I quiz audio di Operadisc

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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda MatMarazzi » mar 13 lug 2010, 2:28

Maugham ha scritto:Non è un quiz nè audio nè video.
Si tratta di una citazione.
Del Boris.
In orchestra.
In un'opera, ovviamente, novecentesca.
Citazione sorprendente ma chiarissima, tra l'altro in un'opera che, per plot, atmosfera, ambientazione col Boris non ha nulla a che spartire.
Quale?

WSM


Sono giorni che mi arrovello sul tuo quiz, faccio ricerche patetiche su google, chiedo ad amici...
Ma niente...
Un citazione del Boris non mi viene in mente.
Il silenzio degli altri dimostra che non sono in crisi solo io.
Potresti dirci qualcosina in più?

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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda Maugham » mar 13 lug 2010, 13:59

MatMarazzi ha scritto:
Maugham ha scritto:Non è un quiz nè audio nè video.
Si tratta di una citazione.
Del Boris.
In orchestra.
In un'opera, ovviamente, novecentesca.
Citazione sorprendente ma chiarissima, tra l'altro in un'opera che, per plot, atmosfera, ambientazione col Boris non ha nulla a che spartire.
Quale?

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Sono giorni che mi arrovello sul tuo quiz, faccio ricerche patetiche su google, chiedo ad amici...
Ma niente...
Un citazione del Boris non mi viene in mente.
Il silenzio degli altri dimostra che non sono in crisi solo io.
Potresti dirci qualcosina in più?

Mat


Alllora, onde evitare a te a gli altri scorribande notturne stile Turandot urlando "pena la moorte..." arrivano gli aiuti:
a) è un'opera citata sul forum
b) è nota, mi sembra, più di nome che di fatto. Ovvero il melomane medio sa che esiste e chi l'ha scritta. Magari non l'ha mai ascoltata.
c) il suo successo e la sua relativa fama furono legati a una superstar del podio e a diverse superstar vocali.
d) la citazione del Boris è sia nel libretto che nella musica.

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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda VGobbi » mar 13 lug 2010, 19:08

L'Amore dei tre di Italo Montemezzi?
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda Tucidide » mar 13 lug 2010, 19:26

VGobbi ha scritto:L'Amore dei tre di Italo Montemezzi?

Questa mi ricorda la classica "cosa a tre"... :D :mrgreen:
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda VGobbi » mar 13 lug 2010, 23:54

Tucidide ha scritto:
VGobbi ha scritto:L'Amore dei tre di Italo Montemezzi?

Questa mi ricorda la classica "cosa a tre"... :D :mrgreen:

'azz! Ho dimenticato il "re" ... :oops:
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda Maugham » mer 14 lug 2010, 8:39

Tucidide ha scritto:
VGobbi ha scritto:L'Amore dei tre di Italo Montemezzi?

Questa mi ricorda la classica "cosa a tre"... :D :mrgreen:


No, non è l'Amore dei Tre Re.
Secondo aiuto. L'autore non è italiano.

P.S. Tuc, invece di cazzeggiare perchè non ci racconti un po' dei tuoi giri zurighesi per la divastra? E' stata così teribbbbile da non meritare neanche una menzione? :mrgreen:
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda Tucidide » mer 14 lug 2010, 20:49

Maugham ha scritto:P.S. Tuc, invece di cazzeggiare perchè non ci racconti un po' dei tuoi giri zurighesi per la divastra? E' stata così teribbbbile da non meritare neanche una menzione? :mrgreen:

Al contrario, al contrario... :mrgreen: :mrgreen:
Riordinerò le idee e relazionerò per filo e per segno; promesso! :)
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda Milady » gio 15 lug 2010, 2:29

Carissimi, certamente il caldo mi avrà dato alla testa, ma ci provo lo stesso: o la va o la spacca:
:Francesca da Rimini,libretto di Modest Ill'ic Cajcovskij, musica di Sergei Rachmaninov : pare che vi siano vari echi del Boris, la cui oartitura era stat astudiata a lungo da R,
Ditemi voi se ho fatto cilecca o se ho centrato il bersaglio.
Buona notte da una boccheggiante
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda Maugham » gio 15 lug 2010, 15:21

