Anja Silja

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Messaggioda MatMarazzi » dom 13 mag 2007, 15:28

pbagnoli ha scritto:Ne parlavo ieri con un amico che diceva qualcosa tipo "Bella forza! Ormai canta pochissimo e sempre i soliti tre-quattro ruoli".


Bah... vorrei conoscerlo questo genio! :)
Ecco il solito vizio italiano di pontificare su cose che non si sanno.
La Silja della cosidetta seconda carriera (cioè degli ultimi 15 anni) ha nel taschino una quindicina di personaggi (numero che potrebbe costituire la carriera intera di alcuni soprani).
E si tratta di ruoloni (tranne un paio di cammei), che spaziano da tessiture sopranili (a Judith e alla donna dell'Erwartung, ad esempio, sono richiesti do sopracuti) fino a parti da contralto (Clitennestra, la prima priora).

Ogni anno, poi, non mancano i debutti: a Vienna l'anno prossimo ci sarà la sua prima Contessa della dama di Picche, con Ozawa e Shicoff.

Janacek
Kostelnicka
Emilia Marty
Madre dell'Osud
...dall'anno prossimo anche Kabanicha

Strauss
Erodiade
Clitennestra
Nutrice della donna senz'ombra

Bartok
Castello di Barbablu

Berg
Lulu - contessa Geschwitz

Henze
Le Bassaridi

Weill
I sette peccati capitali

Schonberg
Erwartung
Pierrot Lunaire (anche in forma scenica)

Wagner
Ortrud
Fricka (Walkiria)

Poulenc
Dialoghi delle Carmelitane (sia la Priora, sia Madre Maria)
quindi i ruoli sono due.

E poi si dovrebbe guardare la frequenza delle esecuzioni: ogni anno la si vede impegnata in decine e decine di recite ai quattro angoli del mondo.
In questo non c'è niente di strano: ogni grande cantante lo fa.
...E comunque rimproverare di cantare poco e di risparmiarsi proprio a lei (che semmai ha il difetto opposto: il repertorio più scatenato, pazzesco e autodistruttivo di tutti i tempi) è una di quelle barzellette che solo in Italia si leggono.
Quasi quasi vado con Zarevich in Danimarca! :)

Salutoni
Matteo
Ultima modifica di MatMarazzi il dom 13 mag 2007, 16:01, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda pbagnoli » dom 13 mag 2007, 15:57

Solito problema: non si conosce una situazione, ma se ne parla male dando l'impressione di saperla lunga.
L'idea della Silja che fa ormai tre-quattro ruoli per poche recite l'anno fa sorridere coloro che patrocinano l'idea parimenti deleteria che un artista debba limitarsi per poter rendere al meglio.
Gli esempi in questo campo riguardano soprattutto i tenori, uno dei quali è ancora...in attività, ed è motivo per me di rabbia nel pensare che ci siano alcuni fans che vanno in sollucchero nel sentire per la centomilionesima volta il proprio beniamino che spara gli stessi do nello stesso ruolo, e non pensano a cosa di bello potrebbero fare gli stessi in ruoli diversi.
Succedeva anche in passato con altri tenori
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Messaggioda VGobbi » dom 13 mag 2007, 18:15

pbagnoli ha scritto:L'idea della Silja che fa ormai tre-quattro ruoli per poche recite l'anno fa sorridere coloro che patrocinano l'idea parimenti deleteria che un artista debba limitarsi per poter rendere al meglio.
Gli esempi in questo campo riguardano soprattutto i tenori ... Succedeva anche in passato con altri tenori

Sacrosanta verita'.
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Messaggioda MatMarazzi » lun 14 mag 2007, 22:40

MatMarazzi ha scritto:[Ogni anno, poi, non mancano i debutti: a Vienna l'anno prossimo ci sarà la sua prma Contessa della dama di Picche, con Ozawa e Shicoff.


Notiziona per tutti i Siljani in ascolto.

Oltre alla Contessa della Dama di PIcche e la Kabanicha a Vienna, è previsto uno nuovo super-debutto per la Silja il prossimo anno.
E' una notizia in anteprima, perché il Covent Garden non ha ancora annunciato la prossima stagione!!!!

