Der Ring des Nibelungen (Wagner)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda peleas98765432 » mar 27 lug 2010, 22:22

non ti è piaciuto il fraseggio di Pape e il misterioso fare di Erda?
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda MatMarazzi » mar 27 lug 2010, 22:23

peleas98765432 ha scritto:ma guarda che il Rheingold della Scala è stato bellissimo


Ciao Pelleas e benvenuto. :)
Se ti riferisci a me, però, io non ho visto quello spettacolo.
Ho semplicemente chiosato i resconti (molto negativi come avrai notato) di due appassionatissimi e competentissimi membri del forum che c'erano stati.
Se tu hai opinioni diverse, se a te è piaciuto, raccontaci le tue impressioni!
E' sempre bello confrontare opinioni diverse :)

Salutoni,
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Ring Lepage Met 2010

Messaggioda Maugham » ven 03 set 2010, 19:43

Immagine
http://sgcdungarvan.files.wordpress.com/2010/08/dasrheingold.jpg

Ecco due prime immagini di Wotan Terfel.
Per la seconda ho messo il link perchè troppo grossa.
Non so cosa farà Lepage, magari una porcheria (non credo) però ecco un'immagine che possiamo considerare "tradizionale" senza però il polveroso pattume del "TRADIZIONALE", alucce e elmi con le corna compresi.
Una tradizione che si ricollega ai più recenti mainstream fumettari e cinematografici.
Immagini per me bellissime.
Trash, ma bellissime.

Ciao
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Re: Ring Lepage Met 2010

Messaggioda pbagnoli » sab 04 set 2010, 8:54

Hai ragione: tipo il vecchio Dago (si chiamava così?) di Lanciostory o Scorpio.
Potrebbe essere qualcosa di alternativo e di interessante e, tra l'altro, in una visione del genere il trucidone Terfel ci sta a meraviglia davvero! :D
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Re: Ring Lepage Met 2010

Messaggioda Maugham » lun 06 set 2010, 7:30

pbagnoli ha scritto:Hai ragione: tipo il vecchio Dago (si chiamava così?) di Lanciostory o Scorpio.
Potrebbe essere qualcosa di alternativo e di interessante e, tra l'altro, in una visione del genere il trucidone Terfel ci sta a meraviglia davvero! :D


Sei il solito nostalgico. :)
Io mi riferivo a roba più recente.
Hai presente 300 e Sin City, Frank Miller... : CoolGun :
Chiedi a tuo figlio.
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Re: Ring Lepage Met 2010

Messaggioda pbagnoli » lun 06 set 2010, 19:08

Grazie di avermi fatto sentire vecchio e rincoglionito! :(
Ma tu i fumetti degli autori sudamericani su Scorpio e Lanciostory non li leggevi?...
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Re: Ring Lepage Met 2010

Messaggioda Maugham » lun 06 set 2010, 19:28

pbagnoli ha scritto:Grazie di avermi fatto sentire vecchio e rincoglionito! :(
Ma tu i fumetti degli autori sudamericani su Scorpio e Lanciostory non li leggevi?...


Guardavo solo le donne nude. : book :
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Re: Ring Lepage Met 2010

Messaggioda pbagnoli » lun 06 set 2010, 20:15

Certi disegnatori le facevano bellissime.
Mamma quanti anni sono passati!... Chissà se li fanno ancora quei fumetti!
Domani parto per la Svezia per un congresso: quando arrivo alla prima edicola vedo se ce n'è uno e lo compro!
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Rheingold - Lepage - Met (visto al cinema)