Milady ha scritto:Carissimi, certamente il caldo mi avrà dato alla testa, ma ci provo lo stesso: o la va o la spacca:
:Francesca da Rimini,libretto di Modest Ill'ic Cajcovskij, musica di Sergei Rachmaninov : pare che vi siano vari echi del Boris, la cui oartitura era stat astudiata a lungo da R,
Ditemi voi se ho fatto cilecca o se ho centrato il bersaglio.
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Cara "bollentissima" Milady,
non è la Francesca da Rimini.
Non potrebbe esserlo perchè, come ho scritto, si tratta di una citazione nel libretto e nella musica.
Sarebbe impossibile che i personaggi della Francesca da Rimini citassero figure storiche venute secoli dopo.
Inoltre non si tratta assolutamente di echi o reminescenze.
E' una citazione testuale vera e propria.
Il personaggio chiama in causa due eroi dell'opera di Mussorgsky e l'orchestra riprende il tema di uno dei due.
In una delle più famose registrazioni dell'opera, il cantante che "cita" il Boris è stato, all'epoca, un celebre falso Dimitri discografico.
Piò d'acsé! :D :D :D
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda Freniano » gio 15 lug 2010, 15:44

La Vanessa di Barber: "be my Marina", et caetera...
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda Maugham » gio 15 lug 2010, 18:30

Freniano ha scritto:La Vanessa di Barber: "be my Marina", et caetera...


BINGO!!!!!!!! : Thumbup : : Thumbup : : Thumbup :
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda MatMarazzi » dom 25 lug 2010, 15:35

Poiché recentemente si è parlato di Herodiade, vi ho messo un quiz audio facile facile...
E' un "Il est doux, il est bon" cantato da una che, per carità, non è l'ideale vocalmente e soprattutto è in gravi difficoltà in acuto.
E tuttavia questo è un modo "serio" (per me) di cantare questo repertorio...
Senza sdilinquirsi e scondinzolare su ogni pianissimo e ogni singultino melodico.
E... Tuc... NON MI STO RIFERENDO ALLA FLEMING :) (anche se rischia pesantemente di prendere quella via) bensì alla Caballè.

Magari sentite il mio quiz
http://www.operadisc.com/audio3.php?id=302

e poi sentitevi la catalana, che è in grandissima forma vocale, ma pare una cascata di melassa su un enorme gelato al cioccolato.

Non so voi... ma io detesto la Caballé in Massenet (e in molto strauss): tutto si riduce in effettini e filatucci, senza nemmeno un'idea di cosa stia cantando.

Sentite come butta via la cosa più bella dell'aria: quel reiterato "il parle..." ellittico, lasciato senza conclusione, come se le parole non potessero descrivere ciò che succede quando "il parle..."
Dovrebbe essere un sussulto di sospensione emotiva e mistica, una porta aperta sull'infinito.
Ma alla Caballé non interessa: subito dopo viene infatti un filatino... ecco quello che conta davvero!
"Il parle" è buttato lì, senza interesse.

Ora... la Fleming imita, come spesso le capita, la sua maestra Caballé e anche lei finisce per concepire questa musica come occasione dei peggio sdilinquimenti e miagolii da gattina tutta fremente mentre fa le fusa. :) (Tuc, non volermene...)
Però almeno lei sa quello che dice, sa cosa sta provando il personaggio, ha un progetto da seguire.
Non butta tutto come viene, pur di valorizzare l'effettuccio.
La Fleming è anni luce, per me, sopra la maestra! Almeno se parliamo di Massenet (non di Bellini, ovvio).

Ma torniamo al mio quiz.
In questa cantante sentirete non c'è nessuno sdilinquimento, ma al contrario una serietà, una concentrazione sulla parola, una consapevolezza sobria e composta (ma tesissima) sul ritmo che - A ME - sembrano rivelare orizzonti nuovi.
Ho di fronte un vero personaggio, una vera donna... che non fa le fusa, che non ancheggia voluttuosamente su ogni abbozzo melodico, ma che sta descrivendo l'enormità semplice e incommensurabile delle sue emozioni.
Poi è vero che i pianissimi non sono perfetti e che gli acuti sono duri e sgarbati, ma io per Massenet preferisco lei su tutte le Salomé che ho sentito...

Ora ditemi chi è! :)
Non temete; è facilissimo.
E demolitemela pure! ;)

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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda Tucidide » dom 25 lug 2010, 16:54

E' per caso Nancy Gustafson?