LA STREGA DI MARZAPANE DELL'HANSEL E GRETEL!
:)

Che mi dicono i genialoni che parlavano dei tre o quattro ruoli??
Saluti
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Messaggioda VGobbi » mer 16 mag 2007, 23:34

MatMarazzi ha scritto:LA STREGA DI MARZAPANE DELL'HANSEL E GRETEL!
:)

Questa e' una notiziona da far svenire anche i meno accaniti melomani. Di questo bellissimo ruolo, la Jurinac fu l'unica che mi fece veramente impazzire. Sara' in grado di farlo pure l'intramontabile Silja?

Confesso di essere rimasto sorpreso che Silja debuttasse l'anno prossimo il ruolo di Kabaniche. Ero convinto che avesse affrontato tutto il repertorio di Janacek.

In merito alla sua Contessa (Dama di Picche), e' anche vero che e' un ruolo che dovrebbe essere affidato a cantanti di una certa eta', ma quel che mi lascia perplesso e' la sua scarsa consistenza nel registro grave, col rischio tutt'altro che trascurabile di essere inudibile al teatro. Mi posso sbagliare, pero' ...

Ma questi ruoli non li avrebbe potuto debuttare almeno uno in Italia? :evil:
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Messaggioda pbagnoli » gio 17 mag 2007, 8:26

VGobbi ha scritto: Ma questi ruoli non li avrebbe potuto debuttare almeno uno in Italia? :evil:

E perché, scusa?
Alla Scala hanno aspettato il 2004 per farla venire in un ruolo non suo e il 2007 (67 anni sparati) per farle fare Kostelnicka che già fa in tutto il mondo da oltre 20 anni!
Ti sembra che questa nazione di palati fini operistici possa partorire un genio in grado di offrire a lei un debutto importante in un ruolo centrato?
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Anja Silja

Messaggioda VGobbi » dom 15 lug 2007, 7:57

Ho visto recentemente un documentario sulla cantante berlinese. Purtroppo non era sottotitolato interamente, ma solo quando parlava la cantante (che per inciso diceva le cose piu' interessanti, permettendo di capire agli ascoltatori che tipo di artista e').

Sbalzano fuori cose assai interessanti. Il debutto operistico e' con Rosina a 16 anni, ma lei a 10 anni gia' si esibiva nei concerti con lieder ed arie d'opera, aiutata dall'inseparabile nonno, suo primo (ed unico?) maestro di canto. I genitori non vengono mai menzionati (mi piacerebbe sapere il motivo).

Altri aspetti meritevoli di approfondimento :

:arrow: in un vecchio video dei Maestri Cantori, oltre a lei come Eva compare l'Hans Sachs di Josef Greindl. La cantante lo definisce "partner meraviglioso".

:arrow: il contrastato legame con Wieland Wagner, ostacolato dalla famiglia.

:arrow: il desiderio ed il rimpianto, visto che molti critici erano gia' morti, che chi criticava allora, sentenziando che la sua voce non sarebbe durata piu' di due anni, avrebbe potuto assistere alla sue perfomance 30-40 anni dopo. Il filmato e' stato fatto quando il soprano aveva 50 anni. Ora ne ha 67 e la sua attivita' non sembra proprio scemarsi.

:arrow: Ha definito il periodo da 20 a 25 anni, quello piu' facile e semplice nell'imparare un nuovo ruolo, in cui bastava anche un mese. E' la dimostrazione di un carattere forte, mai superficiale, ed arcisicuro di se'. Una che non si faceva mettere i piedi sopra, se non che da Wieland, di cui ne era enornemente affascinata e direi quasi succube.

:arrow: Vi sono vari episodi citati brevemente, e che gradirei maggior approfondimento. Il fiasco come Elsa tenutosi a Berlino, visto i numerosi fans della Grummer. Il successo scandaloso ottenuto con la sua Salome', cantata praticamente senza veli. L'allontanamento di Knappertubsch (monumento vivente) dal tempio di Bayreuth che mal sopportava la Silja, su decisione di Wieland.

