I tic dell'Opera

problemi estetici, storici, tecnici sull'opera

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I tic dell'Opera

Messaggioda Maugham » dom 05 set 2010, 22:10

Datemi una mano.
Sto cercando di stilare un elenco di quei cliché, di quei luoghi comuni scenico-posturali che da anni vediamo nei teatri d'opera di tutto il mondo, a volte anche in allestimenti seri e pensati.
ne butto giù un paio.

DEI FARAONI TU SEI LA SCHIAVA
Classico atteggiamento del cantante che esprime sdegno nei confronti della cantante.
La prende per i polsi, lei fa le faccine e si divincola un po', poi, sulla tonica lui la sbatte per terra.
Tipico della scena Amonasro-Aida.

IL MOVIOLONE
Molti cantanti, forse convinti che il teatro d'opera, in quanto musicale, debba avere dei ritmi scenici più lenti... gesticolano al rallentatore. Un foglio viene estratto dal giustacuore con deliberata lentezza, quando si viene interpellati ci si volta lentamente, lo stupore lo si esprime portandosi la mano alla bocca con studiata lentezza. Questo avveniva/avviene principalmente nel melodramma di primottocento.

GLI UBRIACHI
Di solito nell'opera stanno a braccetto, uno ha una boccia in mano e fanno il catenone. Oppure se sono soli - tipo Barbiere - sdondolano, puntano il ditino e sbarellano in giro per il palco. E' sempre così. Ma avete mai visto un ubriaco fare una roba simile?

IL PORGERE
E' la classica manina che parte a semicerchio per sottolineare l'inizio di una frase particolarmente espressiva. Come se si volesse, appunto, porgerla all'uditorio. Non ne è esente neppure Kaufmann che, di solito, è piuttosto attento ad evitare i tic storici. Nei suoi "nuovi" indulge con passione.

TI VOGLIO NON TI VOGLIO
In quasi tutte le Carmen (ma non solo). Anche nella recente innovativa e sconvolgente prodezza scaligera della Dante. La femmina fatale attira l'uomo e poi, improvvisiamente, lo spinge via. E' una variante, più seducente, de "Dei faraoni tu sei la schiava"

IL BALLERINO
E' un vezzo, di solito, tenorile. Al momento dell'acuto ci si mette sulle punte dei piedi. Carreras era un mago in questa disciplina.

Mat ne ha un paio che non vi anticipo per non derubarlo della paternità.

Dateci dentro!

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Re: I tic dell'Opera

Messaggioda Tucidide » dom 05 set 2010, 23:23

Me ne vengono due, per ora.

TENDER IS THE NIGHT
Insomma, la posa tipica dei duetti "sognanti" amorosi: lei davanti, testa di tre quarti rivolta verso l'alto, lui dietro, le stringe le mani e fa capolino da sopra una spalla di lei.

UFFICIALE E GENTILUOMO
Tipica scena di arrivo del guerriero: Ilo in Zelmira, Rodrigo in Donna del Lago e compagnia militare... Il coro di soldatacci si passa borracce, bivacca in stile punkabbestia sul palco finché non giunge il caporione, immancabilmente salutato da energiche strette di mano e pacche sulle spalle.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: I tic dell'Opera

Messaggioda MatMarazzi » lun 06 set 2010, 11:09

Maugham ha scritto:Datemi una mano.
Mat ne ha un paio che non vi anticipo per non derubarlo della paternità.

: Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin :
Sono morto dal ridere...

Mi sforzerò di pensarci anche io, ma a dire il vero non credo di aver capito bene a quali esempi ti riferisci.
O per lo meno, mi vengono in mente solo i due esempi che avevo citato a proposito della Zelmira di Barberio Corsetti a Pesaro.
E precisamente le battute di passaggio al da capo di una cabaletta, utilizzato dai solisti per volgersi al coro e stringere le spalle (se trattasi di uomini) o gli avambracci (se trattasi di donne), salvo poi tornare nell'esatta posizione di prima - al centro del palcoscenico - per attaccare il da capo.
O le facce dei coristi, quando entrano durante l'introduzione orchestrale al loro coro: in genere (specie in concomitanza di frasi come "qual loco è questo!" "Dove mi inoltro" ecc...): usano tutte le battute orchestrali per guardarsi a destra e sinistra come terrorizzati che il nemico possa sorgere da ogni lato. Preoccupazione che cessa immediatamente appena attaccano a cantare: a quel punto, ben disposti a semicerchio, fissano solo il direttore.

Ma non so se intendevi questi casi, ma a pensarci ne possono arrivare altre.
Salutoni,
Mat
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Re: I tic dell'Opera

Messaggioda Maugham » lun 06 set 2010, 11:37

MatMarazzi ha scritto:Ma non so se intendevi questi casi, ma a pensarci ne possono arrivare altre.


Esatto! adesso provo a titolarle.

VIA LIBERA!
O le facce dei coristi, quando entrano durante l'introduzione orchestrale al loro coro: in genere (specie in concomitanza di frasi come "qual loco è questo!" "Dove mi inoltro" ecc...): usano tutte le battute orchestrali per guardarsi a destra e sinistra come terrorizzati che il nemico possa sorgere da ogni lato. Preoccupazione che cessa immediatamente appena attaccano a cantare: a quel punto, ben disposti a semicerchio, fissano solo il direttore.


GLI AMICONI
E precisamente le battute di passaggio al da capo di una cabaletta, utilizzato dai solisti per volgersi al coro e stringere le spalle (se trattasi di uomini) o gli avambracci (se trattasi di donne), salvo poi tornare nell'esatta posizione di prima - al centro del palcoscenico - per attaccare il da capo.


Avanti così!

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