Ah, una domanda:
MatMarazzi ha scritto:Ora... la Fleming imita, come spesso le capita, la sua maestra Caballé
La Fleming è anni luce, per me, sopra la maestra! Almeno se parliamo di Massenet (non di Bellini, ovvio).

Ma solo io noto una differenza ENORME fra la Caballé e la Fleming, senza riconoscere alcuna parentela, alcun debito? : Blink : C'è proprio un abisso tecnico, musicale e di gusto fra le due. I filati della Caballé sono lamine di suono senza peso, fili di ragnatela, quelli della Fleming sono pastosi, viscosi, carnali. La Caballé li fa senza portamenti, senza trapassi graduali di intensità. La Fleming usa i portamenti (anche troppo, a volte), gioca di più con le gradazioni di intensità, e non arriva mai a suoni eterei e senza peso.
Due grandissime cantanti, ma delle quali la seconda non ci azzecca un tubo con la prima.
Se dovessi dire una sul versante Caballé, direi la Ricciarelli, e poi - lei sì! - la Studer.
Poi. per carità, può essere che mi sbagli, eh... Anche Giudici la pensa come Mat.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda MatMarazzi » dom 25 lug 2010, 17:27

Tucidide ha scritto:E' per caso Nancy Gustafson?


No, questa è più brava...
A proposito, ti è piaciuta? ;)

Ma solo io noto una differenza ENORME fra la Caballé e la Fleming, senza riconoscere alcuna parentela, alcun debito? : Blink :
C'è proprio un abisso tecnico, musicale e di gusto fra le due.


Per me, tu hai ragionissimo a notare l'abisso musicale e di gusto: in quello sono effettivamente diverse (a parte un desiderio di entrambe di giocare di effettini ed effettoni alla lunga stucchevoli).
E' tecnicamente che io vedo non tanto una filiazione, ma una appartenenza a scuderie simili.
Entrambe sono vocaliste: il suono è emesso in modo simile perchè aderisce alle regole del vocalismo classico. Il passaggio di registro, il fiato, ecc...
Non dico che la Fleming abbia preso la Caballé a esempio, dico solo che per me appartengono alla stessa famiglia, un po' come un gatto e un cane che sono ugualmente mammiferi (e non pesci, non aracnidi, non microorganismi, non vegetali).
Caballé e Fleming sono entrambe vocaliste.

Le differenze che scorgi dipendono dal fatto (parlo sempre dal mio punto di vista) che la Fleming fa uso di "colori all'americana", ossia appiccica qua e là suoni diafani o, come dici tu, stimbrati, che "impreziosiscono" il suo canto senza renderlo per questo meno "vocalistico".
Anche la Price lo faceva; anche la Horne, non parliamo della Normann. Ma tutte e tre hanno comunque basi vocalistiche.
La Fleming lo fa di più: gioca su questi effetti con maggiore insistenza, oggi sorpattutto, ma quando deve prendere un acuto, o adagiarsi su una frase in pianissimo, o legare un suono o affrontare un periglioso passaggio di registro, ecco che ricompare la vocalista, che raccoglie tutto, sostiene tutto, maschera tutto.

La Te Kanawa che tu citi era completamente diversa: è vero che gli effettini di colore sono simili, ma mentre nella neozenalndese erano sostanza canora, base stessa della sua emissione, la Fleming li usa solo come gemme, qua e là, per dare il senso della varietà e dell'espressione.

Nel confronto con la CAballé (se parliamo di tecnica e non di gusto, musicalità, ecc...) non devi guardare i "portamenti" o i legati o gli effetti dinamici.
Queste sono aspetti che riguardano lo stile, non la tecnica "madre" con cui un cantante si esprime.
Devi sentire ad esempio i passaggi di registro, confrontare le due artiste nei momenti più tipicamente vocalistici.
Oppure sentire i filati.

I filati della Caballé sono lamine di suono senza peso, fili di ragnatela, quelli della Fleming sono pastosi, viscosi, carnali.

Questa proprio non è vera!
La Caballé aveva pianissimi sonori e sostanziosissimi. Erano solo, finché ci sono stati, più puri e fluidi di quelli della Fleming (ma questo perché poche cantanti al mondo emettevano pianissimi perfetti come la Catalana).
E' vero che i filati della Fleming sembrano più striati e carnosi (come quelli della Normann o della Price), ma questo solo per la costante americana di inserire i colori anche nel vocalismo. Tecnicamente parlando sono pianissimi "vocalistici" gli uni e gli altri.

