Riccardo ha scritto:In realtà Zednik è ancora molto impegnato... Ha fatto l'anno scorso Da una casa di morti alla Scala, c'era quest'estate nella Lulu a Salisburgo, farà a breve la Sposa venduta a Parigi e il folle nel Wozzeck alla Staatsoper di Berlino.
Be' Ric...
Se è per questo ho sentito dal vivo Zednik nella Casa di Morti ad Amsterdam (stessa produzione che alla Scala, ma con Boulez sul podio). La sua parte era meno che una comparsata, illustre certo... ma un comparsata.
Non faceva più nemmeno la già piccola particina di Schapkin, come vent'anni fa con Abbado. Era passato al vecchio prigionero.
Le due parole che diceva erano poco più che un ansimo.
Ora, a me fa piacere che questo arzillo settantenne vada ancora in giro qua e là... e certo anche solo fargli dire due parole è un lusso.
Resta il fatto che il ruolo di Cadmo non potrebbe circoscriversi in due parole.
Io non mi lamento affatto che non esistono ruoli per vecchi, anzi! So bene che ne esistono moltissimi e di stupendi, almeno nel Novecento.
Be'... moltissimi e stupendi è davvero un po' troppo.
Ce n'è qualcuno... è vero! Non tantissimi...
Certo se poi diamo quei pochi a belle ragazze "fresche" perché così siamo più "moderni e interessanti"
allora ce ne sono ancora meno.
Per questo vedere Agave non come la solita vecchiaccia incazzata
Ma perché una vecchiaccia incazzata?
Non capisco perché una signora matura sui cinquant'anni debba essere per forza una vecchiaccia incazzata...
Per altro... non immagino come lo farebbe la Baltsa proposta da Aristecmo
, ma ti assicuro che né la Silja, né la Anderson, nè la Armstrong erano "incazzate" e men che meno ritratti di vecchiaccia.
Erano belle e sofisticate signore di mezz'età...
una donna fatale che ammazza il figlio in preda ad una follia dei sensi,
come potrebbe uccidere l'oggetto del proprio amore,
Be' ok, se vogliamo fare una storia di incesto fra una madre quasi coetanea del figlio... va bene.
Ma sarebbe un'altra storia, no?
Il gioco riguardava le Baccanti mi pare, e in questa tragedia non si parla affatto di attrazioni incestuose fra madre e figlio, attrazioni che per altro non si capisce perché dovrebbero concludersi in un omicidio, per giunta involontario... oddio, potremmo sempre ipotizzare che in realtà Agave abbia ucciso Penteo volontariamente - amandolo e non potendolo avere - e che Dioniso non c'entrasse nulla, ecc... ecc... ecc...
Non c'è limite a dove possiamo arrivare di questo passo, ma allora era inutile che chiedessi di giocare sui personaggi delle Baccanti.
Lasciamo che siano i registi a riscrivere le storie!
Noi in questa fase dovevamo solo attribuire dei registri vocali a "dati" personaggi.
O la sfida era cercare di indovinare cosa fecero Henze Ghedini e Wellesz?
Assolutamente no.
La sfida era quella di prendere una tragedia ben precisa e cercare, sulla base delle consuetudini operistiche e delle nostre esperienze, di vedere come ci saremmo comportati nella distinzione delle vocalità (e poi magari, tanto per divertirsi, andare anche a controllare come si è comportato qualcuno che il problema se l'è dovuto porre davvero e non solo come divertissement).
Melomane ha scritto:Si, ma ricordiamoci la Marescialla, che si vede vecchia la prima volta perchè le hanno messo la parrucca bianca, ma che non ha più di 25 o 30 anni.
Scusa Francesco, ma tu dove l'hai tratta questa teoria che la Marescialla avrebbe solo 25-30 anni? E che si vede vecchia perché le hanno (chi?) messo in testa una parrucca?
A me non risulta proprio... ma sicuramente mi è sfuggito qualcosa.
So anche io che Marie-Therese non può avere cinquant'anni (altrimenti non si spiega l'attrazione di Oktavian), ma non dobbiamo nemmeno esagerare nel vederla troppo giovane.
E comunque Marie-Therese non è Agave.
E non solo perché Agave è sicuramente oltre una certa età (in quanto madre di un re), ma anche perché la bellezza, il fascino, la seduzione della Marescialla "pesano" nel Rosenkavalier, mentre nelle Baccanti non pesano affatto. L'unica cosa che importa di Agave è il suo essere madre.
E.. ripeto... non di un bambino, ma di un re!
Anche se non lo possiamo escludere, hai ragione, in cosa ci arricchisce forzarci a vedere in lei una trentacinquenne e in lui un adolescente incoronato, quando è così normale che Penteo sia un giovane sovrano di 25-30 anni e lei una regina.madre di 45-50? Perché andare a lambiccarci il cervello in ipotesi così poco utili al nostro discorso? L'unico risultato che otterremmo in questo ringiovanimento forzoso (anche se possibile, non lo nego) dei personaggi è di smorzare alcuni elementi chiave della vicenda:
1) la razionalità sconfitta di lui (gli adolescenti non sono razionali)
2) la metamorfosi di lei (sotto il potere incantatorio del dio) da sontuosa regina a menade bestiale (aspetto che verrebbe un po' meno se di Agave, invece che sontuosa regina facciamo una giovane donna tutta pepe).
Per questo io propenderei a lasciare le cose come appaiono a prima vista. E' più semplice e (credo) più efficace.
Detto questo ognuno vede l'età dei personaggi come vuole!
Salutoni,
Mat