo comune (e ormai rancido) della dizione
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