Messaggioda Maugham » dom 10 ott 2010, 15:46

La prima domanda che mi sono posto alla fine è questa: perché? Perché il Met ha deciso di abbandonare il vecchio allestimento del Ring per farne uno indentico? Stessa noia, stessa stasi, stessa povertà drammaturgica, insomma, stessa roba di quello prima. Rispetto al passato ho visto qualche nuovo su-e-giù tecnologico un po' più all'avanguardia (robetta da parco a tema, niente di speciale) e alcuni costumi che sulla carta sembravano tirati giù da una graphic novel di Frank Miller ma che infilati sul corpaccione di Terfel diventavano una carnevalata.
Il vecchio, polveroso, soporifero, elefantiaco allestimento di Schenk aveva almeno una sua ragione d'esistere. Bislacca fin che si vuole, ma ce l'aveva: fare Wagner rispettando in maniera burocratica tutte le didascalie del copione, delegando alla musica e al canto il compito di spiegare tutto il resto. Messa in pratica, questa idea del Ring ha fatto ridere mezzo mondo (a onor del vero l'altra metà invece ha riempito la sala del Met per vent'anni con ossessivi sold-out) ma non, come molto vogliono far credere, perchè si trattava di un allestimento costruito "sulle" didascalie: ma perchè era un Ring costruito "solo" sulle didascalie.
Mi stupisco che Lepage e i vertici del Met non abbiano saputo fare qualcosa di nuovo se non ribadire l'idea base del vecchio Ring che, al di là delle opinioni sul fatto che fosse giusta o sbagliata, era comunque già stato detta per vent'anni e non aveva (chissà perchè?) trovato nessun seguito in nessun altro teatro d'Opera.
E così, anche in questa nuova produzione -che ci accompegnerà presumo fino al 2030- troviamo le solite figlie del Reno che nuotano sospese in aria come bimbe nella recita di fine anno, Loge che si accende e si spegne come un bic da tabaccaio, Alberich che ha i capelli rasta perchè si deve capire che è un diverso, Mime che fa lo scemo del villaggio, i nibelunghi che camminano tipo nani da circo, l'arcobaleno stile ciclorama, il dragone e il ranocchio buffo (il pubblico ha riso), Fasolt e Fafner per tutta l'opera rigorosamente fermi uno a sinistra e l'altro a destra (forse una velata allusione politica?) il temporalone coi lampi stile twister e a dirigere il minestrone celebrativo l'immarcescibile Levine che ha trattato l'orchestra wagneriana come una qualsiasi score di Horner messa sotto all'ultimo blockbuster.
Voci grandi e piccine, personalità grandi e piccine, tutte messe insieme dentro questa nuova, costosa (si parla di 16 milioni di dollari) macchinona scenotecnica made in Usa.
Terfel, il migliore in campo, non mi è sembrato particolarmente incisivo e soprattutto sottodimensionato rispetto a quello che un animale da palcoscenico come lui può dare. Niente a che vedere con la forza della natura del Ring di Warner al Covent Garden. La Blythe (Fricka) ha veleggiato per il palcoscenico senza lasciare particolari impressioni. Alberich aveva la voce tonante e l'accento approssimativo di Richard Paul-Fink, mentre la coppia di giganti era impersonata in modo anonimo (leggi, soliti digrigni e soliti mugugni) da Selig e Konig. Ottima la Freia di Wendy Bryn Harmer. Resta l'altro grande punto di forza -nelle promesse- di questo Rheingold, ovvero Richard Croft al debutto nel ruolo di Loge. Non mi ha impressionato particolarmente. Cantava molto bene, nel senso di emissione di suoni, ma l'accento era generico e soprattutto mancava completamente di ambiguità.
Come ho detto Lepage ha trascurato qualsiasi lavoro sulla recitazione dei singoli che, a seconda della propria sensibilità, pescavano dal proprio baule quegli atteggiamenti che ritenevano più consoni alla situazione. Ma per gran parte del tempo stavano fermi e cantavano rivolti verso l'uditorio.
Di Levine ho già scritto. Il suo è un Wagner formato esportazione tale da rassicurare i pubblici di mezzo mondo. Non molto diverso da quello scaligero di Barenboim.
In definitiva uno spettacolo anonimo che nulla aggiunge nè toglie al percorso drammaturgico di Wagner. Ma almeno serve a dimostrare un concetto che, dopo il Ring di Schenk (o anche solo dopo il bric-a-brac tecnologico della Fura a Firenze) davo ormai per assodato: senza un lavoro teatrale, Wagner non tiene e si rivela pericolosamente noioso. A quanto pare negli States non la pensano così e, temendo di essere invasi da orde di dramaturgen, preferiscono sopportare l'accusa di passatismo.
Sono deluso ma non sorpreso. Anche se da Lepage, lo ammetto, mi aspettavo una lettura che, negando sia la tradizione più becera sia il piu concettoso dei teatri di regia, poteva aprire una terza via che, da qualche parte in Europa, stanno già percorrendo.