:arrow: La sua capacita' di evolversi, di capire che certi personaggi ad una certa eta' non hanno motivo di essere ancora cantati. Ecco allora l'approdo a certo Janacek (Emilia Marty o Kostelnicka), Strauss (Donna senz'ombra) ed altri numerosi personaggi.

:arrow: La totale immedesimazione con il ruolo di Lulu', che tanto ha dato fastidio alla Silja (l'ha cantato in oltre 100 serate!!!). Una parte che per inciso non voleva cantare, nonostante il nume tutelare Wieland consigliasse diversamente.

Gradirei che il massimo esegeta della Silja, ovverossia il nostro Marazzo, ci dicesse ed illuminasse qualcosa di piu' su questa straordinaria ed inarrivabile cantante.

Grazie!
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Re: Anja Silja

Messaggioda MatMarazzi » dom 15 lug 2007, 14:01

VGobbi ha scritto:Vi sono vari episodi citati brevemente, e che gradirei maggior approfondimento. Il fiasco come Elsa tenutosi a Berlino, visto i numerosi fans della Grummer. L'allontanamento di Knappertubsch (monumento vivente) dal tempio di Bayreuth che mal sopportava la Silja, su decisione di Wieland.


L'uno e l'altro episodio si spiegano allo stesso modo.
Il senso di perplessità e imbarazzo che il pubblico provava di fronte a una voce chiara, leggera e acuta imposta nei più pesanti ruoli dell'epica wagneriana e straussiana.
Si trattò di uno strappo fortissimo: una regina della Notte che canta Elektra? e per di più a ventitrè anni? Per molti era semplicemente incomprensibile, o meglio assurdo.
La spiegazione che circolava, ovviamente, era che la Silja era l'ultima "marchetta" (mi si perdoni l'espressione) del maturo Wieland e che questi la imponeva (il ché in effetti era vero) in personaggi che lei non avrebbe mai avuto i mezzi per cantare.
Fra questi anche Knappertbusch, esegeta estremo di un'epica magniloquente e monumentale, fatta di voci assolutamente grandiose.
Lo stesso Knappertbusch reagì malissimo (almeno inizialmente) all'idea che la Crespin dovesse essere Kundry.

Non furono in molti, all'epoca, a rendersi conto che dietro lafreschezza giovanile della Silja, dietro al suo impeto dirompente e alla vocalità chiara e stravagante si celava un'interprete letteralmente rivoluzionaria.
E che proprio sulla strada tracciata da lei (di un ripensamento lirico e moderno di questi personaggi) si sarebbe mossa gran parte della tradizione interpretativa successiva.
Lo stesso Wieland, benché fosse allora il re di Bayreuth, non riuscì a farle cantare sulla collina i ruoli "grandi" wagneriani (Isolde e Bruennhilde), che la Silja poté cantare solo nelle tornées fuori da Bayreuth (Bruxelles, Roma, Parigi, Stoccarda).

In programma ci sarebbe dovuta essere una Kundry (con Bouelz, nel 1968 a Bayreuth) ma, dopo la morte di Wieland, la Silja si allontanò (o fu allontanta) dal festival, e non vi fece più ritorno.
A partire da quell'anno scomparvero dal suo repertorio sia Isolde, sia Bruennhilde, sia Elsa, Eva ed Elisabeth.
Personalmente piango come perdita irreparabile la mancanza di una Kundry della Silja. L'ideale sarebbe stato se l'avesse cantata una quindicina d'anni dopo.... così come Elektra!
Ma a quel punto la Silja aveva già voltato pagina: di Wagner gli unici ruoli (del tutto nuovi) che cantò dopo Wieland furono Ortrud e Fricka.

Il successo scandaloso ottenuto con la sua Salome', cantata praticamente senza veli.


Be' non fu veramente uno scandalo. Se ne parlò molto, perché erano fresche allora le polemiche sul libro di Nabokov: Lolita, che narrava della relazione fra un ...padre (sia pure non di sangue) e la figliastra adolescente. La Salome della Silja, così giovane, bella e ingenuamente perversa, per di più amante del maturo regista (di trent'anni più vecchio) portò molti critici a vedere un'affinità col personaggio letterario.
Tieni presente, Vittorio, che la Salome Wieland-Silja approdò anche all'Opera di Roma e non fece affatto scandalo: anzi, il successo fu tale che dovettero replicarla l'anno dopo.