Se dovessi dire una sul versante Caballé, direi la Ricciarelli.

Non so che dire... se pensi che la Ricciarelli abbia tecnicamente qualcosa in comune con la Caballé mi sconvolgi! :)
I pianissimi della Ricciarelli erano suoni finti.. suoni alitati da bambina... Poi possono anche piacere, ma non avevano nulla in comune con i miracoli della Caballé.
Inoltre la Riccia apriva sconsideratamente in alto, in basso, al centro... ovunque.
Ora... non sarò certo io che do addosso a chi canta aperto (però con gusto, consapevolezza e nel repertorio giusto), ma la Caballé era tutt'altra cosa!!!

Anche Giudici la pensa come Mat.


: Thumbup :
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Re: I quiz audio di Operadisc

Messaggioda Tucidide » dom 25 lug 2010, 18:18

MatMarazzi ha scritto:A proposito, ti è piaciuta?

Sì, molto. Peccato solo per gli acuti... i pianissimi non sono effettistici, ma non li fa male, direi. Bello il fraseggio.

MatMarazzi ha scritto:
I filati della Caballé sono lamine di suono senza peso, fili di ragnatela, quelli della Fleming sono pastosi, viscosi, carnali.

Questa proprio non è vera!
La Caballé aveva pianissimi sonori e sostanziosissimi. Erano solo, finché ci sono stati, più puri e fluidi di quelli della Fleming (ma questo perché poche cantanti al mondo emettevano pianissimi perfetti come la Catalana).
E' vero che i filati della Fleming sembrano più striati e carnosi (come quelli della Normann o della Price), ma questo solo per la costante americana di inserire i colori anche nel vocalismo. Tecnicamente parlando sono pianissimi "vocalistici" gli uni e gli altri.

Non volevo dire che i pianissimi della Caballé non fossero sostanziosi. Non ne faccio una questione "quantitativa", ma qualitativa. Chi l'ha sentita dal vivo assicura che anche all'Arena di Verona i suoi filati riempissero lo spazio. Parlo dell'effetto. Sono lamine, suoni traslucidi, quasi eterei. Suoni chiarissimi, non bianchi, ma direi quasi trasparenti. Anche enormi, se è questo che vuoi dire. I filati della Fleming sono come "oleosi", più densi, più colorati, appunto.

Non so che dire... se pensi che la Ricciarelli abbia tecnicamente qualcosa in comune con la Caballé mi sconvolgi! :)
I pianissimi della Ricciarelli erano suoni finti.. suoni alitati da bambina... Poi possono anche piacere, ma non avevano nulla in comune con i miracoli della Caballé.

Parlo della Ricciarelli dei primi anni, sopratutto. E comunque sì, se devo dirti la verità, trovo molta più parentela - tecnica! - fra Caballé e Ricciarelli che fra Caballé e Fleming. La Fleming la trovo sul filone delle americane, Price soprattutto, come dici tu, che con la Caballé avevano assai poco in comune.
Tu dici che la Fleming è una vocalista della stessa famiglia della Caballé. Io mi permetto di dissentire, e basterebbe il repertorio a dimostrarlo, nonché gli esiti alle prese con i ruoli in cui la vocalizzazione è necessaria. Anche ai suoi bei dì, quando cantava Armida in modo notevolissimo, le agilità erano laboriose, per non parlare degli esiti discutibili in Bellini e Donizetti.
Poi, vabbè, passa di registro e copre gli acuti. Embè? Basta questo a fare una vocalista? E la gestione del medium, con quei suoni "fumosi" e velati, le aperture in basso...? Quelle dove le metti? Mi sembrano cosucce un po' troppo importanti per essere liquidate come "costante americana di inserire colori nel vocalismo".

Anche Giudici la pensa come Mat.


: Thumbup :

Contento tu... : WohoW :
Uno che dice che la Freni e la Bartoli hanno la stessa tecnica di "appoggio della colonna del fiato e proiezione del suono" :lol: :lol: :lol: :lol: ... : Blink : Una garanzia di competenza, non c'è che dire...
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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