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Re: Rheingold - Lepage - Met (visto al cinema)

Messaggioda MatMarazzi » dom 10 ott 2010, 23:20

Sottoscrivo alla lettera il commento di Maugham.
Una drammatica delusione su tutti i fronti.
Soprattutto mi ha amareggiato Terfel... per ogni grande personaggio c'è il tempo giusto.
Terfel è ancora giovane, vocalmente esuberante, divo come non mai...
Ma per lui il tempo giusto per Wotan è trascorso.
Lo vidi al debutto, dal vivo, al Covent Garden nel 2004 e allora fece l'effetto di un meteorite che precipitava nella ROH e spaccava tutto.
Adesso è tutt'altra cosa.
E' arrivato il momento di Sachs e (magari) di un Boris...

Troverete la recensione di Maugham anche in homepage, fra gli editoriali e precisamente qui:
http://www.operadisc.com/vis_tutto.php?id3=125

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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda beckmesser » dom 31 ott 2010, 19:08

Nel sito della Scala, dalla locandina della prossima Walkure è sparito Pape e come Wotan viene indicato tale Vitalij Kowaljow, senza che venga fornita alcuna spiegazione... Se ne sa la ragione? Se è confermato, come si dice: iniziamo bene...

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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda pbagnoli » dom 31 ott 2010, 19:39

Non ne sapevo nulla.
So ben poco del basso ucraino segnalato sul sito, che conoscevo solo di nome. La buona notizia è che ha già fatto Wotan almeno una volta, e questo potrebbe essere un segno di svolta per la Scala! In altre parole: quello che una volta fu il teatro d'opera più importante del mondo arruola, nella Walkiria del 7 dicembre, in una nuova produzione, un perfetto Signor Nessuno per uno dei ruoli più difficili, intriganti e carismatici di tutto il teatro musicale; ma almeno l'ha già fatto da qualche parte, e questo mi sembra un bel progresso.
Bah.
Eccovi uno spezzone della produzione di Los Angeles in cui il Nostro è stato Wotan e Wanderer.
Da quello che si vede, a confronto le tanto bistrattate produzioni di Bayreuth sembrano uscite dal rigore di Ingmar Bergman. Godetevelo.


Ma per non farvi mancare nulla, ve lo propongo come raffinatissimo Inquisitore in questo video di una piazza fondamentale come Porto Rico
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda VGobbi » lun 01 nov 2010, 18:39

Si dice che il codardo Pape si sia ritirato,non perché avesse problemi a cantarlo, ma il fatto che voleva prendersi una pausa da prove e spettacoli. Il debutto lo farà il 17 aprile a Berlino!!!

Alla faccia di chi lo continua ad incensarlo ...

Quanto alla Scala niente di nuovo! Pero', cazzarola, se non riescono a portare un Terfel od un habitué di questo ruolo (tanto per intenderci, i cantanti che salgono la collinetta del sacro Graal, denominata anche Bayreuth), possibile che non hanno inventiva d'inaugurare una stagione scaligera con un debutto nuovo ed importante?

Sarò un pazzo, ma io avrei fatto follie per sentire Tomlinson nel Signore dei Corvi ... Sarebbe davvero stata una pazzia? Oppure non era forse meglio, anche se così usurato - da quanto dicono - di tale signor nessuno Vitalj?
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda pbagnoli » lun 01 nov 2010, 19:42

VGobbi ha scritto: Pero', cazzarola, se non riescono a portare un Terfel od un habitué di questo ruolo (tanto per intenderci, i cantanti che salgono la collinetta del sacro Graal, denominata anche Bayreuth), possibile che non hanno inventiva d'inaugurare una stagione scaligera con un debutto nuovo ed importante?