La totale immedesimazione con il ruolo di Lulu', che tanto ha dato fastidio alla Silja (l'ha cantato in oltre 100 serate!!!). Una parte che per inciso non voleva cantare, nonostante il nume tutelare Wieland consigliasse diversamente.


Mi pare eccessivo dire che "le ha dato fastidio".
La Silja (anche se qualche cretinetti radiofonico continua a dire che è adatta a cantare solo Stokhausen...) non ha mai amato le opere di scrittura vocale troppo complessa, perchè le riteneva di scarso impatto per il pubblico.
In effetti di veramente dodecafonico ha cantato solo Lulu, Marie del Wozzeck, Erwartung, Pierrot Lunaire e il Lear di Reimann.
Arrivò persino a rifiutare (e lì è stata proprio scema) la creazione mondiale di un'opera di Fortner dedicata a Maria Tudor (la regina di Inghilterra detta la "sanguinaria", figlia di Enrico VIII, sorella di Elisabetta I e moglie di Filippo II).
Evidentemente trovò la musica troppo difficile.

Forse è proprio la difficoltà della scrittura musicale a tenerla lontana da un ruolo che dovrebbe assolutamente cantare e che ancora manca dal suo repertorio: Mere Jeanne dei Diavoli di Ludun.

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Messaggioda VGobbi » dom 22 lug 2007, 18:07

Beh, rileggendo il percorso artistico della Silja, sembra che sia stata una sorta di ciclone che ha sconvolto le menti dei melomani degli anni '60-'70.

Non riesco a capacitarmi, come mai dopo la morte di Wieland, abbia del tutto abbandonato Wagner, in specie Isolde e Brunhilde, senza dimenticare (come hai giustamente sottolineato) il non aver mai affrontato il ruolo di Kundry.

Come si puo' spiegare tutto cio'? Non avrebbe potuto esportare le sue eroine wagneriane fuori dal tempio bayreuthiano?
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Messaggioda pbagnoli » dom 22 lug 2007, 19:35

Per quanto riguarda Isolde, è noto che volle abbandonarla se non sbaglio alla soglia dei trent'anni perché non avrebbe più avuto l'adeguato furore virginale
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Messaggioda VGobbi » lun 23 lug 2007, 0:48

pbagnoli ha scritto:Per quanto riguarda Isolde, è noto che volle abbandonarla se non sbaglio alla soglia dei trent'anni perché non avrebbe più avuto l'adeguato furore virginale

Che mi piaccia la Silja si sa, pero' questa affermazione non va proprio a suo onore. Non pretendo che l'avesse cantata a quarantanni, pero' altri 5 annetti con perfomances nel ruolo di Brunhilde avrebbe potuto regalarci, no?
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Messaggioda pbagnoli » lun 23 lug 2007, 15:08

VGobbi ha scritto: Che mi piaccia la Silja si sa, pero' questa affermazione non va proprio a suo onore. Non pretendo che l'avesse cantata a quarantanni, pero' altri 5 annetti con perfomances nel ruolo di Brunhilde avrebbe potuto regalarceli, no?

No.
E, anzi, secondo me questa scelta va proprio non solo nella direzione di quello che questo sito ha sempre professato, ma depone ancor maggiormente per la straordinaria serietà di un artista.

Famo a capisse (come dicono i romani).
Io personalmente ho sempre trovato ridicolo vedere cantanti che in età menopausale rivestono i panni di fanciulle in fiore, o anziani signori che dovrebbero dare credibilità ai bollenti spiriti e ai giovanili ardori di Alfredo, Des Grieux e quanti altri.
Questo sito è nato anche per dire qualcosa di diverso in questo campo, a fronte di frotte di critici turibolari che erano disposti ad accettare per incenso le scoregge, a condizione che fossero emesse dai loro beniamini.
Ho sempre adorato sia Luciano Pavarotti che Mirella Freni, ma ricordo ancora la rabbia che mi aveva pervaso quando avevo visto in televisione la loro performance nella Bohème del Centenario: le rughe e il doppio mento di Mirella (per tacere della voce ormai matronale, anche se come al solito perfettamente intonata e musicale), la tintura dei capelli e delle sopracciglia di Luciano che si scioglieva e gli colava sulle guance. Possibile che non si potesse prendere in considerazione nessun altro cantante più giovane e credibile?
Ma la lista di questi scempi potrebbe continuare a lungo, ed è argomento che abbiamo già parzialmente affrontato.

A fronte di ciò, ci sta la Silja che - arrivata ai trent'anni - dice "Basta con Isolde: non sarei più credibile, mi mancherebbe il furore virginale".
La sua carriera ha seguito di pari passo l'evoluzione della sua voce e della sua maturità di donna.
E' sempre stata credibile in ogni ruolo che ha affrontato.
A fronte di tale maturità di interprete e professionista, cosa vuoi che me ne freghi di cinque anni di Isolde in più?
Ce ne fossero di cantanti come lei che sanno capire quando è il momento di dire "basta".
Vedremo, per esempio, quando Flòrez la smetterà di farci Lindori e Nemorini vari
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Anja Silja

Messaggioda Luca » lun 23 lug 2007, 15:14

Concordo assolutamente con Pietro e aggiungo un piccolo tratto esemplificativo forse fuori tema Silja: avete presente l'edizione dell'Adriana Lecouvreur con Sutherland e Bergonzi? Ecco, mi pare faccia il paio con quanto Pietro scrive sulla Boheme allestita dal Regio per la commemorazione (quella si vide e questa Adriana si sente)..... Adriana e Maurizio in quell'edizione, fanno una fatica enorme, oltre ad essere poco credibili nel portare avanti il duetto del I atto e ciò soprattutto negli estremi acuti, oltre a rivelare l'estraneità ai ruoli.

Saluti, Luca.
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Re: Anja Silja

Messaggioda pbagnoli » lun 23 lug 2007, 15:46

Luca ha scritto:Concordo assolutamente con Pietro e aggiungo un piccolo tratto esemplificativo forse fuori tema Silja: avete presente l'edizione dell'Adriana Lecouvreur con Sutherland e Bergonzi?

Cavoli, hai ragione: me l'ero dimenticata (e sì che ce l'ho pure, anche se è a casa dei miei).
Una delle edizioni discografiche più scombicchierate della storia del disco.
Quasi quasi me la riascolto e la recensisco... :twisted:
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Messaggioda walpurgys » gio 27 set 2007, 0:34

possiedo 2 ''Walkure'' con la Silja:

quella del video che hai postato (ma solo versione audio) in cui c'è anche la Dernesch versione Sieglinde, ed un live con il vigoroso Siegmund di del Monaco.
La Silja la apprezzo molto come Senta (impressionante) e come Regina di Saba nell'omonima opera di Goldmark...come Brunnhilde è una sfacciata adolescente, ma dalla voce poderosa e cristallina...ma appunto non è una dea.
è una walkiria indubbiamente ''nuova'' e ''fresca'' e se approfondita poteva creare effettivamente una bella svolta, però non so, le manca quell'aura divina che si scioglie a contatto con l'umanità di Siegmund che voci più scure riescono a trasmettere...non so se mi spiego...
Vabbè a me piacciono molto le Brunnhildi come la Traubel, Flagstad, Varnay, Modl, Nilsson, Lindholm, Ligendza, Kniplova, Crespin, Dernesch, Jones, Behrens (83 solti), Marton, Evans, Polaski(94 con Levine e 96 con Barenboim), Gasteen, Schnaut (Ring di Sinopoli dove cerca di essere un pò meno casalinga del solito), Casselmann, Wilson, Watson.
Se ascolti la Brunnhilde della Herlitzius troverai una sorta di epigona della ''ragazzaccia'' Siljana :wink: ma con voce un pò più disordinata!

i ''Lachte'' storici, secondo me, oltre a Jones e Callas, appartengono anche alla Modl (agghiacciante), Meier (video del 94; travolgente), Crespin (lacerato).
Immagine
''O hehrstes Wunder!
Herrlichste Maid!
Dir Treuen dank' ich
heiligen Trost!...''
Helena Forti
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