Vittorio, siamo sempre lì: i cantanti importanti sono già impegnati per anni.
Pensi che qualcuno da via Filodrammatici potrebbe alzare il telefono e dire, che so: "Ah buongiorno Herr Struckmann! Come sta? Tutto bene? E la sua signora? Ah, è a Baden Baden! Bene, bene... Ah, senta, Herr Struckmann, così per curiosità, c'ha niente da fare per la sera del 7 dicembre?...".
A Milano non viene nessuno di veramente importante perché probabilmente le programmazioni non vengono fatte con congruo anticipo, ma questo è un argomento su cui Matteo o Maugham potrebbero dire qualcosa di più interessante.
Fatto si è che se vieni lasciato a piedi da Pape a un mese di distanza dall'inaugurazione (e con Walkyria, poi! Non con Il Campanello per il quale un Nucci che ti faccia due smorfie lo puoi sempre trovare!) ti devi trovare qualcuno disponibile e che, possibilmente, conosca una parte così difficile e complessa.
Certo, ti perdi uno dei pochi elementi d'interesse di una produzione così modesta, l'altro essendo la Stemme probabilmente alle prese con un errore di distribuzione.
Certo, avrai comunque un bravo professionista di voce bella e risonante, così farai contenti quelli che pensano che la prima dote di un cantante debba essere il volume vocale.
Certo, ti salverai la serata; di questi tempi, alla Scala è probabilmente il massimo risultato possibile

VGobbi ha scritto: Sarò un pazzo, ma io avrei fatto follie per sentire Tomlinson nel Signore dei Corvi ... Sarebbe davvero stata una pazzia? Oppure non era forse meglio, anche se così usurato - da quanto dicono - di tale signor nessuno Vitalj?

Tomlinson è del 1946, come sir Whillard White, che invece fa ancora un ottimo Wotan: 64 anni per un bass-baritono in un ruolo come questo non è un'età impossibile. La parte non è particolarmente acuta, ma in compenso è lunghissima e veramente faticosa. Nel secondo atto Wotan canta sempre, nel terzo atto compare dopo mezz'ora e non molla più il palcoscenico, concludendo con un monologo di spaventoso impegno fisico ed emotivo. Devi tirar fuori i marroni e, se non ce li hai, almeno metà dell'effetto che può fare la Walkyria va a farsi benedire.
Vuoi la mia opinione?
Credo che Tomlinson - questo Tomlinson - non ce la faccia più a reggere un onere del genere.
E' stato un buon (non memorabile) interprete di questa parte così difficile, ma negli Anni Novanta, e adesso di anni ne sono passati venti, e le ultime volte che l'ho sentito mi è sembrato piuttosto usurato e non mi è mai sembrato una personalità ricca di carisma talmente debordante da indurre l'ascoltatore ad accontentarsi di solo quello...
Certo, se la Scala gli avesse proposto Wotan e lui avesse accettato, penso che sarebbe stato pur sempre meglio e più interessante di un Signor Nessuno, ma non è questo il punto: alla Scala non si dovrebbe porre la scelta fra un Signor Nessuno e un cantante anziano... Hai ragione tu: ci vorrebbero gli Struckmann, i Terfel, i Dohmen, ma questa - come abbiamo visto - è un'altra storia.
Accontentiamoci, prima che a qualcuno venga in mente di far debuttare Leo Nucci come Wotan...
Adesso ci manca giusto che sostituiscano la Stemme con la Schnaut :(
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda VGobbi » lun 01 nov 2010, 19:54

Pietro, le tue ragioni sono sacrosante. Concordo pure sulla difficoltà di Tomlinson a reggere "vocalmente" la parte, non sulla sua personalità che a me risulta davvero indiscutibile, altroché ...

Certo che questa Scala, ad ogni prima scaligera ne ha sempre una ... Prima Alagna con il suo Radames, poi Filianoti protestato nel Don Carlo ed ora la defezione di Pape ... Non mi sembra un teatro così altamente professionale ...

pbagnoli ha scritto:Adesso ci manca giusto che sostituiscano la Stemme con la Schnaut :(

Non portar sfiga, che già ci manca pure questa!!!
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